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Autore: Yusaki    30/07/2010    8 recensioni
Nella storia della Lituania e della Russia ci sono state tante guerre, fra loro, contro altri, per conquistare qualcosa che desideravano. Dal primo sguardo che si sono scambiati, alla guerra fra Ivan e il suo piccolo Toris. Tutti gli avvenimenti che, nel bene e nel male, hanno vissuto insieme...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Lituania/Toris Lorinaitis, Russia/Ivan Braginski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare voglio ringraziare Oz, che spronandomi continuamente è riuscita infine a farmi scrivere questo capitolo, e grazie alla sua costanza potrò probabilmente migliorare i miei tempi di scrittura!

 

Un’altra lunga attesa, ma trovate oggi un capitolo più lungo dei precedenti. Ed è un capitolo difficile, cupo, perché si snoda dagli inizi della prima guerra mondiale, con uno scorcio sulla situazione estera, al preannunciarsi di come potrebbe finire. Con l’estate fioriscono di nuovo i girasoli, ma in Russia vi è ancora la neve e l’inverno, adesso che gli Zar deludono il loro popolo…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<< Non siete voi a dover decidere, aru! >>

Lituania chiuse gli occhi e inclinò il volto, un’espressione di sofferenza che si dipingeva chiara sui suoi tratti.

<< Non potete decidere cosa farne di me, aru! >> gridò di nuovo Cina, con voce rotta, scansando bruscamente la mano che Giappone gli stava porgendo.

<< Invece possiamo, sai? >> contestò soavemente Russia, con un sorriso candido. << Ormai hai perso così tante volte… >>

Cina si morse il labbro inferiore, respingendo di nuovo le mani gentili di Giappone e fissando quell’arto come avrebbe fissato una spada insanguinata pronta a ferirlo.

Lituania riaprì gli occhi giusto in tempo per vedere lacrime di rabbia solcare il viso del cinese, prima che Russia entrasse nel suo campo visivo, grande, in contrasto con i due piccoli orientali, e tendesse una mano verso Cina.

Giappone intervenne in meno di un istante, ed una katana scintillante quasi sfiorò la gola di Russia.

<< Giappone >> il russo sorrise ampiamente << Non pensare che sia solo tuo >> commentò, crudele, accennando con la testa a Cina.

La situazione rimase quella per interminabili secondi.

Poi Russia arretrò, Giappone abbassò la katana, Cina si voltò dall’altra parte.

<< Andiamo, Lituania >> gli ordinò Russia, passandogli accanto. Lituania lo seguì, cercando di non pensare al dolore che si faceva sempre più forte, dalla parti dello stomaco.

 

Lituania sapeva quanto era orribile subire l’occupazione di un’altra nazione.

Ma assieme alla compassione in lui si mescolavano anche rassegnazione e gelosia, sentimenti a cui comunque non poteva permettere di prevalere, in quanto la situazione nella quale si trovavano non glielo permetteva.

Già, la situazione…

Fervevano preparativi, ministri stranieri entravano in casa di Russia, si accordavano, firmavano, uscivano, un via vai che poteva significare una cosa sola: una cosa che si respirava nell’aria assieme alla paura ed all’adrenalina, entrambe che erano aumentate sempre di più fino a rendere l’aria russa densa come crema. Il culmine era giunto, infine, nel giugno 1914.

<< Russia-san, sta andando da Serbia? >> domandò quella mattina Lituania, intento a preparare la valigia del suo padrone.

Russia lo scrutò attentamente, come se cercasse qualche traccia di gelosia nella sua espressione. Non ve ne trovò.

Lituania non si sentiva geloso di Serbia, nonostante Russia avesse deciso di proteggerlo.

Lituania…provava pena per quella piccola nazione, un bambino che già veniva sfruttato per gli scopi di imperi più grandi di lui.

<< Si, ma tornerò presto. >> rispose Ivan, avvicinandoglisi.

Toris si fermò quando le mani del russo circondarono le sue, impedendogli in modo insolitamente gentile di continuare il suo lavoro. Alzando lo sguardo su di lui il lituano poté accorgersi di quanto il sorriso di Ivan apparisse teso adesso che non c’erano altre nazioni a cui far credere che andava tutto bene.

Toris sapeva che probabilmente in quel viaggio Russia sarebbe incappato negli eserciti austriaci e tedeschi, ma Russia era forte, tremendamente forte, dunque non aveva di che preoccuparsi.

Eppure si preoccupò, sentì un brivido freddo mentre baciava le sue labbra.

<< Hai paura per me? >> il tono di Ivan era scherzoso, ma allo stesso tempo si era lasciato sfuggire una nota di piacevole sorpresa per i sentimenti del lituano, quest’ultimo che tornò ad occuparsi della valigia annuendo una volta in risposta, avvalendosi delle lunghe ciocche di capelli bruni per nascondere le guance arrossate.

Improvvisamente Toris sentì le mani dell’altro sollevarsi, strappandogli un sospiro di sollievo perché la sua presenza così incombente gli dava sempre l’impressione di essere fagocitato; tuttavia anche il calore che aveva sperimentato sulle dita sembrò svanire, lasciandosi dietro solo un residuo formicolio là dove il corpo del russo era entrato in contatto col suo. << Sono una grande nazione >> disse solo Russia, prima di lasciare la stanza.

Parole che anche Lituania pensava e che si sforzò di fermare nella mente durante l’assenza di Ivan.

 

Era incredibile come quell’uomo riuscisse a metterlo a disagio.

Lituania cambiò bruscamente direzione, fingendo di essersi accorto che le rose nel corridoio di sinistra fossero state sistemate male. Si fermò davanti ad esse, concentrandovi tutta l’attenzione, le dita che rassettavano morbidamente la semplice composizione di quei fiori che Francia aveva donato a Russia, in qualità di suo nuovo alleato.

Ma come sempre ecco che sentiva ancora lo sguardo ceruleo di quell’uomo trafiggerlo, affondare come un coltello che intendesse tagliargli via tutta la carne, tutta, fino a trovare il cuore pulsante e leggerci dentro ogni sua emozione.

La sgradevole sensazione si attardò su Toris anche quando i passi di Rasputin si fecero flebili e lontani.

<< Lituania… >>

Sentendosi chiamare Lituania si voltò, ritrovandosi accanto Estonia e Lettonia, quest’ultimo che tremava più del solito guardando nella direzione in cui il mistico era come svanito; notando ciò Estonia mise una mano sulla spalla del biondo, come per tranquillizzarlo, tenendo però l’espressione seria e lo sguardo su Lituania.

<< Quell’uomo è riuscito a farsi ammettere di nuovo alla presenza della zarina e di suo figlio >>, lo informò, senza degnarsi di pronunciare il nome di Rasputin. Poi come incapace di trattenersi aggiunse: << Tu…tu credi che abbia davvero dei poteri? >>

Lituania parve pensarci, pur consapevole dello scetticismo di Estonia. << Indubbiamente è una persona particolare. >>

<< M-mi mette i brividi. Ma in modo diverso da Russia. >> commentò Lettonia, mentre i tre si incamminavano verso un punto imprecisato della grande casa.

<< Spero che torni presto >>, sospirò Toris, abbassando lo sguardo sul pavimento; sia Eduard che Raivis lo guardarono con stupore così il lituano rivolse loro un sorriso nervoso << Forse Russia-san potrebbe mettere a posto le cose, cacciare quell’uomo e far ragionare la zarina. Altrimenti temo che il popolo…>>

<< Il popolo cosa? >> commentò una voce stanca, dietro di loro.

Sussultarono, tutti e tre, e come un’unica entità si voltarono nello stesso istante, ma le loro reazioni di fronte a Russia furono diverse.

Toris non si era aspettato di rivederlo così improvvisamente, senza neppure esser dovuto andare ad aprire la porta; era tornato davvero presto, per di più sembrava stare piuttosto bene, e questo dette a Lituania un tale sollievo che per poco non si sentì girare la testa.

<< Bentornato Russia-san >> lo salutò, seguito a ruota dai fratelli.

<< Devo vedere lo Zar >> li informò seccamente però Russia, precedendo qualsiasi altra parola. << Rasputin era di nuovo qui >>, aggiunse, le iridi ametista che parevano scurirsi per una qualche emozione negativa.

<< Russia-san, dovrebbe riposarsi… >> tentò Toris, notando che i vestiti della nazione più grande erano laceri in alcuni punti, e vi era del sangue secco a decorarli macabramente.

Russia non parve sentirlo, si diresse a passo di marcia verso la stanza dei suoi superiori lasciando i baltici indietro, ad osservare la grande schiena ferita del loro padrone.

 

Lituania aveva grandi cicatrici che gli solcavano la schiena, andavano dal collo in giù, giungendo a sfiorare la base della spina dorsale. Toris era abituato a quelle antiche ferite, anche se non gli piaceva vederle riflesse nello specchio della sua stanza.

Invece non era abituato affatto alle rosse lacerazioni sulla pelle chiara della schiena di Russia, riportate durante le ultime battaglie. Agli occhi del lituano quelle nuove ferite sembravano spropositatamente grandi, grandi e sbagliate, tanto da spingerlo a volere che non ci fossero. Accostò il suo corpo a quello di Ivan, coprendo con il petto e il busto il più possibile della sua schiena e abbracciandolo, evitando con le mani altre lesioni purpuree sull’addome, provocate forse da nuove armi da fuoco.

Russia guardava la nuda parete davanti a lui, sulla quale si faceva strada la luce dell’alba che, forzate le ante della finestra, si era introdotta nella stanza con un bagliore biancastro, fastidioso. I muscoli del corpo imponente si tesero sotto le braccia del lituano, che si scostò in quanto Russia sembrava voler prendere i vestiti riposti ai piedi del letto.

Mentre Toris provvedeva a sua volta a vestirsi la luce inghiottì del tutto la camera, assieme ad uno spiffero gelido che svanì non appena Russia richiuse la finestra. Le imposte però erano state aperte e il più grande guardava fuori, assorto.

<< Lituania, prepara la colazione e poi va’ a prendere del kvass, in città >>, ordinò piattamente Russia, inducendo Lituania ad una reazione di perplessità prontamente celata. Il kvass? Perché? Una bevanda così poco alcolica a cui Russia aveva sempre preferito la vodka…

<< Si, Russia-san >>, rispose tuttavia Lituania, ritenendo che non fosse il caso di contestare quella richiesta.

Probabilmente c’erano ragioni che non conosceva.

 

Quando arrivò alle prime case di Mosca non si accorse di quanto sembrassero silenziose. Le strade erano deserte, eppure Toris non vi fece troppo caso perché quelli erano tempi duri, per tutti.

Però anche nel negozio non c’era nessuno.

Le porte erano aperte, così le spinse, chiamò, nessuno rispose, entrò, in una serie di azioni sempre più titubanti. Nel silenzio schiacciante prese alcune bottiglie di kvass, lasciando del denaro sul tavolo, e uscì.

Al ritorno si accorse della mancanza di un qualsiasi rumore, del freddo ancor più intenso. La calma piatta delle strade era acuita dal tappeto di neve, un candido paesaggio opprimente che spinse il ragazzo ad accelerare il passò.

Alla fine si ritrovò a correre, col cuore in gola.

Se prima aveva pensato che c’era un silenzio inquietante adesso, a pochi metri dalla residenza di Russia, non poteva che pensare a quanto fosse tutto ancora peggiore. Rallentò, camminò con nuova incertezza…si fermò del tutto alle prime tracce rosse sulla neve.

Sangue. Spinse lo sguardo più in là. Un corpo. Un altro. Un altro ancora, riverso sul primo. Ancora sangue, ancora corpi. Troppi, più di quanti riuscisse a contarne, quella moltitudine di bocche che non potevano più parlare ma che comunque facevano risuonare fragorosa l’assenza di suoni.

Poi, lontano, vide lui.

Toris lasciò cadere il sacchetto con gli alcolici, riprendendo a correre.

<< Russia-san >>, un sussurro strozzato, mentre lo raggiungeva e si chinava su di lui.

Russia lo vedeva? I suoi occhi si spostarono su Lituania, ma non parvero riconoscerlo. Seduto, in mezzo alla neve, attorno a lui tanto sangue non suo e un fucile fra le mani.

<< Ivan >>, singhiozzò Lituania, capendo, sprofondando anche lui nella coltre bianca, abbracciando quella nazione che aveva dovuto sterminare non solo i suoi stessi figli, ma anche una parte di se.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1) Note a fine storia: La prima parte di storia si riferisce al tentativo di espansione russa in Cina, tentativo che portò Russia a scontrarsi con Giappone. Giappone ottenne però la vittoria, ed è stata appunto resa quella situazione per questo il carattere di Kiku può apparire un po’ più aggressivo del normale. Cina stesso è stato reso meno conciliante con il fratello a causa delle guerre di conquista da quest’ultimo effettuate.

2) Grigorij Efimovič Rasputin, nasce in Russia da una famiglia contadina ma grazie ai suoi presunti poteri mistici riesce ad ottenere un certo rilievo a corte, soprattutto presso la Zarina in quanto sembrava che Rasputin potesse lenire la malattia del figlio della sovrana, emofiliaco. Anche lui è in parte responsabile dello screditamento degli Zar.

3) Il terzo momento della fanfiction è dedicato alla rivoluzione del 1917. Riprende in parte una scena del manga, ma solo in parte il resto è stata pura e libera interpretazione.

 

4) Il Kvas È una bevanda russa fermentata, poco alcolica (tasso massimo di alcol: 2,2%), è molto comune in Russia fin dal tempi antichi. (Informazioni prese da Wikipedia, grazie a Dragon Girl 31, che mi ha permesso di ricordarmi che non avevo messo questa nota!)

 

 

 

 

----Angolo -stanzetta con pasticcini, the, e tanta Vodka- delle risposte alle recensioni! (a cura dell’autrice, di Ivan e di Toris, con l’aggiunta di un irritante Feliks e dell’inquietante Natasha, e dei due nuovi arrivati, il tremante Raivis, e Eduard, e… “Aru”? Con probabile incursione di Giappone…)----

 

Lituania: …

Russia: …

Yusaki: …

Lituania: …

Russia: …

Yusaki: …

Lituania: …

Russia: …

Yusaki: Ok, è stato un capitolo particolarmente triste, si, va bene, ho anche nominato uno sfacelo di volte il silenzio, sono pronta e disposta ad ammetterlo, ma smettete di fare quelle facce depresse!ç__ç Questo è l’angolo felice e stupido delle nostre assurde risposte alle recensioni, dove io finisco sempre per scusarmi per i ritardi e dove voi ridete di me senza alcuna pietà!

Russia: Hai ragione, ridere di te mi tirerà su di morale!

Yusaki: Quale gioia, cosa farei senza il suo sottile sarcasmo? Russia-san, la amo oltre ogni cosa!

Bielorussia&Lituania: …*Occhiataccia a Yusaki*

Yusaki: Salve cari lettori e recensitori, no, non sto cambiando argomento perché mi sento minacciata da due nazioni gelose, come potete pensarlo? Qualsiasi cosa crediate è comunque giunto il momento di rispondere alla prima recensione! *__* La prima è di Triadine

Russia: Che sembra aver capito benissimo che sei un’autrice lentissima negli aggiornamenti.

Lituania: Triadine, purtroppo con questa autrice ci vuole molta pazienza! È decisamente lenta, e anche piuttosto scema, ma in fondo le vogliamo bene.

Russia: E infondo io sono d’accordo con te Triadine, io e Cina stiamo piuttosto bene insieme.

Lituania: Io invece accordo il permesso di rapire Cina, basta che non stia qui.

Cina: Sai Lituania, un tempo sembravi una persona più gentile, aru!;__;’’

Yusaki: Ma in realtà lo è! Comunque Cina-chan, vederti con Austria non sarebbe male…*riceve in testa una padella volante*…ehy, chi diamine ha lanciato quella padella?!

*Notare Ungheria che si defila all’orizzonte*

Lituania: oltretutto la nostra autrice è anche molto timida e sensibile agli elogi, per cui ti ringrazia con tutto il suo cuore dei complimenti!

Yusaki: Eccome, e spero anche che continuerai a seguirmi! Anche perché abbiamo gradito molto i tuoi alcolici in regalo!

Giappone: C’era anche il sakè, ne volete?

Yusaki: Ma certo!

Estonia: mentre l’autrice provvede ad ubriacarsi passiamo alla prossima recensione, di Stefy_rin. Non saprei dire se il tuo balletto ha portato sfortuna, l’autrice ritarda semplicemente perché è…

Tutti, compresa Yusaki: una incompetente!

Estonia: …che però come sempre ringrazia per i complimenti.

Yusaki: E poi, dei celesti, sono riuscita a fargli amare di più la RussiaxLituania! Io! Io! Lituania-chan, non senti la gioia che trasuda da ogni poro del tuo corpo di uke per questo? IO SONO COMMOSSA! Stefy_rin, mi hai detto una cosa così bella che potrei piangere…

Lituania: Se continui a scolarti sakè piangerai di certo, fa male lo sai autrice? Comunque…*arrossisce* …sono contento…

Yusaki: Vedete? Vedete che ogni tanto anche io combino qualcosa di buono?!

Polonia: Cioè, però, tipo accettiamo Vodka e Girasoli *li scarica in braccio a Russia* ma non sono tipo pronto ad essere infilzato dai miracle blade! *Scappa*

Russia: peccato, sembrava un’attività interessate. E ribatto che Lituania-chan che parla in russo è particolarmente adorabile.

Lituania: AHEM, passiamo alla prossima recensione. Lalani, che come giustamente ricorda è la sessantesima a recensire!

Yusaki: come premio e per festeggiare avrai un bacio da Lituan…Russia-san, stavo scherzando, sono certa che una bottiglia di vodka sarà più che sufficiente. Cosa? Neppure quella? Ma lei è in accontentabile Russia-san, dovrà pur cedere qualcosa prima o poi!

Lettonia: Lalani, ti dirò in segreto che i tuoi tanti complimenti hanno fatto di nuovo girare la testa all’autrice!

Yusaki: Si, tendo a commuovermi in certi casi…ma soprattutto: è anche il tuo OTP! Questa splendida coppia è il tuo OTP! Non sai quanto sono felice di aver saputo che esisti!ç__ç

Lituania: Anche io sono felice.

Russia: Lituania-chan, visto che sei così felice potremo approfittarne e festeggiare a dovere, noi due, da sol…

Yusaki: RUSSIA-SAN LEI E LITUANIA DOVETE RISPONDERE CON ME ALLE RECENSIONI! Allora, grazie mille della recensione, come sapete i commenti contano molto per noi autori.

Polonia-che-è-tornato: è il turno di miristar, che vorrebbe tipo giustamente vedere Lituania fra le mie braccia. Dai Liet, abbracciami!

Lituania: Emh, non intendeva in senso letterale Polonia.

Russia: Visto che hai detto che mi ami, miristar, ignorerò quel tuo commento su Lituania e Polonia.

Yusaki: Si, emh, grazie della clemenza Russia-san. Dicevamo, ecco…in realtà inizialmente non ero sicura circa il rapportò di età tra Russia-san e Lituania, ma ho scelto di rendere quest’ultimo più piccolo per sottolinearne poi il processo di crescita e i suoi cambiamenti. Poi, ti ringrazio tanto dei complimenti e spero di riuscire a migliorare! *__*

Cina: adesso ci sarebbe Nephtian

Yusaki: Che ti assicuro non ti ama particolarmente, quindi lascia rispondere me. Guarda, ho aggiornato di nuovo! Ci sono riuscita! Anche se sì, è rispuntato Cina, e comunque non è che mi piace…

Estonia: Disse perché sotto minaccia lituana.

Yusaki: <__<’ Ok, comunque sono contenta che la storia del torta pasquale ti abbia divertito!

Lituania: Comunque io ero sovrappensiero, per questo non mi sono accorto che la torta era di Polonia.

Russia: Naturale, dopotutto stavi pensando a cosa avevamo fatto la notte prima.

Lituania: *cambia discorso* Adesso rispondiamo a Liris, per questo ritardo allora dovresti direttamente staccare le guance all’autrice.

Russia: potrebbe essere divertente.

Giappone: in effetti è un po’ disonorevole aver tardato tanto, Yusaki-san vuoi una spada per suicidarti?

Yusaki: Se fossi così radicale sarei morta secoli fa. Per cominciare ti ringrazio tantissimo di aver lasciato una recensione, Liris! Grazie davvero!

Lituania: Spero anche io che vada tutto a posto, l’autrice è un po’ lunatica ma per fortuna non intende davvero separarmi da Russia-san.

Yusaki: Anche perché Russia-san non vorrebbe, ed io lo rispetto fermamente e voglio il suo bene. Cari, supporto il vostro amore! Sono contenta che anche tu abbia trovato divertente la storia extra, spero che continuerai a recensire. Passiamo ora a Maayatan, che per fortuna Russia-san ha deciso di smettere di inseguire.

Russia: Si, perché in questa recensione ha ammesso che Lituania-chan sta molto meglio con me che con chiunque altro.

Lettonia: *sottovoce a Yusaki* è-è m-meglio non dirgli che probabilmente l’ha detto solo p-per non incorrere in morte sicura?

Yusaki: Infatti è meglio non dirglielo. Maayatan come vedi anche ad inizio di questo capitolo c’è di nuovo Cina, cosa che probabilmente ti avrà reso felice ma che ha reso un po’ meno felice Lituania, che però è abituato alle incursioni di Cina e quindi…Ah! Ma comunque volevo dirti che sono stata travolta dalle tante cose positive che hai messo nella tua recensione, e intendo travolta in senso buono, anzi, buonissimo, tanto che il mio cuore ha ballato per la felicità! Non ti dico quanto sono stata contenta, e spero che il tuo entusiasmo non si sia smorzato troppo nell’attendere questo nuovo capitolo…

Russia: Alla recensione di Dragon Girl31 inizierò a rispondere io, visto che ha accennato ad una cosa interessantissima circa alcuni vestiti da far indossare a Lituania! Sarebbe magnifico vederli addosso a Lituania-chan…ed anche toglierli di dosso a Lituania-chan…

Yusaki: Si, in pratica lo vuoi spogliare, abbiamo capito.

Lituania: Potreste non dire cose così imbarazzanti con tanta tranquillità?! *Legge la parola “abito da sposa”* Uh, io…io…abito da…*sviene*

Russia: In realtà era un’ottima idea.

Polonia: Tipo anche io voglio un abito da sposa! Rosa, con tipo tante trine! Comunque tipo lo zar se lo merita di tipo ricevere una torta esplosiva…era tipo poco grazioso, cioè poco carino ecco…

Yusaki: Che motivone per ucciderlo =__=’’ Emh, comunque si, wikipedia è sempre fonte di sorprese! Grazie mille della recensione, mi dispiace di aver fatto aspettare così tanto il nuovo capitolo…

Cina: Adesso c’è Reidina…aru?! ARU?! *Scappa inseguito da maceti animati da volontà propria*

Yusaki: O__O Innanzitutto ti ringrazio di averci perdonati, anche se Lettonia è terrorizzato anche da te e quindi adesso non riesce a parlare. Emh, vodka al sangue, un nuovo ritrovato! Che dire, ha un sapore un po’ ferroso. Dovrebbe farmi bene no? Sono leggermente anemica.

Russia: Questa vodka mi piace un sacco.

*Il trio baltico sta invece guardando terrorizzato la vodka al sangue*

Yusaki: Però mi sento tanto un vampiro così, e siccome è giorno e non vorrei disintegrarmi al sole vedrò di berla più tardi. Quanto ad Inghilterra devo dire che non ho idea se apparirà o no, in caso non appaia per consolarci mangeremo tanti suoi ottimi manicaretti!

Russia: Suppongo che “ottimi manicaretti” fosse un modo carino per non offenderlo?

Yusaki: Si, lo sai che voglio bene ad Inghilterra.

Lituania: Adesso l’ultima recensione per oggi, L_Lawliet_poppy! Che mi trova più carino di Cina. *Felice*

Russia: 300 casse di vodka a più gusti? *sognante*

Yusaki: A volte ho l’impressione che più di tutto ami la vodka, ma sorvoliamo per adesso su questo punto! Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, mi raccomando, non rimanere avvelenata dal cibo di Inghilterra…

Inghilterra: Avvelenata da cosa?

Yusaki: Inghilterra! ^^’’ Non dicevo niente, cioè, parlavamo di quanto siamo ansiosi di mangiare il tuo cibo…o meglio, lo saremmo, ma guarda: è estate, fra poco c’è da provare il costume e sfortunatamente sono super-a-dieta!

Inghilterra: Ah…va bene, sarà per la prossima volta!

Yusaki: Scampato pericolo. Allora, L_Lawliet_poppy ti ringrazio tantissimo dei complimenti e di aver lasciato una recensione!

 

Yusaki: Anche per questa volta ci lasciamo con spero un sorriso, anche se il capitolo è stato piuttosto manchevole di felicità. Devo dire che, anche leggendo, trovo sempre di più che la storia russa sia molto dura e piena di sofferenza, ma Russia-san è anche forte, e temprato dai tanti inverni, siamo dunque tutti sicuri che riuscirà sempre a trovare un modo per non farsi troppo male.

 

Siamo quindi approdati alla famosa rivoluzione d’ottobre, del 1917, che vi annuncio non essersi conclusa con questo capitolo; vi prego di aspettare ancora con pazienza il prossimo, arriverà perché ribadisco di non avere l’intenzione di abbondare questa storia! Andiamo avanti, spero che lascerete una recensione e a presto!

 

  
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