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Autore: Faffina    28/07/2010    6 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa provò Jake il giorno in cui scoprì di essere un licantropo?
Non dev'essere stato facile accettare la sua nuova natura.
La mia one shot ripercorre quei momenti.
"Secondo loro non è così male, non siamo mostri. E allora perché ho il divieto di rivedere Bella? Potrei farle del male, potrei perdere il controllo. Perché i pensieri di Sam non riescono ad abbandonare l'immagine del volto sfregiato di Emily?
Non siamo mostri, dicono."

Storia terza classificata al contest di fan fiction del Jacob Black Europe.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BROKEN

 

Questa piccola shot è dedicata a tutte coloro 
che mi seguono con Noon Moon, vi adoro, 
senza di voi la mia ff non sarebbe niente.

 

L'aria fredda che entra dai finestrini aperti mi scivola addosso asciugando il sudore dalla mia pelle, mentre Bella accanto a me si stringe fra le braccia per scaldarsi e mi guarda preoccupata - Jake, hai la febbre? Sei bollente! -
La mano di bella sulla fronte mi fa rabbrividire. E’ gelida, o forse sono io che scotto. Mi sento un po' strano effettivamente, un senso di calore mi avvolge, proviene da dentro, nulla a che vedere con la fredda serata di Forks.
- Sono sano come un pesce, sei tu che hai le mani ghiacciate. - replico. Ma ora che l'ho detto non ne sono più così sicuro, una sensazione di malessere mi assale. La scaccio infastidito, cercando di relegarla nell'angolo più lontano della mia mente. Siamo soli nella mia macchina, finalmente soli, non posso sentirmi male proprio adesso. Mi volto a guardarla sforzandomi di continuare a sorridere, per non farla preoccupare.
All'improvviso è come se i miei sensi diventassero più acuti, per un attimo riesco a distinguere perfettamente il volto ansioso di Bella, nonostante il buio, e posso sentire il rumore del suo cuore che accelera quando la cingo con un braccio. Confuso scuoto la testa e la strana sensazione scompare così com'è arrivata.
Cosa mi sta succedendo? Mi fisso le mani, che tremano leggermente.
- Mi autoinviterei da te... - riesco a dire, prima che uno spasmo mi scuota dalla testa ai piedi - Ma forse è meglio che vada a mettermi a letto. -
Bella mi fissa in ansia, forse pensa che farò la fine di Mike. Ma non sto per vomitare e quello che sento non ha niente a che vedere con una normale influenza.
Resta a guardarmi mentre mi allontano, decisamente non è stata la serata che mi aspettavo. Ho fretta di arrivare a casa, ogni momento che passa mi sento sempre peggio, alla sensazione di calore si è aggiunto un dolore sordo ai muscoli, li sento tendersi e contrarsi faticosamente ad ogni mio movimento, anche respirare è diventato difficile e doloroso.
Le mie mani strette convulsamente al volante hanno uno spasmo e la macchina sbanda. Rallento, ormai quasi incapace di guidare, non è una grande idea schiantarsi contro un albero proprio ora che le cose con Bella iniziano a girare nel verso giusto. Nonostante il dolore mi viene da sorridere ripensando alla nostra conversazione. Gli piaccio, gli piace stare con me. Non nel senso che vorrei io, ma per quello c'è tempo. Non ho dubbi sul fatto che staremmo benissimo insieme, devo solo aspettare che se ne accorga.
Tiro un sospiro di sollievo quando vedo da lontano le pareti sbiadite di casa. Faccio un respiro che sibila attraverso ai denti serrati e mi concentro su quella visione familiare. Ancora pochi secondi.
La luce in salotto è accesa, questo vuol dire che mio padre è ancora sveglio e che mi accoglierà con mille domande alla vista della mia faccia. Incrocio il mio guardo nello specchietto, il volto livido e l'espressione contratta, e raccolgo le ultime energie nello sforzo di apparire rilassato.
Incapace di centrare la porta del garage abbandono la macchina sul ciglio della strada, ma le mie mani tremano troppo per riuscire ad infilare la chiave nella serratura. Billy, che mi ha sentito arrivare, spalanca la porta e rimane ad osservarmi ad occhi socchiusi. - Jake, sei sicuro di stare bene? Sei pallido. -
- Probabilmente ho preso l'influenza che c'è in giro. - Replico per evitare ulteriori domande.
Crollo sul letto completamente vestito, mentre sento i muscoli contrarsi nel tentativo di tenere a bada il dolore che ora si è diffuso in tutto il corpo. Ho l'impressione di andare a fuoco, il calore mi brucia da dentro le ossa. Anche il battito del cuore fa male.
Pensavo che a letto sarei stato meglio, ma la strana sensazione aumenta e così il dolore. Il rumore della sedia a rotelle di Billy si avvicina e si ferma sulla porta.
- P-Papà... - balbetto, faticando a parlare - Non credo di stare bene. -
Il dolore continua ad aumentare ad una velocità che mi spaventa, si è esteso alle ossa, alle giunture, persino alla pelle, ogni parte di me sembra tendersi fino a spezzarsi. Non oso muovermi, ho paura di sbriciolarmi in mille frammenti, non sono mai stato così male.
Billy resta in silenzio, mi fissa con uno sguardo strano. Non si muove e non fa niente per avvicinarsi, sembra aspetti qualcosa.
- Papà! - urlo mentre sento la rabbia montare, è un'emozione violenta e irrazionale, che non sono sicuro di riuscire a controllare. Un ringhio mi sfugge dai denti serrati e lo fa sobbalzare.
- E' tutto a posto, Jacob. - mormora.
Non so che cosa sia a posto, di sicuro non io.
Un tremito mi scuote in tutto il corpo e mi sembra di nuovo di avere i sensi amplificati, posso distinguere ogni ruga di preoccupazione sul suo volto, la barba mal rasata, il lieve sibilo nel suo respiro. All'improvviso un suono stridulo mi trapassa i timpani e mi fa sobbalzare, solo quando mio padre solleva la cornetta del telefono capisco da dove proviene.
Posso sentire la voce preoccupata di Bella che chiede di me, avevo promesso di chiamarla. Allungo una mano tremante per farmi passare il telefono, ma Billy mi ignora e riattacca senza smettere di fissarmi.
- Perché non me l'hai passata? - Ringhio stupendomi della rabbia che affiora dalla mia voce.
Mio padre indietreggia senza rispondere. Balzo in piedi ignorando i muscoli in fiamme, il mio corpo trema senza che io riesca a controllarlo e la rabbia mi scorre nelle vene come acido. - Almeno lei si preoccupa di sapere come sto! - Urlo, ma le mie ultime parole vengono inghiottite da un ruggito disumano, mentre con un rumore di stoffa strappata la stanza cambia prospettiva e diventa d'un tratto troppo piccola.
Sobbalzo, mi volto di scatto urtando una lampada e solo quando mi allungo tentando di prenderla noto le gigantesche zampe coperte da un folto pelo rossiccio. Al posto della mia esclamazione di sgomento, emetto un ringhio terrificante che copre il rumore del vetro che si infrange a terra, è un verso che non ha nulla di umano.
Sono io? Riconosco i brandelli dei miei vecchi vestiti, sparpagliati sul pavimento due metri più in basso.
Non è possibile. Il dolore mi ha fatto andare fuori di testa?
Lentamente, riluttante, mi volto verso il piccolo specchio appeso alla parete. Tengo gli occhi serrati, ho paura di ciò che vedrò riflesso. Magari è la febbre, magari sto sognando.
La mia ultima speranza si spezza nel momento esatto in cui incrocio lo sguardo del mostro che mi fissa, due occhi neri fin troppo familiari su un volto che non è più il mio. Con una zampata lo specchio finisce in mille pezzi.
Non resto a guardarlo cadere, le mie nuove zampe corrono già verso la foresta come se non avessero mai fatto altro. Oltrepasso Billy senza voltarmi a guardarlo, ho paura di ciò che potrei leggere nei suoi occhi. Rabbia, terrore, disgusto. Le stesse emozioni che ho visto nei miei.
E' di nuovo al telefono, lo sento fare il nome di Sam, poi oltrepasso la porta ed esco nella notte. Il dolore è sparito, corro senza fatica per un tempo che mi pare infinito finché non perdo il senso dell'orientamento e mi arrendo a quello che sono diventato.
Crollo a terra, con la testa fra le zampe, in una posizione stranamente familiare. Un guaito, che è un misto di dolore e disperazione, mi sfugge dai denti, ho gli occhi umidi e un groppo in gola, chissà se i mostri possono piangere.
Sono sul punto di scoprirlo quando sento qualcuno parlare. Balzo in piedi ringhiando prima di accorgermi che assieme alle voci mi arrivano anche delle immagini e che sta succedendo solo nella mia testa. Sento Sam, Jared, Paul e persino di Embry. Non me lo sto immaginando, posso leggere i loro pensieri, anche loro ci sono passati e scopro come fare per tornare umano, devo solo calmarmi. Mi dicono che non è così male, che non siamo mostri.
E allora perché ho il divieto di rivedere Bella? Potrei farle del male, potrei perdere il controllo.
Perché i pensieri di Sam non riescono ad abbandonare l'immagine del volto sfregiato di Emily?
Non siamo mostri, dicono.
Mi fisso le zampe, immagino l'effetto degli artigli sulla fragile pelle di Bella. Non siamo mostri. 
Un cervo sbuca da dietro un albero e percepisce la mia presenza fuggendo terrorizzato.
Senza muovere un muscolo lascio che il mio corpo abbandoni la forma di lupo, avevano ragione, in un attimo sono di nuovo me stesso. Le voci e le immagini nella mia testa sono sparite e mi ritrovo di nuovo solo, nella mia pelle nuda e umana.
Nel silenzio immobile che si è creato, dove nessuno mi può vedere, mi abbandono sulle foglie umide e lascio che le lacrime scendano a bagnarmi le guance.

 

 

 


°Angolo dell'Autrice°

Questa ff si è classificata terza al contest di fan fiction del http://jacobblack.forumcommunity.net/! Ragazze, vi ringrazio tantissimo per avermi votata ^^ So che vi dico sempre le stesse cose, ma è la verità, sono contentissima che la mia shot vi sia piaciuta! Era da un po' che volevo scrivere della prima trasformazione del nostro bel lupacchiotto e questo contest me ne ha dato la possibilità ^^

Partecipa inoltre al contest Raindrops  - When it’s all crashing down – di Hilary.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate anche voi popolo di EFP :-) (critiche incluse ovviamente!) 
Un bacione 
Faf

PS colgo l'occasione per ringraziare tutte voi che continuate instancabilmente a commentare le mie altre "opere" ^^ Siete stupende, le lettrici che ogni scrittore vorrebbe! E dal momento che sono in vena creativa, non dovrete aspettare molto per leggere qualcos'altro di mio.. :-)


   
 
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