Bastava un suo sorriso per rendermi felice,una sua parola,un piccolo gesto che,se pur insignificante,mi faceva battere forte il cuore e mi faceva capire che se lo avrei perso la mia esistenza non avrebbe avuto più alcun significato.Si...era proprio così,io vivevo per lui.
Avrei dato qualunque cosa,affinchè si accorgesse di quanto era importante per me,al punto tale che avrei potuto sacrificare la mia stessa vita per la sua felicità.Da giorno in cui lo vidi non lo dimenticai mai,era come se avesse trasformato la mia vita,senza alcun significato,in qualcosa di meraviglioso,di splendido.
Anche se amarlo ,significava dimenticare se stessi per l'altro.
Amare a tal punto una persona dimenticando se stessi.
Lo avrei aspettato se solo avessi saputo che potesse amarmi.Il mio amore era un amore impossibile,e nonostante lo sapessi non volevo rinunciarci.Perchè?Avevo anch'io il diritto di vivere la mia vita in modo felice?Ho ero solo nato per soffrire?Queste le domande che mi affolavano la mente e al quale non sapevo dare una risposta.
Di una cosa ero certo,se l'avrei perso,sarei stato capace di fare qualunque cosa,anche togliermi la vita.Non avevo paura della morte.Lui era la mia unica ragione di esistere,il mio obbiettivo che mi spronava ad andare avanti a non mollare mai,qualunque cosa sarebbe accaduta.
Mi accontentavo di abbracciarlo,di stargli accanto nel momento del bisogno,di essergli amico...perchè era questo che lui voleva da me.Mi faceva male,sapere che non mi sarebbe mai appartenuto,che non avrei mai potuto renderlo felice,che non sarei MAI stato la persona più importante della sua vita.
Gli sarei stato accanto fino a quando me lo avrebbe concesso.Se non mi avesse più voluto io sarei sparito dalla sua vita,così come ne ero venuto a far parte.
Per me stargli accanto era come un dono,forse l'unico che mi aveva regalato questa vita e al quale tenevo troppo.