Ad un tratto vuole che sia inverno. Vuole che sia Dicembre.
Vuole che ci sia la neve per strada e le luci natalizie ad addobbare le vetrine dei negozi.
Vuole dover indossare un maglione sopra la camicia ed una sciarpa – una sua sciarpa – prima di uscire.
Vuole poter camminare in mezzo alla gente tutto imbacuccato, sentire il freddo colorargli le guance, vedere il fumo uscirgli dalle narici ad ogni respiro.
Ad un tratto vuole che sia Dicembre e che quei giorni gli vengano restituiti.
Quei giorni in cui usciva per andare a comprare qualcosa di caldo da mangiare e quando tornava in camera – la loro camera – lo trovava lì seduto sul divano, il caminetto acceso, un grande sorriso sulle labbra che gli si dipingeva non appena lo sentiva rientrare.
Quei giorni in cui, quando si toglieva di dosso il cappotto, la sciarpa ed il berretto, le sue mani ghiacciate venivano subito catturate da quelle calde dell’altro, strette in un abbraccio bellissimo.
Quei giorni in cui poggiava il cibo sul tavolinetto, si stendeva sul divano e poggiava la testa sulle sue gambe, e la sua mano gli si intrufolava piano tra i capelli, e lui lo guardava e gli sorrideva, e non diceva mai niente, perché non serviva.
Quei giorni in cui forse non avrebbero dovuto stare insieme, perché non c’erano riprese, non c’erano meeting, non c’erano prove varie; quei giorni che tuttavia assomigliavano sempre di più alla vita che avrebbero potuto – e voluto – vivere insieme.
Lo sa, anche se non è lì. Glielo ha detto lui, l’ultima volta che l’ha chiamato. Secoli fa.
Ma sa anche che ha ragione, così riapre gli occhi, ricaccia indietro una scintilla che stava per farsi piano strada sul suo viso, respira un paio di volte a fondo e rimette su la maschera di spensieratezza con cui tutti lo identificano, raggiungendo lei in macchina.
But you're still on my lonely mind
I think about you baby
And I dream about you all the time
I'm here without you baby
AUTHOR'S CORNER: Questa ha una doppia matrice. La prima, ieri ero in giro con il motore e stavo ascoltando una *certa* playlist, e ad un tratto mi accorgo che, non so per quale motivo, ci sono una serie di canzoni che mi fanno venire in mente l'inverno, per come sono costruite melodicamente e armonicamente. E, complice anche il caldo umido e assurdo che c'è in questi giorni dalle mie parti, ho cominciato ad aver nostalgia dell'inverno (o almeno, della versione idiilica dell'inverno), e poi ho collegato la cosa a Rob ed ecco la fic. Per quanto riguarda la seconda matrice, ieri sera stavo sola soletta nella mia stanza e vagavo dalla scrivania al letto e viceversa, perchè la mia socia è via ed io non sapevo che fare, in un caldo venerdì sera estivo. Quindi questa te la dedico, Jude, I miss you.