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Autore: La Matta    23/07/2010    1 recensioni
Abbiamo lasciato i nostri eroi nel cuore di Moria, li ritroviamo sulla strada per la foresta di Lothlorien, con Konstantin e Boromir che ancora non hanno capito come gestire il loro curioso rapporto, con Andael che ancora non ha azzeccato un incantesimo che fosse uno, con Vanamir che spara cazzate a manetta e con l'intera Compagnia sull'orlo di una crisi di nervi. Ecco il secondo capitolo delle "Cronache di Andael", in cui l'imbranato apprendista di Saruman, nonché spia del cattivo e amico dei buoni tenterà, ancora una volta, di distruggere il mondo con tutta quell'incoerenza che abbiamo imparato ad amare!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andael 2 - 20

CAPITOLO VENTESIMO

ACCOZZAGLIA DI SCEMI

 

- Ma… Ilùvatar, Varda e Lorien! Frodo, mi spieghi come mai prendi e sparisci in continuazione? Nel senso… pensavano tutti che fosse colpa di un mio incantesimo!- arrancando, Andael era giunto sulla cima di Amon Hen.

Tutto arruffato, coi capelli pieni di rametti e la veste sbrindellata dov’era entrata in violenta collisione con una radice sicuramente femminista, l’apprendista fissò il giovane Hobbit.

- Andrò a Mordor da solo!- proclamò Frodo, felice di aver incontrato qualcuno a cui dirlo

- Bene, sempre dritto lungo il fiume, poi svolti attraverso il pantano. Nel dubbio, chiedi indicazioni agli autostoppisti. Sono sempre molto informati.- ribatté Andael, beatamente ignaro delle scemenze che stava trasmettendo al prossimo

- Tu…- Frodo tentennò, guardando il giovane – Andael, tu sembri l’unico a non avere problemi con l’Anello. Non… è come se lui non trovasse una parte del tuo animo a cui aggrapparsi.-

- E’ patetico dare del lui ad un anello, lo sai?-

L’Hobbit sorrise, sollevato – Un po’ patetico.- ammise

- Dai, torna al campo, prima che Aragorn scappotti per il nervoso.-

- No… aspetta… io andrò a Mordor da solo. Per davvero. Non posso continuare a mettere in pericolo la Compagnia. Rischia di sfaldarsi in continuazione e… ed è per colpa dell’Anello. Viaggiare da solo potrebbe essere la scelta più saggia.-

Andael aprì bocca per contestare, ma non disse nulla.

Anche perché un moscone di una tonnellata gli si era appena tuffato nell’esofago, minacciando di soffocarlo. Fra un colpo di tosse e l’altro, Andael annuì.

Anche se annuire era illogico.

Ma se Frodo fosse partito da solo… lui, Andael, la spia del cattivo, non avrebbe potuto continuare a fare la spia del cattivo. No? Logicamente, non poteva spiare qualcuno che non sapeva dove fosse. Quindi… no, niente, il ragionamento non aveva una fine.

Ridacchiando per il paradosso, l’Apprendista stregone diede una pacca sulla spalla dell’Hobbit.

- Frodo… ora ti farò un potente incantesimo. Che ti porterà sicuramente un culo pazzesco.-

- Beh… un aiuto non si rifiuta mai, no?- disse Frodo, stupidamente.

- Arrrgoaaaarrnathhel!!!- declamò Andael, agitando le mani e saltando su un piede solo.

Ma non accadde nulla, salvo un leggero sfarfallio fluorescente.

- Grazie, Andael.- sorrise Frodo, stringendogli la mano – Ora devo andare.-

Gli diede le spalle, e s’incamminò sul sentiero verso il fiume.

“Oh Dei, vi prego, fate che non si volti!” supplicò Andael, non appena ebbe visto gli effetti della sua magia. Infatti il posteriore di Frodo si era gonfiato di svariate taglie.

“Speriamo che passi presto…”

Zitto zitto, l’Apprendista scese dall’altra parte del colle (ve l’ho detto, Amon Hen non è altro che una microscopica collinetta! Un dosso, se v’intendete del linguaggio geografico!!)

 

Passeggiò distrattamente per una decina di minuti, prima di incrociare Boromir, che stava ancora imprecando contro l’albero (quando uno è impegnato, eh)

- Boromir… che stai facendo?- chiese l’Apprendista, che se ne intendeva di cose strane, ma che un tipo così fuori di sé non l’aveva mai incontrato

- Mi sto incazzando con l’albero.- rispose l’uomo, con una coerenza disarmante

- Eh, lo vedo… … e, di grazia, che ti ha fatto l’albero?-

- Taci, Andael.-

Con un balzetto indietro, nel caso Boromir volesse tirargli l’ennesimo cazzotto da quand’erano partiti, il mago ripristinò le distanze di sicurezza.

- Senti… hai mica visto gli altri? Stanno tutti cercando Frodo, ma dico io, se qualcuno lo trova… come fa ad avvertire gli altri, che smettano di cercare? Rischiamo di inseguirci nel boschetto per tutta la vita, il che sarebbe umiliante, dato che il boschetto è piccolo ed innocuo!-

- Come diavolo fai?-

- Ad avere questa grande abilità organizzativa? Ah, non lo so, ci sono nato!-

Boromir si voltò verso l’Apprendista, cercando di capire se stesse scherzando.

- Non parlavo di quello. Gli Dei ci salvino dall’avere il tuo senso dell’organizzazione.- disse, con un sospiro – Dico… come diavolo fai a comportarti come un ragazzino, a non pensare alle conseguenze? Non hai… paura?-

- E paura di che?-

- Di combinare qualche pasticcio.-

- Ne ho combinati tantissimi, in tutta la mia vita. Ma sono qui. Sono vivo, in salute, non ho ucciso nessuno e tutti i miei amici mi hanno perdonato per i vari casini di cui sopra. A conti fatti, certe volte è meglio tentare e fare un macello, piuttosto che non tentare affatto, e rimanerci male. Perché se sbagli non ottieni niente, ma ti sei dato una possibilità. Chiaro, no?-

- Un cristallo.- sbottò Boromir

- Sono il depositario della saggezza cosmica, che vuoi farci?-

(Notate come Andael stia diventando il consulente emotivo della Compagnia dell’Anello. Mah, forse gli abbiamo trovato un lavoro, per quando la guerra finisce…)

- Forse è il caso che la pianti, di insultare gli alberi.-

- Forse è il caso.- convenne Andael – dopotutto, non è colpa loro se sei un completo idiota.-

Reprimendo il desiderio di ammazzare l’Apprendista stregone, lì, sul posto, Boromir si costrinse a riflettere sulla situazione.

Tentare? Per cosa? Per fare l’ennesima figura di merda? Per combinare l’ennesimo disastro?

- Sai…- gli disse il mago, sottovoce -… non puoi neppure immaginare, a quanti disastri lei possa resistere. Non è fragile come sembra, dopotutto.-

- Come lo sai?-

- Non lo so.- ammise Andael – ma lo so e basta.-

E suonava incoerente, ma l’Apprendista, nel suo inconscio, sapeva che non poteva andare diversamente.

 

- FRODO!! FRODO, DOVE SEI FINITO!-

Aragorn cercava Frodo.

Inutilmente.

E da tre quarti d’ora.

Stava sul serio iniziando a stufarsi.

- Argruuuuuumm!- gridò un Orco, mancando a puttane l’effetto-sorpresa che il suo capo avrebbe voluto preservare fino allo scontro.

- Ecco. Cerco Frodo, e t’incontro una pattuglia di Orchi Guerrieri.- sbottò l’Erede, piuttosto alterato. Estrasse quindi la spada e cominciò ad ammazzare i nemici, man mano che irrompevano nella radura.

 

E ora va inserita una breve parentesi sull’organizzazione, l’intelligenza, l’adattabilità, l’obbedienza agli ordini, la perfezione dei risultati, l’igiene e il senso dell’umorismo degli Uruk-hai. Ecco. Tutte queste cose, loro non le hanno. O le hanno sotto i minimi storici.

Quindi, quando Saruman aveva detto loro “Portatemi gli Hobbit, incolumi, e ammazzate gli altri”, questo era un comando troppo articolato e difficile da comprendere.

Quindi, una squadra di Uruk aveva capito di dover espugnare la Contea, un’altra che gli altri Hobbit andavano sterminati e al contempo mantenuti incolumi e il resto della truppa si era auto-convinto che gli ordini non avevano senso e che potevano mangiare tutti gli Hobbit che incontravano, senza problema alcuno.

Meno male che il capo-Orco, che non per comodità chiameremo… capo-Orco, meno male che lui aveva ricevuto istruzioni particolari (nel senso che Saruman si era seduto a tavolino con lui e gli aveva fatto un disegno per spiegarsi meglio. Dopo tre giorni d’intenso studio e di fatiche cerebrali immani, Capo-Orco poteva dirsi certo dello scopo finale. Circa.).

- Trovate il Mezz’uomo!- tuonò.

Istruzioni semplici ed efficaci. E’ questo il segreto per trattare con la truppa!

 

FINE CAPITOLO VENTESIMO

 

La Coda: la solita scomparsa

 

Sì, sì, beh, che dire, sono scomparsa di nuovo!

Ma stavolta non era tutta colpa mia, ma di world che faceva i cavoli suoi, senza lasciarmi scrivere in pace. Un nervoso, che non vi dico!! Ovviamente, quando il file si chiude da solo ogni cinque minuti, voi mi insegnate che passa tutta la voglia di scrivere. Quindi ora, finalmente, che ho risolto l’inconveniente, mi sono rimessa a lavorare assieme al team di Andael (che comprende me, me, l’altra me, il gruppo delle Muse al gran completo e il mio gatto che mi fissa preoccupato). Questo lungo (e faticoso, per me e per voi!) “capitolo” della saga volge ormai al termine… La fine di “Sotto antiche foreste e cieli stellati” coinciderà con la fine del primo film. E, non temete, non demordo ancora! Sentirete ancora parlare di noi!!

 

Ringraziamenti: gli Instancabili (che forse si saranno anche stancati… beh, spero di no)

 

Loli89: quanti complimenti tutti assieme! Per la storia di Andael, è semplice. Lui si è infilato l’anello (che non è l’Anello, ma il suo ciondolo a forma di anello) e Frodo è scomparso, come se si fosse messo l’Unico. Il resto della compagnia ne è rimasta piuttosto sconvolta… beh, spero di sentirti ancora! Kiss

Evening_Star: la mia fedelissima!! Anch’io mi diverto come una matta a prendere in giro Frodo, proprio perché è un personaggio con tutto un simbolismo dietro… e poi, che dire, è un piccoletto contro le orde di Sauron!! Baci!

Ildragodoro: Uau, un volto nuovo! Beh, grazie e… vai da un dottore, tutta questa storia in un blocco solo può causare grossi danni cerebrali! Scherzi a parte… grazie per i complimenti e spero che tornerai a leggere il seguito… a proposito: bel nick! Baci

 

KISSES A TUTTI

CHAR--

  
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