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Autore: ___will    25/07/2010    2 recensioni
Una ragazza di Los Angeles si trova ad un certo punto della sua vita, sola, terrorizzata e delusa. Un ragazzo della Norvegia, intanto, sta per abbandonare la sua vita e incominciarne una nuova, che non porterà altro che problemi. Possibile che i due, tanto uguali ma tanto diversi, possano in qualche modo condizionarsi?
Il ragazzo aveva una faccia terribile. Dire che era spaventato era dir poco. Era diventato pallido. Gli occhi erano sgranati e fissavano il vuoto. Si potevano quasi vedere le rotelle nella sua mente che giravano mentre pensava. «Nicky» disse dopo alcuni minuti. La guardò negli occhi e Nichole si rispecchiò nel terrore e nella disperazione che aveva provato negli ultimi giorni, da quando era venuta a sapere la notizia. Non era una bella sensazione. Il cuore della ragazza ricominciò a battere. Forse Josh non era poi così sicuro sul da farsi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 6 -

Dopo diversi minuti sprecati a cercare di connettersi, Nichole riuscì a capire cosa non andava e ad accedere finalmente su Facebook. Ci mise circa mezz’ora per controllare tutte e 19 le notifiche e i 3 messaggi. Poi incominciò a vagare per i profili, a guardare foto, a condividere link e a cliccare interminate volte su mi piace.
In un modo o nell’altro, dopo un’ora decise di staccare. Prima però fu attratta da una grande bandiera dell’Inghilterra.
Si trovava nella colonna a destra, quella degli annunci e titolava un piccolo annuncio che diceva, in poche parole, che un ragazzo norvegese cercava un buon madrelingua inglese che gli insegnasse la lingua. Offriva 5 dollari, all’ora.
«Cinque dollari all’ora?!>> disse stupida Nichole a voce alta, cliccando di gran fretta sull’annuncio.
Presto le arrivò un messaggio privato che spiegava la situazione più nei dettagli, con tanto di indirizzo e numero di cellulare. Nichole fece richiesta e spense il computer, speranzosa.

«Blake. Blake. Blake?>>
Blake, dopo circa un minuto, capì che doveva portarsi lo strano oggetto all’orecchio per capire meglio quello che Igor diceva dall’altra parte.
«Blake! Insomma, ci sei?>> come faceva a dire ad Igor che c’era?
Guardò il cellulare spaesato e se lo portò all’orecchio.
«BLAKE!>> tuonò Igor dall’altra parte. «parla, insomma! Se tu parli, io ti sento! Così come se io parlo a te, tu senti me.>>
Blake capì. Così balbettò poco convinto: «Uh. Ehm… Igor?>>
«Oh, sia lodato Cristo.>> rispose subito dopo la voce di Igor. «Hai capito.>>
«Sì. Credo…>>
«Bene. Come va in America?>>
Blake non rispose subito. «…va.>> disse alla fine.
«Stai tranquillo, ti ambienterai presto. Non preoccuparti, all’inizio è così per tutti.>>
«Igor..>> avrebbe voluto dirgli di quello che era successo quella mattina con Chelsea. Il solo pensiero incominciò a farlo ribollire di nuovo.
«Sì?>> Blake scosse la testa.
«No, niente.>>
Igor aspettò un po’ e poi parlò di nuovo.
«Comunque.. hanno risposto in molti all’annuncio che ho fatto su Facebook. Hai il PC sotto mano?>>
«E’ qui di fianco a me.>>
«Bene. Vai in alto a sinistra, sulla terza casella dopo la scritta Facebook. Clicca sulla prima voce della lista e guarda tutte le risposte. Sono una trentina, circa.>>
Blake seguì le istruzioni di Igor e vide che tante persone avevano risposto al suo avviso per i corsi di inglese.
«Sì, vedo>>
«Bene. Io ho fatto un’analisi. I migliori mi sono risultati Andrew Kircklake, Amanda Michals, Nichole Sanders e Henryck Porterly.>>
«Uh.. decidi tu, non mi ricordo nemmeno più come si chiamano.>>
«Beh, ok. Faccio tutto io. Poi ti faccio sapere per che data mi sono accordato, ok?>>
«Perfetto. Chiamami appena puoi, ho bisogno di parlare un po’. Odio stare zitto>>
«Ciao, Alex. >>
«Ciao, Igor.>> Igor chiuse e Blake appoggiò il telefono sul comodino. Spense la luce della camera e si accasciò sul letto.

Quella notte non dormì bene.
Vedeva un ragazzo senza volto, che gli puntava un dito contro e parlava in una lingua sconosciuta. Quelle parole gli rimbombavano in testa. Il ragazzo apriva e chiudeva i libri, e si trasformava negli studenti della High School, nella signora bionda e cotonata, di nuovo nel ragazzo senza volto. Ora il ragazzo gli puntava il dito addosso… Blake si allontanava… il ragazzo si avvicinava e gli saltava addosso… e in quel momento si trasformava in Igor, che lo abbracciava forte. Blake lo strinse e poi si accorse di avere sul viso tanti capelli biondi e ricci. Guardò la persona mutevole e si accorse che era Chelsea… Blake si sentì di nuovo come quella mattina, mentre Chelsea si allontanava da lui. Lui correva.. ma non riusciva ad arrivare a Chelsea.. Chelsea stava iniziando a svestirsi lentamente. Prima la maglietta… poi si slacciò i pantaloni e se li sfilò… aveva un fisico impreciso e mutevole. Blake continuava a correre, ma non riusciva a raggiungerla… e dentro stava morendo di desiderio. Poi, Chelsea scomparve con un puff. Blake si ritrovò nel suo letto, seduto e ben eretto, la fronte imperlata di sudore e il fiatone.
Respirò a fondo e poi si lasciò cadere lungo steso nel letto, cercando di rilassarsi. Non riusciva a togliersi dalla mente l’idea di Chelsea che si spogliava, così decise di alzarsi per mangiare qualcosa.
Accese la TV e la guardò fino alla mattina dopo, cercando di carpire la pronuncia e le parole degli attori e delle attrici.
Si sentiva così stanco, così solo, così spaesato e così strano. Alla fine si addormentò sul divano con la TV accesa e sognò ancora Chelsea.

Da quella notte incominciò a desiderarla.

  
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