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Autore: Kilari    25/07/2010    1 recensioni
Se doveste scegliere tra un fidanzato umano ed uno vampiro, quale scegliereste?
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Il vento sulla pelle, l'energia che ti fa vibrar le vene, quel senso di libertà..." pensai mentre guardavo oltre la rete, quei corpi che si libravano delicatamente e allo stesso tempo, energicamente in aria, facendo acrobazie pazzesche su tavole di vari colori, le quali sembravano quasi un tutt'uno con loro.

Abbassai lo sguardo, prendendo in mano il mio skateboard e allontanandomi, sia fisicamente che mentalmente da quel parco; nella mia testa riaffiorarono ferite, che purtroppo non ero mai riuscita a ricucire...

La scomparsa dei miei genitori, il mio trasferimento in questa piccola cittadina, l'inizio di una nuova vita senza attorno le persone a me più care; ce l'avrei fatta a superare tutto ciò?

Erano passati già tre mesi da quando mi ero traferita qui, eppure ancora non ero riuscita a stringere amicizie con nessuno; decisi di smetterla di pensare negativo così iniziai a fantasticare su come sarebbe stato questo mio primo giorno di scuola, quando all'improvviso sentii una voce da bambino che urlava -Spostatiiiiiiii!!!!

Non feci in tempo a capire da dove provenisse quell'urlo, che mi ritrovai distesa a terra con un ragazzino sopra; dal poco che riuscivo a vedere, aveva dei capelli biondo dorato che, grazie a chissà quanti chili di gel, riuscivano a stargli diritti sulla testa e a ramificarsi in tutte le direzioni.

Quando alzò il suo viso leggermente ovale e mi guardo, il mondo era come se si fosse fermato: mi persi in quei gioielli variopinti con le più sinuose tonalità del marrone, che conferivano al suo iride un effetto alquanto brillante.

Non potei far altro che rimanere incantata da quello sguardo ipnotizzatore; purtroppo la magia finì quando i suoi occhi si spostarono dai miei e il ragazzino riprendendo il suo skateboard si dileguò tra la folla, continuando ad urlare a squarciagola come se la strada fosse di sua proprietà.

Appena tornai alla realtà, mi chiarii le idee: quel ragazzino era solo un impertinente e non avrebbe mai potuto essere il mio principe azzurro, non si era degnato nemmeno di chiedere scusa...

-Oh nooooooo!  Esclamai non appena mi accorsi che lo skateboard sul quale si era allontanato a tutta velocità non era il suo... "Che cosa devo fare ora? Denunciarlo? Macchè vado a pensare, l'avrà preso per sbaglio, in fondo ha lasciato qui il suo... Beh però c'è anche una bella differenza tra i nostri due skateboard: il mio è tutto rosa con cuoricini e forme aggraziate, mentre il suo è tutto nero con questi strani simboli che mi fanno quasi venire i brividi.."

..DiN,DoN,DaN.. Il suo delle campane mi ricordò che se non volevo arrivare in ritardo proprio il primo giorno di scuola dovevo sbrigarmi; presi in mano quella tenebrosa tavola e continuai il mio cammino verso la scuola, ripensando a quel ragazzo che aveva provocato uno strano effetto su di me, un misto fra amore e odio... Non l'avrei potuto mai perdonare se avesse rovinato il mio skateboard, era il regalo che mi avevano fatto i miei genitori prima di scomparire nel nulla...

La tristezza mi riavvolse nel suo manto scuro e fermai in tempo una lacrima che voleva rigarmi il viso per poi scagliarsi contro il suolo.
"Ecco la scuola!" Per la prima volta, la mia testa scese dalle nuvole al momento più opportuno e ammirando l'immenso edificio iniziai a salire la gradinata fino a raggiungere le due entrate principali, suddivise da una sola colonna.
Una volta dentro, chiesi informazioni ad una bidella, che gentilmente mi guidò fino a destinazione mentre io ammiravo i graffiti multicolor che sovrastavano il bianco muro; anche davanti alla porta della mia aula vi era un mini murales con scritto"2°A... Lasciate ogni speranza voi che entrate"". 

"Wow! Ci dovrebbe essere gente simpatica qui dentro!" pensai.

Lo ammetto, ero un pò agitata, chissà se finalmente sarei riuscita a farmi degli amici in quella città?!

Bussai ed entrai con gli occhi dei miei compagni puntati addosso, quasi tutti mi squadravano dalla testa ai piedi, persino la professoressa, che finalmente, dopo avermi fatto la "radiografia", mi diede il permesso di accomodarmi nel banco centrale dell'ultima fila: l'unico banco vuoto... Un buon inizio per fare amicizia!

L'insegnante finì l'appello, che evidentemente aveva iniziato prima del mio arrivo; da quello che avevo capito mancava solo una persona, un certo "Giordano Istui", ma non appena stava per scrivere il suo nome tra le righe degli assenti, la porta si aprì ed andò a sbattere contro il muro facendo sobbalzare tutti i ragazzi; sulla soglia tutto affannatto qualcuno sbraitò -Presente!

Non riuscivo a vederlo perchè il muro sporgente ne impediva la vista, eppure quella voce mi suonava famigliare; appena fece qualche passo avanti rimasi senza fiato, riconoscendo chi era: il ragazzino impertinente che mi aveva preso lo skatebpard pochi minuti prima!

"Eh si, è proprio lui... Così il suo nome è Giordano!" Mi venne leggermente da ridere a quel pensiero, poi però l'atmosfera in classe si fece seria: il tipo rispondeva alla professoressa senza peli sulla lingua, e non si accontentò di una nota sul registro...

Continuò a rispondere con faccia tosta finchè non si prese anche un rapporto, così costretto a chiudere il discorso, si avviò verso il mio banco blaterando qualcosa sottovoce.

Quando i suoi occhi incrociarono i miei, il mio cuore si fermò ed io diventai una statua di ghiaccio, avevo paura? O ero paralizzata dalla felicità? Non riuscivo a capire ciò che mi stava succedendo, era una sensazione mai provata prima...

Giunto al banco senza mai staccarmi gli occhi di dosso, appoggiò il suo zaino ed il suo skateboard a terra, abbassai gli occhi per vedere se era proprio la mia tavola..

"Ooddio..." pensai sgranando gli occhi e non riuscendo a fare a meno di fissare quell'oggetto tutto ricoperto di fango.

Era proprio il mio skateboard ma in versione "dark", non potevo credere che quel farabutto avesse ridotto la cosa più preziosa che avevo in quel modo.

Lo guardai storto... Da ghiacciolo ero diventata un fuoco, la rabbia mi stava divorando, lui imbarazzato e con la faccia di uno che si sente in colpa riuscì a farsi perdonare, ma dopo, una bella predica non gliel'avrebbe potuta risparmiare nessuno.

Questo fatto non mi piaceva: con un sorriso, uno sguardo, un gesto... Aveva il potere di cambiare il mio umore ed i miei sentimenti nei suoi confronti, che cosa mia stava succedendo?
Non ero mai stata così vulnerabile, eppure in quel momento mi sentivo la creatura più debole e indifesa della Terra.

Finita la lezione, lo guardai un attimo prima di iniziare la mia predica, ma proprio in quel momento mi si avvicinarono due ragazzi ed una ragazza, che mi chiesero come mi trovato in quella nuova città e se avevo già fatto amicizie. Risposi che ancora non mi ero ambientata, così molto gentilmente i tre mi invitarono ad uscire con loro il pomeriggio. Accettai molto volentieri, contenta finalmente di poter girovagare per quella cittadina con affianco qualcuno che non fosse nè mia zia, nè mio zio, nè mio fratello Brandon!

Ma la mia gioia andò affievolendosi quando sentii -Ehy Geordie, vieni anche tu questo pomeriggio?!

Oh no!! Avevano invitato il teppista ad uscire con noi! Ormai non potevo più tirarmi indietro ma la mia mente continuava a inventare scuse, che potevano anche passare per vere... Non feci in tempo ad elaborare le parole con cui esprimere il mio rifiuto quando Giordano rispose -Mi piacerebbe ragazzi, ma forse non sono il benvenuto!

Così loro, sconvolti dalle parole dell'amico replicarono -Geordie ma che dici! Tu sei sempre uscito con noi! Non ci sono problemi!

Lui dandomi un'occhiatina per poi spostare subito lo sguardo su di loro disse -Lo so che per voi non ci sono problemi, ma stamattina ho fatto qualcosa che non dovevo fare, non ho chiesto nemmeno scusa quindi quella persona ora sarà arrabbiata con me... Guardate in che stato le ho ridotto lo skateboard... Credo che non sia il caso...

Non riuscì a finire la frase che io conclusi -Hai ragione, credo che non sia il caso che ti fai tanti problemi! Sei ancora in tempo per chiedere scusa e lo skateboard con una bel "bagnetto" tornerà come nuovo! Dai vieni anche tu!

"Ma che sto facendo? Lo sto invitando anzi implorando di venire? Sono impazzita? Un bagnetto e lo skateboard tornerà come nuovo? Oddiooo... Alieniii uscite da questo corpoooooo!!!" pensavo mentre sul volto del ragazzino comparve un sorrisetto e con un occhiolino mi di sussurrò all'orecchio -Così potrò farti le mie scuse e per di più... potremmo conoscerci meglio!

A quell'affermazione arrossii... E mi sciolsi quando mi rifece quel suo sorriso da bambino... 

Kilari's Corner

I personaggi li avevo immaginati a cartone animato.. così l'ho riprodotti al computer: Jared, Brandon, Nicky, Geordie e Michele! ^^

 

Per chi invece non riuscirebbe ad immaginarsela a cartone animato, ecco qui i protagonisti: umani! xD!

(la ragazza sono io nella realtà!! ^^)

   
 
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