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Autore: Ikiryuuame    29/07/2010    4 recensioni
Ti vedo lì, tutti i giorni, davanti a quel negozio di fiori da ormai tre settimane. Non ho ancora avuto il coraggio di avvicinarmi e parlarti, quasi avessi paura che tutto possa sparire nel nulla.. Che tu possa sparire nel nulla…
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ti vedo lì, tutti i giorni, davanti a quel negozio di fiori da ormai tre settimane. Non ho ancora avuto il coraggio di avvicinarmi e parlarti, quasi avessi paura che tutto possa sparire nel nulla.. Che tu possa sparire nel nulla…
Non so come ti chiami, non so da dove vieni, non so niente di te. L’unica cosa che so è che ormai nella mia testa ci sei solo tu. Un ragazzino dagli occhi verdi, con uno strano ciuffo e un’espressione sempre arrabbiata sul volto…
Mi chiedo a che pensi, stando ore lì davanti, ad osservare i fiori.
Mi chiedo se ti sei mai accorto che ti spio ormai da giorni, per minuti che passano troppo in fretta.
Vorrei poterti parlare, vorrei poterti toccare, ma qualcosa dentro di me, lo impedisce.
Ogni tanto vedo nascere sulle tue labbra un triste sorriso, che ti rende ancora più bello e malinconico. Vorrei sapere che male ti affligge, perché sei triste… Vorrei poterti aiutare…
Vorrei essere la medicina che cura il tuo cuore.. Vorrei veder nascere sulle tue labbra un sorriso felice… Un sorriso vero…
Che stupido che sono. Neanche ti conosco e tu probabilmente neanche sai che esisto…
Vorrei sapere il tuo nome. Questo mi è concesso?
I giorni passano e tu alla stessa medesima ora della sera, sei lì, davanti allo stesso mazzo di rose che sta appassendo. Ogni tanto le accarezzi ed ecco che sul tuo viso torna quel piccolo segno di tristezza…
Più mi sforzo di capire questo tuo comportamento, più le mie idee si confondono e tu rimani avvolto da questo alone di mistero che non riesco a cancellare…
Passano le settimane e tu, ti fai vedere sempre più di rado.
Porti uno strano cappello che nasconde i tuoi capelli bruni, tanto belli quanto morbidi... O per lo meno, è quello che penso, visto che ancora non ho avuto il coraggio di avvicinarti.
La tua pelle è pallida e sei dannatamente più magro.
Cosa ti sta succedendo? Non capisco…
Vedo che parli con il fioraio. Allora qualcuno che ti conosce c’è!
Gli chiedi di non buttare via quelle rose, non ancora. Anche questo l’ho capito dai tuoi sguardi, e dai tuoi gesti.
Il signore acconsente e riappoggia il mazzo, ormai quasi morto, lì, nel suo solito posto.
Te ne vai già? Di solito rimani di più a guardare quelle rose. Da quel giorno non ti vidi più… è passato un mese ormai. Perché non sei più venuto? Le rose sono ancora lì… Secche… Morte.
Forse è perché sono diventate brutte che non sei più venuto ad ammirarle?
Mi avvicino cautamente a quei fiori e questa volta sono io ad accarezzarli.
Il fioraio si avvicina e mi appoggia una mano sulla spalla.
Prende in braccio il mazzo di rose e me lo porge.
-So che lo guardavi tutti i giorni venire qua ad ammirare queste rose. Lovino... Era un bravo ragazzo. Mi ha chiesto di darti queste.-
Lovino… è così allora che ti chiami! Sorrido sapendo che ti sei accorto di me. Sorrido di quel tuo dono, ma il mio sorriso dura ben poco. Non appena analizzo il resto della frase, infatti sparisce, lasciando spazio ad una paura terribile…
Era? Come era?
No... Non era possibile.
Sposto lo sguardo dal fioraio, dai cui occhi erano tornate a sgorgare lacrime, alle rose secche.. Alle tue rose.
Inizio a correre disperato nell’unico luogo in cui speravo di non trovarti… Nell’unico luogo dove però sapevo che eri…
Apro il grande cancello, mentre il cuore mi batte forte in gola e le lacrime spingono per uscire. Inizio a cercarti ovunque, pregando Dio di non trovarti… Ma furono preghiere inutili, perché eri lì…

1988-2010 Lovino Romano Vargas.

Mi avvicino alla lapide, tremando, accarezzo la tua foto, e lo vedo... Per la prima e unica volta sono riuscito a vedere il tuo sorriso… Vero.. Felice..
Mi inginocchio avvertendo chiaramente il mio cuore spezzarsi. Appoggio le rose sulla tua tomba iniziando a versare lacrime.
Avevi un tumore, vero?
Sarei dovuto starti vicino invece che ammirarti da lontano. Chissà, forse sarei riuscito a farti sorridere di nuovo, prima che tu sparissi in questo modo. Sono stato uno stupido.
Chissà cosa pensavi di me, vedendomi fissarti per ore.
Anche io ero tutto il tempo nei tuoi pensieri come tu lo eri nei miei?? Oppure, pensavi che fossi solo un maniaco?
Non lo scoprirò mai. Sono stato troppo codardo per avvicinarmi e dirti un semplice ciao. L’unica cosa che so, è che adesso non ci sei più. Non verrai più a vedere le rose, poiché queste sono morte con te.
Ecco cos’eri piccolo Lovi… Una rosa… Bellissima.. Tremendamente fragile… Ma con le spine. Hai lottato fino all’ultimo, vero? Ma sapevi già che la tua fine era vicina. Sei vissuto e morto proprio come una rosa.
Una magnifica rosa.
E adesso io sono qui. Uno stupido uomo a piangerti, oh mia bellissima rosa.
Sono qui a bagnare il tuo terreno con le mie lacrime, sperando di far germogliare qualcosa che possa rappresentarti.
Anche se non ho potuto dirtelo, perché non ne ho avuto il coraggio, sappi che ti amo, mio bellissimo fiore.



Salve a tutti!!
Come prima cosa volevo dedicare questa fanfi alla mia Lovi, senza la quale probabilmente non sare riuscita a concludere un cavolo!
Come seconda cosa, ringrazio tutti quelli che leggeranno e commenteranno!
Spero vi sia piaciuta e spero di non essere andata in Ooc...
Un bacione Alaska-chan ^3^
  
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