Eccolo qui!!!!il terzo capitolo....spero vi piaccia!!< 3

Il profumo di lavanda riempì tutti gli angoli della casa : Cordelia stava stendendo il bucato.

-Cordelia,vuoi che ti dia una mano?-chiese gentile Giulietta.

-No,grazie,ho già finito...tra qualche ora saranno già asciutti!-rispose lei soddisfatta;ma notò che la sua amica stava pensando a qualcosa.

-C'è qualcosa che non va?-chiese la bionda.

-Eh?No,no!Va tutto bene!Non preoccuparti!!-disse agitandosi ; in realtà aveva tanti pensieri in testa,e quei pensieri avevano solo un nome : Romeo.

Ma non poteva certo dirglielo adesso!Avrebbe aspettato il momento migliore...anche se era la sua migliore amica,avrebbe potuto non capire.

-Uhm...va bene,se lo dici tu.-rispose Coredelia facendo spalluce e rientrando in casa.

In quel momento arrivò Odin.

-Giulietta,ti va di andare a fare una camminata?-chiese.

-Certo!-rispose sua sorella.

Uscirono dal cancello e cominciarono a camminare per le strade della città.

-Guarda che bel vestito da matrimonio!Quanto vorrei poter indosarne uno!-esclamò Giulietta continuando a fissare un lungo vestito da matrimonio bianco ,ornato di rose bianche di tessuto ed un lungo velo trasparente e bianco.

-Che noia...-sussurrò Odin.

-Se continui a comportarti come un maschiaccio ,non troverai mai marito!-disse Giulietta sghignazzando.

La ragazza dai capellli corti fece spalluce,come per dire 'tanto meglio'.

-Chi ti capisce è bravo...-sussurrò l'altra.

Ad un certo punto le due gemelle videro correre per la strada un ragazzo,anzi...era il ragazzo che Odin aveva incontrato qualche giorno fa sotto le mentite soglie di Turbine Rosso.

La ragazza a quel pensiero si mise a correre verso quel ragazzo che era inseguito da delle guardie che sui mantelli avevano l'emblema che rappresentava la casata dei Montecchi.

-DOVE VAI,ODIN??!!-gridò Giulietta.

Durante la corsa a Odin era caduta la mantellina beige che aveva indossato;come la sorella;per non rischiare di essere riconosciuta da qualcuno.

-Ehi,tu!!!Ascoltami bene...-ma non finì la frase.

Quel ragazzo le aveva afferrato il braccio;fischiò;e dopo qualche attimo dal cielo arrivò un cavallo-drago nero.

A quel punto il giovane circondò i fianchi della ragazza e senza preavviso,la fece salire sul cavallo drago davanti a lui.

-RAZZA DI IDIOTA,LASCIAMI ANDARE!!!!-gridò lei cercando un modo pre scappare,ma sopprattutto il modo di tirargli pugno sulla faccia.

-Sta ferma.-rispose lui semplicemente.

Il cavallo-drago cominciò a spigare le lunghe ali nere e ad alzarsi in volo.

-ODIN!!!-gridò disperata da lontano Giulietta.

-GIULIETTA!!!!-gridò a sua volta l'altra sporgendo la mano verso la gemella,che tentò di afferrarla però senza risultato;ormai il cavallo-drago volava alto nel cielo.

Si accorse che le guardie di Montecchi la stavaano guardando,forse sospettavano qualcosa,così si allontanò e corse verso casa per avvertire dell'accaduto Corrado.

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Intanto...

-Ecco siamo arrivati,ora puoi scendere.-disse il misterioso ragazzo.

Odin non se lo fece ripetere due volte ,scese bruscamante e lo gurdò adirata.

-Che cosa vuoi da me???Si può sapere perchè mi ha portato in questo posto????-chiese a dir poco infuriata.

-Mi dai già del 'tu'?Non importa,per me va più che bene-rispose lui cambiando discorso.

-NON CAMBIARE DISCORSO E RISPONDIMI!!!- gridò lei.

Lui intanto si stava avvicinando pericolosamente al suo viso.

-C-che vuoi f-fare?!-balbettò Odin,pronta a dargli un calcio nella zona in cui non batteva il sole;ma lui non rispose e continuò a fissarla negli occhi.

-Ci siamo già incontrati da qualche parte noi due?-chiese.

-Ehm...io...-

Cercava inutilmente di parlare,o di dargli un calcio in quel momento di distrazione,ma non ci riusciva,era rimasta come incantata da da quegli occhi così profondi;il battito del suo cuore accellerò e si diede mentalmente della stupida. Riuscì a distogliere lo sguardo da lui e si allontano di qualche centimetro.

-N-no...credo di no.-rispose alla fine.

-Capito...come ti chiami?-domandò il ragzzo.

-Io?Ehm...bè ecco...O-Odin- rispose lei rossa come un pomodoro , ed il bello che non si spiegava il motivo.

-Odin?Ma non è un nome da uomo?-chiese lui.

-Lo so,avrei tanto voluto chiederlo a i miei genitori ma...loro non ci sono più....c-comunque!Tu?Come ti chiami?-chiese lei,acora un po' triste per il ricordo dei suoi genitori....il ricordo di quella notte...in cui Leonte Montecchi li aveva uccisi,era un ricordo troppo doloroso,d'altronde all'epoca,lei e sua sorella avevano solo due anni.

Il ragazzo si accorse dello sguardo trsite della ragazza e decise di sciogliere il ghiaccio.

-Io mi chiamo Tebaldo.-rispose.

-Tebaldo...-sussurrò lei involontariamente.

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Giulietta stava correndo a perdifiato.

Aveva già avvertito Corrado,che,arrabbiato e preoccupato,era partito alla ricerca di sua sorella con alcuni alleati della famiglia Capuleti.

Lei invece aveva pensato di andare a vedere nel loro posto preferito,forse era riuscita a scappare ed era andata lì.

Ma quando arrvò non si trovo la figura di Odin ma quella di Romeo.

-Romeo?-chiese.

-Giulietta?Ma...perchè state piangendo??-domandò preoccupato lui avvicinandosi alla ragazza.

-M-mia sorella è stata...rapita!!- rispose piangendo.

-Cosa?E da chi?-chiese Romeo.

-Non lo so!So solo che era un ragazzo ,e la portata via in groppa ad un cavallo-drago nero.-rispsoe.

-Non piangete,Giulietta...vi aiuterò a trovarlo!-disse ad un tratto Romeo,sperando di vederla sorridere.

-D...davvero?-chiese lei

-Sì,non vi preoccupate...la troveremo.-le rispose lui,ascigandole delicatamente le lacrime con le dita.

Giulietta arrossì e sorrise per quel gesto.

-Grazie.-disse ,Romeo sorrise e i due partirono alla ricerca di Odin.

Rieccomi !!!!!!spero tanto che questo capitlo sia stato di vostro gradimento !!!!^_^lasciate anche qualche commentino