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Autore: LadyNoir    21/07/2010    1 recensioni
Rose Potter è una famosa cantante pop quasi ventenne che fa ballare gli adolescenti con i suoi singoli.
Ama la saga della Meyer ed anche i film da essa derivati.Ma c'è una cosa che Rosie non riesce ad accettare, in quei film.
La scelta del protagonista maschile: Robert Pattinson.
Una storia che parte dai pregiudizi per poi prendere una piega che capovolgerà le opinioni dei protagonisti.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo due,
No Robert no party.
 
 
 
 
 
 
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Ero a casa, finalmente.
I miei mi avevano accolta con il loro solito ed infinito affetto e mia madre mi aveva letteralmente ricoperta di baci.
Non avevano toccato l’argomento ex ragazzo e di questo li ringraziai silenziosamente.
Mi piaceva stare a casa, specie nella mia camera.
L’armadio era tappezzato delle mie prime comparse sulle riviste, i primi set fotografici e le prime interviste. Una specie di wall of fame casalingo.
Avevo sentito Kate solo qualche minuto prima e ci eravamo accordate di vederci direttamente nel locale, evitando di arrivare insieme.
-Rosie…-
La voce dolce di mia sorella mi fece sobbalzare, visto com’ero assorta nel guardare i ritagli di giornale.
-Vieni qui, Meg - le dissi battendo una mano sul letto, accanto a me.
Lei s’illuminò tutta e trotterellò fino a me, fiondandosi sul letto.
Meg era la mia sorellina di otto anni e le volevo un universo di bene. Ricordo che quando i miei mi annunciarono la notizia, avrei voluto urlare. Ormai ero abituata alla vita da figlia unica e non volevo di certo una sorella! Ma poi, mi è bastata tenerla tra le braccia per cinque minuti per cambiare totalmente idea.
Mi abbracciò stretta ed io ricambiai, contenta di rivederla dopo quasi tre mesi.
 
 
 
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Paiettes.
Avevo scelto quelle per il vestito della serata. La maggior parte dei cosiddetti VIP hanno un curatore d’immagine che sceglie al posto loro persino il colore delle mutande. Beh, io fin da subito mi opposi a Carl: non ne volevo sapere.
Lui si dimostrò comprensivo, ben conoscendo la mia indole creativa nel campo della moda e mi lasciò carta bianca. Tranne ovviamente nei miei videoclip, ma quella è tutt’altra faccenda.
Eravamo quasi arrivati all’Operà Club e già vedevo in lontananza, nascosta dietro i vetri oscurati della limousine, i flash e la calca di giornalisti e curiosi assediarne l’ingresso.
Sospirai, nervosa.
-Rilassati Rosie-, mi tranquillizzò Carl seduto davanti.- E’ solo una festa come tante-.
Annuii per niente convinta.
Si, Carl aveva ragione, era un party come gli altri. Ma io al momento ero la cantante pop Marla-appena-tornata single- Potter, era un tantino diverso dal solito.
Evitai di dirlo a Carl però.
-Arrivati.-
Ci fermammo proprio davanti all’ingresso e subito i paparazzi si rivolsero verso l’auto, pronti a scattare. Vidi l’autista scendere dall’auto e, con fare gentile, aprirmi la portiera.
-Divertiti-, fu l’ultima raccomandazione del mio manager che sentii prima di mettere un piede fuori.
Mi aprii in un sorriso forzato, tentando di essere naturale. Sentivo l’adrenalina scorrermi nelle vene come ogni volta, l’eccitazione che cominciava a farsi sentire.
Forse Kate non aveva avuto proprio una cattiva idea.
Salutavo verso le macchine fotografiche con aria affabile, mentre sentivo alcune ragazze e ragazzi urlare il mio nome concitati.
Quanto amavo i fans!Non credo che sarei riuscita a superare i momenti difficili della mia carriera senza di loro.
Con passo deciso percorsi il tappeto blu scuro che mi avrebbe condotta all’interno del locale, ma mi fermai a firmare qualche autografo nel tragitto.
-Marla sei bellissima!-
-Adoro la tua nuova canzone, l’ascolto sempre sotto la doccia e mi viene voglia di ballare!- mi urlò una ragazzina mentre le firmavo un pezzetto di carta.
-Oh mi fa piacere!Ti dirò, lo faccio anche io!- le risposi tentando di sovrastare il chiasso assordante.
-Signorina Potter, la prego qualche altro scatto!-
-Rose, da questa parte!-
Mi voltai verso i fotografi tentando di mantenere l’aria cordiale ma non era facile: sapevo che presto avrebbero cominciato con le domande, anche in quell’occasione.
Fu una tipa grassottella a tirare il primo sasso.
-Signorina Potter, il suo fidanzato, o forse dovremmo dire ex, ha rilasciato un’intervista in cui dichiarava la vostra rottura. Conferma?-
Track. Lo sapevo.
Finsi di non sentire, continuando a sorridere.
Ma fu inutile, ormai avevano cominciato.
-Come si sente ad essere tornata single?-
-Si metterà di nuovo in cerca?-
-Non pensa che sia ironica questa situazione se paragonata al titolo del suo ultimo singolo, Love Game*?-
Ok, questo era troppo.
Mi allontanai velocemente senza degnarli di una risposta ed entrai a passo di carica nel locale.
Era già abbastanza pieno.
L’addetto alle liste mi sorrise cordiale mentre depennava il mio nome dalla lista e mi chiese un autografo che gli feci di buon grado.
-Si diverta, signorina Potter-.
-La ringrazio-.
Era già il secondo che me lo diceva, peccato che la serata fosse cominciata nel peggiore dei modi.
Umiliata, ecco come mi sentivo.
Non avere un briciolo di vita privata, il tuo nome spiattellato in prima pagina dopo un brutto episodio quando ancora non te ne sei fatta una ragione. Ma ogni lavoro aveva il suo lato nero, no? Quello era il mio. E dovevo sopportare.
Cominciai a vagare nel locale che conoscevo molto bene in cerca di Kate, ma non ne vedevo l’ombra.
Abbastanza sconsolata mi diressi verso il bancone, ordinando un Cosmopolitan.
Al diavolo, mi serviva l’alcool quella sera.
Stavo per bere il primo sorso, quando qualcuno mi posò le mani sugli occhi.
-Indovina chi sono?-
Sorrisi, afferrando quelle mani lisce e voltandomi per abbracciare la mia migliore amica.
-Oddio, Rosie!E’ decisamente troppo tempo che non ci vediamo!- esclamò, stritolandomi.
Ricambiai l’abbraccio energico con tutto l’affetto che riuscivo a trasmetterle.- Hai ragione, troppo!-
Ci allontanammo per guardarci negli occhi.- Stai una favola!- esclamò lei, ed io non potei che ricambiarle il complimento.
Katherine Portman era un’attrice, due anni più grande di me. Aveva partecipato a numerose serie tv e da circa un anno era protagonista di una fortunata serie che aveva incollato allo schermo milioni di adolescenti. Ultimamente era impegnata nelle riprese della seconda stagione.
Ci eravamo conosciute quando eravamo entrambe alle prime armi, nella redazione di un giornale che aveva deciso di far uscire nello stesso numero due interviste, la mia e la sua.
Avevamo legato subito e d’allora eravamo inseparabili, impegni permettendo, ma di certo eravamo sempre in contatto.
Facemmo un giro per la sala salutando qualcuno e stringendo numerose mani.
Una testolina bionda mi abbracciò all’improvviso e sollevai di peso Dakota Fanning. La adoravo. Ci eravamo incontrate per caso durante un set fotografico e io le feci i miei vivi complimenti e lei incredibilmente, mi disse che ero la sua cantante preferita. Una ragazzina tutto pepe davvero gentile.
-Che ci fai qui?-
-Ehi, dovrei farti la stessa domanda!- mi rimbeccò lei, mettendo le mani sui fianchi con aria sorniona.
Scrollai le spalle.- Un modo come un altro per dimenticare vecchi fidanzati,- lei rise e non mi chiese altro. La notizia si era sparsa più velocemente del previsto.
-Comunque sono qui con parte del cast. Anzi, credo di dover proprio andare, tra poco ci intervisteranno!- e dopo avermi dato un bacio sulla guancia ed aver salutato educatamente Kate, sparì nella folla.
-E così c’è anche il cast di Eclipse!- esclamò la mia migliore amica, non nascondendo l’euforia.- E’ l’occasione buona per conoscere Robert Pattinson!-
Roteai gli occhi e non le risposi, incamminandomi seguita da lei, verso il bar. Già, lei stravedeva per Pattinson. In cuor mio invece, speravo di conoscere quantomeno Taylor Lautner. Anche se era più piccolo di me, quindi costringevo la mia parte venale a non fare troppi pensieri impuri su di lui… .
Rimanemmo all’angolo bar per tantissimo tempo, sorseggiando entrambe Cosmopolitan e aggiornandoci reciprocamente. Nonostante sapessimo tutto della vita dell’altra, dal vivo era completamente diverso.
Fummo costrette ad alzarci quando una giornalista ci chiamò per rilasciare delle dichiarazioni sulla serata.
-Oh beh, mi fa sempre piacere partecipare a questo genere di eventi. E’ per una giusta causa e si ha la possibilità di svagarsi un po’ dal lavoro!-, Kate rispose prontamente davanti alla telecamera con un sorrisone a trentadue denti.
La giornalista poi si rivolse direttamente a me.
Cominciai a sudare freddo.
-E lei signorina Potter?Nessuno si aspettava di vederla calcare la vita mondana così presto.-
Una frecciata che mi colpì in pieno petto. Sentii la mano di Kate stritolare la mia.
-Come ha già detto Kate, è una giusta causa e non vedo il motivo per il quale non avrei dovuto partecipare. Non so cosa farà il mio ex fidanzato Gaspard Ulliel, ma io sono sempre contenta di partecipare ad una festa, specie se c’è bella gente.-
Non aspettai oltre e trascinai via Kate, che era scoppiata a ridere.
-Rosie sei stata a dir poco favolosa!- si stava tamponando gli occhi per evitare che le lacrime combinassero un disastro sul make up.
-Non so come abbia fatto a risponderle così, ma mi sento più leggera di dieci kili!- attaccai a ridere anche io, abbracciandola.
Finalmente avevano ottenuto una dichiarazione, anche se a modo mio!
-Un altro drink?- propose la mia bionda amica ed io annuii ancora col sorriso stampato sulle labbra.
Ci muovevamo tra la folla con il nostro secondo drink in mano in cerca di un privè libero per continuare a spettegolare in tranquillità quando accadde.
Qualcuno di schiena mi urtò violentemente schiacciandomi il naso e  inevitabilmente rovesciando il mio  cocktail sul vestito nuovo di zecca.
Kate si era fermata poco più avanti e osservava me e colui che mi aveva appena spiaccicata con gli occhi fuori dalle orbite.
Io spostavo il mio sguardo tra il bicchiere ormai vuoto e la macchia che si allargava proprio al centro del vestito.
-Oh no, mi dispiace tantissimo!-
Una voce maschile. Profonda, con un accento di preoccupazione evidente.
Stavo per ribattere in una maniera talmente sgarbata che avrebbe fatto impallidire uno scaricatore di porto quando sollevai lo sguardo e finalmente guardai in faccia il ragazzo.
No.
Questo era il colmo.
Robert Pattinson mi guardava con un’aria affranta e all’apparenza sinceramente dispiaciuta mentre rovistava nelle tasche dei suoi jeans estraendo poco dopo un fazzolettino di carta.
-Tieni, è il minimo che possa fare. Davvero, quel deficiente di Taylor mi ha spinto per scherzo e non ti avevo proprio vista…-
Parlava a raffica, faticavo a distinguere tutte le parole.
Rimasi impalata a fissarlo per alcuni interminabili secondi e mi riscossi soltanto quando lo vidi avvicinarsi a me, perplesso.
-Ehm, Rose tutto bene?- mi chiese, prendendomi per un braccio.
Lo guardai, distogliendo gli occhi dal suo viso e spostandoli sulla sua mano che mi teneva il polso
Ma mi ero incantata?
Perfetto, avevo appena fatto la figura della deficiente.
-Tieni, asciugati- ripeté con un sorriso, accompagnandomi al bordo della pista.
-Grazie,- mormorai afferrando il suo fazzoletto e cominciando a tamponare la macchia.
-Mi hai riconosciuta- affermai, alzando di poco lo sguardo su di lui e lo vidi sorridere ancora.
-E’ impossibile non riconoscerti. Mi piacciono molto le tue canzoni!- esclamò.
Sembrava entusiasta.
Che tipo strano.
Feci una smorfia sarcastica, pensando a quello che dicevo sempre di lui.- Grazie,- gli ripetei a distanza di pochi minuti dall’altro.
-Beh, io sono Robert, piacere di conoscerti- e mi porse la mano. Gliela strinsi non guardandolo in viso e continuando a tamponare insistentemente il vestito.
-So chi sei..-
Mi guardò, passandosi una mano tra i capelli.- Sbaglio o non sembri contenta?-
-Cosa?-
Ridacchiò, forse imbarazzato.- Beh, scusami mi hai fatto questa impressione!- si giustificò alzando le sopracciglia.
Era impossibile, stavo parlando con l’attore che aveva rovinato il mio ideale di Edward Cullen!Stava giocando col fuoco.
E poi, perché diavolo era così gentile con me?Nemmeno mi conosceva!
-Beh, forse non hai tutti i torti…- sibilai, cercando con lo sguardo la mia migliore amica che si era magicamente dileguata. Ma non era lei che voleva conoscerlo?!
Aggrottò le sopracciglia.
Oh no, mi aveva sentita.
-Posso chiederti il perch..?-
-Rob, ecco dov’eri finito!- esclamò una voce e subito dopo quella voce prese forma in Taylor Lautner che dall’alto della sua stazza mi guardava incuriosito.
-Ma tu sei Marla Potter?Wow, piacere di conoscerti io sono…-
-Taylor Lautner,- conclusi io, stringendogli la mano con un sorriso e facendo allargare così il suo- Rose Potter, in arte Marla. Il piacere è tutto mio!-.
C’era una cosa che non quadrava però. Mentre Taylor tentava d’intavolare una discussione con me –a quanto pare le voci che lo definivano cordiale erano vere-, Pattinson continuava a fissarmi in silenzio. Sentivo i suoi occhi perforarmi la nuca.
-Ora ho capito!- esclamò all’improvviso facendoci sobbalzare.
-Scusa?- domandai io, guardandolo stralunata.
-Sei Team Jacob-, finì semplicemente osservandomi con un sorriso sghembo.
Mio dio. Il suo sorriso sul grande schermo non rendeva minimamente..
-Ehm…cosa scusa?-
Ok, ecco che mi ero persa di nuovo.
Taylor rideva apertamente, e gli passò il braccio attorno alla schiena.- Non te la prendere Rob!-
-No, aspettate un secondo. Io sono da sempre Team Edward!- protestai, sentendomi una perfetta idiota.
La festa scorreva tranquillamente ed io ero lì a parlare di cose sconclusionate con i due attori più famosi del momento.
La faccenda aveva dell’incredibile!
-Sul serio?- esclamò lui l’Edward Cullen della situazione, aprendosi in un sorriso.
-Ehm, certo..- risposi titubante.
-Rose, ti va di venire nel nostro privè?- s’intromise Taylor e spostai lo sguardo su di lui.
Era proprio bello, niente d’aggiungere.
-Se a voi non dispiace…ma devo recuperare la mia amica Kate prima, non so proprio dove sia finita…-
-E’ quella lì?- mi chiese Robert, facendo cenno dietro di me. Mi voltai e vidi Kate che a stento tratteneva una risata.
-Oh. Si è lei,- annuii e le feci cenno d’avvicinarsi.
-Ci vediamo su!- ci disse Taylor prima di dileguarsi tra la folla.
-Come…?- cominciai, ma lui fu più veloce di me.
Alzò le spalle.- Ci stava guardando e rideva. Sembrava compiaciuta,- concluse lui semplicemente ed ecco lo stesso sorriso di pochi minuti prima fare capolino.
Aveva la barbetta di tre giorni, come l’avevo visto spesso nelle foto.
Dovevo ammettere che non gli stava poi così male, visto da vicino..
No, basta così. Questi pensieri erano davvero senza senso!
-Ehm ciao, io sono Katherine Portman!-
Eccola la traditrice, mentre stringeva la mano a Pattinson con un sorrisone a trentadue denti.
Il ragazzo ci faceva strada davanti, con le mani in tasca.
-Incredibile, mi giro due secondi e ti trovo a far conversazione con Robert!- mormorò al mio orecchio, euforica.
-Kate, calmati!Mi è venuto addosso rovesciandomi il cocktail sul vestito!- ribattei infastidita.
-Dettagli!-
-Eccoci qua,- ci disse Pattinson con un sorriso gentile mentre scostava la tendina del privè.
C’erano Dakota che mi lanciò uno sguardo stupito – sicuramente non si aspettava di vedermi lì-, Taylor naturalmente e Kristen Stewart che parlava allegramente con lui.
-Rosie!Che ci fai qui?- saltò su Dakota, avvicinandosi a noi con un sorriso.
-L’abbiamo invitata io e Taylor. Per sbaglio le ho fatto cadere il cocktail sul vestito e abbiamo cominciato a chiacchierare..-
Non era andata esattamente così, ma apprezzai quel suo modo garbato di esprimere l’assurda faccenda.
Facemmo la conoscenza di Kristen, che sembrava molto meno rigida rispetto a come l’avevo sempre immaginata e Kate attaccò bottone con Taylor, stupendomi.
Pensavo che non avrebbe mollato Pattinson un secondo, visto il suo amore platonico per lui.
-Sbaglio o dovevamo finire il nostro discorso?-
Oh, no.
Mi voltai alla mia sinistra, mentre giocherellavo con l’oliva nel bicchiere vuoto e lo guardai prepotentemente.
Era sparito per un po’, ed io avevo approfittato di quel tempo per scambiare due chiacchiere con Dakota che tuttavia si era allontanata giusto pochi minuti prima.
-Quale discorso?- chiesi ingenuamente.
Quel ragazzo mi stava sorprendendo non poco.
-Sul perché non fossi tanto contenta di conoscermi pur essendo Team Edward-.
Semplice no?
Che dovevo dirgli?
No scusami, hai rovinato il mio Dio, il mio uomo ideale?
Forse dovevo proprio.
Chissà se sarebbe stato così gentile, dopo!
 
 
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
So che è da linciaggio questo finale a uovo, ma a me piacciono!E poi anche perché così ho una buona scusa per aggiornare prima ed un buon inizio capitolo(lo ammetto, è per quello!).
Allora, vi è piaciuto questo nuovo capitolo?Sono curiosissima di sapere cosa ne pensate!Ringrazio Giu24 eBabyVery per aver recensito il primo capitolo(grazie di cuore davvero, spero di risentirvi in questo!)e le 5 persone che l’hanno aggiunta tra le seguite e l’unica che l’ha aggiunta nelle ricordate!
Con la speranza di sentire opinioni, vi do appuntamento al prossimo capitolo, dove finirà la festa e naturalmente ci sarà il post-festa!
Un bacione,
Ria

 
 
 
 
 
 
 
 
  
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