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Autore: Halosydne    25/07/2010    7 recensioni
Ginny mosse le braccia in un ampio gesto, indicandosi. «Dico, mi hai vista? Sono la ragazza invisibile che se per qualche strano caso viene vista arrossisce» scattò in piedi dal letto e cominciò a percorrere in avanti e indietro il dormitorio, contando sulle dita, mentre Hermione la fissava, indecisa se ridere del piccolo show dell’amica o correre ad abbracciarla. «In tre anni di scuola ho legato con nemmeno un paio di persone, a sentire Luna sono più timida di un Ricciocorno in amore» Hermione alzò gli occhi al cielo «Non ho un vestito, non ho nemmeno un cavaliere!... e sono del terzo anno, non potrei venire comunque… e poi mi vergogno troppo! E poi…»
«Hai finito le dita, Ginny» la interruppe Hermione divertita.
Cioccolata all'Arancia è tornata, cari miei: nuova veste grafica, nuovo stile, nuova un po' anche la storia, perchè dopo tre anni sono cambiata anche io.Ma la sostanza è sempre quella: Ginny Weasley.La sua amicizia con Hermione, le sue litigate con Ron, il suo amore per Harry, il suo coraggio, la sua grinta, la sua magia.La sua storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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«Non se ne parla neanche!»
«Ma Ginny…»
«Herm, sei la mia sola, unica e migliore amica, ma non puoi chiedere a
me di andare al Ballo del Ceppo!»
«E perché mai?»
«Come perché?» Ginny mosse le braccia in un ampio gesto, indicandosi. «Dico, mi hai vista? Sono la ragazza invisibile che se per qualche strano caso viene vista arrossisce» scattò in piedi dal letto e cominciò a percorrere in avanti e indietro il dormitorio, contando sulle dita, mentre Hermione la fissava, indecisa se ridere del piccolo show dell’amica o correre  ad abbracciarla. «In tre anni di scuola ho legato con nemmeno un paio di persone, a sentire Luna sono più timida di un Ricciocorno in amore» Hermione alzò gli occhi al cielo «Non ho un vestito, non ho nemmeno un cavaliere!... e sono del terzo anno, non potrei venire comunque… e poi mi vergogno troppo! E poi…»
«Hai finito le dita, Ginny» la interruppe Hermione divertita.
«Spiritosa» borbottò la rossa accoccolandosi sul tappeto ai piedi del letto e abbracciandosi le ginocchia «Non posso, Herm, proprio non posso.»
«Stammi a sentire» fece l’altra, sedendosi di fronte a lei. «Ho bisogno che tu lo faccia. Per favore per favore per favore!» supplicò facendo gli occhioni da cerbiatta.
«Non vale se fai così, lo sai! Non riesco a resistere, uffa» sbuffò Ginny, attorcigliandosi una ciocca di capelli attorno alle dita.
«Grazie Ginny, ti adoro!» Hermione abbracciò forte l’amica, sorridendo felice.
«Si può sapere perché non ti bastano Harry e Ron?» chiese la rossa sospettosa, sciogliendosi dall’abbraccio.
«Perché, ehm, non vado con loro.» Le guance di Hermione erano decisamente rosa.
«Cosacosacosa?» Ginny strabuzzò gli occhi «Vuoi dire che quell’idiota di mio fratello non ti ha invitata?»
«No» fece Hermione, visibilmente piccata «Lui e Harry cercano una dama da settimane e sembrano non essersi ancora ricordati che io sono una ragazza… o che anche tu lo sei» aggiunse, con un piccolo occhiolino.
Ginny divenne dello stesso colore dei suoi capelli «Non potrei mai andare al Ballo con Harry, Hermione… soprattutto sapendo che lui vorrebbe andarci con Cho e non con la sorellina del suo migliore amico»
«Uhm, vero anche questo. Dignità femminile prima di tutto, ricordalo»
«Sì sì certo, non preoccuparti suffragetta. Ora, invece di fare la rivoluzionaria, vuoi dirmi con chi vai al Ballo, visto che a quanto pare mio fratello è un primate ottuso e miope?»
«Con Vitr Km»
«Prego? Puoi scandire meglio? Non conosco il Goblinese»
«Con Viktor Krum.»
«Oh dea.» Ginny si lasciò cadere semisvenuta sullo spesso tappeto cremisi. «Devo assolutamente trovarmi cavaliere e abito.»


Hermione arrivò saltellando contenta nel dormitorio di Ginny, che stava frugando nel suo baule spargendo libri di Pozioni e maglioncini ai ferri per tutto il pavimento.
«Ti ho trovato un cavaliere» esordì, lasciandosi cadere sul letto dell’amica.
«Fantastico. Dimmi che non si tratta di Tiger o Goyle…» commentò la rossa, continuando a rovistare tra mantelli e calzini.
«No, è… Neville Paciock.» Hermione sentì Ginny sospirare nel baule «Senti, lo so che non è esattamente il principe azzurro o Harry…»
«Ehi!» fece Ginny.
«… ma è solo per una sera» continuò la riccia imperturbabile «e soprattutto ricordati che lo fai per la tua sola, unica e migliore amica» terminò sorridendo e sbattendo le ciglia.
«Inizio a pentirmi di non aver fatto amicizia con Mirtilla Malcontenta due anni fa…»
Hermione ridacchiò. «Si può sapere cosa stai cercando là dentro?»
«Questa!» esclamò la Piccola Weasley riemergendo, e brandendo una vecchia camicia da notte polverosa come fosse un trofeo. «Fuori la bacchetta, Granger… vediamo se è vero che mangi pane e Trasfigurazione la mattina»

 

E fu così che la Vigilia di Natale Ginny si fece acconciare i capelli da Alicia e Katie (essere la sorellina di due dei ragazzi più popolari della scuola aiutava a volte), si infilò nel fantastico abito verde che lei e Hermione avevano ricavato dalla camicia da notte, e barcollando lievemente sui tacchi fece il suo ingresso trionfale nella Sala Grande al braccio di Neville Paciock.
Mentre iniziavano le danze, e Neville le atterrava sbadatamente su un piede, Ginny si ritrovò a pensare che, in fondo, Hermione non ci aveva messo molto a convincerla. E non perché era la sua migliore amica e sapeva come farle cambiare idea, no. Ginny era sicura di aver accettato perché si era detta che era il momento della svolta.
Aveva tredici anni e mezzo, era una ragazza sana e normale, una strega eccellente: dunque perché continuare a vivere nell’ombra? E così, aveva deciso di mostrarsi al mondo… e di iniziare da quel Ballo, visto che Hermione gliene aveva dato l’occasione.
Se poi Neville fosse riuscito a non pestarle di nuovo i piedi…
Ginny non riuscì nemmeno a terminare il pensiero che Fred e Angelina, ballando come due indemoniati, urtarono il suo cavaliere. Neville, impacciato dalla veste elegante e da Ginny e dalla sua imbranataggine cronica, cadde malamente su una caviglia.
«Oh Merlino, scusami Neville, scusami davvero!» Fred era mortificato.
«Ti sei fatto male?» chiese Angelina apprensiva, chinandosi sul ragazzo.
«Sì» fece Neville trattenendo le lacrime, col labbro che tremava «C-credo di essermi… ahi… slogato una caviglia»
«Aspetta, non muoverti» fece Fred «Ecco, prendi il mio braccio… piano… così. Ora sollevati lentamente… ti accompagno in Infermeria»
«Vengo con voi» dissero Ginny e Angelina in coro.
«Non c’è bisogno che vi roviniate il Ballo per colpa mia» sorrise Fred, mentre Neville si rimetteva in piedi.
«No davvero» sorrise timidamente «Mi dispiace Gin, so di essere un disastro»
«Figurati» sorrise Ginny. «Non preoccuparti e pensa a farti medicare la gamba»
«Angie» fece Fred «scusami anche tu, cercheremo di fare il prima possibile» le stampò un bacio sulla guancia e si allontanò aiutando Neville a camminare.
Angelina era decisamente arrossita, per quanto la sua pelle d’ebano riuscisse a mascherare quasi del tutto l’imbarazzo.
Ginny le sorrise «Vado a cercare Hermione,
Angie. Buona serata» e la lasciò a bordo pista, stupita e con la mano che continuava a sfiorare il punto in cui Fred l’aveva baciata.
Ginny perlustrò in lungo e in largo la Sala con lo sguardo, evitando di soffermarsi troppo sulla figura del ragazzo di cui era innamorata da quattro anni, imbambolato su una sedia a guardare Cho Chang volteggiare leggiadra tra le braccia di Diggory.
Alla fine individuò Hermione, che, terminata la canzone delle Weird Sisters, si slacciava dall’abbraccio di Viktor e andava a sedersi proprio vicino ad Harry e Ron, mentre il suo cavaliere andava a prenderle da bere.
Ginny sospirò. Come previsto, l’appuntamento di Hermione stava andando bene –tranne per il fatto che Ron sembrava sul punto di esplodere, ma lo avevano messo in conto– e il suo era un disastro: proprio un bel modo per iniziare la sua nuova vita! Forse era stata un’idiota a voler cambiare il suo modo di vivere e di comportarsi. Forse era il caso di andare a dormire e di fare finta che quella serata non fosse mai esistita. Guardò distrattamente Fred e Angelina che mano nella mano uscivano dalla Sala, come se l’incidente con Neville non fosse mai successo: ecco, pensò Ginny, non è successo per loro, non è successo neanche per me.
Sospirò e posò il bicchiere intatto di idromele su un tavolo, quindi voltò le spalle alla scintillante pista da ballo e si avviò verso l’uscita, un po’ dispiaciuta per non aver mantenuto il suo proposito. Aveva quasi raggiunto la Sala d’Ingresso, quando una mano le sfiorò delicatamente la spalla. Si voltò.
«Ehm, ciao» fece il ragazzo bruno che la aveva fermata, guardandola dritta negli occhi ma arrossendo un po’ in zona orecchie.
«Ciao…?» Ginny non sapeva che dire. Che avesse qualcosa attaccato alla gonna del vestito? Controllò con una rapida occhiata. Niente di sospetto. Tornò a guardare il ragazzo, che intanto era arrossito anche sulle guance, ma non per questo aveva smesso di guardarla negli occhi.
«Ehm, mi chiedevo se… ti va di ballare?» chiese all’improvviso, sorridendo speranzoso.
Ginny lo guardò. Voleva seriamente ballare con lei, la ragazza invisibile? A quanto pareva sì. Distolse un attimo lo sguardo da quegli occhi grigi, notò appena Fred che entrava in Sala, si dava un’occhiata in giro e usciva correndo, poi tornò a guardare quel ragazzo.
Non aveva deciso di dare una svolta alla sua vita?
Beh, era così che si iniziava. Sorrise.
«Perché no?»

 

 

· · L'angolino di Rò · ·

Salve, Potteriani di EFP.
Forse qualcuno, nel leggere il titolo di questa storia, avrà provato una sensazione di deja-vu.
Beh, se così fosse, ci avete preso: questa storia non è nient'altro che la mia vecchia, storica e abbandonata fanfiction.
La avevo completamente lasciata a se stessa, ma qualche giorno fa ho deciso di dare un taglio a questa situazione e al passato e di riscriverla.
Il primo capitolo ha in comune con il suo antenato solo l'ambientazione, come forse avrete notato.
Quando dico riscrivere, infatti, intendo proprio riscrivere. Da zero, o quasi.
Il progetto però è sempre quello: raccontare la storia che tutti conosciamo, ma dal punto di vista di Ginny, personaggio che io ho sempre amato.
Certo, stavolta ho un paio di altre trame da sviluppare parallelamente, quindi penso che potrei riuscire a creare la mia prima serie, ma non vi prometto niente.
Purtroppo è così: il liceo mi sta privando di tempo ed energia creativa, e quindi sono certa di poter aggiungere altri capitoli ora che sono in vacanza, ma da settembre in poi... apparirò meno frequentemente della cometa di Halley, temo.
E per questo vi chiedo scusa fin da ora.
Spero vogliate (ri)(in)seguirmi in questa "nuova" avventura, ad ogni modo.
E soprattutto, spero di leggere tante recensioni *___*
Un abbraccio fortissimo a tutti, e grazie, se siete arrivati a leggere fin qui.
Vostra,
Rò.
 

 

Credits: Tutti i personaggi, meno eventuali OC, appartengono alla splendida Zia Jo, alla quale sarò per sempre debitrice.
L'immagine all'inizio del capitolo è un frame dal video di All the right moves dei One Republic, ma le modifiche apportate sono mie.
"Piccola Weasley" è un omaggio al "Piccola Grey" di Grey's Anatomy, mio grande amore.

Non scrivo per fini di lucro, ma per la gioia che mi sa dare la parola scritta.
 

   
 
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