RAPIMENTO INASPETTATO
Ciao
cari lettori, ecco una mia nuova fanfiction. Qui, i
personaggi appartenenti alla Rowling hanno 16/17 anni, e sono a Hogwarts. È una
semplicissima one-shot senza troppe pretese,
leggetela e magari, se avete tempo… se mi volete bene ç __ ç … mi lasciate una recensionuccia… ^^ grazie!!
Hermione si svegliò di
soprassalto. Guardò l’orologio: le 2.30!
Cos’era quel trambusto?
Si infilò velocemente la vestaglia e uscì dal Dormitorio.
Notò che non era l’unica ad essersi svegliata così presto.
Tutta la casa di Grifondoro
era sveglia e risiedeva nella Sala Comune. Avevano tutti una
faccia molto preoccupata e bisbigliavano tra loro.
Harry era seduto e teneva la
testa fra le mani. Hermione gli si avvicinò ‘Harry…’
‘ E’ tutta colpa mia ‘ mormorava
tra i denti ‘ …è tutta colpa mia.’
‘ Harry, ma che succede? ‘
Non fu Harry a risponderle ma
Lavanda ‘ Sai, stanotte un ragazzo di Grifondoro è stato rapito ed è un
ostaggio di Mangiamorte… mi dispiace…’
Hermione si sentì mancare,
Harry la sostenne per le spalle e la scrollò ‘ Hermione è
colpa mia!! Perdonami! ‘
Dopodiché il ragazzo scoppiò
a piangere.
Hermione capì e spirò,
pietrificata ‘ Ron..’
Tutti gli studenti, anche
quelli del primo e del secondo anno, erano preoccupati, mentre Hermione era ancora
scandalizzata e Harry continuava a tenersi la testa fra le mani.
In quel momento entrò la
professoressa McGranitt e il professor Silente.
Allora tutti gli studenti di Grifondoro cominciarono a porgli alcune domande
come ‘ Preside, ma è vero? – Preside, e adesso? – Non
siamo più al sicuro? – Cosa facciamo? – Come lo
libererete? ‘
‘ Calma, calma ragazzi. La
faccenda è sottocontrollo. Sono venuto a prendere la signorina Granger e il
signor Potter ‘. Hermione e Harry gli si avvicinarono
e insieme si diressero verso il suo studio.
Ron era disteso in una cella,
al freddo, incatenato ai polsi e alle caviglie. Sentiva il sapore del sangue in
bocca: aveva il labbro rotto, la testa che gli doleva e brividi di freddo misto
a brividi di paura che gli percorrevano dietro la schiena.
Era buio, si sentiva male, ma
era cosciente. Aprì gli occhi e cercò di focalizzare la cella. Vicino le sbarre
c’era una ciotola d’acqua sporca, dove galleggiavano pezzi di
intonaco caduti dal soffitto. Un topo si stava abbeverando. Ron lo cacciò con un piede, ma lui, testardo, vi ci tornava.
Ron, allora, rivolse i suoi
begli occhi celesti verso la luna pallida e piena.
Hermione guardava la luna
argentata e rubiconda, con le lacrime agli occhi e le mani intrecciate tra
loro.
Harry era teso e pasticciava
con la penna un foglio.
L’orologio
che batteva i secondi, i minuti e le ore aveva un rumore davvero insopportabile. Mai come prima.
Silente li guardava
silenzioso, come se contemplasse ciò che aveva appena detto: ‘
Ron è in serio pericolo. Potrebbe anche non tornare mai più. ‘
‘ Ho fatto il possibile ‘
continuò Silente ‘ Mando lettere ma non ne ricevo alcuna.’
‘ Oltre a Ron ci sono altri ostaggi?’ domandò Hermione.
Silente negò con la testa.
‘ Ma
che vogliono ‘sti brutti figli di buona madre?! ‘
Silente fissò
a lungo Harry, poi sentenziò ‘ Te, Harry. ‘
Harry, allora sbraitò ‘ PERCHE’ NON HANNO PRESO ME, EH? PERCHE’ VOGLIONO
METTERE A REPENTAGLIO LA VITA DI UN INNOCENTE, EH? Perché
vogliono togliermi le persone a cui voglio bene? Mi hanno già
ucciso Sirius…’ Le ultime frasi, Harry le aveva
piante, accasciandosi nella poltrona.
Hermione gli si avvicinò per
confortarlo, ma anche lei scoppiò a piangere.
Il freddo era assai pungente e tutti i pensieri felici che Ron aveva, gli si
furono cancellati dal passaggio di un Dissenatore.
Ron si trovava ad Azkaban. Perché?
‘ Alzati, moccioso.’
Ehi, un momento: i Dissenatori non parlano! Ron si voltò. Era difatti un uomo
che aveva parlato.
Aveva un lungo mantello nero,
dei lunghi capelli biondi, occhi color fumo e le labbra incurvate.
‘ Malfoy Senior ‘ spirò Ron, guardandolo torvo.
Lucius sorrise malevolmente, e lo tirò dai capelli per farlo
alzare ‘ Sei debole ma il cuore resiste ‘ disse Lucius, guardandolo legato ‘ Ti è piaciuto il bacio dei Dissenatori? E sai perché ti hanno
lasciato l’anima? Perché devi essere cosciente e devi
soffrire! Non.è.divertente? ‘
sillabò amaramente il fedele Mangiamorte di Voldemort.
Ron rimase zitto.
‘ 40 frustate per il babbanofilo! ‘ ordinò Lucius ad
una frusta incantata.
E 40 frustate furono date sulla schiena di Ron, il
quale non piagnucolava o divincolava.
Silente diede una pozione
soporifera a Hermione e harry, i quali si addormentarono quasi
immediatamente nelle comode poltrone
dello studio.
Hermione, però, all’improvviso
si svegliò. Harry dormiva ancora e Silente non c’era. Cme
poteva dormire lei sapendo che il suo migliore amico era in ostaggio ad un
Mangiamorte?
Si alzò del tutto, tornò nel
Dormitorio, si vestì, si mise una cappello, una
sciarpa, un paio di guanti e il mantello.
La bacchetta nella tasca dei jeans e quella di Ron nell’altra tasca. Scese, uscì dal
castello. Prese coraggio e prese la Tornado di Ron.
Lei non aveva mai cavalcato
una scopa.
Al massimo un
Ippogrifo, ma in situazione davvero drammatiche.
Ma dopotutto, questa era una situazione
drammatica.
E senza tanti complimenti la cavalcò e si diresse verso
Azkaban: l’unico posto dove i Mangiamorte, corrotti i
Dissenatori, tenevano gli ostaggi o le vittime.
Arrivò dunque all’entrata. Ma come avrebbe fatto ad entrarci?
L’uomo abbandonò la cella,
lasciando Ron nuovamente solo. “Meglio solo che ben frustato!” pensò tra sé,
guardando a terra.
C’era un ragno.
Rabbrividì, schiacciandolo
con un piede spostato quanto poteva per la catena.
Che buffo!
Aveva paura di un ragnetto, e non di quello che di lì a poco sarebbe potuto
accadere! Vermante buffo se non fosse che quella situazione la stava vivendo
veramente.
Chissà se i suoi due migliori
amici avrebbero fatto qualcosa per liberarlo.
Ne dubitò.
‘ Pensa, Hermione, pensa!’
poi fu come se una lampadina le si accese accanto alla
testa. Si sarebbe spacciata per una prigioniera!
Si stracciò qua e là un po’
di stoffa, si scombinò i capelli, si sporcò un po’ le mani con del fango,
assunse una faccia stanca, rozza e desolata e affrontò l’ingresso.
Non trovandoci fortunatamente
nessuno, proseguì analizzando le celle. I prigionieri deliravano, alcuni
probabilmente erano morti, perché alle narici di Hermione arrivò un intensa puzza di putrefazione. ‘ Ron…Ron? ‘
Ron si teneva la testa
dolorante tra le mani ormai sfregate dalle catene. Non sapeva che fare.
Ridere?
Da imbecilli, in quel
momento.
Piangere?
Da fragili!
Parlare e rilassare se
stesso?
Da pazzi degni della neuro!
Canticchiare?
No,. no!!
Riflettere?
Ecco, sì, riflettere.
Pensare ad una persona in
particolare che gli trasmetteva energia e calore: Hermione.
Hermione guardava in ogni
cella. Ma niente.
Quello che si domandava era
dove fossero i Dissenatori.
Certo, non che desiderasse
incontrarli, ma così, solo per curiosità.
‘ Ah, Hermione. Se tu potessi
essere qui…’
‘ Ron!! ‘ esclamò Hermione,
sentendo chiamare il suo nome.
‘ Hermione!! ‘ esclamò Ron,
sentendo chiamare il suo nome.
Hermione corse dove aveva
sentito la voce. Ed eccolo lì, sbattuto a terra con vestiti lacerati
dalle fruste, al buio, al freddo, alla sporcizia.
Hermione, felice di averlo
finalmente trovato, si avvicinò al lucchetto, sibilò un semplice “Alohomora” e il cancello si aprì. Immediatamente Hermione
si buttò accanto all’amico, gli prese il viso tra le mani e lo guardò.
La faccia, sporca e
incrostata da sangue , aveva due punti luce: gli occhi
celesti.
Hermione, guardandolo,
cominciò a piangere.
Ron le carezzo il viso ‘
Hermione, perché piangi? ‘ poi la tirò a sé e l’abbracciò sussurrandole ringraziamenti.
Si sciolsero
dall’abbraccio ‘ Andiamo, Ron. Ce ne dobbiamo andare!’
Ron, di tutta risposta, le
fece notare che era incatenato.
Hermione lo liberò e gli
restituì la bacchetta ‘ Adesso dobbiamo scappare! ‘
sentenziò Hermione, aiutando l’amico ( ho detto “amico” ?? ^ __ - ) ad alzarsi,
era debole e stanco.
I prigionieri urlavano ‘ Stanno scappando!! Fermateli!! ‘
Ai due ragazzi il cuore stava
scoppiando dalla paura.
Così Hermione urlò contro chi gridava ‘ Silencio! ‘
Un incantesimo efficace, dato che tutti aprivano la bocca, come per parlare, ma non
producevano alcun suono.
Si incamminarono, quando si bloccarono di colpo, si
girarono lentamente e con il fiato mozzato li videro, lì, davanti a loro: … un Dissenatore.
‘ SCAPPATE!! ‘ qualcuno urlò.
Hermione era pietrificata dalla
paura, Ron, invece, prese per mano l’amica e la strattonò, cominciando a
correre.
Ma nessuno poteva sfuggire dal Bacio del Dissenatore, e quella baciata fu proprio Hermione.
Ron era stato buttato a terra
pesantemente, aveva sbattuto la testa ed era svenuto.
Il Dissenatore
stava prelevando il bacio alla giovane Grifondoro, l’anima stava uscendo quando
qualcuno cacciò il Dissenatore con un Patronus corporeo che aveva assunto le sembianze di un
rapace.
‘ Ci si rivede! ‘ disse
Lupin, prendendo tra le braccia hermione, la cui anima era
rientrata.
‘ Già, ci si rivede! ‘
esclamò Moody prendendo tra le braccia Ron svenuto.
Riuscirono
ad uscire, anche perché, probabilmente quel dissenatore
aveva avvertito tutti gli altri.
( pensate
un po’ che linguaggio dovrebbe avere un Dissenatore…
chissà se sanno parlare! Nda in un momento di
scemenza ).
‘ Sai, non sapevo che fosse
così facile uscire da Azkaban… ‘
commentò Lupin, uscendo completamente.
‘ Per me è stato fin troppo
facile. Qualcosa dovrà pure accadere…’ continuò Moody.
Poi rivolse il suo Occhio
magico verso le pareti della prigione e…
‘ Oh mamma mia, Lupin
SCAPPIAMO!!’
Lupin non se lo fece ripetere
due volte. I due, con i malcapitati tra le braccia, cominciarono a scappare.
Una marea, e si parla di più
di 1200 Dissenatori ( da dove sono sbucati non so! Nda) indiavolati uscirono fluttuando dalla prigione, mentre
l’allarme suonava.
‘ Che
facciamo?! ‘ protestò Lupin riferendosi a Moody.
‘ Smaterializziamoci.’
Detto, Fatto.
Si materializzarono nel parco
di Hogwrtas. Liberi…e… sperando… al sicuro…
Ecco, come se non l’avessi
mai detto!!
Lupin posò Hermione stesa sul
prato e corse verso la costa del lago della piovra Gigante.
Moody capì: luna piena + Lupin = pericolo!
Si caricò il corpo della
ragazza sulle spalle e si diresse verso il castello, dove mise al sicuro Ron e
Hermione.
Immediatamente dopo si recò
all’Ufficio di Silente dove trovò Harry che passeggiava su e giù pensieroso.
‘ Moody!
‘ esclamò Harry.
‘ Potter. I suoi amici sono
in Sala Grande, ma… lasciali un po’ da soli ‘ disse Moody facendogli un occhiolino.
Hermione aprì gli occhi. Si
trovava in Sala Grande. Guardò fuori le enormi finestre. Era alba e faceva un
po’ di freddo.
Si sentiva molto strana e l’ ultima cosa che ricordava era che sfuggiva con Ron da un Dissenatore.
Poi, più niente.
Si guardò attorno. Ron era
disteso anche lui e dormiva.
Gli andò vicino e lo scosse
un po’ ‘..Ron?...’
‘ Allora, Potter, non sei
venuto con la Granger a “prelevare” Weasley. Perché?’
‘ Silente ci aveva somministrato
una pozione soporifera. Dormivo.’
‘ E come mai, invece, la
Granger era sveglia?’
Harry cominciò
ad accalorarsi ‘ Senti, non lo so. Ok? Già mi
sento profondamente in colpa con me stesso!’
In quel mentre entrò Silente.
‘ Ron, svegliati!’
Ron aprì lentamente gli
occhi, e sorrise nel vedere gli occhi cioccolato e la fronte agrottata della sua amica.
‘ Che
ridi a fare?’ domandò lei.
‘ Hai avuto paura, miss
Granger? ‘ scherzò Ron.
‘ …. ‘
‘ …. ‘
‘ Tanta! ‘ detto questo le
lacrime si impadronirono degli occhi della ragazza.
Ron le prese un ciuffo di
capelli ribelli e glielo spostò dietro l’orecchio.
‘ Harry, ti prego siediti e resta calmo.’ disse Silente, mettendogli una mano sulla
spalla.
‘ Harry, Ron non è
assolutamente più al sicuro. Né tanto meno Hermione.
Dobbiamo collaborare tutti. La lotta è accesa. Adesso più che mai. ‘
‘ Hermione, sai a cosa
pensavo mentre ero a Azkaban?’
Hermione negò con la testa.
‘ Pensavo: e se mi uccidono?
Non ho fatto tante di quelle cose! Così ho detto che se mi salvavo
gliel’avrei detto. E così sono salvo. E sai che volevo dire?’
Hermione scosse nuovamente la
testa.
‘ Volevo dirti che ti voglio un sacco di bene e morirei per te.’
‘ Ron, anche io ti voglio un
sacco di bene!’
‘ Davvero?’
Ma Hermione non rispose, e piegandosi su di lui lo
baciò. Poi si lo guardò < Ti basta come
risposta?>
Premettendo che non l’ho scritta io ma mia sorella che
ha quasi undici anni (Angelica), vi saluto!
E..perfavore… vorrei che fosse soddisfatta del lavoro
che ha fatto!
A mio parere non esiste una più patita di lei per
Hermione e Ron, dico davvero!
E io le voglio tanto bene.
Ps Magari è infantile… ma capite bene che
ha solo dieci anni, ok?
Ciao e grazie anche da parte di Angelica!
ANNUNCIO: Mi fermo con la
storia di Emily. Sta prendendo una brutta, bruttissima
piega, e non ne sono affatto orgogliosa. Sembra forzata e a
quanto pare i personaggi nuovi non piacciono… mi dispiace. Non ho mai
lasciato in sospeso nessuna storia, ma questa mi duole
dirlo… è proprio brutta. La lascerò fino a stasera, giusto
per ottenere altre critiche, poi la cancello.
Grazie a tutti, ciao. Vostra
StefyGranger.