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Autore: Ulvinne    23/07/2010    4 recensioni
Nel Togenkyo i demoni stanno impazzendo a seguito degli esperimenti per la resurrezione di Gyumao portati avanti dalla sua ambiziosa moglie Gyokumen Konshu e il Gruppo di Sanzo è chiamato ad intervenire. Tuttavia i nostri eroi non sono soli, a fare loro da alleati quattro ragazze, ognuna con un proprio passato, con le proprie paure e segreti, con i loro desideri. Un filo che sembrava essersi spezzato cinquecento anni prima sembra essere stato ricucito e la storia pare destinata a ripetersi, ma niente è da dare per scontato e le giovani ne sono la chiara prova.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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saiyuki 2 Capitolo II: L’Occhio di chi guarda nelle porte del Futuro


Mi ero incamminata nel primo pomeriggio e dopo appena un giorno di viaggio avevo raggiunto il confine della regione dove vivevo, così decisi di prendermi una pausa con l’intenzione di proseguire fino al tramonto, ormai vicino, verso i santuari vicini al confine i quali non avrebbero rifiutato ospitalità ad una viaggiatrice, anche perché avevo i miei metodi per convincerli…
Accarezzai involontariamente le Shoreijyu che ora mi pendevano dai fianchi, ripensando al dono fattomi dalla nonna.
Tante domande mi assillavano, la mia mente era un continuo enigma senza risposta: come se l’era procurate due pistole di quel genere una vecchietta come lei? E perché quei Saggi avevano scelto me per fare quel viaggio?
E soprattutto..
-Chi saranno le mie compagne?- pensai.
La più vicina era una certa Hinata, una fanciulla che si diceva fosse come la dea della Misericordia Kanzeon Bosatsu per quanto era dolce e buona con tutte le creature…insomma, una santina.
-Sarà una delle prossime vittime se non mi sbrigo a trovarla.- pensai mentre ero seduta a cavalcioni su di un ramo di un grande albero, con la schiena appoggiata al muro e le gambe che penzolavano nel vuoto.
All’improvviso il rumore di passi mi fece sobbalzare e mi sporsi leggermente. C’era una ragazza che era appena entrata nella radura dove si affacciava l’albero e, coperta da un mantello marrone, si guardava indietro preoccupata.
-Ma cos’ha?- la vidi appoggiarsi ad un masso che bloccava ogni uscita, rendendo la radura un vicolo cieco, aveva il fiatone e tremava leggermente, quasi fosse spaventata da qualcosa-Quasi quasi vado a vedere.- scesi con un agile balzo ed ero così presa dalla giovane che non mi accorsi di essere caduta sul morbido.
-Ehilà.- salutai alzando il capello con una mano-Perché quella faccia?-domandai, poi sentii dei gemiti e chinai il capo per vedere un demone sotto di me con la faccia spiaccicata a terra-Oh, allora è per lui che scappavi.
-Ti…ti prego, attenta.- mi avvertì quella con gli occhioni spalancati.
-Tranquilla, io…
-Levati stronza!- mi intimò il demone con una scrollata delle enormi spalle.
Saltai all’indietro e rimasi immobile, con una venetta che pulsava.
-S-stronza…a me?!
-E a chi? Ora ho da fare con lei, mi occuperò di te più tard…- approfittando del fatto che si era girato mi diedi una pedata sulla nuca facendolo cadere con la faccia a terra, esattamente come poco prima.
-Brutto essere inferiore come ti permetti?- chiesi spingendo più forte il piede.
-E-ehi, vacci piano.- mi disse la ragazza, pigolando.
-Piano un corno! Ti rendi conto che…- mi distrassi.
Quell’attimo di leggerezza mi fu fatale, perché il demone mi fece una spazzata alle caviglie e poi mi portò un calcio all’addome che mi fece cadere tre metri all’indietro e sputare sangue.
-AH!- urlai tentando di mettermi seduta, ma quello mi puntò un piede sullo sterno.
-Ora, come la mettiamo, eh stronza?- mi apostrofò quello ghignando.
-F-FERMO!- urlò la giovane-P-per favore, lasciala!
-Sta zitta! Mi occupo di te appena l’ho uccisa.- ghignò inquietante-Sai, il sangue di giovane è buono, mi dicono…
-Non ci provare!- urlai, ma non riuscivo nemmeno a prendere le Shoreijyu, dovevo fare qualcosa o era la fine!
-Merda! Merda!- pensai mentre una goccia di sudore mi cadeva lungo la tempia.
-Ho detto lasciala!- ancora quella ragazza.
Il demone a primo impatto sembrò ignorarla, poi si bloccò in una posizione strana, come di chi è appena stato paralizzato.
-Ma cosa…?- cominciai.
-Fudoo!- con quella parola, il corpo del demone iniziò a marcire, fino a sgretolarsi e sparire nell’aria come cenere al vento.
Quando guardai la ragazza, notai che il mantello era caduto, rivelando un candido Kimono con l’obi grigio perla, esattamente come gli occhi.
-Ma…ma tu…

tre persone da trovare…
la prima, Hinata dagli occhi perla…

-Tu sei Hinata?- chiesi sedendomi e guardandola.
Dal canto suo la giovane sospirò e cercò di non far tremare la voce.
-Quei Fudoo…non può essere che lei, ma allora perché scappava invece di difendersi?- pensai mentre quella ignorava la mia domanda.
-Se non l’avessi ucciso non saresti sopravvissuta.- mi spiegò, però era come se si volesse giustificare per aver compiuto quell’omicidio necessario.
-Cosa? E come puoi esserne…?
-Lo so.- mi interruppe la moretta guardandomi triste- L’ho visto.
Sembrava una bambola: il Kimono e l’Obi chiari mettevano in risalto le guance rosse per l’emozione e gli occhi di un bellissimo grigio, come un cielo in procinto di piovere ma ancora schiarito dai raggi dell’ultimo sole, e i capelli erano castano chiaro e più lunghi dei miei, ma tremendamente curati e senza una piega…sembrava quasi irreale.
Scossi la testa e sbattei le palpebre un paio di volte a quelle parole.
-Come?
Allora le voci erano forse vere? Ciò che i tre saggi mi avevano detto era possibile?
Hinata poteva davvero vedere il futuro.
-Che significa che l’hai visto?
-Quello che ho detto…non ho voluto io, ma ogni tanto mi capita, così…
-Oh Bosatsu!- esclamai con una mano sulla fronte e ancora seduta a terra a gambe incrociate-Cioè, tu vuoi dirmi che hai visto la mia morte?
-Si…e non solo.- alzai un sopracciglio.
-Chi vuoi dire?
-Io…ti ho già visto.- mi disse-Sai, a primo impatto non ti ho riconosciuta, ma ora che ti guardo negli occhi sono sicura che eri tu quella della visione. E non solo te.
Quella ragazza mi inquietava, ma allo stesso tempo mi affascinava: prevedere il futuro e non poter controllare quel potere…chissà come ci si sentiva.
-Tu come sai il mio nome?- mi chiese poi la giovane, che confermò essere Hinata.
-Io ti ho cercata.- replicai.
-me?
-Si. I tre saggi hanno ordinato a me di trovarti, insieme ad altre due, forse le stesse della tua visione. Ora non so perché ci abbiano scelte, ma è andata così e non puoi rifiutare, così come io non ho potuto.
La ragazza guardò sopra di se il sole, quasi cercasse una risposta, poi piantò i suoi occhi grigi nei miei azzurro-viola.
-Se gli dei hanno deciso così io non rifiuterò.- dichiarò-Ma spiegami almeno il motivo di questo viaggio.
Mi guadai intorno, poi feci un bel respiro.
-Gyumao.- dissi solo e quella sobbalzò per poi abbassare le spalle sconsolata.
-Allora è vero…qualcuno punta davvero alla sua resurrezione. Le voci erano vere. Ma chi può fare una cosa simile?
-Non ne ho idea.- sospirai sconsolata a mia volta, poi mi grattai la nuca-Ma a quanto pare il nostro obiettivo è scoprirlo e fermarlo. Insieme alle ragazze che probabilmente anche te hai visto.
-Conosci qualcosa di loro?- mi chiese allora Hinata, come animata da nuova forza.
-Beh…solo il nome a dire la verità, e di certo non ci aiuta molto- dissi in tono grave- Una è una certa Roxanne, ma non so altro su di lei, e l’altra…- blocco totale.
-Cosa c’è?
-Non mi ricordo come si chiama!- mi presi il viso tra le mani e cercai di scervellarmi nel tentativo di ricordarmi.
-Oh Dei.- la ragazza abbozzò un sorriso tirato, ed una goccia di sudore si formò sulla tempia-Avanti, calma.
-No calma! Non mi ricordo il nome di una tizia che serve a salvare il mondo! Oh, ma dove ho la testa? Aveva un nome facile, da predatore…
-Predatore?
-Si, che ne so…anaconda? No, no…vipera! No, aspetta, stercorario…no quello non ci serve, non era quello…
-Aspetta…per caso era the Black Widow?
La guardai fissa, poi le presi le mani con le lacrime agli occhi.
-Siiiii! È quello, ti adoro! Ma come fai a conoscerla?
-Ma è facile.- assunse un’aria turbata-Tutti qui conoscono la Vedova Nera.
-La Vedova Nera…oddio.- sussurrai, poi mi guardai intorno-Beh, dovremmo cominciare a cercarla. Come si usa dire, via il dente, via il dolore.
-Prima passiamo al tempio dove vivo. Passeremo la notte lì, devo prepararmi per il viaggio e prendere altri Fudoo.
-D’ accordo, così potremo passare la notte lì, ormai è tardi e non voglio incontrare demoni di notte.
-Va bene…- fece una pausa, poi sorrise-Scusa, ma non so il tuo nome, anche se tu conosci il mio.
-Tsuki.- mi presentai con un’energica stretta di mano-Il mio Nome è Rin Tsuki.
-Molto bene, Tsuki…io, Hinata Otomiya, sarò la tua compagna in questo viaggio verso ovest…la mia abilità di combattente e i miei occhi sono al tuo servizio.
-Molto bene, andiamo.
E così incominciava il mio viaggio verso occidente, con una nuova compagna ed un grande fardello sulle spalle.


Continua...







Commento dell'Autrice
Eccomi qua gente, speravate di esservi liberati di me, vero? Invece sono tornata con un altro cappy xD Così il gruppo inizia con la sua formazione, Hinata si è appena unita a Tsuki nel suo viaggio verso Ovest, come procederanno le cose? E che fine hanno fatto la Vedova Nera e Roxanne?
Scopritelo nel prossimo capitolo.

Si ringraziano per le recensioni:
Nicole Prince: bah, ero sicura ti sarebbe piaciuta, in fondo l’hai letta solo 4 o 5 volte xD

Kenjina90: mia stalker grazie davvero mi fa piacere i personaggi femminili ti abbiano colpita in positivo. Ti adoro *.*

Mewpower: hihi, grazie per la recensione, lo sai che ti voglio bene =D spero continuerai a seguire e soprattutto a commentare *.*

         


  
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