Il signore dei “no”

Sasuke era una di quelle persone che raramente era disposto ad accontentare i suoi simili.
Ad ogni proposta, ad ogni domanda, a qualsiasi cosa egli rispondeva con un “no” secco, lasciando una sensazione di sconforto alla persona che aveva davanti a se.
Sakura questo lo sapeva bene. Troppo bene.

Lo conosceva da tanti anni e mai nella sua vita Sasuke Uchiha gli aveva detto “si”.
Sempre no. No, no e no.

- Sasuke, ti va di andare a mangiare ramen?

- No.

- Ti va di fare una passeggiata insieme?

- No.

Certo. C’erano quelle volte dove aggiungeva qualche parola come: sei noiosa, lasciami stare…
Ma si sa, quello che non uccide, fortifica.
Dopo un po’ sia lei che Naruto impararono ad ignorare l’aspetto scorbutico dell’Uchiha e si dedicarono a costringerlo ad andare agli appuntamenti e cose varie.

La pelirosa entrò nella sua casa e vide che le luci erano tutte spente. Strano. Lei aveva fatto tardi dal lavoro perché Tsunade-sama le aveva chiesto di rimanere un altro po’ all’ospedale a dare una mano. Ma era strano che il suo compagno non ci fosse.

Dopo un po’ sentì la porta principale aprirsi e vide il suo compagno entrare frustrato.

- E’ successo qualcosa, Sasuke? – chiese la ragazza.

- No, niente di che.. – Ed ecco di nuovo il fantomatico “no”

- Ah… ho pensato che ci fosse stato qualche problema visto che hai fatto tardi…

- Sakura, non stressarmi. Sono stanco.

Già lui era stanco. Perché stare 10 ore in piedi a correre per l’ospedale a curare pazienti era uno spasso…

- Ah beh pure io sono stanca quindi vado al letto subito. – disse dal bagno della loro stanza.

Il moro si era limitato a sedersi sul divano e adesso stava leggendo qualche documento del distretto di polizia. Incredibile come anche a casa dovesse lavorare.
Dopo un po’ di tempo la voce della ragazza che proveniva dalla porta della loro camera chiamò la sua attenzione. Non appena si girò vide la ragazza che indossava una sua maglietta nera, la quale le andava grande, senza pantaloni…solo la sua maglietta nera.

- Sai..pensavo che magari potresti lasciare perdere il lavoro per oggi…

- Non posso, Sakura.

La risposta del moro non la scoraggiò. Oggi doveva avere la sua rivincita.

Alzò leggermente la maglietta facendo vedere un po’ di più le sue gambe.

- E’ un vero peccato… dovrò dormire tutta sola in un letto così grande o forse dovrei andare da Gaara visto che rimarrà in città solo per pochi giorni.. – disse la rosa mentre si girava e faceva vedere il solo leggermente il suo sedere.

- Allora, vieni?

Il moro si alzò dal divano, prese in braccio Sakura e chiuse la porta

- Hmph- rispose il moro.

Certo. Quel “hmph” non era un sì…ma neanche un no.

Spazio di Mafipsy

Salve questa ff mi è venuta in mente perché la mia nipotina che ha due anni, ad ogni domanda risponde sempre di no >.<
Quindi mi sono ispirata.
Spero che vi sia piaciuta!!