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Autore: symbolique    19/07/2010    5 recensioni
Una ff senza pretese su una delle mie coppie preferite... Solo tre parole (non ho molta inventiva al momento xD): Remus, Tonks, la Luna.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tanta e poca SADNESS'
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Black Moon's Smile


Numero 12 di Grimmauld Place, Londra. Estate del 1995.


"Vado, Sirius... ritorno a casa a mettere a posto le mie cose e a scrivere il resoconto della riunione di oggi a Silente".
"Certo, Remus: e ricordati, vieni qui quando vuoi, non solo per le faccende dell'Ordine".
Remus Lupin si lasciò sfuggire un sorriso, tirato da una stanchezza che non era dovuta solo dalla vicinanza con la luna piena - mancavano solo tre gioni al prossimo prenilunio - ma anche dai continui sforzi di cui il nuovo Ordine della Fenice necessitava per poter seriamente ostacolare Voldemort e i suoi seguaci Mangiamorte.
"E cos'altro c'è, al momento, oltre all'Ordine?" disse Remus, quasi in un sussurro.
"Un po' di svago è sempre lecito, anche in momenti di crisi" constatò Sirius "pure Kreacher si concede delle pause dalle sue lamentele... andando a piagnocolare davanti al ritratto di mia madre!"
Sirius sorrise, un sorriso amaro che ben si accompagnava a quello stanco di Remus.
"Le cose andranno meglio" gli assicurò l'amico, poggiandogli una mano sulla spalla "Harry arriverà al Quartier Generale tra poche settimane... e potrete pianificare una fantastica convivenza in questa dimora a dir poco... interessante".
Sirius sbuffò. "Interessante è un eufemismo".
Remus gli diede un'altra pacca sulla spalla. "A domani, allora".
Il mago stava per voltarsi e uscire dalla stanza di Sirius, quando sentì l'amico mormorare qualcosa.
"Come?" chiese Remus.
"Tutti hanno il loro sollievo" ripeté Sirius, alzando appena la voce.
"Non capisco..."
Sirius sorrise, questa volta non solo con le labbra, ma anche con lo sguardo.
"Io ho Harry" rispose "Arthur e Molly i loro figli, Mundungus i suoi pasti gratis qui a Grimmauld Place, Hagrid la compagnia di animali di dubbia affidabilità..."
Remus rise. "Dove vuoi arrivare?"
Sirius lo fissò intensamente. "Anche te troverai un sollievo, qualcuno o qualcosa che ti permetterà di rifugiarti, anche solo per pochi secondi, da tutto questo".
Remus non disse nulla. Abbassò lo sguardo, pensieroso, poi lo rialzò e sorrise all'amico.
"A domani" ripeté.
Il mago scese le scale e andò al piano terra per poi dirigersi in cucina. Qui Molly era ancora occupata a sparecchiare la tavola con pochi efficaci incantesimi casalinghi, mentre alle sue spalle una pila di piatti si lavava autonomamente. [mi viene in mente l'incantesimo di Mago Merlino nella Spada della Roccia xD NdA]
"Buonanotte, Molly".
La signora Weasley si girò e gli sorrise. "Buonanotte, Remus. Vuoi un po' di torta da portare a casa? Ne è rimasta ancora un po', nonostante i mangioni dei miei figli!"
"No, grazie, Molly. Piuttosto, vuoi una mano?"
"Gentile come sempre! No, queste sono faccende di cui mi occupo sempre quotidianamente!"
"Arthur è ancora al lavoro?"
"Sì, ritornerà molto tardi, se non domani mattina per una colazione veloce... siamo rimasti solo io, Sirius e Tonks".
"Tonks? Non l'ho vista... Dov'è? La saluto prima di scappare".
"E' davanti alla finestra del salotto... si è proposta anche lei di aiutarmi... ma... sai..."
"... meglio di no" completò Remus, con un sorriso.
"E' una cara ragazza, ma proprio non ci sa fare con le faccende domestiche! Poveretto l'uomo che la sposerà..."
Remus continuò a sorridere, salutò per l'ultima volta Molly e si diresse in salotto.
Tonks era proprio dove aveva detto Molly: davanti alla finestra, con i raggi della luna quasi piena che le illuminavano il volto e i corti capelli viola, come una Wendy in attesa. Remus si scoprì ad osservarla a lungo, poi distolse immediatamente lo sguardo e diede un colpetto di tosse per annunciare la sua presenza.
Tonks si voltò immediatamente.
"Remus! Te ne stai andando?"
"Sì, devo scrivere quattro righe a Silente e qualche altra cosa di poco conto..."
"Tutte cose che riguardano l'Ordine, immagino".
Remus si lasciò sfuggire un sorriso. "Mi sembra di avvertire una nota di rimprovero nella tua voce".
"No, al contrario" assicurò Tonks, sinceramente "stimo il tuo impegno. Lo stimano tutti".
Remus si avvicinò e guardò fuori dalla finestra.
"Cosa stavi guardando?"
Tonks scrollò lo spalle. "Oooh, nieeente... una figura incappucciata e minacciosa è appostata proprio qua davanti da più di tre ore e non si vuole spostare".
Remus si irrigidì. Tonks rise.
"Stavo scherzaaando... mi limitavo ad osservare la luna".
La ragazza sollevò lo sguardo, e Remus la imitò.
"Stasera è piena..."
"No" la corresse Remus "lo sarà tra altre tre notti: vedi? manca ancora un piccolo spicchio".
Tonks si irrigidì. "Scusami. Parlo troppo".
"No, non ti devi scusare! Sai, ormai non è più necessario guardare il calendario" poi aggiunse amaramente: "Io e la luna ci conosciamo bene, siamo quasi empatici".
Ci fu qualche secondo di silenzio.
"Non ti piace la luna?" chiese Tonks a tradimento.
Remus si rispose. Tonks abbassò lo sguardo.
"Scusami" mormorò "la risposta è ovvia. Sono stata indelicata. Di nuovo".
"No, non ti preoccupare: anche Sirius ironizza ancora sulla questione. Per lui e James il mio è sempre stato un 'piccolo problema peloso'!"
Tonks rise.
"Sdrammatizzare con qualche battuta idiota è sempre un buon metodo!" esclamò, poi rivolse il suo sguardo nuovamente alla luna.
"Io la trovo stupenda, la luna. Mi piace un sacco, anche perché cambia faccia continuamente e si trasforma tutte le notti, proprio come me".
"Ti piace così tanto?" domandò Remus.
Si sarebbe quasi aspettato che Tonks si scusasse di nuovo. Invece volse la testa e lo fissò intensamente, con una luce negli occhi che trasformò il suo sguardo senza bisogno di poteri magici.
"Credo di amare tutto ciò che ha a che fare con lei".
Remus non disse nulla. Lo spicchio mancante della luna sembrava un sorriso perfetto. E anche lui, per la prima volta, sorrise sotto l'astro maledetto.
  
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