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Autore: Miss Woland    24/07/2010    3 recensioni
la storia di questi tre famosi protagonisti raccontata dal loro personale punto di vista! è la mia prima fanfiction, quindi siate clementi! e commentate in tanti!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Sei anni prima di decidersi a dichiararsi..

prima di dimostrare quel coraggio che mai nessuno gli aveva richiesto..

sei anni..

ma finalmente è sua!!

 

 

 

Treno per Hogwarts, primo anno per Harry Potter, il bambino sopravvissuto, e per le due persone che sarebbero diventate le più importanti nella sua vita, Hermione e Ron. Seduto solo nella cabina del treno, Harry guarda il finestrino, pensando alla verità sulla sua vita, sulla sua famiglia, sulla sua cicatrice.. una verità che lo ha sconvolto e che ora lo lascia lì seduto inerme, incapace di reagire.. poi entra lui.. un ragazzo con i capelli rossi e un topo nella mano destra.. un ragazzo buffo, ma con un viso buono, pulito, un viso che ispira fiducia.. dopo le presentazione e lo stupore iniziale da parte del rosso, comincia ad intessersi quel sottile filo che li avrebbe uniti per sempre.. e poi arriva lei.. una biondina riccia con le lentiggini sul viso, vestita con una divisa nuova, capelli spettinati, bacchetta alla mano, carattere testardo, ambizioso.. Harry viene colpito subito dai suoi occhi.. color nocciola.. occhi così non li aveva mai visti..

Cerimonia di Smistamento, Harry, Ron ed Hermione tutti e tre Grifondoro..

Prima lezione: Hermione è sicuramente la più brava del corso, Ron il più svogliato ed Harry abbastanza volenteroso da studiare e guadagnarsi la fiducia degli insegnanti..

Colazioni, pranzi, cene.. Harry e Ron stanno sempre insieme, e osservano la biondina con le lentiggini mentre sgobba tutto il giorno per raggiungere risultati migliori di tutti.. e commentano.. Ron con una sottile ironia che sfocia quasi in invidia, per la stima che hanno di lei i professori.. Harry con ammirazione.. ma sono sempre distanti.. non interagiscono perché sembra esserci odio reciproco, scaturito non si sa da cosa..

Finchè un giorno non si salvano a vicenda, e da allora diventano amici inseparabili..

Hermione e Ron non fanno che discutere, su ogni cosa.. Hermione ed Harry invece parlano tranquillamente, si divertono insieme..

Insieme condividono tutto.. segreti, gioie, dolori.. la prontezza di Hermione li salva da ogni pericolo o difficoltà.. la bravura di Ron nel giocare a scacchi li permette di oltrepassare un ostacolo altrimenti insormontabile.. il coraggio di Harry salva tutti da morte certa..

E così termina il primo anno ad Hogwarts..

Harry, Ron ed Hermione, sempre insieme, sempre uniti, un ‘amicizia unica la loro.. finché al secondo anno Hermione non viene pietrificata dallo sguardo di un basilisco e viene trasportata in infermeria sotto gli sguardi attoniti di un Ron che ormai non sa più se ciò che vede è realtà o immaginazione e di un Harry che sente uno strano e nuovo freddo pervadergli il corpo.. un pugno allo stomaco e un masso nel cuore che gli impediscono di respirare.. e la sensazione di dover andare avanti per lei.. per salvarla, per ascoltare nuovamente la sua risata, per guardare nuovamente i suoi occhi nocciola brillare di vita, per vederla ancora alzare entusiasta la mano ad una domanda dei professori..

Per vederla sorridere raggiante alla fine dell’anno corrergli incontro dopo essere stata de pietrificata dal succo di mandragola.. per essere abbracciato dal suo giovane e caldo corpo che lo avvolge in un delicato profumo di salsedine che pervade tutti i suoi sensi.. ma 12 anni sono pochi per rendersi conto di amare qualcuno..

Tredici anni.. tornare indietro nel tempo e passare tre ore intere da solo con Hermione per salvare la vita all’unico componente della sua famiglia ancora vivo, il suo padrino.. quei minuti così preziosi passati con quella ragazza che sta abbandonando il corpo della bambina per assumere le sembianze di una donna.. tre ore passate a contemplare i suoi capelli, i suoi occhi, e le sue labbra che si schiudono dolcemente mentre descrive ad Harry il funzionamento e le conseguenze causate da una Giratempo..

Torneo Tremaghi.. avere affianco solo Hermione, potersi confidare solo con lei.. poter condividere solo con lei ansie, dolori e gioie di un giovane campione.. essere abbandonato anche dal suo storico amico Ron.. brutto a dirsi, ma era forse proprio quello che gli serviva per capire cosa significasse Hermione per lui.. per far luce sui suoi veri sentimenti.. per rendersi conto che Hermione non è solo un’amica.. per rendersi conto che lui non vuole solo amicizia da lei.. per capire che molto probabilmente anche lei ricambia i suoi sentimenti.. che certi abbracci non sono dettati solo da affetto, ma da qualche cosa di più grande e complicato..

Fino al Ballo del Ceppo.. fino all’incubo di farsi avanti ed invitare quella biondina ad accompagnarlo al ballo.. la sua scelta ricade su un’altra, su una mora più grande di un anno, una mora che avrebbe occupato i suoi pensieri, facendogli distogliere l’ attenzione dalla sua Hermione.. fino a scoprire che probabilmente così amici non lo erano mai stati se non erano riusciti a confidarsi un segreto così grande come l’amore che nutrivano l’un l’altro.. fino a vederla tra le braccia di quel Cercatore così famoso, ballare con lui, fissarla negli occhi e vedere che la sua felicità deriva dal sorriso di un ragazzo diverso da lui, diverso dal suo migliore amico.. straziarsi per osservare furtivamente la scena di quel suo primo bacio con lui, con Viktor Krum, cercatore così robusto e grosso che non merita di avere tra le braccia una preziosità così unica come Hermione, delicata, sensibile, ingenua, pura..

Non poter confidarsi con Ron, non poter urlare il dolore di quella delusione, non poter arrestare il lacerarsi del suo cuore alla vista di quell’atto così spontaneo e per lui peccaminoso.. lui doveva essere il suo primo.. a lui dovevano appartenere quelle vergini labbra che si schiudono dolcemente sul viso di un altro.. e ora? Cosa provare? Cosa pensare?? Averla davvero persa per sempre? In fondo a fine anno Krum se ne sarebbe andato.. e cosa avrebbe fatto Harry? L’avrebbe consolata.. sarebbe stato la sua spalla su cui piangere come era sempre successo.. ma lui non vuole questo.. non vuole essere SOLO questo..

Decidere di distrarsi, di cercare lo specchio della sua anima nello sguardo luminoso di un'altra persona.. baciare Cho, la morettina più grande di un anno.. ma non riuscire a portare avanti un rapporto serio e duraturo perché l’immagine riflessa di lui abbracciato ad una ragazza diversa da Hermione non è addirittura tollerabile..

Cercare un nuovo contatto con lei.. tentare di ristabilire quella sintonia ormai persa che brucia come alcool su una ferita aperta.. ritrovare la sua ragione di vita fingendo che il quarto anno non abbia rovinato il loro rapporto.. accorgersi che l’amicizia, almeno per il momento, non è assolutamente rovinata, ma anzi.. il feeling amichevole è più vivo, più intenso, più doloroso che mai.. il dolore che quell’amicizia gli procura dentro, nello stomaco, non è paragonabile ad esperienze umane.. è sovrumano, così come lo è quello che Harry prova per lei.. così come sa che sarebbe stato il loro rapporto, se solo avesse avuto il coraggio di dichiararsi..

Coraggio.. quando ne ha avuto per cinque anni.. tanto da sfidare Voldemort, da uccidere un basilisco, da sfidarsi con i dissennatori, da veder morire un amico.. ma per fare quello che desidera ardentemente ci vuole ben altro coraggio.. ci vuole un sangue freddo diverso.. è necessaria la fiducia in sé, la determinazione di andare fino alla fine, di cambiare per sempre la vita, di darle un senso, di fare quella scelta decisiva dalla quale non si può più tornare indietro..

Sei anni prima di decidersi a dichiararsi.. prima di dimostrare quel coraggio che mai nessuno gli aveva richiesto..sei anni.. ma finalmente è sua!!

Liberi di amarsi..

Soli nella Sala Comune dei Grifondoro, la sera di Natale, la stessa sera in cui due anni prima l’aveva vista dare il suo primo bacio a quel ragazzo così sbagliato per lei!

Finalmente soli e decisi a manifestare i loro sentimenti.. dalla finestra si intravede la luce della luna che illumina un paesaggio notturno innevato.. un lago ghiacciato nel quale i grandi alberi di Hogwarts possono rispecchiarsi in tutta la loro imponenza.. un paesaggio notturno che rievoca pensieri antichi, che fa rivivere attimi passati e sensazioni ormai sfumate con il tempo.. un paesaggio che dà voce a tutti i pensieri inespressi, che riporta alla luce sorrisi deliziosi appartenuti ad un passato ormai irraggiungibile.. che fa percepire all’uomo tutta la sua finitezza in confronto alla perfezione della natura.. un paesaggio che nulla può in confronto alla perfezione del viso di Hermione, alla dolcezza delle sue labbra, al calore dei suoi abbracci, al candore dei suoi occhi, all’intensità del suo profumo..

Soli nella Sala Comune dei Grifondoro come aveva sognato Harry tante volte.. con la musica di un pianoforte in sottofondo.. dolci note che si confondono con le poche parole che i due amici riescono a rivolgersi..

“Finalmente è Natale” dice il bambino sopravvissuto;

“ è la mia festa preferita” aggiunge Hermione, un po’ incerta e abbassando il volto per non far notare il rossore dipinto sulle sue guance;

attende qualcosa, il grande mago.. attende un cenno da parte della ragazza ormai donna, che gli dia maggiore sicurezza.. ma ormai è giunto il momento di dichiararsi al suo grande amore, di sfoderare il suo ricercato ed invidiato coraggio.. in fondo non è la prima volta che vive questo momento.. con Cho però era stato diverso.. eccitante senza dubbio.. emozionante.. ma non come con Hermione.. dichiararsi alla propria ragione di vita, guardarla con uno sguardo che avrebbe messo a nudo tutta la sua anima, ritrovarsi privo di difese per abbandonarsi completamente nella vita di un’altra persona.. di Hermione, decidere del proprio futuro.. no, questo è diverso che dare un semplice primo bacio ad una ragazza per la quale si ha una semplice cotta..

Harry aveva sempre pensato che fosse giusto così.. che fosse giusto baciare un’altra ragazza per prima e non il proprio grande amore, per non farsi trovare impreparato, per non fare brutte figure.. per non essere impacciato e timido più di quanto non lo fosse già di suo..

Ma per lei no.. desiderava che non fosse così.. desiderava essere il primo per lei, ma non era riuscito nel suo intento perché qualcun altro con maggiore coraggio di lui gliel’aveva sottratta dalle mani, gliel’aveva portata via..

Non per sempre, come aveva pensato tante volte nelle sue notti insonni o piene di incubi..

E ora si trovano così, uno di fronte all’altro, nell’attesa che qualcosa di meraviglioso succeda tra di loro..

È lui a dover fare il primo passo.. l’ha sognato per due anni quel momento, e ora che lo sta vivendo non può lasciare che sia lei a dichiararsi.. non l’avrebbe meritato.. lei tanto sicura di sé nello studio, ha bisogno di una persona forte, decisa, sicura di sé, che la faccia sentire protetta, amata, desiderata.. e sicuramente aspettare che sia lei a fare il primo passo non avrebbe giovato al loro rapporto e alla sua autostima..

“ è una notte tranquilla.. e c’è una luna stupenda.. - è però lei la prima a parlare.. – sai, ho sempre pensato che la luna e le stelle da lassù ci spiano.. ci osservano silenziose e registrano tutte le nostre emozioni.. sono gelose di noi perché non possono provare i sentimenti nostri.. ma sono anche nostre complici.. perché sono mute testimoni di quanto accade qui sulla Terra.. sono curiose e insieme desiderose di assaporare anche solo per un attimo la bellezza della vita umana..”;

“fanno bene ad essere gelose.. perché questa notte la tua bellezza oscura quella di questo paesaggio incantevole e della luna piena che si specchia nei tuoi occhi.. Oh Hermione.. da quanto aspetto questo momento.. quante notti ho passato guardando la luna e immaginandomi i tuoi occhi.. osservando il lago e percependo nell’aria il tuo leggero profumo.. Oh quanto tempo è passato dalla prima volta che ci siamo incontrati.. e tu mi fai lo stesso effetto di allora..”;

“oh Harry!” e abbassa la testa per nascondere le calde lacrime che le rigano il viso..

Ho osato troppo?? Forse lei non ricambia e non vuole rovinare l’amicizia? Ormai ci sono troppo dentro e non posso tirarmi indietro proprio ora..

Harry le prende le mani e le accoglie nelle sue.. poi allontana la destra per poggiarla sul delicato viso di Hermione e asciugare le lacrime che le rendono imperfetto quel trucco che lei con tanta cura aveva creato per lui..

E in quel momento si accorge di quanto sia fragile e delicata.. di quanto sia addirittura pericolosa la sua vicinanza, perché avrebbe potuto infrangere quel sogno cristallino che gli appariva davanti agli occhi..

Si accorge che per sedici anni, tutto ciò che ha vissuto, tutto ciò che ha provato, gli è servito per arrivare preparato a quel momento.. gli è servito per affrontare quella che gli sembrava essere la sfida più insormontabile ma anche più dolce che il destino gli aveva offerto fino ad ora..

“ Hermione mi sembra di conoscerti da sempre.. è da quando ti ho conosciuta che non faccio che osservarti silenziosamente, come quelle stelle lassù nel cielo.. osservo i tuoi comportamenti e le tue emozioni.. osservo i tuoi sorrisi.. tu hai sorrisi diversi.. uno per quando sei divertita davvero, uno per quando sei nervosa ma devi mantenere il tuo contegno, uno per quando i professori si congratulano con te dopo che rispondi con precisione impeccabile ad una loro domanda, uno per quando a tavola servono la crostata di amarena, la tua preferita, uno quando Ron ti dice che avevi ragione, uno quando parli dei tuoi migliori amici.. ma quello più bello che sto scoprendo solo ora, che rende raggiante il tuo viso e accende i tuoi piccoli occhi color nocciola, è questo che mi mostri ora.. questo così spontaneo che mi rende l’uomo più felice del mondo per avere il privilegio di goderne.. voglio stare con te, Hermione, e voglio bearmi di questo tuo sorriso per tutta la vita!”

E la bacia.. finalmente.. e la bacia come se non avesse mai baciato nessuno fino ad ora e si rende conto che la sua teoria sui primi baci è sbagliata.. che se ami veramente una persona, è a lei che darai il primo bacio, anche se realmente primo non è..

E percepisce il calore delle sue labbra bagnate dalle lacrime.. desideroso di lei come non se ne era mai reso conto..

E lei ricambia il bacio, e questo lo rende sicuro di sé ed estatico.. lei ricambia l’infinità di sentimenti che lui prova.. lei ricambia l’amore infinito che nutre la sua esistenza da sei anni..

E lui non l’ha mai dimenticata.. l’ha portata dentro di sé sempre.. a lei lui pensava quando doveva evocare un Patronum.. è stata sempre lei ad occupare prepotentemente tutti i suoi pensieri.. lei che lui cercava negli occhi delle altre donne per poter trovare pace e tranquillità.. l’aveva ricordata sempre come si ricordano quelle cose che mai si riescono a possedere.. e ora che è sua, deve, anzi vuole prendersene cura, renderla felice e rendersi degno di lei.. ne ha bisogno per iniziare a vivere veramente..

Ma solo un pensiero occupa ormai la sua mente: lei ricambia!

   
 
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