Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Tempesta2000    21/07/2010    6 recensioni
Wendy, è una ragazza dolce e ingenua. Ha 20 anni, ma ne dimostra 15. Ha ottimi voti all'università. Ha una compagna di stanza, che non vede Mai di notte.
La sua aria da brava ragazza cela perfettamente l'indole libertina.  La sua è una maschera dalla doppia personalità.
Di sera si trasforma, alla ricerca di nuove "avventure" che iniziano e terminano in letti sempre diversi.
I suoi problemi iniziano quando qualcuno di pericoloso si interessa a lei. Occupa ormai una posizione scomoda, che non può essere più tollerata.
Dopo una serata di fuoco, la mattina, si ritrova legata al sedile anteriore nella macchina dello stesso ragazzo con cui è stata quella notte.
E lei, dall'hobby frenetico, si ritroverà a dover percorrere un lungo viaggio dalla fine ignota, in compagnia del suo rapitore super voglioso.
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

Capitolo 3. Twins

 

 

"Santo cielo!" esclamai sgomenta.
Non ero preparata psicologicamente a una visione del genere e tantomeno me lo sarei mai potuto sognare. Era a dir poco sconvolgente, per non dire disarmante e spaventoso.
"Tu..lui, tu e lui. Tu sei lui e lui è tu" dissi non riuscendo nemmeno a dare correttamente voce ai miei pensieri che al momento erano un miscuglio di confusione.
"Wendy, lui è Benjamin, il mio gemello" disse Drew con tanto di tono irritato e scontroso. Ci avrei messo la mano sul fuoco che tra i due non correva buon sangue, ma quelle non erano faccende che mi riguardavano. Ero più preoccupata per la situazione difficile e insostenibile che mi si presentava vivendo in quella casa e solo Dio sapeva per quanto tempo.
Un conto era avere a che fare con un solo Drew, che già di per sè non era una passeggiata, ma averne addirittura due era l'Apocalisse. Se per di più il tipo poco raccomandabile, indicato da Tom, era lui potevo scavarmi direttamente la fossa.
"Ehy, ciao" disse Benjamin riferendosi a me. Mhmm, non mi sembrava così pericoloso, anzi aveva tutta l'aria di essere una bella persona, ma mai fidarsi delle apparenze.
"Ciao a te" risposi di conseguenza.
Io, Drew e Benjamin ci scambiammo una lunga serie di sguardi per studiarci a vicenda. I due maschietti non spiccicavano parola e io iniziavo a essere nervosa per tutto quel silenzio. Fu Drew a spezzarlo, peccato che se ne uscì con la frase più idiota del secolo.
"Lei è la prigioniera, Wendy e che non ti venga in mente di portartela a letto che quello è il mio compito" disse completamente serio. Fissai Benjamin sgomento, mentre lui riversava la mia stessa espressione su Drew. Avrei voluto uccidere quest'ultimo a suon di insulti. Non aveva il diritto di trattarmi in questo modo, come se fossi una qualsiasi ragazza di strada.
Mi girai stizzita verso Drew, lanciandogli un'occhiataccia che avrebbe fatto tremare chiunque, ma non lui che si limitava a guardarmi indifferente. Quanto mi irritava quella sua qualità, se così la si poteva definire.
"Lo sai che ho ben altri gusti" disse Benjamin riferendosi al fratello.
Riportai la mia attenzione alla copia sfacciata di Drew e mi accorsi del colore di capelli ben diverso, infatti quest'ultimo aveva i capelli mori, mentre l'altro di un biondo cenere tendente al castano, in un secondo momento però fui attraversta da un'ondata di ferocia verso la persona che aveva osato dire davanti a me che non ero -abbastanza-. Gli ringhiai contro, per poi seguire a lanciare varie imprecazioni che portarono entrambi i fratelli a ridere. Mi sentivo fortemente presa in giro in quel momento e avrei voluto poter avere una mazza da baseball per fracassare la testa ad entrambi.
Generalmente ero violenta solo quando mi ci portavano ad esserlo e di solito reagivo solo con le parole, ma nemmeno con tutto lo sforzo riuscii a fermarmi dal dare una pedata di tacco a Drew, che accusò il colpo portandosi una mano al ginocchio. Mi incenerì col lo sguardo mentre riprendeva una postura dignitosa e mi mimò con le labbra un -vaffanculo- molto gentile. Alzai gli occhi al cielo e gli puntai davanti alla faccia il mio dito medio e in risposta ottenni una sua risata. Mi unii anchio a lui e inizia a concepire l'assurdità di quel momento.
Mi soffermai per alcuni istanti sulla sua figura e sospirai affranta per la sua bellezza, così dannatamente miciadiale. Aveva due spalle larghe e le braccia muscolose al punto giusto, col una vena che le tranciava segno di anni e anni di palestra. Abbronzato e con uno sguardo così penetrante che ti sentivi letta dentro ogni volta che lo incrociavi. Per finire aveva quella maledetta chioma fluente, mora e spettina che gli dava un'aria da ribelle e anche da terrorista. Si aveva l'aria da pazzo esagitato che avrebbe sterminato metà mondo, mantendo comunque la sua aria indifferente, eccome se ce l'aveva.
Fui riportata alla realtà da un tossicchio alle mie spalle e mi girai vero la direzione da cui proveniva.
"Non prendertela, Wendy, non è colpa tua. Voglio dire...che sei bellissima e sexy, ma...non ho gusti che rientrano nella normalità, diciamo così" disse Benjamin con un tono leggermente imbarazzato.
I due fratelli si scambiarono delle occhiate e sentivo che mi stavano tenendo nascosto qualcosa.
"Che diavolo avete voi due? Parlate!" ordinai pestando un piede a terra.
Drew si passò una mano tra i capelli, cosa che mi fece andare in tilt per un lasso di tempo non identificabile, mentre con la coda deglio occhi vedevo Benjamin fare lo stesso esatto movimento e pure con la medesima mano. Roba da gemelli. Infine fu quest'ultimo a parlare.
"Mi piacciono i ragazzi..." disse impacciato e puntandomi addosso uno sguardo timoroso e inoffensivo. Non sapevo che dire e la cosa, oltre a risultare uno spreco per la massa femminile, non mi trasmetteva altro. "Wendy, sono gay, ti sciocca la cosa?" chiese Benjamin a metà tra l'addirato e tra il rassegnato, segno evidente che questa situazione gli era capitata già prima e magari gli aveva anche creato alcuni problemi. "Perchè me lo hai detto?" chiesi, e francamente non ne capivo veramente il motivo, non trovavo così importante rendermi nota la sua tendenza sessuale.
"Bhè per il discorso di prima...cioè che tu.." disse cercando di formulare una frase, ma lo avevo interrotto, perchè in ogni caso avevo capito.
"Io non vado in giro a dire che sono etero e soprattutto alla gente non dovrebbe fregare che tendenzo ho, quindi non vedo il motivo per cui tu invece lo abbia fatto. Tutto qui" dissi puntando uno sguardo intterrogativo su Benjamin che sembrava sorpreso e forse anche...sollevato. Dalla sua reazione sembrava che tenesse al mio giudizioe e la cosa era incomprensibile, dato che ci conoscevamo da massimo quindici minuti.
"Si, hai ragione però molte persone hanno dei pregiudizi e..". Lo avevo interrotto di nuovo, questa volta con maggior determinazione di prima.
"Ma siamo nel 2010, che razza di pregiudizi si dovrebbero avere? Esistono gli ufo ed esistono malattie ancora incurabili, perchè dovremmo preoccuparci con chi uno va a letto o meno? Basta, me ne vado giù che ho troppa fame" dissi e così feci, non prima di aver visto spuntare un sorriso sul volto di Benjamin.
Drew mi seguì immediatamente, chiudendo la camera del fratello bruscamente e prima che riuscissi a scendere le scale mi aveva bloccato per un polso.
"Le cose che hai detto a Ben...insomma, grazie" disse stupendomi totalmente. Mi aveva ringraziato e non sapevo se esserne felice o spaventata. Non lo conoscevo ancora bene ma detto da lui quel grazie suonava talmente impressionante che inizia a complimentarmi mentalme con me stessa.
Ma poi che avevo fatto di così grandioso?
"Fame" dissi semplicemente e strattonai il baccio liberandomi dalla streatta di Drew, per poi scendere in cucina.
Tom aveva preparato un tavolo piena di brioche, succo d'arancia, fette biscottate e marmellate varie, oltre a una caraffa di caffè, latte e anche di te. Ci potevano facilmente sfamare un esercito con tutte quelle cose e seppur eravamo in otto mi sembrava un po esagerata.
Mi sedetti a capotavola e Tom mi riversò un occhiata dubbiosa per poi sciogliersi in un sorriso.
Indicai il te e mentre me ne versava una tazza la sua attenzione andò a puntarsi esclusivamente su Drew, più che sulla persona sul fisico. Vidi la scia di te che sgorgava dalla tazzina per poi trasformarsi in un lago che si riversò sul tavolo, e unendosi in un unico sbocco si avvicinò al bordo, per poi attraversarlo e finirmi tutto sul vestito. Il mio vestito. Nessuno, e ripeto Nessuno, doveva toccare le mie cose, ne ero molto gelosa, per di più se costavano un occhio della testa. Le gambe iniziarono a bollire e io non riuscivo a muovermi dalla tanta rabbia che mi si accomulava ogni secondo di più.
"Tom, il te" disse Drew con quella sua aria da menefreghista, che mi dava tanto fastidio. Finalmente, il ragazzo condannato a morte, si accorse del piccolo incidente commesso e, dopo aver abbandonato caraffa e tazzine nel lavello, corse immediatamente ad afferrare uno strofinaccio con cui pulì il tavolo. Quando si accorse che il te non era caduto solo sulla superficie liscia del tavolo ma anche sel mio vestito liscio di sartoria, incrociò il mio sguardo e il suo fu attraversato da un lampo di terrore. Lo strofinaccio mi finì dritto in faccia coprendomi tutta la testa e sentii dei passi veloci direzzionarsi verso le scale.
"Drew..." sentii dire da Tom al soggeto da lui citato "...fa così paura , sembra la bambina di the ring". Era la goccia che fa traboccare il vaso.
Inizia a ribollire di rabbia per l'offesa ricevuta. Non ero vanitosa, ma molto permalosa e perdevo la pazienza facilmente. Improvvisamente emersi per alcuni secondi dall'oscutirà causata dal panno e mi ritrovai davanti un volto nuovo e accigliato, poi di nuovo il buio.
"E' incazzata nera e fa davvero paura" disse una nuova voce.
Mi alzai con la velocità di un vulcano che erutta e mi tolsi lo straccio dalla testa. Una volta individuato Tom mirai bel dritto alla sua faccia, lanciai il panno ma all'ultimo secondo riuscì a spostarsi di lato e l'arma del delitto andò dritta sul viso di Drew. Grandissima cazzata la mia.
Mi portai una mano alla bocca per coprire l'espressione di stupore che vi si era disegnata sopra e vidi a rallentatore i suoi movimenti mentre rimuoveva la prova che mi avrebbe condannato a morte. Strizzo così forte lo straccio che sentii dei brividi gelidi percorrere tutta la colonna vertebrale e quando incontrai il suo sguardo feci tre passi indietro, e ne avrei fatti di più se non avessi incontrato il frigorifero. Se io facevo paura lui ti faceva direttamente morire, anche se con quello sguardo omidica mi faceva venire in mente anche dell'altro.
Lo vidi avvicinarsi a me, non staccando mai il contatto visivo, per poi, impassibie, sedersi al tavolo. Andentò una brioche e continuò a fissarmi insistentemente. Che strazio, mi rendeva nervosa tenendomi così sotto controllo.
Scrollai le spalle e mi sedetti al mio posto, addentando anchio una brioche e guardandolo con sguardo di sfida. Non sapevo nemmeno che stavamo facendo. Che situazione ridicola.
Quando si mosse leggermente verso di me arretrai con la schiena allo schienale dalle sedia tanto da rischiare di cadere, ma mi ricomposi poco prima mentre lasciavo la sedia cadere. In fretta la raccolsi e mi ci sedetti nuovamente guardando tutto tranne che Drew.
"Vatti a fare una doccia, Wendy." mi disse e riportai lo sguardo sconcertato su di lui dopo aver compreso che non avrei avuto ripercussioni in seguito alla mia gaffe. Effettivamente che pensavo potesse farmi? Annuii e portando con me la brioche mi dressi al piano superiore.
"Ma davè il bagno?" chiesi a Tom, dopo averlo fatto rabbrividire visibilmente con un'occhiata delle mie versione 3.0.
"Nella tua camera c'è il bagno privato" mi rispose lui guardomi intimorito.
Gli mimai con le labbra, cosa che poteva anche diventare un'abitudine in quella casa, un -vaffanculo- e mi precipitai nella mia nuova camera.
Quando entrai mi ritrovai nel mondo rosa di Hello Kitty, c'erano le lenzuala rosa, come lo erano anche l'armadio, la scrivania, il tappeto, le pareti e le tende, tutto rigorosamente con Hello Kitty sopra. Odiavo quel gatto, in realtà ho sempre odiato i gatti, sia perchè poco propensi alle carezze ,sia perchè si arrampicano dappertutto e vedere la mia camera da letto, che in teroria dovrebbe essere la mia oasi personale, che riporta su quell'odiosa gatta era un vero sacrilegio.
Mi affaccia al corridio e gridai con tutta la voce che avevo in corpo che odiavo la mia camera, che odiavo Hello Kitty e che odiavo chiunque l'avesse messa a punto. Successivamente chiusi la porta alle mie spalle, con tanto di sbattuta che faceva tanto diva di Holliwood e sperai con tutto il cuore che il bagno non fosse disseminato da quella gatta.
Le mie preghiere vennero fortunatamente acculte e mi ritrovai in un ambiente blu e azzurro, piacevole sia perchè non c'erano animali indisiderati e sia perchè adoravo cuei colori. La vasca era da incorniciare, grande e a idromassaggio come lo era sempre e solo nei miei sogni. Il bagno era ciò che preferivo fare di più al mondo, infatti vi passavo dentro un sacco di tempo e riuscivo anche a stuadiarci nel più completo del relax. Se ci fosse stata una vasca del genere nel mio alloggio avrei vissuto per sempre la dentro.
Ritornai sui miei passi e, giunta in camera, iniziai a togliere gli indumenti, non senza imprecare mentalmente contro Tom.
Stacamente mi passai una mano tra i capelli per ravvivarli e andai dritta dentro la vasca, chiudendomi la porta alle spalle.
L'acqua scorreva veloce e in poco tempo aveva raggiunto il bordo così avevo fermato la sua discesa. Decisi che non era proprio il caso di prendersela con comodo così inizia a lavarmi i capelli e a passare il sapone sul corpo grazie alle mani.
Appena finito il bagno mi sentivo come rinata, fresca e riposata. Mi asciugai con l'asciugamano, con cui poi mi avvolsi il corpo, e mi frizionai i capelli con un altro.
Quando usci dopo aver finito mi ritrovai seduto sul letto della mia camera Drew.
Dio, che sguardo aveva in quel momento. Sembrava volesse mangiarmi diretamente con gli occhi, data la loro intensità.
Coperta solo da un misero asciugamanino, che lasciava ben poco all'imaginazione, mi girai arrossendo come un pivellina. Non capivo perchè mi trovassi così in imbarazzo, del resto ero stata a letto con lui e mi aveva visto completamente nuda, ma al di fuori di quel contesto, dove dopotutto avevo una certa ripetuzione da mantenere sulla mia fermezza e fredezza, c'ero io e io soltanto. Non ero la bambina cresciuta torppo in fretta che si divertiva a provocare gli altri, in quella situazione ero io e la parte più pudica di me stava avendo il sopravvento. Lui stesso, Drew, trovò molto strana la cosa difatti non mancò dal mostrarmi un espressione dubbiosa. Ci guardammo per minuti che sembravano anni e alla fine interrupi io il silenzio non resistendo un secondo di più al suo sguardo divoratore.
"Che...che vuoi?" chiesi sfilandogli davanti, per poi dirigermi all'armandio nella vana speranza di trovare qualcosa di adatto da indossare.
"Mhm..." fu la sua unica riposta, molto dettagliata come al solito e fu a quel punto che mi ritrovai le sue mani ancorate hai miei fianchi.






Bhè, questo capitolo fa proprio schifo e lo dico perchè è la pura verità.
Nello scorso capitolo avevo lasciato il tutto in sospeso con quell'ultima frase -Era..era Lui..- che mi ha messo completamente in crisi perchè non sapevo chi potesse essere questo -Lui-. Ho pensato a un amico di Wendy, al padre, al fratello, a un cane, a un cantante o attore e ho scritto addiruttura metà capitolo dove questo personaggio misterioso era la copia di Justin Bieber...
Comunque alla fine ho deciso per il gemello di Drew, anche se la cosa non mi convince molto.
Nel mio spazio dello scorso capitolo ho parlato di un libro che ho letto e non ha niente a che fare con Twilight, ma mi riferivo alla saga Sangue Blu, che personalmente reputo molto superiore alla saga Twilight anche se parla sempre di vampiri.
Ringrazio tanto, ma proprio tanto tanto tanto coloro che hanno recensito. Grazie!


xxx
Tempesta2000





  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Tempesta2000