La perfezione del suo volto,la dolcezza dell'oro dei suoi occhi mi aveva accompagnata per dieci anni e adesso,adesso che lo ritrovavo mi pareva di non aver mai lasciato quel momento in cui,sicuro faceva il suo ingresso in ambulatorio per curare la mia gamba...
ed invece il tempo inesorabile aveva fatto il suo corso,aveva portato via la mia fanciullezza ma non la sua,che glorioso come un dio mi osservava timoroso,riuscivo a vedere il suo rammarico,quella tensione che non riuscivo a comprendere mi rendeva inquieta,mi distruggeva inesorabilmente,lui non doveva essere triste avevo bisogno di una conferma,di sapere che le mie fantasie non erano i deliri di una donna in fin di vita,non mi muovevo,non che non ne avessi le forze,stavo bene,tranne che per quel pizzicorio fastidioso alla gola << Che sciocca non puoi essere tu..>> fui io a rispondere alla mia domanda silenziosa,leggermente frustrata,mi coprì il volto con una mano,respirando profondamente,sentivo moltissimi profumi,tantissime diverse sfaccettature..ed anche il suo di profumo,meraviglioso,forte ed elegante..se questo era un passaggio alla non vita,bhè era migliore di quanto mai l'avessi immaginato.