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Autore: Electra    24/09/2005    11 recensioni
…“Il fato già preme per venire alla luce e portare le tenebre…nulla sarà come fu…ciò che è morirà…ciò che non è nascerà…” Una voce proveniente dalle oscurità più profonde...tre vite unite da un solo destino...momenti, istanti, capaci di modificare i corsi degli eventi...
Genere: Dark, Guerra, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTA: A causa del mio lungo ritardo nel postare i nuovi capitoli, ho deciso di postare nuovamente tutta la storia

NOTA: A causa del mio lungo ritardo nel postare i nuovi capitoli, ho deciso di postare nuovamente tutta la storia.

Ogni due settimane posterò un capitolo fino ad arrivare a dove eravamo rimasti. Il motivo è che ho deciso, nel frattempo, di andare avanti con la storia scrivendo un pò di capitoli nuovi.

Per coloro che hanno già avuto modo di leggere la mia ff potrebbe essere, se lo desiderano, un'opportunità per rinfrescarsi un poco la memoria, dato che a causa mia sono certa che molti non ricordavano più gli eventi.

Per tutti gli altri...beh spero piaccia.

Se vorrete potrete lasciarmi commenti e consigli ai quali risponderò in ogni capitolo seguente.

Mi scuso per il disagio e vi auguro (spero) buona lettura.

 

 

LA COLPA

 

CAP. 1

 

No,questo non può accadere…deve essere un incubo, certo, un incubo. Devo svegliarmi…una volta sveglia mi basterà allungare un braccio per sentire il suo corpo caldo accanto a me. Svegliati! Svegliati Hermione!! Perché…perché è accaduto? Sposto lo sguardo dal suo corpo che sta lentamente perdendo calore a lui…lui, colui che ha ucciso l’unico uomo che io abbia mai amato…lui, colui che ha ucciso il padre della creatura che porto in grembo. I miei occhi tornano a fissare il suo corpo…amore, tu non lo sapevi ancora…e ora non te lo potrò più dire. So che avrei visto i tuoi bellissimi occhi inumidirsi di lacrime e il sorriso piegare le tue labbra al pensiero che saresti divenuto padre…e poi mi avresti abbracciato e baciato e avremmo fatto l’amore ridendo. Sento le lacrime cominciare a bruciarmi gli occhi, ma non piangerò! Gli occhi ora fissano la figura in piedi di fronte a me…no amore, non piangerò davanti a colui che ti ha ucciso…non piangerò davanti a colui che era il nostro migliore amico!!

 

DUE ANNI PRIMA, SETTEMBRE.

 

Mi sembra quasi impossibile il non dovere prendere quel treno, il treno che otto anni fa per la prima volta mi ha condotto a Hogwarts, il treno che otto anni fa ha visto nascere la nostra amicizia…la nostra, già perché Harry, Ron ed io siamo ormai tre pezzi di un solo puzzle. Nessuno è mai riuscito a dividerci e nessuno ci riuscirà mai.

Harry…Ron…Dio, non ricordo nemmeno chi ero prima di incontrarli, già perché dalla loro apparizione nella mia vita tutto intorno a me e dentro me è cambiato. La ragazzina che considerava i libri tutto il suo mondo e che giurava che non avrebbe mai avuto bisogno di nessuno, che non si sarebbe appoggiata a nessuno, è scomparsa otto anni fa. Otto anni sono bastati a fare di quella ragazzina una donna il cui bene più prezioso è rappresentato dai due uomini che portano il nome Harry e Ron, una donna incapace di muoversi, perfino respirare se lontana da loro.

Anche adesso voi siete con me. Non volevate, ma non avete potuto sopportare di vedermi con gli occhi pieni di lacrime e così alla fine avete acconsentito…e già, vi conosco e so come convincervi a fare ciò che desidero, e nonostante sappiate benissimo che non sono vere lacrime non riuscite mai a impedirvi di sorridere e, scompigliandomi amorevolmente i capelli, accettare la mia richiesta.

-Sia chiaro Hermione, questa è l’ultima volta che ci convinci con i tuoi piagnistei- sì, come no…Ron mi guarda da sopra la spalla, infatti sto camminando leggermente dietro di loro.

-E dai, Ron non trattarmi così. Non ho piagnucolato, mi faceva semplicemente piacere che mi accompagnaste al mio primo giorno di lavoro-

-Hermy, non puoi trascinarci con te tutte le volte che devi fare qualcosa che esula dal tuo mondo di libri- le parole di Harry riportano a galla tutte le mie insicurezze. Mi fermo improvvisamente, Harry e Ron scambiandosi una rapida occhiata smettono di camminare e mi puntano gli occhi addosso. Sanno cosa sta per accadere, sanno che le parole di Harry hanno ferito il mio spropositato orgoglio e sanno che ora reagirò.

Faccio un profondo respiro nel tentativo di trattenere i fremiti che cominciano a scuotermi il corpo e le lacrime che, le sento, stanno facendo capolino dagli occhi. Piagnucolare, come dicono loro, fa parte della mia strategia per portarli a fare ciò che desidero, ma piangere sul serio…quella è un’alta cosa e non lo sopporto.

-Punto primo, NON chiamarmi Hermy. Punto secondo, io non mi rifugio in un mondo di libri. Terzo, non vi trascino proprio da nessuna parte e quarto…- faccio un respirone per prendere quanta più aria nei polmoni -...SIETE DUE STRONZI!! Andatevene, non vi voglio certo costringere alla tortura di accompagnarmi, non ho bisogno di voi!-

Riprendo a camminare con passo spedito, li supero senza degnarli di uno sguardo. Loro rimangono fermi, credo che siano indecisi sul da farsi…eh, eh, ora accorgendosi di avermi offesa, mi raggiungeranno e mi chiederanno di scusarli. Logicamente io farò un po’ la difficile aumentando i loro sensi di colpa, ma poi…

-D’accordo, allora se non hai più bisogno di noi andiamo al lavoro. Buona giornata!-

Non ci posso credere, mi girò così velocemente che per un momento temo di essermi svitata la testa. Harry, il bastardo che ha parlato un secondo fa mi sta guardando con un sorrisetto malizioso in volto poi si volta e comincia a camminare. Ron sposta gli occhi da Harry a me…sembra indeciso, bene!! Non mi abbandonerà anche lui! Torna a guardare di nuovo Harry e…sorride, oh no, non vorrà…

-Beh, allora ciao! Stasera ci racconterai come è andata!-

Me ne sto immobile…non è possibile…migliori amici…le persone dalle quali andare quando ho bisogno di aiuto…indivisibili….

-Bas…BASTARDI!!!!-

Mi volto velocemente verso l’edificio alle mie spalle e comincio a camminare con la falcata di un rinoceronte. Incrocio un ragazzo (abbastanza carino per la verità) che mi osserva un momento per poi rivolgermi un sorriso pieno di speranze… illuso.

-Ehi, bellezza! Il tuo ragazzo ti ha dato buca? Se vuoi potrei consolarti io-

Questo è troppo, non solo ho due EX-amici bastardi fino all’osso, no! Ora ci si mette anche questo play-boy da strapazzo.

-Ora te la do io la buca!!!- il secondo successivo il ragazzo è sotterrato fino al collo in una buca comparsa sotto i suoi piedi dal nulla. Cara vecchia magia! Cosa farei senza! Con la poca lucidità che mi rimane, riesco a considerarmi fortunata per essermi lasciata andare ad uno sfogo simile in una zona abitata da maghi, altrimenti sarei stata davvero nei guai.

Poco prima di varcare il portone dell’edificio mi pare di sentire delle risate trattenute provenire dalla direzione presa da Harry e Ron.

 

FINE CAPITOLO.

 

 

  
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