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Autore: Benzina    28/07/2010    6 recensioni
L’eterna lotta contro il Male combattuta da due giovani eroine.
Fra viaggi e battaglie capiranno cosa vuol dire lottare per un obiettivo, cosa significa diritto alla propria libertà e felicità. Il tutto attraverso i valori più nobili dell’essere umano: il valore, l’amicizia, la lealtà, il coraggio, il senso del dovere e l’amore.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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S A M H A I N



L’aria che si respirava quella sera a corte era frizzante, piena di vivacità e spensieratezza .

Come ogni anno Re Marven aveva organizzato un grande banchetto

per festeggiare l’avvento dell’anno nuovo .

Era il 31 di Ottobre nell’Isola di Emblemon e Samhain era alle porte .

A Salem tre splendide sorelle, le figlie del re, danzavano in cerchio , mescolandosi alla folla presente a corte, deliziando la vista del padre e dei suoi ospiti con i loro movimenti sinuosi e dolci, che risaltavano la loro appartenenza alla stirpe elfica .

Regnava di sottofondo una musica trascinante, a tratti melanconica, proveniente da un flauto che un bardo suonava per allietare la serata del suo padrone .

L’intera sala ribolliva di profumi, provenienti dall’ampia tavolata imbandita per i festeggiamenti . Su di essa era raffinatamente esposta la migliore selvaggina che i cacciatori del re potessero procurare, pietanze che aspettavano solo di esser gustate con vino, birra e idromele a fiumi .

Ad un certo punto il bardo smise di suonare e nella stanza da pranzo cadde il silenzio .

Re Marven sollevò il calice colmo di vino ed invitò tutti i commensali a fare lo stesso .

« Amici miei, » disse schiarendosi la voce « diamo il benvenuto alla notte degli spiriti!

Con il sopraggiungere dell’inverno festeggiamo adeguatamente l’inizio di un nuovo semestre, augurandoci che esso ci porti fortuna e un buon raccolto per la prossima stagione!

Per stanotte e per i prossimi due giorni dimentichiamo gli affanni terreni e dedichiamoci al culto del Dio e della Dea! Onoriamo i nostri cari defunti e apriamo la nostra mente affinché sia pronta a ricevere i loro messaggi e le loro apparizioni! ».

Un applauso si propagò per la sala . Tutti gli invitati pendevano dalle labbra del Re.

« Ed ora, continuiamo a divertirci! » gridò e la festa ricominciò ancora più allegra di prima.

 La bella Morwen, secondogenita del re, smise di danzare e cominciò ad esporre sui davanzali piccole rape che durante il giorno aveva intagliato .

Al loro interno collocava una piccola candela, simbolo della speranza contro l’oscurità che l’inverno recava seco .

Nel frattempo alcune dame iniziarono ad intonare i canti tradizionali della festa , i bambini stanchi si riunirono in cerchio intorno a qualche vecchio saggio in cerca di orecchi per le sue storie fantastiche e le indovine continuavano a presiedere sedute divinatorie .

Ma all’improvviso un rumore sovrastò le voci degli invitati : qualcuno picchiava alla porta. Immediatamente un servo andò ad aprire il grande portone d’accesso alla sala, facendo entrare un ospite molto atteso : Re Hirduin di Faith fece il suo ingresso accompagnato dal suo vasto seguito . Re Marven batté con gioia le mani e si alzò dal suo trono andando gaio incontro al suo vecchio amico .

I due sovrani si strinsero in un abbraccio informale che sottolineava il profondo legame che li univa .

« Benvenuto, amico mio! Benvenuto a Salem! » urlò Re Marven .

« Sei in ritardo! Ma d’altronde la notte è lunga e non siamo che all’inizio dei nostri festeggiamenti! Orsù dimmi : com’è stato il viaggio ? » chiese il Re.

Per la prima volta dal suo ingresso in sala Re Hirduin parlò :

« È stato un ottimo viaggio, sire, anche se il tempo non è stato per tutto il tratto favorevole. » rispose Hirduin levandosi il mantello da viaggio e porgendolo alla dama che gli stava vicino . Egli era di altezza statuaria, un tratto non molto comune tra la sua gente, e di gran vigore fisico . Re Hirduin aveva larghe spalle e lunghe braccia, proprie di un cavaliere .

Il suo volto, dai lineamenti severi ma attraenti, era adornato da due gemme preziose :

splendidi occhi marroni, profondi, specchi di un’anima buona .

Un po’ di barba, perfettamente rasata, gli dava un aspetto ancor più virile e dignitoso e

sebbene non fosse più il giovane capitano avventato di una volta, la bellezza continuava a dimorare in lui, concedendogli un’aura di regalità e rispetto ad ogni movimento .

Re Hirduin giungeva a Salem dalla lontana Faith, la più grande e maestosa città del Regno del Nord .

Il suo viaggio era stato di durata di una settimana, poiché egli aveva dovuto attraversare con il suo seguito e la sua scorta tutte le terre del Nord fino ad arrivare alla città elfica di Lena . Da lì il Re aveva proseguito verso sud e si era imbarcato vero l’Isola di Emblemon, patria del suo anfitrione .

« Sarai stanco, Hirduin. Vieni a sederti con me! » disse Marven, conducendo il suo amico al tavolo dove lentamente gli invitati stavano riprendendo posto .

Egli si sedette a destra del capotavola ed intraprese una lunga conversazione con il re che non vedeva da troppo tempo .Sedute di fronte a lui vi erano le tre figlie di Marven : Aranel, Morwen e Fimbrethil .

Il Re le chiamava le sue gioie, le reminescenze della sua adorata sposa defunta .

La moglie di Re Marven, un’ elfa di nobile stirpe proveniente dal Regno del Sud, era infatti morta diciotto anni prima nel dare alla luce Morwen lasciando il cuore del Re un luogo impervio nel quale entrare .

Quella sera le sue gioie erano uno spettacolo di meravigliosa bellezza al quale assistere :

Aranel, la Stella del Re, la primogenita, indossava una semplice veste in raso color di rosa  dalle maniche a punta  che risaltava ancor di più il biondo dei suoi capelli e l’azzurro dei suoi occhi .  Era un creatura sempre col sorriso a fior di labbra, amante delle arti e soprattutto della danza, diventata la padrona di casa subito dopo la morte della madre . Era lei ad occuparsi del padre e dei suoi bisogni . Ed era lei che coordinava i lavori delle ancelle, dei servi e dei domestici .

Poi vi era  Fimbrethil, l’Esile Betulla, sorella gemella di Aranel, una  fragile creatura in abito con strascico color verde acqua, cucito da lei stessa .

Era una ragazza molto alta, e molto diversa dalla gemella . Se Aranel era di carnagione chiara e aveva lunghi boccoli biondi, lei era di carnagione olivastra e con lunghi capelli neri lisci come l’olio . La bocca sottile e il naso all’insù completavano il viso, così delicato da sembrare di porcellana . La sua descrizione si sposava perfettamente con il suo carattere schivo e riservato , amante dei sentimenti semplici e della tranquillità .

Infine la terza giovane, Morwen, la Fanciulla Scura, era un concentrato di allegria,coraggio e orgoglio dentro una piccola veste in velluto verde scuro, decorata da foglie dorate, dalla linea scivolata e dalle maniche molto ampie . Una giovane strega bionda, iniziata al culto degli Dei dalla governante . Era una mezzelfa dal carattere forte, che amava tirare con l’arco e di scherma, il canto e le antiche leggende del suo popolo .

Fu così che osservandole nella mente di Re Hirduin balenò nuovamente un’idea rinchiusa nei meandri del suo cuore ormai da molto tempo . Si trovò a desiderare la compagnia di una di quelle fanciulle,ed era certo che al suo sol domandare , il suo ospite generoso, gliene avrebbe offerta una in sposa . Si ricordò in quel momento del dono che aveva portato con sé lungo il viaggio e dunque mandò a chiamare il suo servitore con l’ordine di andarlo a prendere .

Dieci minuti dopo il giovane servo tornò con un pacco e inginocchiandosi, lo offrì a Re Marven .

 

« Un dono del mio sire, Re Marven » annunciò il ragazzetto .

Il Re di Salem strappò immediatamente l’involucro del pacco, volgendo uno sguardo di gratitudine all’amico .

« Sbalorditivo! » esclamò vedendo l’arma che si passava tra le mani :  una splendente spada .

« è stata forgiata dai nani di Knar . è un’ottima lama, amico mio » disse Hirduin certo di averlo conquistato .

Infatti Re Marven l’osservava ancora :nel pomolo era incastonato uno smeraldo e aveva l’impugnatura e la guardia d’oro .

La lama era di forte acciaio nel quale erano incise delle rune che significavano “ Nyang, fortuna al portatore” .

« Spero sia di tuo gradimento » continuò Hirduin .

« Certamente! » esclamò il Re che nel frattempo faceva ammirare l’arma ad alcuni commensali.

Hirduin gli diede una pacca sulla spalla .

« A questo punto, tocca a me donarti qualcosa a mia volta. »  sentenziò Re Marven .

“ Ma cosa?” si chiedeva quando ad un certo punto la risata cristallina di una delle sue figlie lo colpì .

Si girò verso la ragazza e capì cos’avrebbe dovuto fare .

« Ecco il dono adeguato! » disse sottovoce ad Hirduin.

« Che cosa, sire? » domandò l’altro .

« Se vorrai, potrai prendere come tua sposa la minore delle mie figlie : Morwen ».

« Tu mi onori con questo regalo! ».

« Sciocchezze! Glielo comunicherò quando la festa sarà conclusa ma ora, divertiamoci e festeggiamo con gioia fino all’alba! » concluse Re Marven, noncurante di ciò che la sua decisione avrebbe potuto provocare in un cuore indipendente come quello di Morwen.

Cominciò il banchetto e tutti i commensali si buttarono sulle deliziose pietanze che man mano venivano servite . Poi, una volta finito il pasto, si ridiede il via alle danze e iniziarono i riti principali : lo sbucciamento della mela  e l’immersione di questa .

Lo sbucciamento della mela consisteva nello sbucciare appunto il frutto e vedere, in base alla lunghezza del pezzo sbucciato, quanto sarebbe stata lunga la propria vita .

L’immersione, invece, preannunziava che la prima persona che avesse morso una mela immersa in un catino d’acqua si sarebbe sposata entro l’anno .

Il festeggiamento per il Giorno dei Morti continuò fino alle prime luci dell’alba,indi il Re,

 le figlie e i suoi ospiti andarono a riposare .

 

Note dell'autrice

 I nomi Morwen e Fimbrethil sono proprietà di J.R.R.Tolkien.

Spero questo racconto vi piaccia, naturalmente. La sua stesura non è delle più semplici, ma mi diverte moltissimo :)

Ci saranno molti colpi di scena e tanti bei capitoli... se ne avrete voglia, potrete farmi compagnia durante il cammino ;)


   
 
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