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Autore: symbolique    21/07/2010    1 recensioni
Gioco di parole tra la parola inglese "Silent" e il cognome di uno dei maghi più potenti di tutti i tempi: il signor Potter decide di portare il suo figlio maggiore davanti alla tomba del grande Albus Silente...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tanta e poca SADNESS'
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On the Silent Grave
on the

SILENT GRAVE


Dicembre 2016, parco della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

"Papà, dove mi stai portando?"
James Sirius Potter segue il padre, lasciando sua madre ad occuparsi dei bagagli: sono giunte ormai le vacanze di Natale, e i genitori sono venuti a prenderlo direttamente a Hogwarts. Anche i suoi zii, Ronald e Hermione, sono giunti da poco a prendere Rose: l'intento è quello di andare direttamente in vacanza tutti insieme a Praga, dove Hermione spera di poter istruire maggiormente i suoi figli (e, perché no, anche i nipoti) riguardo la storia della magia (ogni volta che lo ripete, lo zio non può fare a meno di sbuffare). James pochi minuti fa era intento per sistemare gli ultimi libri, ma il padre lo aveva interrotto.
"Ci penserà la mamma" aveva detto "ora ti vorrei mostrare una cosa".
James aveva chiesto spiegazioni, ma il risultato è stata solo qualche vaga risposta.
"Lo vedrai" aveva terminato suo padre, con una strana luce negli occhi.
Ora, in un pomeriggio invernale, James Potter sta continuando a seguire suo padre attraverso il giardino di Hogwarts, cercando di non inciampare nella neve che, in certi punti, è veramente alta. Il ragazzino non sa dove sono diretti, fino a quando non nota spuntare al centro del parco un collinotto che prima d'ora non aveva mai notato: è un declivio come un altro che dà le spalle alla Foresta Proibita, stranamente... riservato, come se non voglia farsi notare troppo. Suo padre è diretto proprio verso la collinetta: man mano che si avvicinano, James nota una specie di pietra al centro di quello che sembra un semicerchio di alberi.
Il padre si volta per un attimo verso di lui e lo prende per mano come se si fa con un bambino di quattro anni (normalmente James si sarebbe divincolato, ma qualcosa ora gli dice di obbedire). Padre e figlio, entrambi con un cappotto nero, risaltano dal candore della neve: sembrano quasi due figure giunte per assistere a un funerale. James osserva la pietra, stupito: in realtà si tratta di un monumento funebre, di una tomba, ancora più bianca della neve stessa. Il ragazzino riesce a leggere:

ALBUS PERCIVAL WULFRIC BRIAN SILENTE
26 agosto 1881 - 23 giugno 1997

Non c'è nessun epitaffio, ma James conosce quell'uomo: è il grande mago che ha dato il nome a suo fratello. Ha sempre saputo che tra quell'uomo e suo padre c'era stato un grande legame, e solo per questo non ha mai preso in giro Albus Severus Potter per il suo nome pomposo. A volte si chiede se per suo fratello sia un peso portare un nome simile: anche lui stesso ha ereditato i nomi di due grandi uomini. Ora che ci pensa, solo sua sorella Lily porta almeno un nome di una persona ancora in vita.
"Ma se portate il nome del nonno e della nonna" aveva detto un giorno Albus "allora vuol dire che un giorno vi sposerete?"
Scemo.
"Ti avevo promesso che, oltre ai trofei di Quidditch, ti avrei mostrato anche questa" dice ad un certo punto suo padre.
James annuisce. Si rende conto che gli alberi che circondano la tomba sono in realtà cipressi. Il ragazzino emette un profondo respiro, annusa l'aria: non sa perché, ma si sente al sicuro. Una volta aveva sentito che, anche se i luoghi di morte non sono molto allegri, di sicuro sono anche i più sicuri: nessuno ti può fare del male.
Suo padre non dice nulla, e non dirà nulla per tutta la durata di quella strana visita. James lo osserva fissare la tomba, e si chiede a cosa stia pensando. Si dice però che suo padre deve aver vissuto delle esperienze straordinarie, e aver conosciuto persone che lo erano altrettanto: per questo gli sarebbe piaciuto avere una vita come la sua, anche se si può correre il rischio di perdele, quelle stesse persone.
Harry Potter sta pensando: sta pensando ai tempi in cui Silente era il suo massimo maestro, il suo vate, colui che diceva solamente la verità, qualcuno che quasi andava al di là del semplice essere umano. Ma, prima o poi, i miti decadono, inevitabilmente, e proprio quando riconosciamo le debolezze di coloro che ci hanno sempre guidato impariamo a crescere, definitivamente. Il mito, sì, scompare. Ma non è un male. Il mito lascia spazio a qualcosa di ancora più straordinario: un mortale difettoso. E proprio negli errori del grande maestro, Harry Potter riesce a riconoscere ancora, senza alcuna fatica, il suo vate di sempre. Un giorno anche i suoi figli, James il primo, lo riconosceranno come uomo in grado di sbagliare: questo è uno dei doveri di ogni figlio nei confronti dei genitori.
"L'anno prossimo toccherà a tuo fratello vedere questa tomba" dice al figlio "e spero che sia vestito di bianco, quel giorno. Sai, "Albus" significa "bianco". Magari potresti suggerirgli il colore giusto, quel giorno..."
James sorride. Lo farà sicuramente.
"Quando siamo andati a visitare la tomba di Sirius Black" risponde "la mamma mi ha consigliato di indossare solo roba nera".
Il padre sorride a sua volta. Gli piaceva collegare i nomi alle cose.
"Andiamo ora: ci staranno aspettando tutti".
Prima di andare, Harry Potter tira fuori da una delle tasche del suo cappotto un ghiacciolo al limone. Lo tira fuori dalla carta, lo osserva per un istante e lo appoggia davanti alla tomba. Per un istante si immagina il ghiacciolo sciogliersi per il calore che sarebbe un giorno giunto, proprio come il tempo che, piano piano, avrebbe ridotto in polvere le ossa di quella tomba.
James non chiede spiegazioni.
Suo padre gli ha spiegato varie volte di come Albus Percival Wulfric Brian Silente fosse stato un tipo strampalato.

Pigna Pizzicotto Manicotto Tigre!


Thanks, Thanks, Thanks...

Ringrazio coloro che hanno recensito le due precedenti one-shot di questa raccolta, ossia...

Per "Black Moon's Smile":

TINAX86: innanzitutto grazie per leggere e rencesire buona parte delle mie fanfiction!! ^^ Grazie anche per quest'ultima recensione: mi piace l'aggettivo "soffusa"!! ^^

sissy88: sono contenta di averti sciolta!! =D Remus e Tonks sono in assoluto la mia coppia preferita, e avevo un po' di timore a scrivere su di loro =| grazie mille dei complimenti ^^

Niki_Black: grazie mille per la recensione!! E' la prima volta che qualcuno, altre all'idea, valuta positivamente anche come scrivo ^^

Daydreamer: ciao! Grazie, grazissime per ogni volta che recensisci!! Ma questo lo sai già, giusto? xD Ma non mi stancherò mai di ripeterlo! In effetti avrei in mente una fanfiction un po' più lunga su Remus e Tonks (anche se non ha a che fare direttamente con Harry Potter), ma non so quando la scriverò perché ho altre storie in cantiere! Grazie per seguirmi!! ^^

Inoltre ringrazio di nuovo Niki_Black per aver aggiunto la storia tra le preferite, quigon89 tra le ricordate e Vodia tra le seguite!

Per "Dear Lily":

Ada Wong: grazie mille per la recensione! Avevo timore di non rendere giustizia a Severus, dato che non ho mai pensato di scrivere ff - per quanto corte - su di lui... ma una notte mi sono messa a scriverla quasi di getto, pensando a che rapporto avrebbe potuto avere con Lily, ed eccola qua! Grazie ancora!!

Nee_Chan: grazie, grazie per aver commentato! Hai spiegato così bene il senso della lettera che non ho niente da aggiungere, tranne... ancora GRAZIE!! xD

Spero, inoltre, che anche questa one-shot sia di vostro gradimento!!
Alla prossima!! ^^
  
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