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Autore: queenseptienna    18/07/2010    5 recensioni
Erano passati parecchi anni da quando lui e Mike si erano dichiarati il loro amore. E da quella volta era successo praticamente di tutto. Tré non chiede molto a Mike, solo di essere... il suo re per un giorno.
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bentrovate donne! Mi dispiace averci messo così tanto T_T
Comunque eccovi il tredicesimo chap di questa ff, buona lettura!





CAPITOLO 13

 

 

Billie Joe correva veloce con la propria macchina, destreggiandosi poco abilmente nel traffico e rischiando, più di una volta, d’investire i passanti o di decorarsi il parabrezza con la portiera divelta da qualche altra vettura. Bruciava tutti gli stop ed ignorava il rosso ai semafori, inutili impedimenti tra lui ed il luogo in cui voleva arrivare.

Poco prima, al telefono, non aveva avuto saputo coniare una replica intelligente, ma era solo riuscito a balbettare stupito quando Tré aveva risposto al cellulare di Mike. La verità bruciante, però, era una ed UNA soltanto: evidentemente quei due erano insieme e lui era fottutamente solo.

-Dove sei?- aveva chiesto semplicemente, ed il batterista si era messo a ridere. –

-A casa di Mike.- aveva ribattuto –E stiamo per scopare. Quindi… non è disponibile.-

A quelle parole BJ aveva avvertito in sé una strana frenesia, il desiderio di essere lì, con loro. Non lo avevano mai fatto tutti e tre insieme  e ciò gli sembrava un’enorme idiozia. O meglio, lo ERA.

-Arrivo.- aveva sentenziato, prima di chiudere la conversazione, gettare il cordless sul divano e precipitarsi alla ricerca delle chiavi della propria auto, per poi uscire come un fulmine, salutando a malapena Joey e Jacob che stavano giocando con la Playstation.

-Dite a mamma che sono dallo zio.- aveva borbottato ed i suoi figli avevano annuito, ignorando i pensieri perversi del padre e le emozioni violente che percepiva dentro di sé. Ed era MOLTO meglio così.

Per un solo istante, Billie Joe aveva immaginato cosa avrebbero pensato i due ragazzini se avessero saputo che il loro papà andava a letto coi suoi amici, i loro zii, gli stessi che stavano con loro tutti i santi giorni, in quella casa troppo grande, e che li avevano cresciuti, cambiando loro i pannolini quando erano alti come un soldo di cacio.

Billie, però, fu rapidissimo a scacciare i sensi di colpa, giustificandosi dietro al fatto che la cosa non succedesse poi così spesso.

Raggiunta la propria meta, miracolosamente incolume, il vocalist parcheggiò la macchina nel vialetto d’ingresso della villetta di Dirnt, mettendola di sbiego come suo solito, e scese con un balzo. Non si diede la pena di suonare il campanello, ma si limitò ad alzare lo zerbino, prendendo da lì la chiave di scorta, ed a spalancare l’uscio, entrando rapidamente e richiudendosi il portoncino alle spalle.

Era attirato, come una falena dalla luce, da quella stanza in fondo al lungo corridoio di quella casa, che conosceva come le proprie tasche, e quel luogo così bramato gli sembrava vicinissimo eppure irraggiungibile. Assurdamente gli venne in mente James, il loro manager… se fosse stato lì in quel momento, probabilmente gli avrebbe educatamente intimato di farsi i cazzi propri, di girare sui tacchi ed andarsene di corsa, prima di combinare qualche gigantesco casino! Ma Billie Joe Armstrong era solito non dare MAI retta allo Sciacallo in carne ed ossa, figuriamoci se poteva obbedire a quello che era solo un frutto della propria immaginazione!

Un mugolio un po’ più forte degli altri lo spronò a darsi una mossa ed a colmare, a passo di carica, la distanza che lo separava ancora da quella famosa camera. Posò le dita sul legno del battente e lo spinse leggermente verso l’interno, rivelando così una scena che gli bruciò completamente i neuroni.

Per descriverla con poche parole: Tré sorrideva estatico, completamente nudo, mentre il corpo flessuoso di Mike si muoveva sopra il suo, spingendosi dentro di lui sempre più forte e strappandogli gemiti acuti.

-Ciao, BJ-  lo apostrofò il batterista.

Billie non fu minimamente in grado di rispondere, perso nell’osservare la lucida patina di sudore sulla loro pelle, i muscoli che si muovevano con sincronia perfetta, le dita dell’uno che si aggrappavano alle  spalle dell’altro e le gambe intrecciate ed impegnato nell’inebriarsi col meraviglioso profumo di sesso che si percepiva nell’aria.

Istintivamente il cantante mugolò piano, slacciandosi i jeans, mentre la sua mano, come animata di vita propria, s’infilava da sola all’interno dell’indumento. Quella era LA visione della sua vita, Mike e Tré insieme, i due uomini per lui più importanti, avvinghiati appassionatamente! Il suo sogno erotico più lussurioso ed assurdo, si stava finalmente realizzando sotto i suoi occhi.

Sono malato. Sono un pazzo pervertito! Urlò la sua mente, presa d’assalto da troppi stimoli.

Dirnt voltò il capo verso di lui, le iridi color del cielo incupite dall’eccitazione, ed allungò una mano incitandolo a raggiungerli, invece di restare a masturbarsi sulla porta come un guardone.

-Sei incredibilmente fastidioso.- borbottò Tré, quando il vocalist  accettò l’invito –Stai sempre in mezzo, anche quando non dovresti.-

-Questa… è una di quelle… situazioni, vero?- balbettò Armstrong, osservandoli entrambi, con lo sguardo incollato sui loro corpi incastrati, pur non riuscendo a fissarli negli occhi.

-Già.- rispose Mike –Ma ormai sei qui e ci rimani.- Detto ciò si sfilò da Frank, causandogli un lungo, lascivo brivido e si distanziò appena un po’.

-Hai interrotto la mia scopata.- s’intromise Cool mettendosi seduto, per poi alzarsi in piedi, afferrando i lembi della camicia di Billie. –Vuoi Mike, come sempre del resto. E adesso piantiamola di perdere tempo… spogliati, BJ.-

-Non voglio Mike.- sussurrò quest’ultimo, incrociando gli occhi blu di Wright –Voglio te.-

-Puttana capricciosa…- ridacchio Dirnt, che gli si era messo alle spalle, accarezzandogli i fianchi. –Hai sentito Frank? Vuole te! Potrei quasi ingelosirmi…-

Il batterista rise di una risata strana e sensuale. –Secondo me ci vuole entrambi.-

-Dipende da te, amore.- replicò Mikey occhi blu, passando la lingua sul collo di Billie, che aveva gettato la testa all’indietro, sulla sua spalla.

Tré aprì la camicia al cantante, accarezzandogli il petto con la punta delle dita. – Voi due mi farete diventare più pazzo di quanto io già non sia. Invece di un fidanzato, adesso me ne ritrovo due.-

-Ti desidero.- ansimò Billie –E desidero Mike. Vi voglio entrambi.- sussurrò roco, ripetendo, senza accorgersene, le parole pronunciate poco prima da Cool.

- Però, Frank, che intuito! Avevi proprio ragione!- ridacchiò il bassista, fintamente ironico,  abbassando i pantaloni di BJ. –Questa storia sarà complicata...- aggiunse poi sottovoce.

-Si può sempre provare.- ghignò Cool, attirando Billie Joe a sé e tappandogli la bocca con un languido bacio.

In che casino ci stiamo infilando? Fu l’ultimo pensiero coerente di quest’ultimo, prima di lasciarsi vincere dall’eccitazione.

 

 Continua...

   
 
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