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Autore: Rinoagirl89    23/07/2010    5 recensioni
Per questo non mi pento.
Ho fatto bene ad abbandonarvi, altrimenti non avrei mai avuto la giusta determinazione per affrontare tutto quello che ho ora davanti.
Non sarei stato me stesso.
Non lo trovi ingiusto?
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Apriva le labbra in maniera lentissima, lasciandole luccicare, lasciando che lui le venerasse dal basso con un’espressione fissa e maniacale

L’affetto delle persone è un lusso che ci si può permettere solo dopo aver eliminato tutti i nemici.

Fino ad allora, chiunque tu ami sarà un ostacolo che ti priverà del coraggio e corromperà il tuo giudizio.

ORSON SCOTT CARD, Empire.

 

 

 

 

Sapevo che prima o poi mi sarei sentito libero di dire che quel giorno avevo preso la decisione giusta.

Sai, non sono mai riuscito a dirti scusa ne a sentirmi in colpa.

Per me tutto quello che facevo aveva un senso.

Capisci?

Mio fratello, colui che più ho amato su questa terra,  mi ha protetto fino alla fine ed io non sono stato in grado di fare nulla per la sua memoria.

Sakura?

Mi senti?

Riuscire ad uccidere tutti coloro che avevano fatto del male alla mia famiglia, e a me, aveva la priorità su tutto.

Tutto.

Naruto direbbe che ho ragione, ma sono comunque un gran cazzone.

Forse non ha tutti i torti.

Ma dove l’ha colpita?

Ma che mi importa della sua opinione?

Non ti fare illusioni stupide, neanche di te mi importa.

Altrimenti sarei rimasto con te.

Fatela svegliare subito!

Per questo non mi pento.

Ho fatto bene ad abbandonarvi, altrimenti non avrei mai avuto la giusta determinazione per affrontare tutto quello che ho ora davanti.

Non sarei stato me stesso.

Non lo trovi ingiusto?

So di essere un egoista, ma cosa può vedere un tipo come me, oscurato dall'odio se non un solo scopo?

Inoltre la morte non è altro che un viaggio, di non ritorno certo,  ma pur sempre un viaggio.

Oltre esso ritroverò il vero Itachi, non quel fantoccio di Kabuto.

Mio fratello.

Dov’è quello stupido antidoto?

Sarà pur sempre una nuova esperienza, inoltre tu troverai finalmente un po’ di pace,  non pensi Sakura?

Dovresti svegliarti, Naruto sta urlando come un ossesso e le mie povere orecchie non ce la fanno più a sentirlo gridare a quel modo.

Pure da morto mi deve rompere il baka.

Non me ne libero mai a quanto pare, ma penso che ora per me sia il tempo degli addii.

Forse mi mancherete.

Forse mi mancherai.

 

IL TEMPO DEI VIVI

 

 «Si sta svegliando?»

«Naruto, lasciala respirare un attimo!»

Shizune  era abbastanza isterica quando usava l’arte medica, infatti stava operando il braccio ferito di Sakura, colpita da Sasori, e l’unica cosa che  io potevo fare non era nient’altro che stare lì a guardare, senza poter fare nulla.

Alla fine il teme è morto davvero.

Quello stronzo me l’ha fatta.

Dovevamo combattere l’uno contro l’altro.

Volevo la mia battaglia epica.

Dovevo salvarlo.

Ed invece lui ha salvato lei.

E poi ha salvato me.

Non riesco ancora a crederci, lui in quel lago di sangue e lei che si teneva premuto il braccio paralizzata dal dolore.

Poi il buio.

Se non fosse stato per Sas’ke che mi ha fermato con lo sharingan forse avrei ammazzato pure Sakura oltre a quel fottuto bastardo di Sasori.

« N-naruto? »la flebile voce di Sakura-chan mi risveglia dal mio stato di trance e mi avvicino ulteriormente al suo letto, cercando di fare piano per non agitarla ulteriormente.

I suoi occhi girovagano per la stanza alla ricerca di qualcosa.

O di qualcuno.

Poi li punta verso di me,  mantenendo quell’espressione terrorizzata che conosco bene se associata ad un nome.

«Sakura faresti meglio a riposarti, per estrarti il veleno ho fatto molta fatica in più Naruto non è riuscito a trovare il tuo antidoto.»

Shizune premurosa cerca di farla mettere a sedere, facendo fatica visto la sua debolezza.

La scema ha affrontato di nuovo Sasuke, solo che stavolta ha usato tutta la sua forza e stessa cosa ha fatto lui, sono due idioti.

E poi il baka sarei io.

Eppure lei non riesce a rimanere calma e si aggrappa al camice di Shizune cercando di dire qualcosa,  però non riesce a parlare come vorrebbe, lo vedo da come si sta agitando.

 «Sakura! Calmati per piacere!»

« An-antidoto! » pronuncia flebilmente, guardandomi negli occhi ed io cerco di dirle che non l’abbiamo trovato.

Eppure lei scuote fermamente la testa, non è quello che intendeva?

« Sakura-chan io dovrei dirti una cosa» le metto una mano sulla testa sfiorando i suoi capelli,  così morbidi e profumati,  nonostante lo sforzo e la fatica a cui si è sottoposta.

Eppure tu continui a fare segno di diniego, tanto che mi costringi a prenderti il viso tra le mie mani per guardarti dritto negli occhi mentre ti dico quello che mai avrei voluto dire.

«Sas’ke vedi lui… »

« No!» mi urli contro sgranando gli occhi e allontanandomi bruscamente.

Shizune ti guarda con pietà ed io questo non lo sopporto, perché quello sguardo è lo stesso che ha fatto a me quando tra le braccia avevo il tuo corpo privo di sensi.

Cerco di avvicinarmi di nuovo a te, ma stavolta tu non me lo permetti e mi allontani cercando di alzarti dal letto, tanto che Shizune prontamente si avvicina a te cercando di farti stare ferma.

Ma neanche a lei permetti di toccarti e la spingi via.

Ti avvicini alla finestra e porti una mano alla gola, probabilmente ti stai curando senza farti vedere da noi.

Ti sentirai di certo debole ed in colpa.

Vorrei venire lì a stringerti forte sai?

Io ti capisco Sakura.

Anche a me fa male.

«Io l’antidoto l’ho dato a Sasuke-kun»

Io anche…. Aspetta, COSA?

«Che hai detto?»

Mi avvicino a lei e la prendo per le spalle.

« Sakura cosa hai fatto?»

 «Lui mi stava per attaccare di nuovo, dopo che avevo cercato di mandare a segno un colpo, ma  all’improvviso me lo sono ritrovato addosso senza che potessi fermarlo. Ho pensato subito a cercare di curarmi un’eventuale ferita, ma non sentivo nessun dolore. Dopo aver appurato di essere ancora tutta intera ho rivolto l’attenzione a Sasuke, al suo corpo che era completamente appoggiato sul mio.

Sentivo il suo respiro irregolare,per questo ho subito cercato di di spingerlo via, ma lui non si muoveva.

Ero così concentrata su Sasuke che non mi ero accorta della presenza dietro di lui, né della spada conficcata nel suo addome. Se mi faccio prendere dall’ansia sono una pessima osservatrice.

Capisci cosa ha fatto, Naruto?

Mi ha salvata nonostante prima stesse cercando di uccidermi.»

E qui la sua voce si incrina leggermente, la vedo tremare e stringere i pugni tanto che le nocche delle sue mani sono diventate bianche.

« Ed io non me ne ero neanche accorta, troppo occupata a pensare a me stessa. E sai che mi ha detto lui dopo?»

Si volta di colpo e vedo i suoi occhi rossi e le lacrime che le cadono copiose dal volto.

«Lui mi ha salvato per istinto! Istinto?»

Continuava a dire che lui era uno stupido, che non era neanche in grado di decidere chi era suo amico e chi no visto che agiva senza pensare.

Eppure mentre dice questo singhiozza, e io non riesco neanche a dirle qualcosa per confortarla.

Anzi, tutto questo mi portava indietro con la mente, a quella missione e a quel suo “fifone”.

Quando sembra che Sakura si sia calmata si allontana dalla finestra e mi si pone davanti.

«Anche io alla fine sono stata ferita al braccio, superficialmente,  ma abbastanza affinché entrasse in circolo il veleno.

La spada ha attraversato il corpo di Sasuke da parte a parte, ma ero talmente sconvolta che me ne sono accorta troppo tardi, non riuscivo a sentire dolore e lui mi copriva la visuale del mio braccio.

Così, prima che mi paralizzasse, ho preso dalla tasca l’unico antidoto che avevo contro il veleno di Sasori e l’ho iniettato nel suo braccio mentre entrambi ci accasciavamo a terra.

Non ricordo molto poi di quel che è successo.

Solo tante urla e la testa che mi girava.

Ma sai a me sembra che Sasuke mi abbia parlato.

Voleva darmi il suo addio.»

Abbassa lo sguardo colpevole e rimane lì di fronte a me, forse aspettando un abbraccio o un conforto.

«Quando sono arrivato tu eri già priva di sensi e Sasuke era in una pozza di sangue, ma la spada era già stata sfilata da Sasori visto che la stava puntando contro di te. Ho perso il controllo e se non fosse stato per lui che mi ha fermato io.. » ma non faccio in tempo a finire la frase che lei alza la testa con uno strano sguardo negli occhi.

Speranza?

«Naruto,  Sasuke era ancora vivo quando sei arrivato?»

«Si lui mi ha fermato con lo sharingan, lo so perché ricordo i suoi occhi e poi l’ho visto fermo ed immobile.»

Eppure lei non si ferma e sembra uscire dalla stanza, poi torna indietro e mi chiede dove sia lui adesso.

«Penso che non si trovi più qui Sakura-chan»

«Dove diavolo l’hanno portato?» si sta alterando e sta battendo il piede a terra, ma che cosa le  prende adesso?

«Sakura ma anche se tu lo trovassi non potresti fare più nulla.»

Ma lei non mi ascolta,  era già alla ricerca della sua attrezzatura e farfuglia strane cose su antidoti e precauzioni da prendere.

«Sakura-chan lui è morto!»

« NO! »

Ora nega la realtà? Sono stato io a portalo in obitorio! Anche se non sono un medico penso di saper distinguere un morto da un vivo.

Almeno lo spero.

No,  ma che dico NON devo sperarlo, perché se fosse ancora vivo potremmo ancora essere quella famiglia che ho sempre voluto, i miei due migliori amici…

Ma chi prendo in giro?

« Sakura, io stesso l’ho portato all’obitorio e ti assicuro che non è stata una cosa sempli… » ma ancora una volta non mi fa finire di parlare, anzi mi prende per il bavero della mia maglia e mi punta addosso i suoi occhi verdi furenti.

«Stupido idiota ora si che sarà morto! L’hai messo nelle mani di chi sogna di farlo fuori fin dallo sterminio del clan! Se ha preso l’antidoto e ha usato lo sharingan vuol dire che la ferita non era mortale, altrimenti il chakra non si sarebbe accumulato sugli occhi, non sarebbe stato in grado di farlo.»

Quindi non so distinguere un morto da un vivo.

Mi sa tanto che dovrò prendere lezioni di primo soccorso.

«E tu saresti un Sannin? Ma dico io perché non ti sei soffermato a sentire se il chakra scorreva o meno? »E dopo questa sua ultima frecciatina mi molla la maglietta, ma allo stesso tempo si arpiona al mio braccio e mi trascina fuori dalla stanza, incurante del fatto che lei addosso porta solo un camice bianco.

Sta andando in giro mezza nuda e senza alcun pudore.

Sas’ke le fai davvero uno strano effetto.

E poi, da dove prende tutta questa sicurezza?

Io della sua spiegazione non ci ho capito molto.

Che devo fare?

La devo appoggiare oppure la costringo a guardare in faccia la realtà?

E se avesse ragione …?

«Sakura-chan… » cerco di usare il tono più sommesso che ho, altrimenti va a finire che ci rimetto anche qualche costola se le gira male.

 «Non credi che dovremmo prima parlare un attimo?»

«Naruto, per favore, ho bisogno di questo. Devo trovarlo ed ucciderlo con le mie mani, perché deve sempre fare l’eroe tragico, ma stavolta no.

Non gli permetterò di morire pensando di avermi salvata.

Non così.»

La stretta sul mio braccio aumenta e senza fermarsi continua a svoltare fino all’ultimo corridoio, dove poche ore prima ho portato il suo corpo.

Dopo aver ripreso il controllo di me stesso me li sono portati in spalla fino all’ospedale, completamente da solo visto che tutti gli altri erano occupati a fermare gli scagnozzi di Madara, fuggito non appena Sasuke ha rivelato le sue intenzioni omicide verso il caro zietto.

Probabilmente ce lo ritroveremo presto tra le scatole, ma ora mi devo occupare della mia cara – pazza - migliore amica.

Finalmente riesco a riappropriarmi del mio braccio, visto che preferisce arpionare le maniglie della porta, che mi sembra poco sorvegliata.

Effettivamente c’è qualcosa che non va'.

«Sakura aspetta» le dico poggiandole una mano sulla spalle «Entro prima io »

Lei sembra farsi da parte, forse ha intuito qualcosa.

«Naruto, fà piano» sussurra Sakura al mio orecchio.

«Certo Sakura-chan» e detto questo do un bel calcio assestato alla porta, che cade sonoramente e alzando un gran polverone. Dovevo avvisare dell’entrata in scena del nuovo Hokage, no?

Eppure dalla faccia della mia “adorata” Sakura-chan mi sa tanto che dovrò scontare dopo le conseguenze.

 

 

 

 

Tutto questo casino è tipico di Naruto.

E pensare che per un attimo ho veramente sperato in un suo piano d’attacco ed invece il deficiente ha buttato la porta a terra, con un calcio.

La porta dell’obitorio.

Non ha rispetto neanche per i morti.

Ma ora come ora tutto questo non ha importanza.

Sasuke!

Deve essere ancora vivo. Deve .

Dopo l’entrata in scena del mitico idiota entro anche io e ciò che vedo non mi piace per niente.

Il corpo di Sasuke è adagiato su un lettino, lì a portata di mano.

Ma vicino a lui c’è un ombra.

Non riesco bene a distinguere chi sia, è troppo buio.

« Chi cavolo sei tu? » Naruto si rivolge a quell’ombra, senza la benché  minima intenzione di fronteggiare una sua eventuale fuga, spero almeno abbia un mezzo straccio di piano perché ora come ora le mie forze sono ai minimi storici.

Sasuke

Maledizione!

« L’Uchiha è ancora vivo Naruto, e di certo non lo resterà per molto se non vi affrettate a dargli qualche cura »

Ma io questa voce la conosco…

«Sai! » Naruto si precipita dal nostro compagno, che sta lì in piedi, accanto al suo letto.

«Che diavolo ci facevi qui da solo? Perché non c’è nessuno fuori?»

«Io sono venuto qui perché qualcuno mormorava di trafugare il suo corpo per degli esperimenti, così mi sono assicurato di tenere al sicuro almeno i suoi resti, per voi »

Cosa volevano fare?

Mi sento male solo a pensarci.

Istintivamente mi abbraccio per cercare di scaldarmi un po’, quella stanza è gelida inoltre questa rivelazione mi ha fatto venire i brividi, non posso credere che persino qui all’ospedale ci siano pazzi pronti a fare esperimenti su tutto quello che si trovano sotto mano.

Aveva ragione lui, Konoha è marcia dentro.

«Ma appena mi sono avvicinato al suo corpo mi sono reso conto che era ancora vivo, sebbene abbia un polso abbastanza debole non è ancora passato a miglior vita » e all’ultimo Sai si concede un mezzo sorriso, che sembra quasi naturale e genuino, se non fosse che Sai odia Sasuke.

Me l’ha confessato qualche giorno fa, mentre Naruto era in giro ad allenarsi con l’hachibi.

Eppure l’ha protetto per noi.

« Sai, grazie» spero davvero tu possa capire la mia gratitudine, ed ora devo dedicarmi a te, Sas’ke.

Mi avvicino al suo corpo e comincio ad esaminare la ferita, che è messa peggio di quello che ricordavo, ma non posso farmi prendere dal panico, devo rimane fredda e professionale.

Sento gli sguardi di Naruto e Sai, mi osservano mentre tento un miracolo, è veramente messo male perché oltre alla ferita inflitta da Sasori ci sono le mie, ha due costole rotte, lo sterno quasi fracassato ed una gamba lussata, tre ferita al braccio ed una allo stomaco.

Ed è ancora vivo.

Vivo.

Ti salverò Sas’kè. Stavolta sarò io.

 

 

 

 

Note autore:

Non ho molto da dire, Naruto è paurosamente OOC e anche Sakura.

Forse solo Sasuke si salva, ma perché è mezzo morto quindi mi si può abbonare XD

Bhè se riuscirete ad arrivare fino alla fine di questa cosa avrete tutta la mia stima.

Alla prossima.

 

   
 
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