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Autore: Liz    14/07/2010    5 recensioni
Da sempre Ellie deve combattere contro l' eccessiva impulsività del suo carattere. Già in passato ha sofferto molto a causa di questa sua caratteristica, per questo ora ha deciso di cambiare... ma se proprio mentre è più sicura della sua scelta e sta per mettersi con il dolce e razionale Matt ricomparisse nella sua vita Lucas, passionale e istintivo?
Cosa sceglierà Ellie? Il passato o il futuro? Love... or Lust?
ULTIMO CAPITOLO! GRAZIE A TUTTI!!
DAL CAPITOLO 9: "Lo guardo negli occhi, riuscendo a sostenere il suo sguardo concentrato, e stringo le mani sul suo collo, lasciandomi andare al ritmo sul suo corpo.
Le sue dita si chiudono sulla mia schiena, avvolgendomi, scorrendo dalle spalle alla vita; si china su di me, baciandomi il collo, e piego il capo all’indietro perdendomi nei brividi.
"
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sinceramente non so dove io voglia andare a finire con questa storia. Ne avevo un’altra in mente, totalmente diversa, eppure quando mi sono messa a scrivere, le parole mi hanno portato da tutt’altra parte. Le parole e la musica, aggiungerei – perché la musica sarà molto importante in questa storia. Seguirà molto i sentimenti dei protagonisti… per questo vi lascio i link alle canzoni presenti già in questo primo capitolo: ascoltatele appena le cito, secondo me il testo rende molto di più con questo sottofondo. Premetto che non proprio tutte seguono il mio gusto personale, ma siccome sono molto eclettica dal punto di vista musicale (non me ne vanto affatto, dato che proprio per questo non conosco nessun genere molto a fondo ._.) sono tutte canzoni che mi regalano qualcosa.
Shut up and let me go:http://www.youtube.com/watch?v=x50nU0a5l4s
Pump it:http://www.youtube.com/watch?v=ZaI2IlHwmgQ
One more chance:http://www.youtube.com/watch?v=AFYxUiXqPOosoprattutto questa canzone è FONDAMENTALE che la ascoltiate XD
Ringrazio infinitamente la mia shori, la mia Kokky (
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=36431
), che ha la pazienza di farmi da beta… e andata a leggere le sue storie che è un’autrice fantastica u_u
Che altro dire? Spero che questa mia nuova storia vi piaccia e che riesca a coinvolgervi
.
L' idea dell' immagine a inzio capitolo l'ho presa dalla mitica Fallsofarc che mi ha ispirato davvero tantissimo con le sue bellissime storie (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=71978)
Ah, e c’è il ritorno di Birillo, il gatto suicida! Dai tempi di Loving Comes Naturally… sigh…
Alla prossima!!

Liz




Capitolo 1 – One more chance

Ogni volta che mi capita di posare gli occhi sui suoi lineamenti magnetici, un brivido di disappunto misto ad eccitazione mi percorre interamente, scorrendo vibrante lungo la schiena. Di sicuro anche lui se n’è accorto, a giudicare dagli sguardi divertiti che mi rivolge di nascosto da Kim; e indubbiamente la pietrificazione istantanea del mio corpo come reazione ai suoi ghigni fin troppo compiaciuti non mi aiuta a mascherare il disagio che mi dà stare alla stessa tavola con lui. Davanti a lui, oltretutto.
Dio, non riesco neanche a pensare il suo nome…
“Va tutto bene, Ellie?”
La domanda improvvisa di Matt mi fa sussultare e quasi strozzare con l’acqua. “Sì, non preoccuparti” biascico dandomi dei leggeri colpi sul petto per non affogare, ma il mio tono di voce è talmente poco convinto che neanche lui ci casca: infatti alza il tanto temuto sopracciglio dubbioso e mi scruta attentamente.
Per impedirgli di sondare la mia anima lancio un’occhiata a Kim e noto sconcertata che anche lei ha capito che qualcosa non va; del resto è la mia migliore amica da ormai tre anni, è comprensibile che mi conosca bene… ma come posso rivelarle che il suo nuovo quasi-fidanzato… è lui?
Afflitta, torno a concentrarmi sull’ultimo quarto di pizza che mi osserva triste dal piatto, ma sento più volte i suoi occhi spostarsi su di me e bruciare la pelle dove si posano. ‘Non devi pensare a lui’ mi ribadisco più volte con fermezza, ma ormai è impossibile spegnere il fuoco che la sua vista ha riacceso dopo così tanto tempo; o meglio, conosco bene un modo per riuscire ad attenuare quel calore, ma una pizzeria piena di gente non è proprio il luogo adatto.
Senza neanche pensarci alzo gli occhi verso di lui e lo sorprendo a fissarmi con quel suo sguardo sicuro e penetrante in grado di sciogliere anche il ghiaccio; e così mi sciolgo anche io.
No.
Non posso ricadere nella stessa trappola, non dopo essermi già fatta male, sarebbe troppo stupido persino per me.
È chiaro che io stia facendo dei pensieri del genere su di lui solo perché sono anni che non lo vedo, ed è quindi comprensibile che la me adolescente cotta di lui si sia risvegliata di colpo, resuscitando con sé la tempesta ormonale giovanile.
Non è difficile, Ellie. Basta far finta che non esista e che questo sia tutto un brutto sogno. Vedrai che prima o poi scomparirà, improvvisamente come è ricomparso.
Ma per quanto mi sforzi di ignorarlo anche la sola percezione di un suo movimento riaccende la mia attenzione e la mia memoria, in modo che il ricordo del suo corpo e delle sue mani calde torni ad occuparmi la mente, rimpiazzando con vigore i discorsi divertiti di Kim e Matt.
“Che ne dite se andassimo a ballare?” propone Kim alla fine della cena, occhieggiando verso lui.
Nono, non se ne parla, per niente: per conto mio la serata poteva finire benissimo appena l’ho visto, figurarsi se accetto di prolungarla fino a notte fonda…! Ma all’improvviso Kim si gira verso di me coi suoi occhioni da cucciolo speranzoso, facendomi intendere che ha bisogno di me.
Cosa devo fare? Non resisterò un minuto di più vicino a lui, lo so con certezza, ma non posso abbandonare la mia amica; così chino la testa, sconfitta, e con un sospiro di arresa annuisco verso Kim, che mi sorride radiosa.
Ci alziamo da tavola verso le dieci di sera, decisamente troppo presto per i miei gusti… al solo pensiero di dover stare in un ambiente buio e chiuso, quasi sicuramente vicina a lui, mi viene uno scompenso cardiaco acuto. Oh, ma alla fine basterà non allontanarmi da Matt e non succederà niente…
Ci incamminiamo nella notte verso il club più vicino e Kim ne approfitta per prendermi sotto braccio. “Allora? Che te ne pare? Da sballo, vero?!” mi bisbiglia tutta eccitata, indicando con un movimento del volto lui, che cammina davanti a noi di fianco a Matt.
“Sì, un vero schianto” rispondo senza neanche impegnarmi a fingere un qualche coinvolgimento.
Kim schiocca la lingua, come fa sempre ogni qualvolta qualcosa le da fastidio. “Ma si può sapere che hai stasera? Prima a cena non dici una parola, e ora hai l’energia di un bradipo in letargo…”
Sorrido divertita alla definizione di Kim, come sempre calzante. “Scusa Kim, sono solo un po’ stanca… sai tra poco è periodo di esami”.
“Ellie, non sei obbligata a venire se non te la senti…” mi dice dispiaciuta.
“Non preoccuparti, mi siederò al bancone con Matt mentre tu ti scateni con… con…”
Deglutisco rumorosamente, nervosa. Santo cielo, è un nome, un fottutissimo nome qualunque… eppure non riesco a dirlo.
“Lucas!” completa Kim energica, fraintendendo la mia esitazione come una dimenticanza.
Appena sento il suo nome, improvvisamente tutto diviene reale: i saluti imbarazzati all’inizio, il dubbio che mi abbia riconosciuta, la cena e questa assurda situazione. Non volevo dire il suo nome per impedire a me stessa di realizzare che Lucas, quel Lucas, era tornato nella mia vita e che molto probabilmente era tornato per sconvolgerla. Di nuovo.

***

Appena mettiamo piede nel locale, mi dirigo spedita verso il barman, trascinando con me Matt con la scusa di prendere qualcosa da bere. Mentre ci sediamo al bancone osservo attentamente Kim e Lucas prendere posto in due divanetti rossi e parlare assiduamente, anche se Kim è notevolmente a disagio. Strano, lei è sempre allegra e solare con tutti… Comunque, dopo essermi accertata che Lucas non mostri l’intenzione di raggiungerci, mi volto verso Matt, che mi osserva con sguardo indagatore neanche fossi un messaggio in codice, e gli sorrido colpevole, cercando di far calare i suoi sospetti.
“Stasera sei strana, Ellie! Cos’è, oggi Birillo ha cercato di uccidersi ancora?”. Emetto un sospiro di sollievo alla battuta di Matt, nel vedere che ha rinunciato a sondarmi.
“No, il mio gatto tenta di suicidarsi solo di notte… a dire il vero sono un po’ preoccupata ad averlo lasciato solo!”
Matt ride, ride in quel modo che riesce sempre ad incantarmi, come se fosse una formula magica in grado di ipnotizzarmi. Osservo rapita il suo viso, così rassicurante ma allo stesso tempo tremendamente affascinante, ma devio prontamente lo sguardo appena lui si gira verso di me, sentendosi osservato.
“Allora com’è andata oggi in università? Lezioni ancora incomprensibili?” continua Matt senza interessarsi troppo, sorseggiando il cocktail che il barman ci ha appena portato.
“Bah, abbastanza. Io e la fisiologia non andiamo per niente d’accordo, ma ho la sensazione che prima o poi si dovrà arrivare allo scontro finale, dopodiché solo una sopravviverà…” bevo il mio shot tutto d’un fiato, mentre sento Matt sorridere.
“Sono sicuro che riuscirai a vincere tu!”
“Speriamo! Certo che se il mio mentore” faccio un cenno con la testa verso Kim “passa tutte le serate fuori a rimorchiare invece che studiare, non so come farò…” pronuncio le ultime parole più lentamente, abbassando la voce: per un attimo Lucas era riuscito a sparirmi dai pensieri ed ecco che io stupida ce lo riporto protagonista!
Matt sembra non accorgersi del mio fastidio e finisce di bere, mentre ordine al barista un altro giro per entrambi. “Quel Lucas non mi convince”.
Fremo, con un brutto presentimento nel cuore. “P-perché?”
Lui esita un attimo; sta per dire qualcosa quando scuote la testa, come per scacciare un brutto pensiero. “Niente, solo una sensazione”, dice alla fine.
Non rispondo e rido leggermente, sperando così di far morire il discorso: non voglio che Matt mi faccia domande perché io, di mentirgli, proprio non ne sono capace e in questi due anni lui ha imparato a conoscermi talmente bene da capirmi all’istante, tanto che ancora qualche volta me ne stupisco anche io.
Ho la tentazione di girarmi verso il centro del locale e di guardare Kim e Lucas che ballano avvinghiati come sardine, ma alla fine mi trattengo, più per istinto di autoconservazione che per altro. Svuoto con un solo sorso il bicchiere di Long Island, cercando di scacciare l’ombra di Lucas dalla mia mente; e, inseguendo sempre questo scopo, ordino un altro drink.
“Ehi, non esagerare Ellie” mi rimprovera Matt, ma ormai il mondo comincia già a girare un po’ troppo velocemente; non sono ubriaca, solo brilla, eppure questo basta per farmi smarrire un po’ del mio – forse già troppo poco – buon senso.
Non l’avessi mai perso.
Infatti, subito dopo la paternale di Matt, sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla; mi giro di scatto, già sapendo chi mi sarei trovata davanti e tutti i guai che questo avrebbe portato: dinanzi a me c’è Lucas, con lo sguardo sicuro di chi pensa di dominare il mondo, il suo sorriso sfacciato ma irresistibile che richiama la mia attenzione come una calamita, e i suoi capelli corti e scuri, spettinati. Un vero e proprio maschio alpha.
“Non venite a ballare?” dice, strappandomi il cuore con gli occhi.
Il mio respiro accelera pericolosamente, ma mi rendo conto di mostrarmi calma ad osservatore esterno; per questo Lucas continua a fissarmi con quella luce eccitante negli occhi, tentando di farmi perdere completamente il controllo. Non sa di esserci già riuscito.
“A dire il vero io e Ellie stiamo bene qui” interviene Matt, notevolmente scocciato. “Piuttosto, dov’è finita Kimberly?”
Oh già, è vero: Kim. Come se mi risvegliassi all’improvviso, mi drizzo sulla sedia sporgendomi oltre le spalle di Lucas per cercare Kim sulla pista da ballo; la trovo mentre parla allegra con un altro ragazzo, un biondino decisamente atletico che la guarda con un sensibile interesse. E brava Kim…
“Matt, giusto?... io e Kimberly abbiamo concluso di non vederci più, ma mi sembra inutile sprecare una serata e tornarmene a casa” gli risponde Lucas, usando un tono di voce cordiale ma, non so come, allo stesso tempo ostile. Maledizione, anche così la sua voce calda e profonda riesce a farmi venire la pelle d’oca… ‘Non va bene, non va affatto bene’ dico al mio corpo, che avvampa contro la mia volontà. Non devo ricordare com’era piacevole il suo respiro pesante, non devo pensare al calore eccitato del suo corpo; basta, Ellie: contegno!
“Inoltre penso che Ellie sia abbastanza grande da decidere da sola” continua Lucas, tornando a guardarmi seducente attraverso le lunghe ciglia scure.
È arrivato il momento di dire di no, Ellie. Dillo, forza, lo dice pure la canzone che il Dj ha messo qualche minuto fa: shut up and let me go.
“Va bene”.
Merda. Perché devo sempre fare ciò che mi dice l’istinto e mai quello che suggerisce la testa?!
Senza sapere come mi ritrovo in mezzo alla pista da ballo, circondata da persone accaldate che si dimenano come me per scaricarsi di tutte le tensioni sulle note di Pump it, mentre la mia mente vuota gestisce il mio corpo senza preoccuparsi del mio giudizio, alzando la mano al cielo insieme a cento altre. All’improvviso percepisco il braccio di Lucas stringermi la vita, sfregando sul tessuto della maglietta mentre dei brividi freschi ed elettrici mi scorrono sottopelle, costringendomi a chiudere gli occhi; mi accosta a sé lentamente e per fortuna mi regge in piedi, altrimenti le mie gambe si sarebbero sciolte di sicuro tra il suo tocco e l’alcol. Per un istante infinito riesco a sostenere il suo sguardo intenso, ma poi scosto il viso di lato, mentre mi costringe sensualmente a muovere un passo portando le mie gambe tra le sue. Ci muoviamo uno addosso all’altro, strusciandoci e provocandoci con movimenti dei bacini, ispirati nei movimenti languidi dalla nuova canzone, One more chance.
Mi accorgo di aver portato istintivamente le braccia attorno al suo collo, mentre la sua mano attorno al mio fianco si fa più forte e decisa; sposto il viso vicino al suo, col cuore a mille e, mentre chino la testa e continuiamo a muoverci assieme, gli sfioro il mento con la fronte, dove lui deposita un bacio morbido.
Sento il suo calore, sento il suo respiro, il suo profumo. Ho un’altra possibilità di sentirli miei, finalmente.
“Allora ti ricordi di me, piccola” mi sussurra all’orecchio; nonostante la musica altissima riesco a sentirlo chiaramente e i miei occhi si spalancano di stupore, mentre osservo il suo sorriso compiaciuto e dolce, svelato ad intermittenza dalle mille luci colorate.
“S-sì…” gli balbetto in preda a uno scompenso cardiaco, mentre ritorno a fissare il suo collo, imbarazzata. ‘Anche lui si ricorda di me’: questo pensiero mi riempie la testa, annebbiando ulteriormente i miei sensi con una forte scarica di emozioni.
Col pollice mi alza il mento, portando il viso sulla mia gola, che sfiora col naso, le guance, il respiro, facendomi perdere il senso della realtà; alzo le braccia sopra la testa, giocando coi miei capelli e sfiorandomi i polsi, ricominciando ad assecondare la sua danza sensuale e tremendamente eccitante.
Sono io lì, sotto le sue mani, in mezzo a non so quante persone mai viste, a fare l’amore con Lucas; perché questi movimenti sono troppo intimi, troppo elettrici e travolgenti per non essere definiti ‘fare l’amore’. Ci sfioriamo dolcemente, con un leggero impaccio anche da parte sua, ma allo stesso tempo siamo tremendamente impazienti, ci torturiamo a vicenda come se tutto questo fosse una sfida a chi impazzisce per primo, i nostri corpi si accarezzano attraverso la stoffa dei vestiti senza conoscersi, ma sapendo bene cosa fare.
Mentre la canzone sfuma lasciando spazio a una più movimentata, Lucas mi trascina via dalla pista da ballo e si ferma vicino alla parete, attirandomi poi a sé per i fianchi. Sussulto a quel contatto più che altro per la vicinanza pericolosa a cui porta i nostri visi e perché so che sta per dire qualcosa, esattamente le parole che decideranno il mio destino.
“Che ne dici se ci riprovassimo?”





   
 
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