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Autore: Gae8989    23/09/2005    8 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se Harry Potter fosse un film dell'orrore? Sarete immersi nelle più classiche situazioni da film horror e ricordate, come dice la locandina di "Scream", chi urla muore, e in questa storia spero di farvi morire dal ridere!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 6

SCARY POTTER – MORIRAI… DAL RIDERE

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Capitolo 1 – Consiglio di famiglia

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Arthur Weasley era un uomo serio, un padre di famiglia giusto e amorevole, insomma se avete presenti i protagonisti di quelle sit – com americane, incentrate su un uomo della middle – class alle prese con i piccoli problemi di tutti i giorni, avete inquadrato il soggetto.

Quel giorno il sig. Weasley aveva indetto il consiglio di famiglia poiché lui e sua moglie Molly dovevano dare un importante annuncio.

Anche Harry Potter si trovava sotto il tetto dei Weasley, non per passare le vacanze. Ron e Hermione avevano promesso di aiutarlo nella ricerca degli Horcrux. Aveva detto che non sarebbe tornato ad Hogwarts, sebbene la scuola avesse riaperto. In effetti, non sembrava proprio il caso di tornarci, non tanto per la paura dei ricordi o perché stare a scuola fosse sicuro quanto stare lì, alla Tana. Rufus Scrimgeour aveva subito tolto la carica di preside a Minerva McGranitt e l’aveva affidata a Maria De Filippi, la quale aveva nominato vicepreside Chicco Sfondrini. Ora si studiavano anche ballo, canto e recitazione. La McGranitt e tutto il corpo insegnanti aveva tentato di abbandonare la scuola, ma Maurizio Costanzo aveva minacciato di rinchiuderli in una stanza con i ragazzi del GRANDE FRATELLO.

Harry quel giorno, come tutti i giorni, si interrogava sugli Horcrux. Consultava periodicamente LA SETTIMANA ENIGMISTICA, ma finiva per cimentarsi nel sudoku o nei rebus, senza venire a capo di nulla.

Hermione aveva fatto scoprire l’amore per la lettura persino a Ron. Insieme leggevano un libro sul Kamasutra e tentavano di mettere in pratica le nozioni che apprendevano.

Ginny, dal momento che Harry era così assorto nel suo tentativo di salvare il mondo e sembrava aver dimenticato che alcuni mesi prima avevano avuto una relazione, aveva trovato ciò che poteva consolarla: gli stupefacenti.

Stava guardando la televisione quando sentì la voce di suo padre:”Su, su, Weasley, c’è una riunione di famiglia.”

“Ma papà” protestò Ginny, “Sto guardando L’ISOLA DEI FAMOSI!”

“La famiglia prima di tutto! Su, Ron vieni qui.”

Hermione e Ron comparvero poco dopo in salotto. I loro vestiti sembravano un po’ sgualciti e stropicciati.

Harry, come se svegliato da una trance, si distolse dai cruciverba e scese nel tinello per vedere cosa succedeva.

“Cosa c’è, papà?” chiese Ron.

“Riunione di famiglia. Su, sedetevi a tavola.” Fece in tono sbrigativo. Una volta che si furono seduti, disse:”Allora controlliamo se ci sono assenti.”

Intervenne Ginny:”Dai, papà, non fare queste menate del cavolo…”

Come se niente fosse, riprese:”Weasley Ronald Bilius.”

“Dai, papà…” fece Ron.

“E’assente o presente il signor Ronald?” fece Arthur con tono da maestro elementare.

Intervenne allora l’Autore:”Arthur, potresti smettere di fare queste cagate, per piacere? Vai subito al sodo, altrimenti sarai tu ad essere assente!”

“Ha ragione, Arthur. Sei ridicolo quando fai queste cose.” Lo ammonì Molly.

“Ehm, va bene. Ok, ragazzi. Ieri e io e vostra madre siamo stati convocati da un notaio per l’apertura di un testamento di una nostra biscugina laterale di Edimburgo. Ci ha intestato una casa a Baskerville’s Hunt”.

“Davvero?” esclamò Hermione incredula.

“Sì. Si tratta di una sua vecchia tenuta estiva.” Disse Molly. “Dal momento che tenervi qui mi sta letteralmente facendo salire la carogna sul groppone, io e vostro padre abbiamo deciso che è il momento che vi prendiate le vostre responsabilità… E, Ginny… non fumare le sigarette quando sto parlando.”

“Sta’ rompicoglioni…” sussurrò Ginny sottovoce.

“Quindi, ci state dicendo di fare le valige e di andarcene?” chiese Ron.

“Sì.”

Allora Hermione eccitatissima rispose:”Oh, sì, sì… va benissimo.” Aveva già pensato a come sfruttare l’occasione.

Ron a quel punto non esitò a rifiutare la proposta. Ginny espirò una boccata di fuma a forma di “sì” in segno di assenso.

Solo Harry era muto come un pesce. Quel suo comportamento faceva venire una gran voglia a tutti di affibbiargli un bel calcio nel fondoschiena e talvolta Ron iniziava quasi a pentirsi di averlo conosciuto… Ci era o ci faceva?

“Harry?” fece Arthur.

“Sì.”

“Sei d’accordo ad andare a Baskerville’s Hunt?”

Harry si portò la mano davanti al mento, pensieroso.

“Harry, questi poveri disgraziati stanno aspettando che tu risponda. Quindi smettila di fare l’incompreso e parla!” disse l’Autore

Harry fece uno scatto improvviso e urlò:”CON TUTTI I CASINI IN CUI MI RITROVO DEBBO PENSARE PURE ALLE VOSTRE QUESTIONI FAMILIARI?”

A quella reazione, la signora Weasley si parò minacciosa e fece una cosa che non aveva mai fatto prima: mollò uno schiaffo ad Harry.

“Come ti permetti, piccolo inslulso deficiente? Non solo ti abbiamo accolto in questa casa e tu mi rispondi in questo modo? Ma chi cazz…”

Molly fu interrotta dall’Autore:”Ma quante volte devo intervenire! Cosa state facendo? Mi sembra uno di quei pallosissimi film italiani che non vincono mai al Festival di Venezia! Non mi chiamo Gabriele Muccino, fino a prova contraria! Senti, Harry, vai con Ron, Hermione e Ginny e non rompere più i maroni!”

“Stronzo!” Fece Harry e subito sentì di nuovo uno schiaffo colpire la sua guancia, ma stavolta la mano non era di Molly né di nessun altro dei presenti.

“Scherza con i fanti, ma non scherzare con Gae.” Disse l’Autore.

“Bene” disse Molly “partirete domani mattina presto. Quindi, sarebbe meglio se preparaste le vostre valigie.”

E così si avviarono al piano di sopra.

Arthur e Molly fecero un sorrisetto soddisfatto. In realtà avevano ereditato anche una grande somma dalla biscugina Joanne Kathleen (N.d.A. Strano, mi pare di aver già sentito questo nome…) e avevano deciso di spenderli per conto loro…

Harry si era ritirato in camera sua e, steso sul letto, si crogiolava nell’autocommiserazione, facendo alzare gli occhi al cielo ai lettori di questa storia.

In quel momento entrò Ginny.

“Che cosa vuoi tu?” fece brusco.

“Niente, volevo tirarti su il morale.” Disse, poi gli si avvicino e lo prese per i capelli.

“Ahia!” gemette il ragazzo.

“Senti, prometti di non fare altre puttanate come quella di oggi?”

“Sì, lo prometto.”

La ragazza mollò la presa e cambiò immediatamente tono:”Bravo, hai vinto un bel premio.” E gli infilò in bocca una canna e gliela accese. La ragazza uscì dalla stanza.

“Speriamo che faccia effetto.” Si disse Ginny.

“Meno male che ci sei tu.” Fece l’Autore.

“Oh, figurati: ordinaria amministrazione.”

“Sa metterla sempre sul tragico… certe volte mi verrebbe voglia di strozzarlo… mi fa diventare pazzo.”

“Tutti siamo un po’ pazzi a volte.” Disse Ginny.

  
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