Proposta
con le stelle
-…E
poi continuammo a occuparci beati di quella parte piccola, ma
perfetta, della nostra eternità…Fine.-(cifr.
Breaking Dawn)
Ti
voglio
bene,
Mamma.
Quante
volete avevo letto quella storia? Quante volte avevo pianto
per la sorte di ogni protagonista?
Avevo
paura di dimenticare tutto e quindi ogni sera prima di
andare a dormire rileggevo il librone che mamma aveva scritto per me
assieme a
papà. Certe parti non le riuscivo a sopportare,
perché mi faceva troppo male
leggere quelle cose. Sapere che mamma aveva rischiato più e
più volte la vita per
me mi faceva un po’ sentire in colpa. Ma soprattutto la parte
che detestavo era
sapere del suo amore per Jacob. Sapere che aveva amato
un’altra prima di me era
una pugnalata al cuore. Mi sentivo ferita dalla persona che mi aveva
generata,
di cui avrei dovuto fidarmi in ogni circostanza.
«Ciao
Nessie!»
«Ehi
Jack!» finsi un sorriso per non far capire niente al mio
amore.
«Sei
triste?» ma era inutile, quel lupo riusciva a capire in ogni
momento il mio stato d’animo, meglio di zio Jazz.
«No,
sono solo stanca…»
«Stavi
leggendo il libro di tua mamma? Aspetta…non dirmi che
ancora pensi che io provi ancora qualcosa per lei vero? Lo sai vero che
ti amo?»
da quando aveva ereditato il potere di papà?
«Cero
che lo so!»
«Allora
non devi preoccuparti di niente! Avanti, fammi un bel
sorriso…vero però, non come quello di prima,
d’accordo?» sorrisi per il mio
lupo. Riusciva sempre a risollevarmi il morale.
«Bene.
Allora cosa hai fatto di bello oggi?» iniziai ad elencargli
la lunga lista di cose che Alice mi aveva obbligato a fare durante la
giornata
fino ad arrivare a prima della lettura del libro.
«Giornata
interessante. Che ne dici di uscire?»
«A
quest’ora Jacob? Sei pazzo? Papà non me lo
permetterà mai!»
«Andiamo
solo nella radura a guardare le stelle…e poi ho
già
avvisato tuo padre. Vuole farmi l’onore di partecipare a
questa gita?» sorrisi.
Presi la sua mano e pensai un “certo”.
«Bene,
allora prenditi una coperta, anche se penso che il mio
corpo basti a riscaldarti»
Quel
sorriso malizioso che spuntò sul suo viso mi fece arrossire
e
tremare.
«No,
non in quel senso. Ho promesso ad Edward, beh, che non ti
toccherò da quel punto di vista…» vidi
il mio lupacchiotto arrossire lievemente.
Com’era bello!
«D’accordo
allora. Gara a chi arriva primo?» detto questo feci un
salto giù dalla finestra della mia camera. Jack mi
seguì e fece cenno di si con
la testa per rispondere alla mia domanda.
Ci
dirigemmo rapidamente verso la radura. La fresca brezza della
sera fece scivolare in fretta i brutti ricordi e mi svegliò
completamente. Giunti
alla radura, proprio al centro di questa, si trovava un enorme
telescopio. Corsi
in direzione di quest’ultimo. Era il telescopio che mi aveva
regalato papà al
mio terzo compleanno.
«Sorpresa!
Tuo padre ha pensato che forse con questo vedremo
meglio le stelle»
«Grazie…è
tutto perfetto!»
«Sai
cosa manca?...» si avvicinò e si
inginocchiò davanti a me.
«Cosa?»
risposi io, ma forse conoscevo già la risposta…
«Che
tu dica di si ad una domanda: Reneesme Carlie Cullen, mi vuoi
sposare?» avevo ragione! Il mio intuito femminile non aveva
sbagliato neanche
stavolta.
«Mi
lasci pensare?»
«Non
so se riesco ad aspettare fino a domani…»
«Oddio,
io avrei bisogno di almeno una settimana di tempo per
pensarci…» finsi di essere il più
naturale possibile, volevo tenerlo sulle
spine.
«Cosa?
Stai scherzando? Perché io non…»
«Jacob,
pensi seriamente che io abbia bisogno di una settimana per
pensarci? Certo che si!!!!» abbracciai il mio lupo. Quanto
stupida ero stata! Lui
amava me, solo e soltanto me! Ed io amavo lui più di ogni
altra cosa al mondo.
Allora, che ve ne
pare? Commentate in tanti!!
Baci^^