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Autore: Melardhoniel    23/07/2010    4 recensioni
Chi è Gervis? Nel lontano 1965 lo zio Paulie si è rimbambito con un coniglietto; Gervis, appunto. Gli altri tre Beatles, John, George e Ringo, hanno diverse proposte per cucinarselo. Travestiti da setta indiana, cercheranno di mangiare Gervis rispettivamente in salmì, alla fricassea e arrosto. Cosa succederà? (Parodia del film HELP!)
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Parodie Beatlesiane'
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L’effetto è transitorio…

Eh?

Scompare rapidamente…

Aaah

 

Mentre nella casa dei Beatles le prime note di You’ve Got to Hide Your Love Away risuonavano nell’aria, un tombino in mezzo alla strada, poco lontano dalla casa, si sollevò; facendo scoprire un uomo indiano (se se) che conosciamo ormai tanto bene.

Lui cercava di osservare i movimenti dei suoi amici, evitando nel contempo di farsi investire dalle macchine…

(ci vuole un premio giusto per il fatto che quel tizio porta il tombino come se fosse un cappello…)

 

Here I stand, hand in hand,

Turn my face to the wall.

 

John, seduto su una poltrona a dondolo (!!!), suonava la chitarra principale e cantava; Paul, appoggiato alla batteria, suonava il basso, saltellando su e giù, con Gervis in testa; George era sul divano, vicino ad Ahme, e teneva il ritmo con una chitarra più grande di lui; Ringo… eh Ringo era sotto terra con un tombino in testa…

 

If she’s gone I can’t go on,

Feeling two-foot small.

Everywhere people stare each and every day

 

Ringo spuntò all’improvviso dentro il letto di John e cominciò a suonare il tamburello.

 

I can see them laugh at me

And I heard them say:

 

George si girò verso Ahme, cercando di attirare la sua attenzione, dondolando mentre suonava.

 

“Hey, you’ve got to hide your love away!”

“Hey, you’ve got to hide your love away!”

 

John le fece l’occhiolino e sorrise.

 

How can I even try?

I can never win

 

Ahme, intanto, li guardava uno ad uno, imbarazzata, molto lusingata, e consapevole che non appena il film fosse uscito sarebbe stata odiata da tutte le donne del mondo, e sorrideva.

 

Hearing them, seeing them,

In the state I’m in.

 

Paul, sempre saltellando, per la gioia di quel povero coniglio, le fece un occhiolino da far sciogliere chiunque, (*schiaffeggia Clafi e Nò e asciuga la bava sulla tastiera*), facendola arrossire e contribuendo a farla odiare sempre dalle stesse donne di tutto il mondo (tralasciamo gli altri pianeti).

George scoccò uno sguardo piuttosto geloso ad Ahme.

 

How could she, say to me

“Love, will find a way”?

Gather’round, all you clowns

 

George si girò verso Ahme, e continuò a suonare la chitarra in una posizione alquanto scomoda. Da qui il detto “George assume la forma del recipiente che lo contiene”; in quanto egli aveva la forma del divano.

 

Let me heard you say:

“Hey, you’ve got to hide your love away!”

 

Paul continuò imperterrito a saltellare (sbaav… Marty, ripigliati!), mentre Gervis scendeva dalla sua testa barcollando per andare a vomitare in bagno, e George spaventava Ahme urlandole un “hey!” come se la volesse mangiare.

(e poi uno si chiede come mai Pattie non voleva uscire con lui… povero Georgino… *patpatta Geo*)

 

“Hey, you’ve got to hide your love away!”

 

Il giardiniere di George cominciò a suonare il flauto, mentre la telecamera, in vena di cattiverie, inquadrava George in primo piano, regalando a mezzo mondo la sua faccia da ebete mentre fischiava.

(*ripatpatta Geo*)

Ahme finalmente riuscì a parlare, e tirò fuori dalla sua borsa una siringa colma di un liquido strano, piuttosto denso e a strisce colorate.

-Io ho qui…-

George lo indicò e svenne sul divano, atterrando su Gervis.

-Squiiiit!- Protestò indignato.

Paul, preoccupato, cercò di alzare George, senza successo, e pregò di non trovare frittelle di Gervis sotto il sedere di George.

John si avvicinò a lui, spostò George, prese Gervis in braccio ed esclamò:

-Guarda cosa hai fatto, con i tuoi sporchi metodi orientali.-

(AHAHAHAHAH! *si rotola* John che definisce ‘sporchi’ i metodi orientali! AHAHAH *ride come Anacleto*)

-No! È Clang, il gvan sacevdote, a usave spovchi metodi.- La donna scoccò uno sguardo contrariato a John. A parte quei tre, era l’unica a sapere che avevano creato una doppia identità da setta indiana.

John, sentito il tono accusatorio di Ahme, si sedette vicino a lei, con un sorriso beffardo stampato in faccia.

-Come facciamo a sapere che non ti ha mandato a rubare il coniglio e non vuoi ingannarci con i tuoi sporchi metodi?- Pronunciò le ultime due parole facendo delle smorfie.

-Di che sporcizia parli?- Domandò Paul, che come al solito non aveva capito niente, pettinando Gervis.

-Mettilo via.- Ordinò Ringo ad Ahme, scuotendo le mani come per allontanare la siringa.

La donna si rivolse a Gervis, fin’ora il più intelligente dei cinque.

-Finova eri al sicuvo, pevché un’anatva eva stata pvescelta e nessun altvo poteva venive sacvificato a Kalì. Ma ova l’anatva è salva, e a quest’ova savà già in Canada.- poi recitò un pezzo della sua legge. –“All’alba di un nuovo giovno, una nuova vittima viene scelta…” Da questo momento, movte a colui che è un coniglio.-

Gervis indietreggiò piano piano sul tavolino.

Ahme frugò nella sua borsa e ritirò fuori la siringa.

-Questo ti favà vimpicciolire il coniglio.- Disse a Paul.

-Sii coraggioso.- Proseguì.

-Non guardare.- Consigliò John più a Paul che a Gervis.

I tre ragazzi, che volevano ancora mangiarsi il coniglio, erano tranquilli: John sapeva esattamente cosa fare.

 

Fine prima parte.

Intervallo.

 

I quattro ragazzi, in un giardino, giocano tranquillamente: George lancia le pietre contro la telecamera, John fa finta di palleggiare Ringo, che sta al gioco saltando, e Paul li guarda sbigottito.

 

Fine dell’intervallo.

Seconda parte.

 

La scena si sposta in un bagno in Canada; dove un’anatra piuttosto anziana e dall’aria autoritaria lava la sua figlia anatra in una vasca da bagno.

-Dove sei stata? Di nuovo in Inghilterra? Sei peggio di tua sorella, tornate sempre a casa di mille colori e con mille ripieni.-

 

Fine della seconda parte.

Parte terza. Più tardi di quella sera.

 

Ahme, con la siringa in mano, ne verificava la funzionalità, mentre Gervis, sdraiato sul letto, era tenuto fermo da Paul e John.

-Magari è assicurato.- Sussurrò George all’orecchio di John.

-Non mi pare il momento di pensare a questo!- Esclamò John, girandosi verso George.

-Indaga!- Bisbigliò poi fra i denti.

-Di che hai detto che si tratta?- Chiese Paul ad Ahme.

Lei indicò la siringa.

-Questo?-

-Nooo il tuo vestito.-

-Lo favà solo vimpicciolire in modo che possa nascondevsi in posti impvobabili. Si tvatta di un vimedio segveto.

-Non credo sia necessario.- Intervenne Gervis.

-Sono allergico alla penicillina e a tutti gli altri farmaci miracolosi.- Continuò. Ma, siccome era un coniglio e parlava il conigliese, nessuno lo capì, ed Ahme continuò a passargli l’alcool sul punto dove avrebbe iniettato il liquido.

-Gomma da masticare?- Chiese all’improvviso Ringo.

George ne prese una.

-Sei sicuro che non diventerà un vizio?- Domandò Paul.

-No. Basta non inghiottire.- Rispose lui, mettendosi in bocca la gomma.

(giuro che non ho mai capito questo dialogo…)

Nel frattempo, poco lontano dalla casa, stazionava un camion.

La tenda che copriva il parabrezza si alzò, scoprendo uno scintillio, che terminò con l’apparizione dei tre Beatles –John, Ringo e George-, vestiti da indiano, all’interno del veicolo.

George scese, e John sussurrò

-Sincronizzate gli orologi. Okay, allora…dipingiamolo di rosso e uccidiamolo.-

George sbottò –Ho saltato la cena…-

-Per ora, Georgie…- Lo corresse Ringo.

Mentre i due Beatle passavano davanti a John, lui bisbigliò loro: -Kalì…-

Nel frattempo, in casa, Ahme, Paul e Gervis discorrevano da soli, non essendosi accorti dell’improvvisa sparizione dei tre ragazzi.

-Te lo assicuvo, l’effetto è tvansitorio.- Disse Ahme a Gervis.

Il coniglio guardò Paul stranito.

-Scompave vapidamente.- Sospirò la donna.

Il campanello suonò all’improvviso, e la siringa sfuggì di mano ad Ahme, atterrando dritta sulla gamba di Paul.

-Non vispondete!- Urlò lei. –È Clang.-

Nel contempo, il liquido si stava iniettando da solo nella gamba di Paul.

(UUUH, i fantaaaasmi)

-Fo…forse non avrà effetto…- Balbettò Paul.

-Si tvatta di un tragico evvove.- Disse Ahme preoccupata.

(pensarci prima di lasciare la siringa no, eh?!)

Intanto i tre Beatles, fuori dalla casa, bussavano alla porta.

John, per non destare sospetti, si teletrasportò nella stanza e, seduto comodamente sulla poltrona, domandò: -Dov’è finito Paul?- si guardò attorno. -Dov’è finito Paul?- ripetè.

George, anche egli teletrasportatosi dentro –insomma, fuori c’era solo Ringo-, sollevò la manica della giacca del completo di Paul, ora tragicamente vuoto e privo di vita sul divano.

-Dov’è Paul? Avanti, Paul, non fare lo scemo…- Esclamò John, avendo ottenuto quello che voleva: con Paul rimpicciolito, avrebbero avuto via libera per rubare il coniglio.

Il problema ora era trovare Paul per evitare di schiacciarlo.

 

It’s getting better

Wuhuuuuuuuuuu!

*la prendono a sassate*

Uffaaaa e dire che avrei potuto aggiornare tutte le mie storie! (quasi…ehm…Narrami o Musa però è a buon punto…ho finito di rispondere alle recensioni –pronte ad invecchiare di altri settant’anni?? XD sarà un capitolo pieno di imprevisti- e mi manca il capitolo vero e proprio più il solito show “Uomini e Donne” dopo…)

Aspettiamo internet…se tutto va bene mi torna il 23 mattina…ma io il 24 parto per il campo scout!!! D’oh… che sfiga.

Coooomunque, oggi è il 21 Luglio, e volevo fare personalmente gli auguri ad Ale su msn, ma sono impossibilitata xD quindi ho chiesto a Clafi via sms se poteva farglieli lei… ;) qualsiasi cosa accada, Ale non mi può sbranare u.u mi sono ricordata del suo compleanno!! XD

 

scusate se non rispondo alle recensioni...:) però posso anticiparvi che stasera aggiornerò TUTTE le mie storie! :D:D

 

Bacioni!!!

Marty miracolosamente tornata per un giorno...(domani parto e ritorno l'8) -.-

  
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