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Autore: Namine22    26/07/2010    3 recensioni
Senza denti, sorride gentile la vecchia signora, la ragazza divenuta donna e rimasta bambina. Forse è ora di andare a riprendere le matite colorate ...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Torna a casa la bambina. Sfila le scarpette da ginnastica e salta sul letto. La vita è un gioco: è tutto quel gioco di saltelli, di cadute e di rimbalzi. Gioca la bimba con i colori a legno. Colora il suo mondo con i sogni che ha. Cosa disegna? Forse non lo sa bene nemmeno lei ma l’ importante è continuare a disegnare.

Esce la bimbetta con i libri sulle spalle, con i capelli spettinati e il sorriso sulle labbra.

Rientra la giovane coi capelli sciolti, con gli occhi immensi e l’ espressione buffa. Scivola il trucco sotto acqua e sapone, sotto lacrime ribelli che scappano via senza permesso. Sfila la maglietta stretta la ragazza, si scopre e si copre timida. Eppure ha voglia di levarsi anche tutto il resto. Leva i tacchi e i jeans stretti e resta così: la bambina spennacchiata di qualche anno fa. Ma lo era ancora? Da quanto tempo aveva posato le matite …

Esce la fanciulla con una catena stretta al cuore, lascia i sogni nel cassetto e la porta aperta. Dentro, sul tavolo il diario con segreti e pensieri che nessun altro leggerà mai. Fuori, corre incontro alle sue amiche e ride e sorride sbirciando un ragazzo di cui forse un giorno scoprirà il nome sul diario …

Entra la donna col trucco leggero, i capelli raccolti. Sfila la gonna, sbottona la camicia. Non è sola. Cammina decisa sui tacchi alti, fissa lo sguardo sugli occhi di lui e d’ un tratto non è più la bambina coi libri di scuola. Aveva indossato così tanti abiti diversi da riuscire adesso a vestirli tutti. Vestita elegante, elegante anche nuda. Come adesso.

Non uscì più la donna per quel giorno. Aveva concesso a qualcuno di leggere il suo diario e adesso non voleva più lasciarlo andare via.

Resta la signora, china sui ferri. Non ha più senso correre né disegnare il tempo che corre. Oppure è fermo? Sono sbiaditi i ricordi e il suo mondo è impolverato. Grigio il suo cuore bruciato, muta la sua boccuccia sorridente. Vigili gli occhi che vanno oltre le facce, oltre e attraverso gli sguardi di chi ancora non ha capito. Si dondola l’ anziana coperta da un maglione di lana. Muove la dita esperte tra fili complicati. Trova la mossa giusta. Gioca a dama la vecchia e legge le mosse come i tanti romanzi inscatolati.

Senza denti, sorride gentile la vecchia signora, la ragazza divenuta donna e rimasta bambina. Forse è ora di andare a riprendere le matite colorate ...

   
 
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