Cap. 10°: appuntamento con rapina
Aioria
stava sgattaiolando furtivo verso il poligono di tiro, quando una voce alle sue
spalle lo fece sobbalzare
:-Solo
tre domande, detective: cosa ci fai così lontano dal tuo ufficio quando
dovresti essere dentro ad aggiornare le tue carte,
perché
cammini come un pinguino e… hai visto per caso dove
ho lasciato la mia penna bic?-:
Sion
si frugava le tasche in cerca della penna. Aioria si abbottonò meglio la giacca
e se la strinse addosso
:-Avvia
pure le indagini: la tua penna non l’ho vista-:
Si
girò e cominciò a camminare .
:-Non
mi hai sentito? Quando hai intenzione di aggiornare il tuo schedario?-:
:-Oh,
tra poco, ora devo.. devo fare una cosa…-:
E si
allontanò con la sua camminata da pinguino. Appena arrivato al poligono trovò
Marin.
:-Oh,
grazie al cielo!-:
Sbottonò
la giacca, ne tirò fuori una rosa, un po’ malconcia, e gliela porse.
:-Hai
di nuovo perso l’elenco degli allievi, non è vero?-:
Sospirò
lei.
:-Io?
No! No no, volevo chiederti una cosa…-:
:-Dimmi-:
:-Ecco… io… mi chiedevo... stasera… tu… fuori…
no, cioè, tu esci… io anche..-:
:-Aioria non ho tempo da perdere, dimmi cosa vuoi e non
balbettare-:
Lui
sospirò e si guardò intorno.
:-Ecco,
io… tu… uscire…
hem, no… vuoiuscireconmestaseraseseilibera?-:
:-Ah.
stasera, eh? Oh, ma guarda, vengono i miei a cena, mannaggia…!-:
Aioria
si scurì e disse con una vocina afflitta.
:-Ah… no, non fa niente… scherzavo…-:
E si
girò per andarsene.
:-E
dai, che scherzo! Sei proprio un credulone! Si, sono libera…-:
Lui
tornò indietro a razzo.
:-Oh,
bene! E poi un’altra domandina… ecco.. tu… mangi?-:
Lei
lo fissò accigliata.
:-A volte… sempre se mi capita-:
:-No!
Volevo dire, cosa mangi?-:
:-Oh,
sciocchezze… niente fegato. Odio i cibi ipercalorici,
sai, fastfood e roba simile. E odio le specialità esotiche-:
:-Ristorante
italiano? Stasera alle otto?-:
Azzardò
Aioria.
:-Perfetto-:
:-Ok,
ok, va bene, passo a prenderti stasera, ci vediamo, ciao, grazie-:
E per
tutta la mattina ebbe uno stupido sorrisino felice sulla faccia. Passò
fischiettando allegramente davanti a Sion e Death Mask.
:-Ma
cosa gli è preso? Prima cammina come un
pinguino, ora è pure diventato scemo…-:
Sion
scosse tristemente la testa. Death gli mise una mano sulla spalla, comprensivo.
:-Su,
tranquillo… non è da ora che è stupido!-:
E giù
a ridere come un idiota.
:-Sion, ho il risultato…-:
Aioros
aveva un foglio in mano, e si era bloccato a fissare con aria perplessa
l’anatomopatologo che si spanciava.
Lanciò
un occhiata interrogativa a Sion. Lui scosse la testa afflitto.
:-Un’altra delle sue incomprensibili barzellette?-:
:-No,
credo che rida di tuo fratello…-:
Gli
spiegò Sion leggendo le carte. Aioros sospirò
:-Accidenti… non è l’unico..-:
E si
allontanò.
*
ORE 19.00-CASA DI
AIORIA:
:-No,
non mi piace…-:
Disse
Aioros mentre guardava suo fratello che provava camicie su camicie.
.-Ma
è l’unica pulita che mi è rimasta!-:
:-Non
ci credo, Aioria: tu hai decine di camicie!-:
:-Si,
e ne ho provato la metà! Cos’ha questa che non va?-:
:-Ma
ti sei visto? Pantalone marrone a camicia blu fa, sinceramente, orrore-:
Aioria
buffò e si tolse la camicia brontolando, e la lanciò sulla pile di magliette,
giacche e pantaloni che si era formata sul letto.
:-Avanti,
dimmi tu cosa devo mettere, allora!-:
Aioros
frugò un po’ nell’armadio e ne estrasse una camicia bianca.
:-Cos’ha questa che non ti piace?-:
:-Oh!
Ecco dov’era! Ok, va bene, aggiudicato, adesso sciò-:
Afferrò
il fratello dalle spalle e lo spinse fuori dalla camera.
:-Se
questa è riconoscenza, io sono la regina Elisabetta!-:
MEZZ’ORA DOPO:
:-Ma ti
sei scolato il mio profumo? Io te lo avevo solo prestato!-:
Aioros
chiuse la porta del bagno tossendo.
:-No… ne ho solo messo un goccetto-:
:-Un
goccetto? E, per curiosità, tu, un goccetto, quanto lo ritieni?-:
:-Oh,
per favore, Ros, devo andare… te ne regalo un altro
per il compleanno, ok? Ciao!-:
Tre
secondi dopo riaprì la porta, afferrò le chiavi della macchina e uscì di nuovo.
Parcheggiò
sotto casa di Marin alle otto ed un minuto.
Era
in perfetto orario… per una volta. Poi una ragazza
che somigliava tantissimo a Marin uscì dal portone:
aveva
un vestitino nero, scollato, che si legava dietro il collo, scarpe con il tacco
alto e tutto quello che una donna deve avere.
:-Ciao-:
Gli
disse salendo in macchina. E subito aggiunse in risposta al suo sguardo
allibito
:-Non
fare commenti. Ho chiamato Shaina ad aiutarmi per i
vestiti-:
:-Dovresti
invitarla più spesso…-:
Lei gli
lanciò un’occhiata di fuoco.
:-Taci!
E cammina-:
Cercava
di coprirsi le gambe il più possibile con l’orlo. A rigor di logica, il sabato
sera i ristoranti sono superaffollati.
Per
miracolo, trovarono un tavolo, un minuscolo tavolo apparecchiato per due in un
angolo del ristorante.
Arrivò
il cameriere a prendere le ordinazioni, e tutto sembrava procedere per il
meglio.
:-
Sai, questo ristorante è famoso per il servizio-:
Cominciò
Aioria. Argomento poco interessante, come inizio di conversazione romantica.
:-Ed
hanno ragione. E, per una volta, niente morti o casi di cui occuparsi!-:
Disse
Marin annuendo. Infatti era uno di quei posti eleganti, tavoli accuratamente
apparecchiati, piatti serviti con la
massima cura.
E
servizio che non lasciava a desiderare. Marin aveva appena finito di parlare,
quando dall’ingresso giunse una voce.
:-Mani
in alto! Questa è una rapina!-:
Aioria
portò istintivamente la mano alla pistola, che teneva nella cintura, contro
ogni evenienza.
Peccato
che quella sera non aveva con se la pistola d’ordinanza. Marin si era girata di
scatto, e fissò il rapinatore con uno sguardo assassino.
In men che non si dica, si alzò e si diresse a grandi passi
verso di lui.
:-Cosa
diavolo hai intenzione di fare?! Noi siamo della polizia-:
Gli
strillò per nulla spaventata dalla pistola che il ladro le puntava contro. Aioria
la seguì.
:-Marin, ferma, non mi pare il caso..-:
:-A
me invece pare proprio il caso, Aioria. Avanti, prendi la pistola ed arrestalo!-:
Puntò
il dito contro il rapinatore che fissava la scena perplesso. Aioria avrebbe
tanto voluto sotterrarsi in quel momento.
:-Marin… io… la pistola… non ce l’ho!-:
:-NON
HAI LA PISTOLA?!-:
Esclamò
Marin.
:-Non
ha la pistola?!-:
Esclamò
anche il delinquente, e subito agguantò la donzella per un braccio e le puntò
la pistola alla tempia.
:-Che
nessuno si muova! Oppure questa donna è morta!-:
Però
Marin era una SAINT, non una scolaretta dell’asilo.
:-Tu… non ha nessun diritto di rovinare il mio primo
appuntamento!-:
Urlò
al ladro.
Anche
i tacchi sono armi, infatti Marin usò il suo per conficcarlo nel piede
dell’aggressore, prima di rifilargli un pugno da categoria pesi medi.
A
quel punto per lei fu un gioco prendergli la pistola. Tutti i clienti
osservavano la scena. I camerieri si erano ritirati in un angolo.
:-Aioria caro, hai delle manette, per caso? Anzi, no, meglio
che chiami gli altri-:
Il
direttore, sentendo le urla e tutto quel trambusto, era entrato nella sala
visibilmente infastidito.
Non
appena vide Marin con la pistola in mano, sbiancò.
:-Cos’ha intenzione di fare, signorina?-:
Le
chiese.
:-Non
si preoccupi, signor direttore, il pericolo è passato-:
Disse
una cameriera, e gli raccontò l’accaduto.
:-Oh,
ma se è così, voglio ringraziare personalmente questi due clienti! Prego, offro
io!-:
Tornarono
al tavolo in compagnia del direttore che volle raccontato il fatto un’altra
volta.
:-Ma
lei, signorina, come si ritrovava una pistola tra le mani?-:
Chiese
a Marin. Aioria intervenne, imbarazzato.
:-Veramente,
la pistola era del ladro, signore…-:
:-E
allora perché continua a tenerla in mano?-:
Aioria
disse che facevano parte della SAINT. Il direttore ci pensò un attimo
:-Oppure
siete voi, i rapinatori, eh?-:
Aioria
sbiancò.
:-No… noi? Oh, avanti, che sciocchezze! Noi siamo..-:
:-Sicuro:
stavate per mettere in atto la rapina ma poi avete detto che il ladro era
quell’altro!-:
:-No!
No, gliel’assicuro, signore… Aioria, hai il
distintivo?-:
Chiese
Marin
:-Ma
certo-:
E si
frugò nelle tasche. Ma il distintivo era rimasto nella tasca del jeans.
:-Ops…-:
Disse.
:-Non
hai neanche il distintivo?! Va bé, non importa-:
E
Marin prese il suo dalla borsetta.
:-O,
quand’è così, scusate signori...-:
Disse
il direttore imbarazzatissimo.
*
Il
ladro risultò essere un certo Georges Eleadorou,
nonché il proprietario del secondo campione di DNA del magazzino n° 4,
e
dalla sua confessione i SAINT ottennero anche la certezza che l’altro uomo era Lukas Vassilakis.
:-A
quest’ora Aioria, Aioros e Sion stanno arrestando Vassilakis,
non è vero?-:
Chiese
Milo a Camus nel laboratorio della analisi.
:-Ovvio!
Domani lo vedremo dietro le sbarre!-:
:-Già.
Senti, Camus, io ci ho pensato e se veramente Vassilakis
perde la patria potestà su Criseo, se il tribunale
dei minori deciderà che la madre
era
complice delle estorsioni e lo dovessero mettere in una casa-famiglia…
bé, lo prendiamo noi..!-:
Camus
si girò di scatto.
:-Che
cosa? Milo, ma ne sei sicuro? Cioè, tu non lo volevi…-:
:-Io
no, ma tu sì, e lo sai che ti amo troppo per negarti qualcosa-:
:-AAAHHHHH!!!!!!!-:
Il
grido di Camus fece tintinnare le provette nuove, prima di lanciarsi su Milo e
ricoprirlo di baci.
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Angolino di KanondiGemini:
*fa il punto della
situazione e controlla le new entry*
Arruolata.. arruolata.. arruolata.. arruolat..?
Eh? Oh, si, suppongo di dover dire qualcosa…
Si.. Hem.. bella giornata, non
trovate?
…
*Bella trovata, Genio! Dovevi
dire qualcosa di intelligente!!* ndr
Kanon
*Intelligente, ok…
dunque, un’equazione di secondo grado è..* ndr me
*Ma perché non rispondi e
basta?!* ndr Kanon
Tsk, asociale! *non so cosa c’entri*
Comunque, eccoci qua, con il DECIMO capitolo!!!
bene bene, rispondiamo alle recensioni… ehehehe…
JackoSaint:
MA bentornate, ci siete mancate
tantissimo!!
Bene. ARRUOLATA! *ti stampa un bollo rosso sulla fronte*
e Gio?
non vuole approfittare?
Criseo tornerà a rompere, a quanto
sembra ehheeh!
e poi non credo che Cammy sia tanto d’accordo.. insomma, COSA volevi fare CON
Milo??? XD
Ricklee: MA ciao, benvenuta anche tu
nella SAINT!
Oh, fidati: per Shun e Hyoga (e tutti gli altri) ci sarà tempo, sisi!!
E che entrata faranno, heeheh!! Ma non anticipo nulla, non voglio rovinare la
sorpresa!
perché siete convinti che Kanon
voglia conquistare il mondo?
E’ così innocente! XD
charm_strange: FA troppo Grinch, e va bè,
diciamo allora che Kanon ha un piccolo
cuore di panna contenta? XD
Si, Saga si preoccupa tanto,
tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto…
*Puoi anche smetterla, sto cominciando
ad odiarlo nuovamente <_<* ndr Saga
E Julian io non posso vederlo,
non solo nella storia, ma neanche come Nettuno, va!
Ma ci sarà posto anche per lui,
più in la, ma ci sarà… ^^
Ladie Katjie: DEVO ammettere che io non sono molto pigra, ma la pigrizia mi prende a
scatti: c’è quando ho una voglia matta di uscire
e quando mi secco anche andare al
supermercato sotto casa, a rischio di morire di fame, ma mi secco andarci!
Una settimana senza pc? ç.ç
Aspettiamo il tuo ritorno con
ansia!
*sventola fazzolettino bianco*
Diana924: SONO proprio una famigliola unita, sisi…
ammettetelo: state bene insieme!
*u*
*ma neanche torturati!* ndr
Saga/Kanon
Neanche torturati che lo
ammettete o che state bene insieme?
Mha.. tutti e due!* ndr Saga/Kanon
Finirà bene, tranquilla…
o forse no… non so, vedremo come si svilupperanno le
cose!
aries_no_nike: COMUNICAZIONE interna, Seiya non
ha avuto un infarto.
E cavolo!
Ma ora mi sorge un dubbio: non è
morto perché ha avuto una botta di sedere o perché non sa neanche morire?!
*Questa si che faceva male! çnç*
ndr Seiya
*Oh, caro, non sai quanto male
potrei farti IO!!* ndr me
*Seiya corre a nascondersi sotto la
gonna di Saori*
Sotto la gonna? Ma dico: SOTTO la
gonna?! Com’è il panorama?
*Non male..!!* ndr Seiya
sagitta72: SEI perdonata, tranquilla, per
così poco! ^^
A quanto pare si, Kanon sta
mantenendo la promessa, ma solo perché gli fa comodo! XD
Sfruttatore!
I due si avvicineranno un giorno… *vede i due che si scazzottano* …un giorno… *i due continuano* …un giorno…
*continuano imperterriti*
Eh! Almeno fingete, cavolo!
Si, non resta che continuare a
leggere e aspettare ^^
HigurashiShinko: Ohi, che papiro!! XD Che bello, adoro i commenti lunghi!
e ora cerco di rispondere ordinatamente…
Innanzitutto grazie per i
complimenti, ci hanno fatto tanto piacere ^//^
Eh, i Bronzini-pidocchini
ci saranno, ci saranno… a loro tempo, ma ci saranno
anche loro!
L’idea dei lavori ce l’ha avuta… ecco, in realtà ci siamo messe sul letto tutte e due
a cercare un impiego adatto per ognuno,
quindi siamo a pari merito!
Anche tu sei ARRUOLATA *Stampa il bollo rosso sulla fronte*
Ah, hai preferenze di nomi o
mettiamo il tuo nick?
Tua zia un medico legale? Oooooh, che bello, la voglio conoscere! xDDD
bè, la risposta è un po’
cortina, ma spero di aver risposto grossomodo a tutto.. oh, sono un danno
quando si tratta di ordine!!! çcç