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Autore: Gigia94    27/07/2010    1 recensioni
18 ottobre ore 00:15 È notte ormai. La luna piena illumina la notte con i suoi raggi luminosi....è una delle poche occasione in cui le persone si fermano lungo una spiaggia, ad osservare il cielo stellato illuminati dalla luna, credendo che il mondo sia una favola, tutta rose e fiori... Poveri ingenui.....gli esseri umani sono la razza più ingenua che avessi mai visto...... E pensare che anni fa, lo ero anch'io.... Si avete capito bene. Ora sono morta, indistruttibile, veloce....e assetata di sangue.... Salve a tutti! è la mia prima fan...vi prego di essere clementi! spero vi piaccia. Buona lettura!
Genere: Romantico, Triste, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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12. Allenamento o …… Combattimento

Eravamo davanti al giardino. L’allenamento era già iniziato. C’erano tutti. Felix contro Jane, Demetri contro Alec. Heidi contro Marcus ed Aro contro Caius. Oltre hai volturi c’erano anche Alice e Carlisle. Alice era velocissima. Essendo piccola, aveva un gran vantaggio a sua favore. Poteva sgusciare da ogni parte quando me te lo aspettavi. Infatti Carlisle stava per attaccarla, ma lei invece di difendersi, gli corse incontro. Stavano per scontrarsi, ma Alice all’ultimo momento si scansò e vidi Carlisle finire miseramente e incredibilmente a terra, cosa al quando impossibile per un vampiro.

A quella visione, io ed Edward scoppiammo a ridere e con noi, si aggiunse anche Alice. Era una delle rare scene che sono impossibili da dimenticare. Alice si girò verso di noi e ci venne incontro.

‘’ ehi ragazzi! Avete visto?! Un vampiro centenario che cade hai piedi di Alice Cullen! Non è fantastico?! ‘’ rise di Carlisle. Io e Edward ridemmo.

‘’ molto divertente Alice.. ‘’ rispose Carlisle un po’ stizzito.

‘’ oh, dai paparino! Stavo scherzando! ‘’

‘’ ci devo credere? – si alzò in piedi e venne da noi. – comunque. Che ne dite di unirvi a noi? ‘’ si riferì a noi due. A parlare per tutti e due fu Edward.

‘’ certo! Alice, preparati. Assisterai alla tua sconfitta!! ‘’

‘’ certo certo, fratellino! Allora perché ti vedo steso a terra??? ‘’ gli chiese minacciosa.

Io e Carlisle assistemmo alla scena e non potemmo che ridere.

‘’ lo vedremo mostriciattolo! ‘’ detto questo si allontanarono per allenarsi.

Rimanemmo solo io e Carlisle.

‘’ debbo supporre che io e te dovremmo allenarci insieme. ‘’ disse Carlisle.

‘’ sarà un vero onore per me! – sorrisi – è solo che non ho mai combattuto.. quindi non ci so fare. Sono una schiappa. ‘’

‘’ Non preoccuparti. Ci andrò piano. ‘’

‘’ in che senso scusa?! ‘’ ma non mi rispose, anzi si mise a ridere.

Iniziammo ad allenarci. Carlisle, per essere un vampiro centenario, se la cavava bene. Io ovviamente non ero come lui. Mi facevo abbattere subito. Non facevo in tempo a spostarmi che mi era già addosso. Era una cosa impossibile battere Carlisle.. ci fermammo qualche minuto. Vedendo che mi affaticavo molto, decise che era meglio se mi riposavo. Ci sedemmo per terra, sul prato. Ci mettemmo a osservare Edward ed Alice. Erano velocissimi. Edward bloccava qualsiasi sua mossa e anche Alice fece lo stesso con lui.

Un dubbio mi venne in mente.

‘’ Carlisle? Come fa Edward a bloccare i colpi di Alice, e viceversa? ‘’

‘’ Edward usa il suo potere per capire che mossa farà. Ed Alice usa anche lei il suo, per prevedere che mosse farà. Praticamente sfruttano i loro poteri per aver la meglio sull’altro. ‘’

Ora capivo perché riuscivano a sboccarsi a vicenda. Però Alice, come previsto da lei, sbatté Edward a terra.

‘’ Mister perfezione Edward Cullen è stato abbattuto!!! ‘’ io e Carlisle scoppiammo a ridere e anche il resto delle guardie.

‘’ uff! – sospirò come se fosse affaticata – ora si che mi sento veramente realizzata! ‘’ sorrise.

‘’ Alice! Sei una forza! Ma come fai a batterlo sempre? ‘’ gli chiese Carlisle.

‘’ bo! Non lo so neanche io! ‘’ rise. Alice era uno dei pochi vampiri che erano genuini come dei bambini di 6 anni, con la voglia di scherzare all’infinito, prendendo la vita come un gioco. Carlisle si avvicinò a loro, mentre io rimasi seduta sul prato.

‘’ Ehi Sam. – a parlare fu Felix – ti andrebbe di batterti contro di me? ‘’ lo disse con un tono di sfida.

‘’ Ehm… ‘’ Ero indecisa

‘’ cos’è? Hai paura che ti batta? ‘’ odiavo quando le persone facevano di tutto per convincerti a fare quella determinata cosa. Ad esempio irritarti per farti combattere… quindi accettai.

‘’ certo. ‘’

Ci mettemmo uno difronte all’altro. A separarci solo un lungo prato verde. Io mi misi in posizione di difesa mentre Felix scattò subito. Sapevo già che sarebbe finita male... infatti.. dopo un paio di colpi, finì miseramente a terra. Felix sembrava non avere un limite..

non ce la faccio più. Non ho più forza. Sono stanca

Pensai di usare uno dei miei tanti poteri per prevedere le sue mosse, ma quando entrai nella sua mente, vidi la cosa che mi aveva rovinato per tutta la mia esistenza, i miei sensi di colpa. I volturi mi conoscevano già. Mi spiavano mentre ero ancora un’umana.

‘’sei proprio come i tuoi miseri e curiosi genitori. ‘’ a quella frase si susseguirono delle immagini di alcuni di loro che uccidono la mia famiglia.

‘’ NO! NO! NON È VERO! È IMPOSSIBILE! NON È VERO! ‘’

Detto questo Felix si scagliò su di me.

‘’ pensaci bene! Dov’eri tu quel giorno?? ‘’

‘’ ero nel bosco! ‘’

‘’ no. Eri al cinema. Quando gli abbiamo attaccati, la tua sorellina, si nascose e ti chiamò al telefono. Ma non fece in tempo a dire una parola, che l’attaccai. Devo dire che tua sorella aveva un buon sapore. Ma non come il tuo. Il tuo era dissetante, eccitante... Vero Demetri? – si rivolse a Demetri – diglielo! Diglielo tu, dato che l’hai quasi prosciugata! ‘’ a quelle parole irrigidì..

Non potevo crederci. Loro avevano ucciso la mia famiglia... loro mi avevano trasformata in questo mostro. Lui mi aveva privato di tutto.

Lui e Felix mi avevano privato di tutto.

‘’ ma allora la storia del vampiro che mi aveva trasformata, il vampiro più potente che esistesse? ‘’

‘’ tutte balle, mia cara Sam. ‘’

Non ce la feci più. La rabbia, il senso di colpa, il dolore, mi annebbiarono la mente. Non avevo più il controllo del mio corpo, neanche dei miei poteri. Io ero come in standby.. non riuscivo a capire cosa mi stava succedendo.

Il cielo da azzurro che era, diventò nero come la pece. Poi si formarono delle nuvole bluastre. Con loro si aggiunsero dei fulmini, susseguiti da tuoni forti.

Felix si allontanò, impressionato, quasi spaventato.

‘’ come avete osato!? ‘’ la mia voce non era più la stessa. Era come se fossi impossessata, in trance...

In pratica non avevo più il controllo del mio corpo.

‘’ Sam – mi chiamò Carlisle – non fare sciocchezze. Non ne vale la pena. Vendicarsi non serve a niente. ‘’ stava cercando di dissuadermi.

‘’ è inutile Carlisle. Ormai è tardi per fermarmi. ‘’ ormai avevo deciso.

‘’ ok. Allora vendicati. Ma cosa risolverai dopo? Ti sentirai meglio? Credi che vendicandoti la tua famiglia ritorni in vita? ‘’ Carlisle aveva ragione. Cosa avrei ottenuto con la vendetta? Forse niente.

Mi arresi. Felix vedendo che mi ero calmata scoppio a ridere malvagio, come per dire che ero una fallita. Vedendolo in quel modo, non riuscì a trattenermi.

Scattai verso di lui, ma di colpo mi ritrovai bloccata in una morsa. Edward mi aveva bloccata tra le sue braccia. Ero a pochissimi passi da Felix. Se non era Edward molto probabilmente lo avrei azzannato.

Felix smise di ridere.

‘’ questa volta ti è andata bene – gli dissi mentre mi liberavo dalla presa di Edward – ma se fossi in te, mi guarderei le spalle. ‘’ dissi minacciosa con il fuoco che ardeva nei miei occhi. Infatti potei vedere, nel riflesso dei suoi occhi, i miei illuminarsi di un arancione infuocato.

Detto questo il giardino si svuoto, i volturi e le guardie rientrarono nel castello. Edward e gli altri erano ancora li, fermi immobili, a fissarmi come se fossi una pietra rara, oppure come se fossi un alieno. Mi infastidiva molto essere guardata in quel modo.

‘’ beh?! Che avete da guardare? ‘’ gli dissi acida. Detto ciò, loro distolsero lo sguardo e rientrarono anche loro nel castello. Gli unici a rimane nel giardino, eravamo io e Edward. I nostri guardi si incatenarono. Ma non ce la feci più a sostenere il suo sguardo, da gran che era intenso. Quindi lo abbassai e mi incamminai verso il bosco. Diretta al mio solito posto. In riva al lago. Mentre mi incamminai, senti l’odore di Edward seguirmi. Ipotizzai che mi stesse seguendo. Mi girai appena per vederlo con la coda dell’occhio. Infatti mi stava seguendo.

‘’ penso che sarà dura andare avanti, standoli accanto senza provare niente. ‘’ penso lui. Io però mi preoccupai. Il motivo non lo sapevo, però non ero tranquilla.

  
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