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Autore: Liz    21/07/2010    5 recensioni
Da sempre Ellie deve combattere contro l' eccessiva impulsività del suo carattere. Già in passato ha sofferto molto a causa di questa sua caratteristica, per questo ora ha deciso di cambiare... ma se proprio mentre è più sicura della sua scelta e sta per mettersi con il dolce e razionale Matt ricomparisse nella sua vita Lucas, passionale e istintivo?
Cosa sceglierà Ellie? Il passato o il futuro? Love... or Lust?
ULTIMO CAPITOLO! GRAZIE A TUTTI!!
DAL CAPITOLO 9: "Lo guardo negli occhi, riuscendo a sostenere il suo sguardo concentrato, e stringo le mani sul suo collo, lasciandomi andare al ritmo sul suo corpo.
Le sue dita si chiudono sulla mia schiena, avvolgendomi, scorrendo dalle spalle alla vita; si china su di me, baciandomi il collo, e piego il capo all’indietro perdendomi nei brividi.
"
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E siamo al secondo capitolo! Ho deciso che gli aggiornamenti saranno settimanali, di mercoledì… nei limiti del possibile, logicamente u.u
Nonostante sia ormai in vacanza, il tempo rimane infatti comunque non molto XD e poi devo prepararmi al test d’ammissione, quindi… ma vabbè.
Long Walk home:http://www.youtube.com/watch?v=aK-ime8e6L8
Closer (che io personalmente adoro): http://www.youtube.com/watch?v=KkFQleOWdYA
The middle: http://www.youtube.com/watch?v=nZ7ZvxXvn90 
Runnin’ wild (quanto amo questa canzone XD): http://www.youtube.com/watch?v=2T6e_mk0O24
 
Grazie a chi ha inserito tra i preferiti e le seguite la mia storia :) sono contenta che vi piaccia!
Passiamo alle recensioni!
 
laelefante: Grazie per i complimenti, mi hanno fatto molto piacere! Uuuh, la prima seguace di Lucas! Vediamo… Lucas 1-Matt 0 XD Già, Matt è figo… u.u e purtroppo Ellie lo sa! È questa la cosa più difficile da ignorare :) ciau <3
 
sciona: Lucas 2-Matt 0! Ahi ahi XD comunque sono felice che la mia storia ti piaccia e grazie per tutti i complimenti… così mi fai arrossire ^///^ ciau <3
 
CherryBomb: Ahahaha! Ok, è chiaro che anche te favorisci Lucas! Sono contenta che lui ti piaccia così tanto, vuol dire che sono riuscita nell’intento! Ora si tratta di nobilitare anche Matt… anche se è più difficile XD Grazie, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto <3 ciau
 
4lb1c0cc4: Bè, logicamente è difficile resistere al fascino di Lucas, ma chissà magari Ellie resisterà, magari no… boh :D Per quanto riguarda il loro passato dovrai attendere ancora un poco, comunque è abbastanza torbido… :3 spero che questo nuovo capitolo ti piaccia! Ciau <3
 
Pikky91: Olèè! Lucas 3- Matt 1 XD comunque tranquilla, anche io… sono indecisa tra Lucas e Matt u_u ebbene sì! Grazie per tutti i complimenti, sei stata molto gentile! Fammi sapere se anche questo capito ti è piaciuto :) ciau <3
 
Ancora grazie alla mia shori/beta Kokky (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=36431) per tutto il supporto e l’aiuto che mi dà. Chu!
Bien, spero che questo capitolo sia di vostro gradimento! Forza Matt, rimonta XD
Alla prossima!!
Liz
 

Capitolo 2. Closer

“Che ne dici se ci riprovassimo?”
Rimango spiazzata davanti al suo sorriso abbagliante, che mi fa tremare le gambe; Lucas, quel Lucas, mi ha appena fatto la domanda che molti anni fa mi avrebbe fatto toccare il cielo con un dito… ma ora?

Io non sono più la Ellie adolescente, sono cresciuta, anche se ancora non riesco a liberarmi della mia disastrosa ed ingenua impulsività – ma ci sto lavorando. Proprio per questo rimango interdetta a quelle parole: riprovarci?
Riprovare insicurezza, lacrime e decisioni difficili? Ma anche riprovare emozioni potenti come monsoni, brividi che partono dalle mani che lo stanno toccando per perdersi potenti nel cuore? Riprovare… cosa?
No, per una volta non devo seguire i miei istinti ed essere razionale: ricascare una seconda volta nella trappola di quest’angelo diabolico è l’ultima cosa che su questa terra devo fare. Sta nascendo qualcosa tra me e Matt, un ragazzo dolce e sensibile, bello e simpatico: non posso buttare tutto all’aria per l’ebbrezza che mi dà Lucas… anche se lo vorrei.
Sospiro chinando la testa, sfuggendo alla presa infallibile dei suoi occhi, mentre lo allontano da me; lui mi osserva sbalordito. “Che c’è?”
“Non siamo più ragazzini, Lucas. È ora di crescere e trovare una relazione stabile” scuoto la testa, cercando di convincere anche me stessa; forse proprio questa mia insicurezza è il punto debole del discorso e Lucas non ci casca neanche per un secondo. “Una relazione stabile? Dio mio Ellie, abbiamo 23 anni, dobbiamo divertirci!” esclama ridendo.
Le sue parole mi mettono notevolmente a disagio, tanto che sento l’eccitamento cominciare ad essere rimpiazzato dal fastidio, lo stesso che mi aveva accompagnata per tutta la serata prima di quel ballo sconsiderato. “Vedi? Divertimento, l’hai appena detto: non sarei altro che quello. E io non voglio essere il divertimento di nessuno”.
“Ok, ok, scusa” risponde subito, poco convinto. “Andiamo, non vuoi farti guidare dall’istinto come quella volta?”
Arrossisco violentemente. “No!” ribatto decisa. Mi stacco definitivamente dalla sua presa. “È l’ultima cosa che voglio. Voglio cambiare, essere meno impulsiva, imparare che ogni azione ha delle conseguenze: voglio crescere ed essere adulta. E tu non sei compreso nel piano… stasera è stato un incidente di percorso”.
Lucas sbuffa, scompigliandosi i capelli castani con una mano, in un gesto nervoso. “Sei cambiata” afferma come se fosse una colpa capitale.
“Vattene, allora” rispondo stizzita; lui mi sorride colpevole ma in modo irresistibile e sento la mia sicurezza vacillare pericolosamente. “Sono sicuro che da qualche parte tra tutti questi assurdi propositi c’è la mia Ellie, impulsiva e imprevedibile” mormora, sfiorandomi la mano con la punta delle dita: un contatto minimo e breve, che basta a far urlare il mio corpo di fregarsene di crescere. Devo avere un’espressione sconvolta, così decido titubante che è meglio girarmi e andarmene, dirigendomi verso il bancone del bar dove trovo Matt, Kim e il misterioso biondino di prima.
Kim mi accoglie con un sorriso a trentadue denti, facendomi intendere che le devo parecchie spiegazioni, mentre invece Matt mi guarda come se volesse fulminarmi; sopporto il suo sguardo e gli prendo una mano, che mi concede senza però troppe reticenze. “Andiamocene, vi prego!” imploro con tutta me stessa verso i tre.
Matt mi osserva impensierito mentre usciamo dal club e mi ferma un attimo, appoggiandomi una mano sulla schiena. “Va tutto bene? Perché se quel… quel tizio ha osato farti qualcosa giuro che…” mi chiede pieno di energia.
“Matt, non è successo nulla, abbiamo solo ballato e nient’altro. Ho solo voglia di riposarmi un po’”.
Il mio sorriso riesce a rassicurarlo abbastanza, ma riesco a leggergli sul viso la persistenza di qualche dubbio; lo riprendo nuovamente per mano e lo guido fuori dal locale, lontano da Lucas e dal passato, dove ho deciso di stare.
Sotto la luce di un lampione, Kim si sta sbaciucchiando con Biondino; che non abbia problemi a rimorchiare non mi meraviglia affatto, dato che è sempre stata una ragazza bella e intelligente, molto più di me, ma la sua repentina ‘rottura’ con Lucas mi fa pensare. Ma soprattutto: è mai possibile che io riesca farmi queste domande sensate solo ora, senza Lucas che mi ronza attorno?
Comunque, appena Kim ci vede ci rivolge un sorrisino colpevole; “Ehm… stasera mi sa che torno a casa con James” dice come per chiederci il permesso.
‘Tornare a casa’… si dice così ora? Le sorrido di rimando e le do un bacio salutandola, allontanandomi poi con Matt verso la sua macchina.
Sono fiera di me stessa per come mi sono comportata stasera. Certo, ballare con Lucas in quel modo è stato… troppo bello, ma sbagliato. Sto crescendo e mi sto impegnando per diventare una persona migliore, perché troppo spesso in passato questa mia impulsività mi ha portato tristezza e dolore; non è stupidità né incoscienza, ma solo un’eccessiva mancanza di autocontrollo.
Però non mi sento felice; fiera, sì: ma non felice, anzi, sento nel cuore un vuoto che pian piano sta risucchiando tutte le mie forze. È forse il vuoto dell’addio?
“Ellie, ma mi stai ascoltando?!” strilla Matt tra l’innervosito e il divertito, mentre mette in moto l’automobile, facendomi sussultare per lo spavento.
“Ehm, scusa Matt, ma ero persa nei miei pensieri…” mi giustifico arrossendo come un peperone.
“Lo so, conosco lo sguardo che avevi poco fa”.
Rido. “Già, ormai mi conosci davvero bene, vero? Comunque di cosa stavi parlando?”.
“Non era nulla di importante… è solo che mi sembri triste”.
Lo osservo stupita, mentre le note di Long walk home riempiono il mio silenzio, diffondendosi dalla radio. Matt è un ragazzo fantastico, riesce a capirmi all’istante senza eccezioni facendomi intendere che lui c’è, sempre, e che in ogni istante che spendo con lui, lui è con me e solo con me; non come me che divago perdendomi in mondi irreali, dove sono ancora in quel club a ballare con Lucas. Mi sento tremendamente a disagio, ma poi mi schiarisco la voce per tentare di mettere assieme una frase sensata.
“Non sono triste, ma neanche felice: sono in quello stato sospeso… sono normale, ecco” dico di getto, quasi scherzando, ma Matt si fa ancora più serio.
“È questo il punto! Tu non sei mai normale!”
Gonfio le guance e metto un finto broncio “E come dovrei prendere quest’affermazione?!”
Matt ride di gusto. Come ogni volta, la sua risata è talmente spontanea e cristallina che riesce a calmarmi e ad alleviare leggermente il vuoto dentro il mio petto; come farei a vivere senza questo suono?
“Voglio dire…” sussurra mentre parcheggia sotto casa mia “… che tu sei un insieme esplosivo di emozioni. O esplodi di felicità o sei depressa al limite del suicidio; tu non conosci vie di mezzo. Tu non sai cosa sia il ‘normale’!”
Sostengo il suo sguardo luminoso nell’oscurità, mentre indovino nella penombra i suoi lineamenti tanto conosciuti; il suo discorso mi strappa un sorriso: il non avere vie di mezzo è proprio la cosa che voglio risolvere! “Allora lo prendo come un complimento” mi limito a dire, giocando.
Lo intravedo sorridere sereno, senza togliere gli occhi dai miei. Rimaniamo in silenzio, l’unico rumore è la radio ancora accesa che ora trasmette Closer; ed è così che mi sento: vicina a lui, tremendamente.
Lo sento sospirare e sporgersi su di me all’improvviso, il cuore comincia a battermi all’impazzata. Ci stiamo… per baciare? Lo vedo avvicinarsi al mio viso, sporgo le mani tremanti attorno al suo collo; lo raggiungono l’istante dopo il suo casto bacio amichevole posato sulla mia guancia. Oh cavolo: era il solito bacio della buonanotte!
Rimango impietrita dall’imbarazzo con le dita attorcigliate sul suo capo, mentre i suoi occhi si spalancano a dir poco allibiti sul mio viso, sempre più rosso. “Ah… ehm…” balbetto senza sapere cosa dire.
Cazzo, avevo appena finito anche solo di pensare di essere riuscita a mettere da parte gli istinti che subito il mio corpo sfugge al mio controllo portandomi in situazioni del genere. Che odio.
In un secondo sciolgo la presa e raccolgo la borsa, bisbigliando un “Buonanotte” tremolante quando apro la portiera; Matt non accenna a smuoversi dalla sua posizione instabile e protesa verso di me, come se fosse rimasto paralizzato in quell’istante.
Sbatto la portiera sperando così di risvegliarlo, ma non ho il coraggio di voltarmi indietro né di guardare il parcheggio dalla finestra di camera mia, una volta arrivata in casa dopo una corsa precipitosa.
***
“Sul serio con Lucas non è successo nulla?!”
“No”.
“Neanche un bacetto, un abbraccio...”
“No”.
“Neanche il numero di cellulare, un ciao perlomeno!!”
“Neanche”. Kim sbuffa dall’altra parte del telefono, con totale disappunto. “Senti Kim, ma perché mi vuoi spingere tra le braccia di Lucas? Voglio dire, volevi uscirci tu fino a ieri sera…”
Silenzio. Quando Kim tace non succedono mai cose belle, perché vuol dire che sta pensando; e quando Kim pensa ho imparato ad aspettarmi il peggio.
“Bè, è perché io so!”
“Sai? Sai cosa?” le domando sconcertata, mentre incrocio le dita: ti prego ti prego ti prego, fa che non sappia quello
Quello. Ciò a cui tu stai pensando ora, sperando che io non lo sappia davvero”.
Ecco appunto. Sospiro mentre mi sento arrossire come una stupida. “È il passato Kim. Ormai per Lucas non provo più nulla! Piuttosto, tu e James…”
“Eh no, bella mia!” sbotta indignata “Non te la caverai come al solito sviando il discorso su James! Che tra l’altro è talmente bravo a baciare, che neanche te lo immagini…”
“Non dirmi che vi siete limitati a baciarvi perché non ci credo. Stavate per farlo in mezzo al locale!” Perfetto, è fatta; Kim si è persa per la tangente come ogni volta: ormai ho imparato perfettamente a deviare dai discorsi che non mi piacciono, anche se stavolta sento un senso di amarezza per non aver potuto scoprire come Kim avesse saputo quello. Ma alla fine è meglio così: prima Lucas uscirà definitivamente dalla mia vita, meglio sarà.
“Ma per chi mi hai preso, Ellie! Te l’ho detto, è talmente un ottimo baciatore che mi dispiaceva esaurire subito tutte le esperienze…” mi spiega mentre ride un po’ impicciata.
Mi siedo di scatto sul mio letto dov’ero rimasta sdraiata fin’ora, portandomi una mano alla bocca estasiata. “Kim! Ti interessa davvero!”
La sento ridere imbarazzata, intanto che mi risponde con un “Sì” leggermente soffocato. Per una come Kim, ammettere di trovare interessante qualcuno è davvero difficile: non era successo neanche con Lucas, che era stato catalogato come uno ‘staremo a vedere’… La categoria ‘interessante’ nella vita di Kim è decisamente vuota, conta infatti due o tre altri ragazzi risalenti alla sua adolescenza, che a quel tempo le erano sembrati adoni e che nella sua immaginazione erano rimasti tali. Sicuramente, se li incontrasse oggi andrebbero in non molto tempo sotto la voce ‘fai finta che non esistano’.
“Accidenti, Ellie! Ti detesto! Sei riuscita a farmi cambiare argomento!” urla fintamente arrabbiata, mentre soffoca una risata.
Rido anche io, sentendomi finalmente leggera e spensierata, cosa che non succedeva da ieri notte. Mi era rimasta stampata in mente l’espressione di Matt a quel mio gesto sconsiderato – forse dettato dall’alcol e dalla mia solita idiozia? – e mi aveva accompagnato per tutta la notte, disturbando anche i miei sogni e impedendomi di dormire bene. Non so perché io sia rimasta così turbata da questa situazione; forse mi impensierisce di più la spontaneità del mio gesto e ciò che dirà Matt la prossima volta che ci vedremo…
Dopo aver salutato Kim e pranzato, mi metto a studiare ma ci riesco ben poco; tra Birillo che mi guarda dal mio letto con gli occhi gialli socchiusi – dal sonno o dal male di vivere? Chissà – e il viso di Matt che fa capolino tra i miei pensieri in modo quasi fastidioso mi è totalmente impossibile concentrarmi.
Dopo meno di un’ora chiudo con un tonfo sordo il Lehninger [*] e mi butto sul letto, prendendo al volo il cuscino a righe rosse e immergendoci il viso; devo smetterla di pensare così tanto e di farmi tutte queste paranoie: non sono felice che tra me e Matt stia nascendo qualcosa? Alla fine la mia è stata una svista più che legittima, dato il suo avvicinarsi così ambiguo e improvviso! Mi metto le mani tra i capelli e urlo soffocata dal cuscino, mentre Birillo salta in aria e soffia nella mia direzione.
Non va per niente bene.
Dentro di me lo so perché sto dando così tanta importanza a un fatto così sciocco: la mia mente sta semplicemente facendo di tutto pur di non pensare a Lucas, quindi si concentra su cazzate… ma non posso – non voglio – ammetterlo con me stessa.
Guardando la sveglia rotonda, lievemente nascosta dal vasetto di violette che tengo sul comodino di legno chiaro, mi accorgo che sono già le quattro del pomeriggio. Sbuffo girandomi supina, mentre Birillo prende posto sulla mia pancia facendo le fusa e strusciandosi in cerca di coccole; tuttavia non lo accontento e mi alzo di scatto, saltellando verso l’armadio a prendere la tuta da ginnastica: una bella corsa nel parco, gli alberi appena in fiore e l’Ipod; ecco cosa mi serve.
***
Capelli: legati. Scarpe da ginnastica: allacciate. Ipod: acceso e in hold, col volume al massimo e The middle in play.
Dopo aver fatto un po’ di stretching comincio a correre, cercando di prendere il ritmo giusto, mentre respiro velocemente l’aria già scaldata dal sole del tardo pomeriggio: l’inverno sta ormai finendo e sui rami degli alberi spuntano i primi boccioli, l’azzurro del cielo si fa più intenso e vicino.
Canticchio nella mente le note della canzone e alzo il viso al cielo con occhi sereni, senza perdere regolarità nei movimenti, e sento già la tensione sciogliersi in calore e scivolare via dal mio corpo a ogni passo battuto sull’erba.
Nella mia mente la nebbia comincia a diradarsi e a mostrare una luce d’ottimismo: andrà tutto bene, alla fine, ci vorrà solo un po’ di tempo. Ho detto addio a Lucas, mentre con Matt la situazione si sta evolvendo; anche il mio gesto di ieri sera è servito a farci avvicinare, a dare ad entrambi un sentore che qualcosa sta cambiando… smetterò di pensare a Lucas e ogni cosa si sistemerà, dato che non lo vedrò mai più.
La canzone cambia: Runnin’ wild. Mi sento volare leggera sul mondo, mentre arrivo a costeggiare il laghetto artificiale al centro del parco e corro in mezzo alle altre persone, fino a quando davanti a me non compare…
No. Solo no. Semplicemente no. Dio, no!
Dinanzi a me di una decina di metri c’è Lucas, che passeggia assorto con di fianco un cane di razza Golden Retriever. Cosa faccio, cosa devo fare?!
Giusto il tempo di decidere di scappare veloce come un fulmine che anche lui si accorge di me e chiama più volte il mio nome, cominciando a rincorrermi trascinandosi dietro il cane, che divertito abbaia felice per quella corsa inaspettata.
Non posso permettergli di raggiungermi, non ora che avevo finalmente preso la decisione ferrea di eliminarlo dalla mia vita; così corro, corro sempre più veloce chiudendo gli occhi per lo sforzo, non curandomi affatto della gente che si gira stupita al mio passaggio furioso. Mi volto credendo di averlo seminato e con mio stupore me lo trovo ancora più vicino, sempre più agguerrito, ma  i muscoli cominciano a farmi male anche per la corsa precedente.
“Ellie, cazzo! Fermati!” urla all’improvviso boccheggiante, facendomi quasi spaventare per il tono minaccioso.
Rallento la corsa ansimante e mi fermo appoggiando le mani alle ginocchia, tentando di recuperare il fiato, e sento che pure Lucas e il cane si sono fermati poco dietro, affannati anche peggio di me.
Dopo aver spento l’Ipod mi giro ancora ansante e mi asciugo la fronte madida di sudore, e al mio movimento Lucas apre gli occhi e li posa lucidi su di me, sorridendo soddisfatto: io gli rispondo con uno sguardo carico di astio e di sfida, mentre appoggio le mani sui fianchi.
“Finalmente” ansima lui “ti sei fermata. Perché sei scappata come una pazza?”
“Perché io con te ho chiuso” gli rispondo secca. Perché ho deciso di fermarmi? Non lo so bene neanche io, credo per dargli un addio maggiormente definitivo…
Mi si avvicina di qualche passo, portandosi dietro anche il cane che mi mostra curioso la lingua a penzoloni. “Ah sì?” dice suadente, usandola più come mezzo per riempire il silenzio che come domanda. Annuisco silenziosa mentre si appressa ancora di più, riesco a scandire i suoi passi coi battiti del mio petto ormai tornati normali; mi mordo le labbra quando arriva a pochi centimetri, muovendo il viso verso il suo… e i suoi occhi sono la mia condanna. Verdi e profondi, dannatamente magnetici e irresistibili. Esistono sostanze elettronattrattive: ebbene, Lucas è Ellieattrattivo.
Infatti tutti i buoni propositi cadono come castelli di carte, la mia decisione è impronta sulla sabbia e il mio cuore fa un salto in gola; tuttavia in qualche modo vinco la sua forza attrattiva e distolgo il viso dal suo, ritrovando il mio briciolo di autocontrollo.
“Certo che è proprio strano” mi sussurra dolcemente “Tre anni senza vederci né sentirci e in due giorni ci incontriamo due volte”.
Non rispondo, più che altro perché sento il cuore talmente in gola che temo di poterlo sputare da un momento all’altro, così lui è libero di continuare a torturarmi con la sua voce irrimediabilmente erotica – sì, ho appena definito ‘erotica’ una voce – “Non pensi che sia il destino?”
“No, affatto. Sono coincidenze del cavolo, che da questo momento avranno fine” ribatto, balbettante per colpa di un improvviso giramento di testa; non posso credere che la sua presenza sia davvero in grado di ridurmi così…
“Sei davvero sicura di volerlo, Ellie? La mia proposta è ancora valida, sai…”
“Sì, al cento per cento”.
Lucas sorride, sento le mie gambe tremare e un vuoto istantaneo opprimermi il petto in modo sgradevole.
“Allora per me diventa una sfida”.
Scorro confusa il suo viso, notando come anche nella sua barba leggera ci sia qualcosa di fastidiosamente affascinante. “Una sfida?” pronuncio con un filo di voce quando mi pone una mano sulla guancia.
“Ti prometto che riuscirò a farti innamorare di me”.
Sussulto alle sue parole, mentre il cuore sale ancora di più in gola.
No, un attimo… non è il cuore. È vomito.
Ed è così che, in un momento del genere, vomito addosso a Lucas sporcandogli la bella Lacoste azzurrina, mentre il cane abbaia sguaiatamente.
 
 
 
 

[*] Manuale universitario di biochimica 
 
   
 
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