Non volevo crederci. Eppure era così. Era successo. Eri morto.
Morto sul serio. Una luce verde, parole gridate con odio e poi il tuo bel corpo
a terra inerte. Perché? Perché è successo tutto questo. Ma non posso essere
felice? Perché non posso avere una storia con qualcuno? Non avevo mai visto l’avada
kedavra uccidere una persona. Era destino che vedessi quella maledizione ma,
diamine perché proprio su di te. Ora che finalmente mi corrispondevi? E poi, non
avrei mai pensato che il ragazzo che ho amato per tanto tempo a scuola, che
vedevo come un giusto, come colui che non avrebbe mai scagliato quella
maledizione visto che proprio questa gli ha portato via la famiglia, gli ha
procurato una famosa cicatrice e un contatto indelebile con lord voldemort.
Harry non può averti ucciso, diamine, perché l’ha fatto? Non dimenticherò mai le
giornate perse a corteggiarti, venendo insultata, ma che poi tanto perse non
erano. Non dimenticherò mai il nostro primo bacio e la nostra prima volta che
abbiamo fatto l’amore. Sei bellissimo, anche se sei morto, ansi tu non sei morto
sei sempre nel mio cuore sei parte della mia anima e al diavolo tutti i soldi
che mi hai lasciato, mi bastavi te per avere la ricchezza, mi donavi una gioia
che nemmeno i tuoi soldi mi potranno mai restituire. Sei sempre stato un idolo
per me e poi, quando l’idolo si raggiunge, con una sola parola si può annientare
tutto. “Avada kedavra”. Queste parole mi hanno distrutto l’anima e mi hanno
portato via la persona che ho sempre amato, anche se non ne ero consapevole. La
mia vitata preso un’altra piega sbagliata, dopo le tantissime pieghe sbagliate
che ha avuto. Mi mancano i tuoi occhi i tuoi abbracci forti, le tue parole dolci
e se possiamo anche gli insulti che lanciavi quotidianamente a me prima di
metterci insieme, un mese fa, perché anche quelli sono stati sempre tuoi
caratteristici. Mi manchi veramente tanto, troppo per poter sopravvivere troppo
per perdonare quel bastardo che ti ha annientato solo perché ora sul tuo braccio
c’è un marchio tenebroso che brucia ogni due per tre. Si perché ora voldemort è
tornato, i tempi sono bui e difficili, tanto sangue innocente verrà versato e,
anche se non proprio innocente, anche il tuo. Sono sul letto sdraiata e guardo
fuori ci sono tante stelle, strano perché di questi tempi le stelle non si
vedono mai, ma forse oggi per loro è un giorno di festa. Si fa festa, forse,
quando in celo viene a brillarne una nuova. Sei tu la mia stella. Chissà se
anche in cielo hai ancora quel marchio sul braccio, il marchio che ti ha ucciso,
perché tu non volevi essere un mangiamorte, sei stato costretto ad tuo padre. La
pancia mi fa male. Sta scalciando, mi sa. Mi sento i conati di vomito e le
lacrime che mi scendono e mi rigano il viso oramai privo di emozioni. Sono di
nuovo scoppiata a piangere. Ma questa volta non perché sei morto, mi sono
rassegnata che tu oramai non tornerai. Sto piangendo perché il piccolo malfoy
non vedrà mai ne suo padre, ne sua madre. Si perché, parola mia, appena nascerà
io verrò da te.
Ti amo,draco
Da ginny