CAPITOLO 1 – SEGRETI DA NON RIVELARE
Hogwarts. 7° anno. Secondo giorno di scuola.
Hermione Granger stava facendo colazione tranquilla,
quando qualcuno la disturbò con delle insopportabili chiacchiere: Calì e Padma
Patil. Le due, una alla destra e l’altra alla sinistra della povera Hermione,
parlavano dei ragazzi, secondo loro, più belli e ambiti di tutta la scuola.
“Allora, io al quinto posto metto Harry! La cicatrice mi
attrae!” disse Calì. Padma la seguì a ruota.
“E al quarto…Warrington! Hai visto che fisico?”
“Sono pienamente d’accordo! Al terzo direi Zack! E’
diventato più carino!”
“Sì sì! E al secondo…”
“VOLETE FINIRLA?!” urlò Hermione al limite della pazienza
“Santo cielo, ero bella tranquilla e siete arrivate voi! Ma perché non vi mettete
una vicina all’altra e fate le oche tra di voi? Ne ho abbastanza di queste
assurde e stupide classifiche!”
Le due sorelle la guardarono male poi, offese, se ne
andarono. Al loro posto arrivarono Harry Potter e Ronald Weasley, i suoi
migliori amici.
“Ehi Hermione, si può sapere che gli hai fatto?” chiese
Harry.
“Già, di solito si allontanano da qualcuno solo perché
sentono di vendite svariate di oggetti da donna! Sai, quella roba…borse,
scarpe…” continuò Ron.
“Lasciate perdere! Stavano facendo una stupida classifica
sui ragazzi! Valle a capire!” rispose la Grifondoro stremata dalla rabbia che
le due sorelle le avevano provocato mentre si metteva una mano tra i capelli.
Era pensierosa. Conoscendo Hermione Granger poteva semplicemente essere nel panico
per non aver finito in tempo i compiti, nonostante la cosa fosse strana.
Comunque i due Grifondoro non aprirono bocca. Si sedettero accanto a lei
aspettando che si confidasse con loro.
“Ragazzi…” disse Hermione “Credete che tornerà?”
“No, questa volta è definitivo, non ti preoccupare.”disse
Harry. I due parlavano di Voldemort. Era stato completamente distrutto dai tre
eroi di Hogwarts nei due mesi precedenti ma Hermione continuava a
preoccuparsene. Era proprio da lei. Ma questo la tratteneva da ogni divertimento.
“Tranquilla Herm!” aggiunse Ron “L’ultima volta che
l’abbiamo visto era un mucchietto di cenere!”
La ragazza sorrise.
“Non mi dire che pensi ancora a quella sottospecie di mago
senza naso perché ti picchio!” disse una voce femminile “Toglitelo dalla testa
e fatti nuove amicizie, un ragazzo, scherzi a qualche odioso Serpeverde…”
la ragazza si sedette di fronte all’amica Grifondoro.
“Ciao Ashly, come hai passato le vacanze?” le chiese
Harry, che l’aveva accanto.
“Bene grazie! Però siete cattivi! Volevo ucciderlo io
Voldemort!”
Ashly Bagman, Tassorosso, era arrivata al quarto anno del
coetaneo Harry con una classe di Babbani (avevano scoperto per caso l’ingresso
del binario 9 e ¾) e aveva deciso di continuare con lo studio della magia a
Hogwarts. Era la figlia adottiva di Ludo Bagman e per questo aveva preso il suo
cognome. Era ossessionata dalla voglia di uccidere Voldemort, e altri ‘ magi
cattivi ’ (meglio noti come Serpeverde/Mangiamorte), perché assassini del suo
migliore amico, Cedric Diggory, del quale non aveva mai superato la perdita.
“Ci dispiace! Avremmo dovuto chiamarti!” rispose Hermione
tornando tranquilla.
“Ehi Ashly, come va con il tuo ragazzo?” chiese Ron con un
sorriso malizioso.
“Gregory? E chi l’ ha più visto! Appena sono cominciate le
vacanze è sparito! Non so cos’abbia in mente!”
“Non mi riferivo a quello!”
“Ronald, sei un pervertito! Non dovresti neanche
chiedermelo!”
“Quindi ancora niente? Ma dai, Goyle sarà impaziente di
perdere la verginità con Malfoy e Zabini che continuano a vantarsi delle loro
performance! E se ti avesse tradita in vacanza?”
Harry prese un bicchiere “Allora non credo che potrà più
vantarsi di niente per il resto della vita!” disse fingendo una smorfia di
dolore. Ashly era conosciuta come ragazza di Goyle e come ‘ colei che picchiavi
i ragazzi ’, fidanzato compreso, con delle terribili minacce riguardanti i loro
organi genitali. Harry sapeva che se Goyle avesse avuto una ‘ ragazza estiva ’,
la Tassorosso lo avrebbe completamente distrutto, dopo averlo lasciato e
umiliato davanti a tutta la scuola. Ashly Bagman era pericolosa.
“Comunque dovresti tenerlo d’occhio!” continuò Ron.
“Sì, sì…ehi, ma come va la tua vita amorosa?”
Ron rimase in silenzio. Era single perché Lavanda Brown
l’aveva appena lasciato per Montague, un Serpeverde odioso con il quale il
Grifondoro litigava spesso. Ashly lo sapeva bene, per questo glie lo aveva
chiesto. Ronald Weasley non aprì più bocca.
“Io vado in giardino” disse Hermione “Qui fa un caldo
incredibile! Sembra di essere in pieno Agosto!”. La ragazza si alzò e uscì
dalla Sala Grande con appresso un enorme libro. Era la solita Hermione Jane
Granger, la Grifondoro fin troppo studiosa e so-tutto-io che Hogwarts avesse
mai avuto tra gli studenti. Ma era Hermione e piaceva così. Un’Hermione Granger
senza mattoni di novecento pagine non era davvero Hermione Granger.
***
La bella Grifondoro raggiunse l’albero del giardino e si
sedette appoggiandosi con la schiena alla corteccia. Le piaceva quel posto. Era
ombreggiato e la nascondeva da invadenti rompipalle come le gemelle Patil.
Opposto al suo lato dell’albero si sedettero i Serpeverde
che, già appena arrivati, facevano un casino incredibile.
Hermione stava per gridargli di stare un po’ più
tranquilli quando i ragazzi cominciarono un discorso a prova di pettegola: le
loro vittime femminili estive e future. La ragazza non poté fare a meno di
ascoltare.
“Io mi sono fatto una francese quest’estate!” disse Malfoy
“E per quest’anno…voglio farmi qualche Grifondoro!”
“Punti in alto, eh? Sono le più difficili, lo sai! Qualche
idea particolare?” disse Zabini.
“Una carina! Poi che lo voglia o meno non conta!”
Hermione moriva dalla voglia di picchiarlo. Malfoy
considerava le ragazze come oggetti sessuali privi di cervello. Comportamento
tipicamente maschilista.
“E tu Blaise? Che hai
combinato quest’estate?” chiese il biondino.
“Allora…uno…due…” il ragazzo comincio a contare sulle dita
“Otto!”
“Ma tu fai schifo!” disse scherzando “Dammi qualche dritta
amico!”
“Dopo, dopo! Sono curioso! Tiger, Goyle, vuoi due sempre…”
“Che vuoi che ti dica, aspetto quella giusta!” disse Tiger
incrociando le braccia dietro la testa.
“Aspetta per secoli allora! Ma non arrivare all’età di
Silente completamente vergine o dovremo esorcizzarti! Goyle? Tu e Ashly…”
“No, figurati! Quella non vuole!” rispose Goyle
tranquillo.
“Amico mio, ti sei incastrato da solo! Se vuoi chiuderti
in gabbia, fallo almeno con qualcuna che ci sta!” disse Malfoy ridendo.
“Chiudermi in gabbia? Bè, quando lei non c’è posso fare
quello che voglio!”
“Forse, ma ti ucciderebbe se venisse a sapere di qualche
scappatella!” disse Zabini.
“Hai detto bene…se venisse a saperlo…”
“C’è qualcosa di cui dovremmo essere messi al corrente?”
Hermione, da dietro l’albero, continuava ad ascoltare. Di
certo avrebbe potuto approfittare di quelle informazioni in un secondo momento
con Harry e Ron.
“Mi sono messo con una quest’estate!” disse Goyle.
“Tu sei fissato col metterti con le ragazze! Esistono le
scappatelle! Aggiungi questa parola al tuo vocabolario! Scap-pa-tel-le!” disse
Malfoy.
“Con lei ci ho fatto anche quelle!”
“Quelle? Al plurale? Ahia, se lo sa Ashly ti ammazza!”
disse Tiger.
Hermione, ancora in incognito, decise di uscire allo
scoperto. Aggirò l’albero e arrivò davanti ai ragazzi con un sorrisetto
soddisfatto.
“Ma che bravi che sono i miei Serpeverde preferiti!” disse
“Ho sentito tutto! Ogni parola! Dovreste guardare chi c’è intorno prima di fare
questi discorsi!”
“Bene bene, ma guarda un po’ chi c’è! La Granger!” disse
Malfoy “Sono sicuro che andrai a raccontare tutto a Potty e Lenticchia!”
“E perché mai dovrei? Non sono stati neanche nominati, non
gli interesserà nemmeno! Piuttosto…” la ragazza guardò Goyle “Forse a Ashly
potrebbe interessare qualcosa!”
Il Serpeverde deglutì. Ashly lo avrebbe sicuramente
ucciso. O peggio…castrato. Senza contare che, non solo non gli avrebbe più
rivolto la parola, ma lo avrebbe pluriumiliato davanti a tutti.
Hermione si allontanò dal gruppetto e si avvio verso la
Sala Grande. A metà strada incrociò Ashly e la indirizzò da Goyle. La ragazza
arrivò dal gruppo di Serpeverde.
“Ciao Greg! Hermione mi ha detto che eri qui! Come hai
potuto?” disse furiosa.
“Ashly, mi dispiace ma, vedi…tu…tu dici sempre di no e…”
“E per questo non mi vieni neanche a salutare?”
“Cosa?!” il ragazzo era confuso. Hermione lo guardava da
lontano. Il Serpeverde capì che la ragazza non aveva detto niente all’amica.
“Sappi” riprese Ashly “Che la tattica del silenzio con me
non funziona! E ignorandomi peggiori solo le cose!”
Zabini si alzò e si appoggiò con un braccio alla spalla
della ragazza furiosa per calmarla. Nonostante il suo odio verso Malfoy, la
Tassorosso nutriva una grande simpatia per gli amici del biondino. Zabini ne
era una esempio. Lo adorava. La divertiva molto e per questo con lui aveva
stabilito un ottimo rapporto di amicizia.
Intanto Hermione si dirigeva in Sala Grande per riferire a
Pansy della ‘ splendida ’ vacanza di Malfoy. Il biondino doveva pagare per
tutto quello che aveva fatto passare a lei e ai suoi amici.
Quella sera, a cena, Malfoy arrivò in Sala Grande con la
forma di cinque dita stampate sulla guancia. Per Hermione era la conferma che
Pansy, nonostante all’inizio fingesse di non ascoltarla, le aveva creduto.
La Grifondoro andò al tavolo dei Serpeverde, portandosi
Harry, Ron e Ashly, a chiedere al ragazzo cosa gli fosse accaduto.
“Vattene Granger, non sei la benvenuta!” disse il biondino
coprendosi la guancia.
Ron non poté fare a meno di scoppiare a ridere.
“Questa è la giusta punizione per chi tradisce la propria
ragazza!” disse.
Ashly non era d’accordo “No, Ronald!” lo rimproverò “Il
tradimento è una ferita per l’orgoglio! Questo non è niente in confronto a
quello che farei io!”
“Lo so! Non vedo l’ora che Goyle ti tradisca per vederti
all’opera!”
Goyle fece cadere, senza farlo apposta, il suo bicchiere.
“Greg, tutto a posto?” chiese Ashly.
“Tranquilla, non si è fatto niente!” continuò Ron.
“Io mi preoccupo comunque!”
“La smetterai quando ti tradirà!”
“Ancora…Ron, mi dispiace deluderti, ma non vedrai mai la
mia furia scatenarsi su di lui!”
“Come lo sai? Magari è già stato con un’altra e tu non lo
sai!”
“Sono sicura di no! Mi fido di lui! Vero Greg?”
Il Serpeverde direttamente interessato guardò la sua
ragazza. Ashly gli sorrideva sicura delle sue parole. Poi, il ragazzo, spostò
lo sguardo sulla Grifondoro che aveva sentito la sua confessione con i ragazzi.
“Ashly, andiamo in biblioteca? Sinceramente non ho fame e
mi chiedevo se volessi farmi un po’ di compagnia! Ho voglia di…parlare
tranquillamente!” disse Hermione.
“Sì, va bene, neanche io ho fame! Ci vediamo domani
ragazzi!”