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Autore: Walnut    23/07/2010    3 recensioni
Charlie Weasley, diciassettenne da dodici giorni, otto ore e trentacinque minuti, urlò anche troppo forte per i gusti del fratello Percy, in piedi e proteso davanti alla soglia della porta, che si ritrasse spaventato e allarmato.
"Percy, ci stavi spiando?"
"Io, Bill? Assolutissimamente no!"
"E io sono mago Merlino! Porco Merlino!"
"Charlie, non essere grezzo! E tu, Percy, non fare il finto tonto. Stavi ascoltando la nostra conversazione."
"Non è vero, ve lo posso giurare anche sulla mia collezione di figurine magiche!"
"Allora daccele!"
"No! Non ve le darò mai!"
"Allora confessa di averci spiato e ascoltato!"
"Va bene! L'ho fatto!"

Questa storia ha partecipato al "Contest a squadre HP", indetto da BS sul forum di EFP, insieme alle fanfiction di Valaus e Asfe, classificandosi prima.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N/A: Questa storia ha partecipato al contest  "Contest a squadre-HP" indetto da BS sul forum di Efp. Fa parte della squadra "La pietra filosofale" composta da me, Valaus e Asfe, che si è classificata prima. Il pacchetto inviatoci prevedeva l'utilizzo di una citazione: "Stasera dovrai infrangere la tua unica regola" ( cit. da Batman Begins ), un oggetto - scopa - la Famiglia Weasley e le Vacanze di Natale.

 

Questa che vi apprestate a leggere è una FF dedicata interamente alla mia mogliaH Valaus,
che sopporta i miei scleri notturni,
che mi dedica ore notturne per parlare con me,
che parla come Kartoffen TeTesca e che legge le mie storie in anteprima.
MogliaH, ti vi bi!
<3

 

 

Wonderful Christmastime

 

 

 

<< Allora Charlie, ne sei sicuro? >>

<< Sicurissimo, non sono mai stato sicuro così tanto di una cosa. >>

<< Non ti preoccupi della mamma, Charl? >>

<< Capirà. Papà la consolerà. >>

<< Ti ammazzerà, ti ridurrà a brandelli. Farà di te una poltiglia marca Weasley. >>

<< Bill tu dovresti essere dalla mia parte. Dovresti dirmi che la mia decisione è assolutamente, indissolubilmente, ragionevolmente giusta! >>

<< Non ho detto che non lo sono. Io sto solo facendo il punto della situazione, un... un'anticipazione di quello che succederà quando dirai alla mamma quello che hai intenzione di fare. >>

<< E chi la detto che lo voglio dire alla mamma? Diavolo Bill, ho diciassette anni da dodici giorni ormai, e tu ancora mi v... >>

Un rumore da fuori la porta distrasse i due fratelli Weasley dai loro discorsi. Sentirono un'imprecazione a bassa voce e un rumore di vetri rotti che cadevano a terra. Si guardarono negli occhi e annuirono contemporaneamente.

Charlie estrasse la bacchetta e la puntò sulla vecchia porta di legno scuro.

<< Alohomora! >>

<< C'è proprio bisogno di usare la bacchetta per ogni minima cosa? >>

<< Bill non capisci proprio come ci si sente ad util... PERCY! >>

Charlie Weasley, diciassettenne da dodici giorni otto ore e trentacinque minuti, urlò anche troppo forte per i gusti del fratello Percy, in piedi e proteso davanti alla soglia della porta, che si ritrasse spaventato e allarmato.

<< Percy, ci stavi spiando? >>

<< Io, Bill? Assolutissimamente no! >>

<< E io sono mago Merlino! Porco Merlino! >>

<< Charlie, non essere grezzo! E tu, Percy, non fare il finto tonto. Stavi ascoltando la nostra conversazione. >>

<< Non è vero, ve lo posso giurare anche sulla mia collezione di figurine magiche! >>

<< Allora daccele! >>

<< No! Non ve le darò mai! >>

<< Allora confessa di averci spiato e ascoltato! >>

<< Va bene! L'ho fatto! >>

<< Per tutti i gargoyle Bill, il ragazzo sa! >>

<< Questo effettivamente è un problema. >>

Charlie e Bill si girarono verso Percy lentamente, fissandolo dritto negli occhi azzurri intrisi di puro terrore.

<< Percy, se ci prometti di non dire niente di quello che hai ascoltato a mamma e papà, ti risparmieremo. >>

<< Risparmiare in che senso? >>

<< Vedremo dopo. >>

<< Io... io non posso! Non posso far finta di non saper niente di quello che state architettando! >>

<< Fingi Percy! Convinciti di non aver sentito niente! >>

<< No! Mi conoscete, sapete che non posso farlo. Mamma e papà devono sapere! >>

<< Percy non fare cose affrettate, ragiona. >>

<< Vado a dirglielo. >>

<< Percy, non ti conviene farlo. Dammi retta. Anche noi sappiamo. Sappiamo quello che hai fatto. >>

<< Cosa avrei fatto io? >>

<< Mercoledì scorso pensavi che nessuno fosse in casa o nelle vicinanze, pensavi – scioccamente – che io e Bill non ce ne saremo accorti, pensavi che nascondendo le prove papà non avrebbe sospettando nulla, credevi che nascondendo le prove nessuno si sarebbe ricordato di niente, ma ti sbagli. >>

<< Sappiamo che hai rotto tu la collezione di porcellane di mamma con la scopa per “fare una prova di volo”. >>

<< Come avete fatto a scoprirlo? >>

Charlie assottigliò gli occhi ghignando apertamente. Si portò due dita della mano destra davanti agli occhi, puntandole poi contro di lui.

<< Noi vediamo sempre tutto. >>

<< Percy, facciamo un... patto. >>

<< Che genere di patto? >>

<< Tu non dici niente a mamma e papà del piano di Charlie e noi non diciamo niente di quello che hai combinato. >>

<< Va contro la mia regola assoluta! >>

<< Beh, allora vorrà dire che staserai infrangerai la tua unica regola. >>

Percy deglutì rumorosamente. Si aggiustò la maglia, sbottonando il secondo bottone della camicia bianca che indossava. Un rivolo di sudore percorse il suo collo, sparendo poi sotto la pesante felpa made in Weasley.

<< Ci sto, ma sappiate che non finirà così! >>

Si voltò bruscamente e a passo di marcia sorpassò la porta, dirigendosi al piano di sotto e recuperando i pezzi di vetro – che appartenevano a dei bicchieri – da terra.

Charlie e Bill risero. Risero ignari del pericolo che li attendeva.

Fred e George Weasley, indubbiamente Weasley, si affacciarono da dietro la porta da cui erano rimasti nascosti tutto il tempo. Videro Percy scendere le scale masticando imprecazioni fra i denti e dirigersi verso la cucina.

Il taglio a caschetto rosso fiamma, ondeggiò nel buio del corridoio, mentre i due si guardavano negli occhi maliziosi e divertiti.

Uscirono dal loro nascondiglio, ripulendosi dalla quantità eccessiva di polvere presente nei loro vestiti appartenuti ai loro fratelli più grandi.

<< Pensi anche tu che questo Natale sia troppo... tranquillo? >>

<< Se lo penso? Lo penso eccome! >>

<< Forse dovremmo fare qualcosa per animarlo! >>
<< Dovremmo decisamente fare qualcosa. >>

Correndo per il corridoio, e imboccando le scale a gran velocità, i due gemelli sorpassarono la stanza dove Charlie e Bill stavano ancora discutendo. Mentre stavano per arrivare al piano terra, l'urlo di Charlie li raggiunse.

<< Ehi fate attenzione! Non vorrete infrangere le regole di vostra madre? “Non correte dentro casa, bambini!” >>

Bill e Charlie risero di gusto, Fred e George risero ancora più forte, ma per altri motivi.

Sorpassarono la cucina dove trovarono loro fratello Ron alle prese con un barattolo di marmellata rossa e svariate fette biscottate. Le briciole e lo sporco erano ovunque.

Non vi badarono più di tanto, erano troppo impegnati a portar a termine la loro missione.

Arrivarono nel salotto, dove come sperato trovarono i loro zii.

Bilius Weasley e zia Muriel erano comodamente seduti sul divano. Il primo con il mano un bicchiere di Whisky Incendiario, la seconda con un giornale in mano.

<< Fred, George, piccole pesti, venite qua! >>

Zio Bilius li accolse con un grande sorriso a trentadue denti, mettendo da parte il bicchiere, mentre la zia Muriel si limitò a chiudere il giornale e ad appoggiarlo sul tavolo lì di fianco.

<< Questi bambini, sempre agitati, anche adesso. Avete corso per tutta casa immagino! Oh, incredibile! Sei voi foste miei figli a quest'ora saprei io come righereste! Sempre sull'attenti! >>

<< Muriel non essere così cattiva con loro, hanno solo undici anni! >>

<< Undici anni un corno! Io alla loro età non ero così! Obbedivo ai miei genitori e non mi lamentavo, leggevo e durante le vacanze Natalizie facevo i compiti! Rita Skeeter ha ragione: non c'è più società in questi tempi! >>

<< Leggi quella vecchia megera? >>

<< Fossero tutte megere come lei! Chi ci rimane di così scaltro e intelligente nell'editoria di oggi? Tu forse? No, tu non sei neanche un giornalista. Oseresti dire che sapresti fare articoli migliori dei suoi? Aspetta e spera Bilius. >>

Fred e George osservarono la scena divertiti. Ogni volta che la zia Muriel e zio Bilius venivano a casa loro c'era da ridere fino allo sfinimento. Entrambi non aspettavano altro che il loro arrivo.

Per il momento però, c'era da mettere su un po' di casino.

<< Zio, zia, sapete la novità? >>

<< Quale novità? Molly è ancora una volta incinta? Beh, sarebbe ora che si fermasse! Dentro questa casa sembra di stare al mercato da quanto casino c'è! E poi un altro figlio non centrerebbe in questa casa, sta diventando troppo piccola! Però se fosse femmina! Beh, povera Ginevra, non voglio neanche sapere come verrà su in mezzo a tutti questi maschi! >>

<< Muriel, diamine! Non dire queste cose! Continuate pure. >>

<< Nostro fratello Charlie... >>

<< … quello con i capelli rossi e le lentiggini... >>

<< … ha preso una decisione molto importante... >>

<< … importantissima... >>

<< … dice che vuole provare nuove cose... >>

<< … così ha deciso di partire per la Romania senza dirlo alla mamma... >>

<< … dice che lei non approverebbe... >>

<< … è d'accordo con Bill e molto probabilmente partirà stasera. >>

I due zii si guardarono girandosi nello stesso istante l'uno verso l'altro. Bilius decise di intervenire.

<< Come fate a sapere tutte queste cose voi? >>

<< Abbiamo origliato! >>

<< Non si origlia, non lo sapete? E' maleducazione! Oh, se passasse una settimana da me ve la insegnerei io l'educazione! >>

<< Muriel! Bambini, zia Muriel ha ragione. Origliare non è buona cosa. Ma, comunque, Charlie vuole andare veramente in Romania? Cosa ci va a fare? >>

<< Va a studiare i draghi! >>

<< Cosa va a fare? >>

<< Va a studiare i draghi! >>

<< Un altro Weasley è impazzito! Ci credo che Molly ed Arthur non approverebbero! In Romania!>>

<< Ma mamma Molly e papà Arthur non lo devono sapere! E' un segreto! >>

<< Ma come possono tenerglielo segreto! Cosa dirà Charlie a Molly e Arthur quando scopriranno che è andato in Romania? >>

<< Percy ha rotto la scopa di papà Arthur e ha frantumato la porcellana di mamma Molly. Anche lui vuole che questo non si sappia, se ne vergogna. >>

<< Bambini rispondete alla mia domanda, per favore. Non fate finta di ignorarmi. >>

<< Sapete cosa sarebbe bello? Inventare un oggetto che permetta di origliare senza farsi scoprire. Come delle orecchie! >>

<< Che famiglia di disgraziati. Oh, signore no! Ci penserò io stasera a tavola! >>
<< Muriel tu non farai proprio niente! >>

<< Marmocchi sgommate nell'altra stanza, ora. Andate a farvi uomini. >>

Fred e George, confusi, si fissarono, però poi decisero che forse era meglio andare a giocare un po' con le carte magiche. Fecero dietro-front e risalirono nella loro stanza.

<< Tu non dirai niente stasera Muriel. Te lo impedirò! >>

<< E' nella mia indole, Bilius, che ci vuoi fare? >>

<< Stasera, allora, farai a modo mio. Infrangerai la tua unica regola! >>

<< Spifferare a qualunque essere vivente qualsiasi cosa che non deve essere detta e che io vengo a sempre a sapere e che spiffero comunque? >>

<< Quella esatto! >>

<< Te lo puoi scordare Bilius! >>

<< Racconterò a tutti di quella volta alla festa di Thomas, quando ubriaca ti sei messa a ballare sopra il tavolo e tutti hanno visto le tue mutande a pois! >>

<< Non lo farai! >>
<< Sì che lo farò! >>

<< Oh, e va bene allora. Cercherò di stare zitta. >>

<< Bene, allora abbiamo un accordo? >>

<< Abbiamo un accordo! >>

Bilius riprese il suo bicchiere di Whisky e se lo portò alla bocca, assaporando il liquido bruciante che scorreva giù nella gola.

<< Quale accordo, Muriel? >>

Per poco zio Bilius non si strozzò, con la coda dell'occhio vide zia Muriel sogghignare malignamente.

Si riprese e si girò verso Molly Weasley, vestita con uno strano grembiule a fiori giallo e verdi tutto sporco di farina e sugo.

<< Niente Molly, sciocchezze. >>

<< Oh, bene. Finalmente ho finito di prendere le rape dal giardino, ora credo che tornerò a occuparmi della cena. >>

<< Ecco brava, vai. Stasera voglio rimpinzare il mio stomaco, voglio tornare a casa piena come un uovo! >>

Molly scosse la testa e si diresse verso la cucina. Il caos, là dentro, regnava sovrano.

Pentole sparse in giro, farina sui muri, pasta a terra, resti di barbabietole sul lavandino, uova rotte nel tavolo e suo figlio Ron a terra, sporco di marmellata rossa.

<< RON! >>

Il bambino sobbalzò, alzando lo sguardo colpevole verso la mamma. Gli occhietti azzurri ricolmi di lacrime e la bocca storta in una smorfia per trattenere il verso di dispiacere che di li a poco sarebbe venuto fuori.

<< QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON MANGIARE DI NASCOSTO? >>

<< Tante mamma. >> Tirò su col naso.

<< E ALLORA PERCHÉ' ADESSO STAI MANGIANDO? >>

<< Io non lo so, mi andava. Avevo fame. Io non volevo farti arrabbiare! >> Ron, piccolo, rosso e dispiaciuto, scoppiò definitivamente in lacrime.

<< No, no, Ron, non piangere. No, mamma non si è arrabbiata! No, no è tutto a posto. >> Iniziò a farlo dondolare per calmarlo, ma con scarsi risultati. Il bambino proprio non ne voleva sapere di smettere di piangere.

Fortunatamente arrivò Arthur Weasley, con un grosso sacco – contenente della legna – in mano.

Ron lo vide, e un grosso sorriso si affacciò sul suo visino.

<< Papà! >>

Molly lo lasciò andare, e Ron corse verso il padre con foga. Arthur mise a terra il sacco per prendere Ron in braccio.

<< Ehi, Ron! >> Gli scompigliò i capelli, poi lo lasciò andare.

<< Arthur mi dai una mano? >>

<< Apparecchio la tavola e accendo il fuoco, poi ti aiuto, va bene? >>

<< Grazie Arthur. >>

Arthur, ignaro di tutto, tirò fuori un secondo sacchetto dal sacco della legna. Lo aprì e mise una mano dentro.

Dei centrini bianchi a forma di fiore emersero dal sacco in tutta la loro bruttezza. Ricamati a mano, presentavano in molti punti degli errori di cucitura, cambi di fantasia in alcune parti e grandezze diverse per ognuno di loro. Arthur li guardò soddisfatti.

Molly, purtroppo, se ne accorse.

<< Posa subito quei cosi. >>

<< Perché Molly cara? >>

<< Non metteremo più quegli orribili centrini in tavola. Mi sono stufata di vederli, fanno schifo. Ne ho cuciti io alcuni nuovi, rossi, e molto più belli. Quest'anno metteremo quelli. >>

<< Ma è una mia tradizione di famiglia! Li ha cuciti Muriel! >>

<< Muriel può anche riprenderseli! Sono Natali che devo sopportare quei centrini orribili! Mi danno il voltastomaco. Mi dispiace Arthur, ma quest'anno si farà a modo mio. >>

<< Molly, ma... ma fai uno sforzo! Ti prego! Se zia Muriel vedrà che non ci sono i suoi centrini andrà su tutte le furie! >>

<< Non mi interessa. >>

<< Molly li abbiamo sempre usati! Sai quant'è importante per me e per Muriel rispettare le tradizioni di famiglia! >>

<< Questa sera allora, infrangerai la tua unica regola. Faremo a meno delle tue tradizioni preziose. >>

<< Ma... >>

<< Niente “ma”! Ora, per favore, aiutami qui che c'è così tanto lavoro da fare che... RON! >>

Arthur si girò allarmato verso il figlio seduto sulla sedia davanti a loro.

Con un sorriso stampato sul volto, Ron fece una piccola risata, poi si portò ancora una volta un cucchiaio di marmellata in bocca.

 

***

 

La sera a casa Weasley arrivò presto.

Ognuno era stato occupato a fare qualcosa quel pomeriggio, così la sera era arrivata senza preavviso, cogliendo tutti di sorpresa.

Molly appoggiò la brocca d'acqua al centro del tavolo, osservando soddisfatta il lavoro fatto: aveva dovuto riparare con la magia tutti i bicchieri che aveva rotto Percy, apparecchiare la tavola – alla fine Arthur non aveva fatto in tempo – mettere i suoi centrini sotto i piatti, sistemare le sedie, pulire la sala e spostare l'albero di Natale dalla sala alla cucina. Ancora non si rendeva conto di esser riuscita a finire di cucinare con un enorme albero di Natale di fianco.

<< E' PRONTO! >>

Chiamò tutti a tavola mentre andava a prendere i primi piatti. Vide Fred e George arrivare per primi, seguiti da suo marito e gli altri.

Con la magia sollevò la grande pentola di zuppa di piselli, dirigendola verso la sala.

Tutti fecero un “Oh” si sorpresa quando la videro arrivare. Appoggiò la pentola sul tavolo e chiamò Charlie.

<< Tesoro, passami il piatto. >>

Per poco non cacciò un urlo quando vide cosa c'erano sotto tutti i piatti. I suoi bellissimi centrini rossi erano stati sostituiti da quegli orribili centrini bianchi cuciti da zia Muriel.

Eppure, qualche istante prima c'erano i suoi! Un sospetto si insinuò dentro di lei.

Si girò verso Arthur, suo marito, che evitò accuratamente di guardarla in faccia. Evitò di fare una scenata davanti a tutti, e decise che avrebbe pensato a suo marito più tardi.

Servì tutti e il primo piatto passò velocemente, così come il secondo e il terzo.

La cena si svolse allegramente, con zio Bilius che a causa del troppo whisky aveva iniziato a delirare a metà serata, facendo ridere tutti raccontando vecchie storie ed episodi della sua adolescenza.

Molly, infine, portò il dolce a tavola. Una grande torta al cioccolato, impreziosita da riccioli di cioccolato e panna ai lati, che contava tre strati di cioccolato fondente intrappolati da altri strati di pan di spagna immersi nel liquore. Una bomba di calorie per finire allegramente la serata.

Ne distribuì una grossa fetta ciascuno e, mentre il silenzio – interrotto solo dal rumore delle forchettine che sbattevano fra di loro – calava sulla sala, la famiglia finì di mangiare.

 

<< Percy caro, ma una volta in quel delizioso soprammobile non c'erano delle porcellane? >> Indicò zia Muriel mentre sorseggiava il caffè.

Percy a quel punto rischiò sul serio di strozzarsi, seguito subito da suo zio Bilius.

Bilius fissò zia Muriel dandole una gomitata nei fianchi, Percy rivolse le sue attenzioni a Bill e Charlie che immobili lo guardarono scrollando le spalle.

Gliela avrebbe fatta pagare alla grande.

<< Sì, zia, ma vedi, si devono essere rotte mentre pulivamo. Capita. >>

<< Peccato, non erano male. >>

<< Già, come non era male questa cena. Facciamo i complimenti alla mamma per la cena, che sicuramente digeriremo solo arrivando a piedi che so... in Romania! >>

Un applauso si diffuse nella sala, mentre il viso di Molly si imporporava.

Percy si girò verso Charlie, che per tutta risposta fece finta di strozzarlo.

<< Molly cara, hai fatto bene ha mettere questi centrini questo Natale, che poi li metti ogni anno! Ogni volta che rivedo i miei centrini mi piacciono sempre di più. >>

<< Sì, Muriel, sono splendidi. >> Molly si girò pericolosamente verso Arthur << Quest'anno però avevo intenzione di cambiarli, sai, il bianco è troppo... bianco! >> E con un colpo di bacchetta cambiò i centrini bianchi nei suoi centrini rossi.

Muriel si infiammò di indignazione. Non poteva sopportare una simile risposta.

<< Sai Molly, hai tutta la mia stima. Crescere una famiglia così numerosa implica un sacco di lavoro: bisogna seguirli, prestargli attenzioni, aiutare a scegliere il loro futuro. Sai ho saputo che Charlie ha deciso di andare a studiare i draghi. >>

Il silenzio calò nella stanza come un mattone sopra di loro.

<< Oh, ma ti sbagli. Charlie non mi ha detto niente, anzi parlavamo un po' di tempo fa e mi diceva che voleva andare a fare un corso veloce per diventare un funzionario del Ministero. Immaginati che bello: padre e figlio assieme. Non è vero Charlie? >>

<< Ehm, si mamma. Io però adesso devo scappare, sapete sono stanco, domani devo alzarmi presto e... vado a letto! Buonanotte! >>

Charlie si alzò bruscamente dalla sedia, che cadde a terra con un grande tonfo.

<< Ah, l'adolescenza, vero Percy? Dimmi, sai andare sulla scopa? >>

<< Sulla scopa? Io? Me la cavicchio, faccio qualche partita con i miei fratelli, ma niente di che. >>

<< Strano, avrei detto che la scopa di Arthur si fosse rotta con tutto l'allenamento che avevi fatto! >>

<< La mia scopa cosa? >>

<< Niente, papà! >>

<< Percy hai rotto la mia scopa? >>

<< Potrebbe essere, ma non l'ho fatto apposta! >>

<< E non me l'hai detto? Io pensavo che... >>

<< EHI! Ma non avete visto che stasera zia Muriel è più simpatica del solito? >> Iniziò zio Bilius ondeggiando << E' scatenata come quella sera alla festa a casa Thomas. Dovevate vederla. E' salita sul tavolo davanti a tutti e si è messa a ballare sulle note delle Sorelle Stravagarie! Non si è accorta neanche che le si era rotto il vestito davanti! Tutti hanno visto i suoi mutandoni a pois! >>

Fred, George e zio Bilius scoppiarono a ridere sonoramente, mentre zia Muriel scuoteva la testa indignata.

<< E' stato un incidente, idiota! E poi noi avevamo fatto un patto, ricordi? Tu non avresti raccontato del mio episodio se io non avrei raccontato che Charlie vuole andare in Romania a studiare draghi e che Percy ha rotto la porcellana di Molly con la scopa di Arthur! >>

Muriel si accorse da sola dell'errore commesso. Si portò una mano alla bocca e disse:

<< Scusate. >>

Molly fissò lo sguardo sul muro davanti a lei, rigirandosi le mani nervosamente.

<< Ripeti un po' quello che mi hai detto? >>

<< Io non ho detto nie... >>

Boom!

Uno scoppiò sotto la sedia di zia Muriel provocò la riuscita dell'urlo più forte mai lanciato dalla donna, la caduta di zio Bilius che iniziò a urlare – I Mangiamorte ci attaccano – delle risate da parte di Bill, un urlo da parte di Percy, Arthur e Molly.

La caccabomba, piazzata sotto la sedia da Fred e George, espose tutt'attorno, colpendo in pieno in volto di zia Muriel e colpendo in pieno petto Percy e Molly.

Zia Muriel si alzò continuando a urlare disperata, brandendo le mani al cielo e saltellando come una rana. Prese la borsetta e andò alla porta correndo come se fosse inseguita da un troll gigante e fu immediatamente seguita dalla famiglia Weasley.

Ma una volta fuori, un nuovo urlo, altrettanto forte quanto quello di prima, colpì i timpani dei Weasley, facendoli sobbalzare.

Zia Muriel era a terra, in mezzo alla neve, ed era intenta a maledire Charlie Weasley, che con una scopa volava nel cielo blu con uno zaino sulle spalle. Purtroppo il ragazzo non aveva visto la donna e aveva rischiato di prenderla in pieno, ma i suoi riflessi di capitano aveva impedito l'inevitabile.

La famiglia Weasley ora era fuori nel giardino con lo sguardo al cielo, mentre guardava Charlie Weasley dirigersi verso la Romania con una scopa e un misero zaino.

<< CHARLIE IL TRENO E' FRA MEZZ'ORA, MUOVITI! >> urlò Bill, consapevole di tutto.

Lui si girò e fece un grosso saluto a tutti.

<< CI RIVEDIAMO PRESTO! >>

E mentre veniva inghiottito dal buio della notte, zia Muriel si alzava e correva ancora, verso il cancello di casa Weasley, maledendo la famiglia e Merlino, e lasciando dietro di se una frase che sarebbe rimasta per sempre impressa nelle menti della famiglia Weasley.

<< NON METTERO' MAI PIU' PIEDE IN QUESTA FAMIGLIA DI PAZZI! >>

 

Fine

 

 N/A

Allors, miei cari, vi piace? Non avevo mai scritto sulla famiglia Weasley al completo, e devo dire che è stata un'esperienza molto bella. Inserire zia Muriel e Bilius, personaggi accantonati, è la cosa che mi è piaciuta di più. Muriel e Bilius sono due personaggi esplosivi. Due Weasley! Non è detto che abbandoni per sempre questi due personaggi, potrebbe capitarvi di trovarli in qualche mia vecchia storia! :)

Però, prima di salutarvi, devo ringraziare BS per avermi fatto partecipare al Contest e le mie due compagni di squadra: Valaus e Asfe. I complimenti spettano anche a voi per l'ottimo lavoro svolto! Mi complimento anche con le altri partecipanti al concorso. Che dite? Lo facciamo un altro contest a squadre uno di questi giorni? ;D

Ringrazio in anticipo chiunque leggerà e recensira la mia 'Shot.

Mi dileguo per la vostra fortuna! A presto, L.

Grazie a tutti!

***

Ecco i giudizi di BS:

-Walnut- (Wonderful Christmastime):
Lessico e Grammatica: 18/20
Originalità della storia: 16/20
Rispetto delle regole: 10/10
Giudizio personale: 8/10
TOTALE: 52/60

COMMENTO:
Questa storia mi è piaciuta molto. È scritta bene e hai un lessico notevole, semplice e scorrevole che invita alla lettura, inoltre mi piacciono molto le descrizioni che ti sei premurata di inserire nella storia anche se a volte potresti evitare alcuni particolari inutili.
Inoltre ho apprezzato l’originalità della storia perché hai seguito i prompts e sei riuscita ad inserire un momento realmente esistente nei libri e il tutto insieme non stona affatto, nel senso che i prompts non sembrano infilati nella storia a caso ma seguono un loro filo logico.
L’unico consiglio che posso darti è di rileggere ciò che scrivi perché ho trovato un paio di errori, nulla di importante però qualcosa c’è e sono sicura che se l’avresti riletto con minuziosa attenzione l’avresti notato anche tu.


   
 
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