Ragazzi che
dire, sono mortificata per questo imperdonabile ritardo. In parte delusa dal
recente mondiale, in parte esaurita dal caldo e dal troppo lavoro, ho perso
l'ispirazione. Quando ho pubblicato il capitolo 28 tutto avrei pensato (o
perlomeno sperato) tranne che pubblicare questo aggiornamento a fine luglio e con la nostra squadra fuori dai mondiali come ultima del proprio
girone. Non sapete quanto avrei voluto accogliere le vostre richieste e mandare
in campo i nostri beniamini a supporto di quei tonni dei nostri giocatori!
Pazienza,
spero che vi divertiate con questo passaggio di vita 'reale' in cui compaiono
le prime guest star... ovviamente i personaggi sono stati adattati alla trama,
immaginate di interpretare un ruolo nella mia fic^__^
Purtroppo temo
che non potrò aggiornare
prima del ritorno dalle vacanze, quindi auguro a tutti voi una splendida
estate!!! Prima di partire spero che troviate un attimo per recensire, sono
molto curiosa di sapere cosa ne pensate... Un bacio e buona lettura!
29
Myriam
"Vuoi raccontarci cosa è successo o dobbiamo staccare la lampada al neon dal
soffitto e puntartela contro?"
Imbarazzo, imbarazzo, profondo imbarazzo. Florence mi
guardava con l'aria di chi la sa lunga e, dati i miei recenti trascorsi da
zombie, non aveva dovuto ricorrere a tutto il suo acume per notare il sorriso
che mi si era stampato in faccia a mo' di paresi.
Le lanciai uno sguardo di sguincio e il suddetto sorriso
si accentuò.
"Che domande Flo, ha fatto sesso. Anche l'armadio
a muro se ne è accorto" la canzonò
Alessandra, detta Carrie per motivi alquanto ovvi agli amanti della serie TV Sex and the City.
Sentii le guance avvampare, spostando gli occhi da una
all'altra. Amiche, colleghe e compagne di stanza, avrebbero fatto impallidire
Torquemada in persona se avessi tentato di nasconder loro la verità. Beh, tutto
sommato qualche piccolo particolare poteva rimanere segreto, onde evitare il
ricovero psichiatrico.
"Ovvio, tutt'è
capire con chi. So che sei stata a piazza di Siena con Pat, se mi dici che hai
una storia con lui ti uccido a mani nude."
Scoppiai a ridere al solo pensiero. Florence aveva una
cotta per il nostro affascinante collega da tempo ormai immemore. Inutile dire
che l'intero ufficio ne era a conoscenza, eccezion fatta per il diretto
interessato. "Tranquilla, Pat non c'entra nulla."
Mi guardò in
cagnesco, per il puro gusto di marcare il punto. "Allora chi dobbiamo
ringraziare per questo miracolo?"
"Buongiorno carissime" salutò una voce familiare affacciandosi alla nostra porta.
"Vedo che stai meglio My, bentornata. Se ti va più tardi ci prendiamo un caffè così mi
spieghi che fine hai fatto l'altro giorno" aggiunse con un largo sorriso prima di proseguire in direzione della sua stanza.
Lupus in
fabula. Rivolsi un
cenno educato a Pat, mentre con una mano cercavo di scuotere Florence dal suo
torpore. "Se ne è
andato, puoi rilassare il viso."
"Non cambiare discorso" insisté Carrie inesorabile.
"Dopo mi spieghi questa cosa del caffè" bofonchiò
Florence poco convinta dal mio sguardo innocente.
Scivolarono con le sedie sul linoleum fino piazzarsi di
fronte alla mia scrivania, gli occhi spalancati in attesa della grande
rivelazione. "Sputa il rospo" dissero in coro.
Abbassai lo sguardo, cercando riparo dietro al monitor del
computer. L’ultima volta che mi avevano vista
lo stato di allerta era sul punto di passare a DefCon 1 (38) e non c’era
da stupirsi che ora fossero tanto curiose. Avrei voluto prepararmi meglio al terzo
grado, ma un'urgenza improvvisa sul progetto che stavo seguendo mi aveva obbligata ad
affrontare la realtà senza pensarci troppo. A
fine mese dovevo pur sempre pagare affitto e bollette.
"È
una storia lunga" mormorai infine.
"Molto spiritosa. Sappi che non uscirai da questa
stanza finché non ci avrai spiegato quello che
ti è preso nelle ultime settimane e chi ti ha presa fino a ridurti in questo
stato."
Fissai prima Carrie e poi Florence, nel tentativo di dare
un filo logico ai pensieri e censurare la componente sovrannaturale prima che
mi prendessero per pazza. "Si chiama Benjamin" mormorai in preda
all'impaccio più totale.
Seppur controvoglia, lo avevo lasciato a casa quella mattina, dopo avergli
messo in mano una guida della città e
il mio numero di cellulare. Per un po' l'avremmo vissuta entrambi come una
vacanza, al momento avevo ben altro di cui preoccuparmi.
"Iniziamo con le basi" scandì Florence come se avesse a che fare con una bambina di
due anni. "È figo? Come vi siete conosciuti?
Quanti anni ha? Cosa fa nella vita?"
"E soprattutto, ha un sacco di fratelli o amici
single da presentarci?" aggiunse Carrie lasciando a intendere che l'ultima
risposta rappresentava il vero ago della bilancia.
Deglutii, lo sguardo fisso sul mouse che agitavo a vuoto
da un paio di minuti ormai. "Ci siamo conosciuti in aeroporto, il sette
dicembre compirà ventinove anni, è figlio unico e gioca a calcio."
"Calcio professionista? La cosa si fa interessante.
Potremmo quasi perdonargli l'assenza di fratelli se ci presentasse i compagni
di squadra."
"Magari troviamo la sua foto su internet"
considerò Florence tornando al suo posto e
digitando qualcosa sulla tastiera. "Cognome?"
"Price" risposi in automatico, pentendomene
all'istante. Tre giorni con Benji mi avevano fatto dimenticare persino come mi
chiamassi, figuriamoci regole elementari quali l'omissione del suo vero nome.
Per poco Carrie non rovesciò la tazza di tè
che aveva in mano. "Ho sentito bene? Benjamin Price? E fa il calciatore?
Certo che i suoi genitori gli vogliono un gran bene, chissà quanto lo avranno preso per i fondelli da piccolo."
Florence fece una piccola smorfia, distogliendo gli occhi
dallo schermo. "Google mi da solo immagini del cartone animato purtroppo, nessuna
traccia del tuo fusto. Per quale squadra gioca?"
Mi morsi la lingua per non rispondere Bayern Monaco. Ci
mancava solo che lo prendessero per un calciatore di fama mondiale.
Non feci in tempo ad accantonare quel pensiero che provai una fitta al petto.
Benji era un calciatore di fama mondiale, nel suo mondo.
"Yuhuuuuuu, c'è nessuno?"
Tornai in me, incrociando due paia di occhi che mi
fissavano con curiosità
crescente. "È una squadra tedesca dal nome
strano, non riesco mai a ricordarmelo." Bingo.
"Ah" commentarono entrambe vedendo sfumare i
propri sogni di gloria. "Almeno è un
figo da paura?"
Ero sul punto di rispondere quando notai qualcosa di
strano nella loro espressione. Fissavano entrambe un punto alle mie spalle,
improvvisamente dimentiche della domanda appena fatta.
"Buongiorno" udii pronunciare dall'unica voce in
grado di scuotermi da capo a piedi. "Disturbo?"
Mi voltai verso la porta, seguendo gli sguardi
imbambolati delle mie amiche. Benji era fermo sullo stipite e sorrideva,
facendomi sentire la donna più
fortunata dell'intero universo, dimensioni parallele incluse.
"Ciao Benji" lo salutai timidamente, alzandomi
per accoglierlo. "Come mai da queste parti?"
"Mi mancavi."
Ok, è ufficiale. Nel viaggio tra i due
mondi ha battuto la testa. "Anche
tu mi manchi" risposi sottovoce, ben sapendo che due radar stavano seguendo
ogni nostra più piccola mossa, "ma sto
lavorando."
"Che stupidaggini, non darle retta" si
intromise Carrie scattando in piedi e allungando la mano per presentarsi. Sono
Alessandra ma puoi chiamarmi Carrie. Sei proprio sicuro di non avere
fratelli?"
Benji le sorrise, presentandosi a sua volta. "Sono
figlio unico perché?"
Beata
ignoranza maschile.
"Nulla, era tanto per fare conversazione. Cosa fai
per pranzo? Voglio sperare che ti unirai a noi."
Nel frattempo anche Florence si era fatta avanti per
presentarsi e, piazzatasi alle spalle di Benji, manifestava la sua evidente
approvazione con i pollici rivolti verso l'alto.
"Molto volentieri grazie" rispose lui ridendo
sotto i baffi. Era palese che si divertiva un mondo nel vedermi arrossire e
quel pensiero bastò per farmi avvampare ancora di più.
"Ottimo, prendo la borsa e andiamo" disse
Carrie seguita a ruota da Florence.
"È
solo mezzogiorno" obiettai senza ottenere il minimo risultato. Le
ragazze presero Benji a braccetto scortandolo verso l'uscita. Che dio ce la mandi buona, pensai fra me
seguendoli giù per le scale.
Lungo la strada notai con sgomento che non vi era donna,
dalla receptionist alla cameriera del ristorante, indifferente al suo fascino.
Dalle sue parti era abbastanza normale, essendo lui un personaggio pubblico, e
avevo quasi dimenticato quanto risultasse attraente agli occhi femminili. Ci
sedemmo a un tavolo situato in fondo alla sala, semi deserta vista l'ora.
"Ok piccioncini, vogliamo sapere tutto" esordì Carrie senza mezze misure, spalleggiata dall'amica Fritz
che annuì ripetutamente a rimarcare
l'interesse condiviso.
Benji scoppiò a
ridere, segno che la trovava molto simpatica. In fondo si assomigliavano,
entrambi irruenti, volitivi e fin troppo diretti. "Non sono solito
lasciarmi andare a confidenze femminili, Myriam saprà senz'altro soddisfare ogni vostra curiosità."
Provai un brivido nell'udirgli pronunciare il mio nome e
il ricordo di quando ci eravamo appena conosciuti mi investì in pieno. "Ok, però
evitate di farmi morire di vergogna" capitolai con sguardo supplichevole.
Subire il loro terzo grado in presenza di Benji era la cosa più imbarazzante che potessi immaginare. Subito dopo veniva
il farlo nuda di fronte al resto dell'ufficio.
"Da quanto vi frequentate?" domandò Florence dopo aver lanciato un'occhiataccia alla
cameriera che continuava a ronzarci intorno sebbene avessimo ordinato da un
pezzo.
"Un po' più di
sei mesi" rispose lui contraddicendo ogni suo buon proposito.
Inutile dire che lo fissammo tutte e tre sconvolte, e gli
ci volle un paio di secondi prima di comprendere la portata della sua gaffe.
"Si tratta di una storia a distanza però"
cercò di rimediare, sebbene fosse ormai
tardi.
"Non ve ne ho parlato prima perché la cosa era piuttosto complicata" mentii, cogliendo
l'occasione per assestare un calcio in direzione della gamba di Benji. Accusò il colpo senza lamentarsi un istante, e dubitai di aver
colpito al suo posto la base del tavolo.
"Posso immaginare" bofonchiò Carrie visibilmente dispiaciuta, mentre Florence
rimaneva in silenzio. Eravamo solite condividere ogni più insignificante messaggio dell'altro sesso, al loro posto
mi sarei sentita senza dubbio tagliata fuori. Difficile spiegar loro che i sei mesi
incriminati si erano ridotti a uno solo dei nostri giorni. Mai avrebbero
perdonato un silenzio così
prolungato, e a ragione.
"Già
ora di pranzo?" domandò
una voce maschile alle nostre spalle. Io e Benji ci voltammo, trovandoci
Patrick davanti. Florence ammutolì
all'istante, avendolo probabilmente visto arrivare, sfogando il proprio turbamento
su un povero tovagliolo che aveva senz'altro visto giorni migliori.
"Vuoi unirti a noi Patrick?" domandò Carrie cogliendo l'occasione con grande maestria. Non capitava
spesso di vederlo solo e lo sguardo adorante di Florence non sfuggì nemmeno a Benji. "Oggi siamo beate fra gli
uomini."
Con nostro stupore accettò l'offerta, mettendosi a sedere a capotavola alla mia destra e sinistra di Florence, in bilico tra tachicardia e soffocamento. "A dire il vero vado un po' di fretta, ma
mangio un boccone volentieri." Come se lo notasse solo ora, rivolse un
cenno di saluto in direzione di Benji.
Mi affrettai a incrociare le presentazioni. "Patrick
lui è Benji. Benji ti presento Patrick,
un nostro collega."
Fu un istante, ma ebbi la netta impressione che si
scrutassero come se si fossero visti in precedenza. Ciononostante Benji
mantenne un'aria rilassata, mentre Patrick assunse un'espressione che avrei
definito quasi di fastidio. Rammentai la sua battuta, quando mi aveva vista
pallida e sconvolta, convinto che Benji fosse colpevole del mio stato e
meritasse una bella lezione. Gli
Irlandesi sono uomini di parola, devo ricordarmi di dirlo a Flo.
"Ciao Patrick" salutò Benji con fare pacifico, "credo tu mi abbia
indicato la strada un paio di giorni fa."
"Vi siete già
incontrati?" non potei fare a meno di domandargli, cercando di non suonare
troppo sorpresa. Come potevano conoscersi?
Benji annuì
con un gesto del capo. "L'altro giorno, mentre ti cercavo a villa
Borghese."
Patrick inarcò un
sopracciglio, e nei suoi occhi balenò
l'ombra di un ricordo. "Mi hai chiesto dove si trovasse il museo. Peccato
non aver saputo allora chi fossi."
Fissai prima l'uno e poi l'altro senza capacitarmi di una
tale coincidenza, cogliendo nel tono di Pat un'evidente provocazione.
"A sentire voi i parchi vanno frequentati di più la domenica pomeriggio" esordì Carrie strappando a tutti un sorriso.
"Cosa fai nella vita Benji?" domandò Pat, pacato solo in apparenza. Lo conoscevo abbastanza
per intuire che qualcosa non andava. Per carattere era solito limitarsi a
ignorare gli esponenti del suo stesso sesso, soprattutto se percepiti come
potenziali rivali.
Benji incrociò il
mio sguardo solo un istante prima di rispondere, e realizzai quanto fossimo
stati ingenui a non concordare le risposte alle domande più scontate. "Gioco a calcio, ma niente di serio."
Sai com'è, dalle mie parti sono un fuori
classe ma sto cercando di smettere per rimanere accanto alla mia ragazza, che
tra parentesi è incinta ma
preferisce tenere la notizia per sé.
Sai per caso se esistono gruppi di sostegno per calciatori anonimi?
Chiusi gli occhi per un attimo, respirando a fondo e
mettendo a tacere la vocina nella mia mente. Avremmo trovato una soluzione,
prima o poi.
"Davvero? Ti andrebbe di unirti al nostro torneo di
calciotto interaziendale?"
Trattenni a stento una risata. Tanto valeva chiedere a Gigi
Buffon di giocare in incognito su una spiaggia del litorale romano.
"Non ho mai giocato a calciotto, in cosa
consiste?"
Mi limitai a osservare entrambi in silenzio, e gli
sguardi incuriositi di Carrie e Florence lasciarono a intendere di aver sospeso
la questione dei sei mesi in attesa di nuovi sviluppi.
"Si tratta di calcio a otto, anziché a undici, con regole semplificate. In che
ruolo giochi?"
Benji sembrò
ignorare il tono di malcelata sufficienza di Patrick. "Solitamente sto in
porta, ma volendo posso improvvisarmi attaccante."
A quelle parole un sorriso si aprì sul mio volto, e incrociando il suo sguardo vi lessi il
ricordo del contropiede visto insieme su youtube.
"Il nostro portiere è molto bravo e la squadra è al completo. Ad alcuni nostri amici manca il terzino
destro, che li ha dovuti lasciare per impegni di lavoro. Ti va di unirti a
loro?"
"Perché
no, sembra divertente."
Florence si risvegliò
dal proprio torpore, lasciando me e Carrie con un palmo di naso. "Possiamo
venire a vedervi giocare?"
Era la prima volta che apriva bocca in presenza di Pat e
lui stesso si voltò a guardarla stupito. L'espressione
sul suo volto mutò e le sorrise con dolcezza, mentre
sulle guance di lei scorrevano tutti i colori dell'arcobaleno.
"Certo, anche se non credo vi divertirete
molto."
"Lo dici tu Shannon, porteremo i pon pon e
organizzeremo una coreografia con i fiocchi."
Lanciai un'occhiata perplessa in direzione di Carrie, le
cui doti di coordinamento lasciavano alquanto a desiderare.
"Non ho mica detto che ballerò, per quello ci siete voi." Florence si unì al mio sguardo perplesso ma lei non si scompose.
"Che gusto c'è ad avere un'idea se non mette in
imbarazzo nessuno?"
* * *
Sempre più
assurdo, eppure il cuore batteva come se fosse la prima volta. La
prima volta che posavo gli occhi su di lui. La prima volta che il suo sorriso,
unica luce nel freddo buio di una caverna, mi scaldava il petto. La prima
volta.
Si muoveva in campo, un banale campo di calcetto romano,
ed era lui. Il mio amore. Non riuscivo a capacitarmi di averlo accanto. Per
quanto ancora sarebbe rimasto? Il solo pensiero mi toglieva il fiato,
lasciandomi priva di forze. Vivere alla giornata sembrava l'unica soluzione
plausibile per non impazzire eppure, prima o poi, avrei dovuto dirgli che
sarebbe diventato padre. E un figlio avrebbe richiesto ogni attenzione, l'amore
più indissolubile e incondizionato.
Non certo un impegno da gestire alla
giornata.
Forse raggiunto dai miei pensieri Benji si voltò a guardarmi, strizzando l'occhio e pregustando il
divertimento che sarebbe venuto. Il cuore mancò un battito. Possibile che una manciata di mesi soltanto
ci separasse dai mondiali e dallo stadio di Kuala Lumpur dove, capitano della
nazionale, aveva disputato la partita contro la Malesia?
Lo osservai palleggiare con scioltezza. Sembrava felice,
nulla del suo comportamento lasciava ad intendere che il mio mondo gli stesse
stretto, che i suoi compagni e gli agi ai quali era abituato gli mancassero.
Possibile che l'amore e una partita tra dilettanti fossero sufficienti? La
logica si scontrava con il fiabesco romanticismo che ammantava la nostra vita
da quando mi era comparso davanti come in sogno. Difficile
non temere che svanisse da un momento all'altro, lasciandomi sola una
seconda volta.
Scossi il capo, cercando di ignorare la violenta stretta
che mi attanagliava il petto e concentrandomi su ciò che gli occhi vedevano e la mente faticava a
razionalizzare. Sarebbe stato così
divertente dire ai ragazzi in campo con chi si apprestavano a giocare, forse più entusiasmante ancora che disquisire sulla catapulta
infernale e la curvatura del campo secondo Takahashi. Sorrisi al pensiero che
Pat aveva negato a Benjamin Price di difendere la propria porta. Se solo avesse
saputo.
"Ciao Myriam" salutò una voce squillante alle mie spalle.
Mi voltai ricambiando il saluto. La sorella minore di Pat
prese posto alla mia sinistra. Era una ragazza deliziosa, anche lei
mora con gli occhi verdi, poco più di
vent'anni e uno stuolo di ammiratori al seguito.
"Come stai Eilis? Non mi aspettavo di vederti qui.
Sei venuta a fare il tifo per Pat?"
"Certo che no" rispose lei con una piccola
smorfia. "Due amici dell'università giocano nella squadra avversaria e, già che ci sono, ne approfitto per dare un'occhiata in giro.
Sai per caso dirmi chi è
quel ragazzo pazzesco? Se scopro che è un
amico di Pat lo uccido per non avermelo presentato."
Non ebbi bisogno di seguire il suo sguardo per capire di
chi stesse parlando. Forte di una nuova quanto inconsapevole dolcezza, Benji
mieteva vittime senza quasi accorgersene. Ciononostante gelosia e possesso
sembravano fuori luogo quanto un sacchetto di plastica nel limpido mare artico.
"Giù le
mani Eilis, Benji è proprietà privata" puntualizzò Carrie con il solito tempismo. Le rivolsi uno sguardo
carico di gratitudine. Di comune accordo con Florence aveva soprasseduto sul
silenzio delle ultime settimane, intuendo che la mia reticenza aveva radici più profonde di quanto non lasciasse trapelare la mia recente
rinascita.
Eilis mi fissò
allibita e per poco non scoppiai a ridere. "Davvero state insieme? Dimmi
che non credete nella monogamia, un tipo così va
condiviso con il genere femminile."
"Mettiti in fila ragazzina" ribatté Carrie lanciandole un'occhiata divertita.
La piccola Shannon mi lanciò uno sguardo di sincera ammirazione. "Complimenti
My, tienitelo stretto. Se lo lasci anche solo un minuto non garantisco il
rispetto del territorio. Più
tardi me lo presenti?"
Annuii con un gesto del capo, volgendo l'attenzione al
campo di gioco. I ragazzi erano schierati nelle rispettive metà campo e sorrisi alla vista di Benji che ricopriva il ruolo
storico di Harper, e a come Bruce avrebbe commentato l'avvenimento. In fondo
era meglio non dare troppo nell'occhio, cosa pressoché impossibile per lui stando in porta.
Pat diede il calcio di inizio e la palla passò da un piede all'altro con un certo disordine. Per un
paio di minuti Benji si limitò a
seguire l'azione dalla sua posizione di difesa. Sebbene si muovesse appena ogni
muscolo era calibrato al millimetro, e la differenza di stile era lampante.
Unico a non stonare con la propria presenza, Pat alimentava la persistente
quanto illogica somiglianza con Tom.
Sospirai. Non solo Becker mi mancava come il sole in
inverno, ma Benji sembrava trarre forza dal suo elemento ancor più che nei tanti momenti in cui avevo avuto modo di
ammirarlo in precedenza. Senza uniforme, con scarpini improvvisati e fuori dai
pali che era solito difendere a costo della propria incolumità, la passione traspariva da ogni suo gesto in maniera
quasi dolorosa. Il calcio era la sua vita, nulla e nessuno avrebbe mutato tale
realtà.
Il cuore si spezzò
alla penosa consapevolezza che tutto l'amore del mondo non avrebbe colmato quel
vuoto a lungo e che, presto o tardi, sarebbe tornato a casa. Senza di me.
"È
davvero carino, dovrebbe fare il modello o l'attore." Le parole di Carrie
si insinuarono tra i miei pensieri e mi resi conto di aver semplicemente smesso
di respirare. "La prossima volta che parti ti accompagno e fingo un
malore, chissà che non capiti la stessa fortuna
anche a me. Flo che ne pensi?" domandò
volgendo la sua attenzione verso l'amica in religiosa contemplazione.
"Florence Maxwell, sei ancora tra noi?"
"La stiamo perdendo" risposi al suo posto,
dandole una pacca sulla spalla e cercando di ignorare il lato oscuro della mia
mente. "Se continua così
non tornerà più allo stato vigile."
"Spiritose. Oggi ho fatto grandi progressi."
Carrie annuì
come una madre rivolta al figlio meno sveglio della prole. "Continua così e forse tra una decina d'anni lo inviterai a
uscire."
Florence fece spallucce. "Nel frattempo mi godo la
partita. Devo ancora decidere se mi piace di più in giacca e cravatta o in calzoncini corti."
"Nessun dubbio a riguardo" sentenziò Carrie autorevole. "Meglio nudo, così sai cosa aspettarti."
Scoppiai a ridere, attirando l'attenzione di Eilis che
seguiva con attenzione l'evolversi della partita. "Di chi state
parlando?"
Florence divenne paonazza e Carrie sventolò l'aria con la mano tesa a minimizzare il discorso.
"Ehi My, lo sai che il tuo Benji non gioca affatto male?" commentò con un tono serio che poco le si addiceva.
Mi voltai in direzione del campo e non potei che darle
ragione. Del tutto ignaro dello spettacolo che offriva ad occhi esterni, Benji
si muoveva come un gatto all'inseguimento di un topo giocattolo, gli occhi
vigili e fin troppo consapevoli. I passaggi di palla si susseguivano morbidi e
precisi, suscitando un inevitabile stupore che in pochi minuti dilagò dal campo agli spettatori.
Solo Patrick sembrava troppo preso dal gioco per
accorgersene. Ogni tentativo di arrivare in porta si infrangeva contro un muro
di gomma, fin quando l'arbitro non fischiò
fallo per un intervento che sembrava dettato più dal nervosismo che da un'effettiva necessità.
"Che razza di modi sono?" si risentì Eilis alla vista del difensore a terra al quale Pat
aveva allungato un braccio per aiutarlo ad alzarsi.
La partita sembrava bloccata su un diplomatico zero a
zero, Benji auto relegatosi in difesa e il resto della sua squadra schierato in
attacco. Gli avversari, Patrick in testa, sembravano aver dimenticato lo
spirito goliardico dell'incontro, e persino dagli spalti potevamo percepire il
crescendo di tensione in campo.
Sullo scadere del primo tempo Pat tentò l'ennesimo dribbling, fermato dall'irresistibile gioco
di gambe di Benji accompagnato dal doppio fischio dell'arbitro. Non c'era da
stupirsi che si sentisse frustrato, chiunque non fosse a conoscenza della sua
reale identità avrebbe provato la medesima
rabbia.
"Si stanno avvicinando, me lo presenti?"
Mi ci volle un attimo per capire a cosa alludesse Eilis.
Alla vista del rossore che le si era dipinto sulle guance provai una gentile
compassione per la sua giovane età,
piena di incanto e aspettative verso il futuro che l'attendeva.
"Benji ti presento Eilis, la sorella di Pat."
"Ciao Eilis, tuo fratello è un osso duro" rispose lui avvicinandosi con aria
divertita. Per un attimo scollegai il cervello, chiedendomi se il suo sorriso
fosse sempre stato così
luminoso.
"Ciao" rispose lei fissando il suolo e
stringendogli la mano, titubante. Non l'avevo mai vista abbassare gli occhi di
fronte a nessuno, e ne attribuii la colpa alla realtà che rendeva il mio capitano più intrigante di quanto non fosse umanamente accettabile.
"A questo punto voglio capire una cosa"
intervenne Carrie smorzando l'atmosfera sospesa che si era andata formando.
"Quando passerai in attacco? Persino un cieco si accorgerebbe che ti stai
trattenendo."
Benji si passò la
mano fra i capelli sudati. "A dire il vero preferisco stare in porta"
ammise con sincerità, e
la morsa allo stomaco reclamò
l'attenzione che cercavo disperatamente di negarle.
"Perché
non chiedi il cambio?" domandò
Pat avvicinandosi alle sue spalle. Tutti gli occhi puntarono il ragazzo, e non
potei ignorare la tensione che albergava in ogni muscolo del suo corpo. Un
cavaliere pronto a difendere il proprio onore e quello del regno, la sua
indolenza un ricordo ormai lontano, al punto che mi domandai se lo avessi mai
conosciuto davvero.
"Non vorrei abusare della gentile ospitalità che mi è
stata riservata" ribatté
Benji serrando impercettibilmente la mascella.
"Se lo dici tu."
Uno scambio di sguardi tipicamente maschile sugellò il rapido scambio di battute, come se un diverso
significato si celasse sotto parole all'apparenza innocue.
"Perché
non vai in porta?" insisté
Eilis unendo i palmi delle mani con un piccolo saltello. "Se la partita
dovesse finire in parità
andreste ai rigori e Pat avrebbe pane per i propri denti."
Incollai gli occhi sul volto di Benji, e potei percepire
la tentazione di raccogliere la sfida resa ancor più esplicita dal silenzio che aveva accompagnato le parole
di Eilis. Forse convinto di dover vendicare chissà quale ingiustizia, Pat puntava allo scontro diretto.
"Dai Benji sarà
divertente" lo esortarono Carrie e Florence quasi all'unisono.
I nostri sguardi si incrociarono e Benji lesse in me il
timore che qualcosa andasse storto, richiamando l'attenzione del nostro amato
vecchietto.
"Va bene" rispose con un mezzo sorriso, rivolto
più a sé stesso che non a me.
Priva del coraggio di dissuaderlo pensai che la medesima
sfida gli era stata fatta da Holly tanti anni prima. I cicli della vita si ripetono, non potei fare a meno di
considerare mentre Benji infilava i guanti prestatigli dal primo
portiere, prima di incamminarsi serio verso la porta.
Note:
(38) DefCon è un acronimo statunitense che significa stato di difesa (Defense Condition)
e indica lo stato di allerta delle Forze Armate degli Stati Uniti. Lo stato di
allarme comprende cinque gradi, dove l’1 è il più elevato, ed è segnalato visivamente nella camera ovale della Casa Bianca e in tutti i
comandi militari.
Per scrivere
questo capitolo ho tratto ispirazione dalla dolcissima "Words don't come
easy" di F. R. David che potete ascoltare al seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=nNGWH-bAEuM
Per quanto
concerne il cast, mi sono concessa una divertente ricerca sulle "mie" guest star in versione cinematografica! ^_^
¨ ¨ ¨
Cast della FF
¨ ¨ ¨
In risposta alle splendide recensioni
ricevute... grazie per seguirmi anche quando non riesco ad aggiornare quanto
vorrei!^__^
(mi si sta
scaricando la batteria del portatile e sto scrivendo più veloce che
posso, perdonate gli eventuali refusi^^)
Eilis
Ciao cara! Non potevi
saperlo ma mi hai fatto compagnia per gran parte del capitolo... Mi sono così divertita a scrivere di te, Florence e Carrie^__^
Sono felice che l'ultimo
capitolo ti sia piaciuto, provavo il bisogno di allentare la tensione e sembra
che vi sia riuscita. Ora sono curiosissima di sapere se ti piace il tuo
personaggio e se l'attrice che ho scelto per interpretarti ti aggrada. Non
conoscendovi sono andata a sensazione^__^
Grazie come sempre per le
tue dolcissime parole e a presto!
benji79
Ciao benji79! Che ridere
leggere i tuoi commenti sull'ultimo capitolo, ero convinta che vi avrebbe
divertito come ha divertito a me scriverlo. Mi sono chiesta a lungo come gestire
il loro incontro e, romanticismo a parte, mi sono chiesta cosa avrei fatto se
mi fosse capitata realmente tale fortuna.
Non ho pensato a fargli
vedere l'episodio del gol in rovesciata, però credo di aver
trasmesso cmq l'idea delle pause infinite e assurde tra un'azione e l'altra :-)
Tocca organizzare un
viaggio in Giappone per intervistare Takahashi o, in alternativa, il suo
spacciatore di fiducia...
Carrie_brennan
Carissima!! Ecco la mia
seconda guest star, anche tu mi hai tenuto un sacco compagnia, aiutandomi a
smorzare la tensione tra i personaggi... Grazie^^
Posso senza alcun dubbio
dire che adoro il tuo personaggio, e spero che la cosa diverta anche te. Mi
sono presa più di una licenza sulla
scelta dell'attrice, non avendo molti elementi fisici dai quali partire. Che ne
pensi?
Sono molto contenta che il capitolo in cui M&B si ritrovano ti sia piaciuto, anche a me mancavano tantissimo le
loro scene dolci, ironiche e divertenti. Sicuramente Benji sta evolvendo,
lontano dalla sua solita vita sta acquisendo una nuova consapevolezza di sé e dei suoi sentimenti, e mi piace davvero tanto scriverlo. Se non fosse
per la mancanza di Tom, la nuova situazione sarebbe quasi perfetta^_^
Mi dispiace solo che la
dose periodica della mia storia si faccia attendere più di quanto vorrei, spero che a settembre riuscirò a riprendere i soliti ritmi. Un bacione!
Fulmy
Ciao Fulmy! Che bello che
il loro incontro ti sia piaciuto tanto, ci ho messo un sacco a scrivere i brevi
paragrafi in cui, increduli ed emozionati, finalmente si ritrovano. Il pezzo
dei video su youtube poi è stato TROPPO
divertente... Continuavo a ridere fra me, e mio marito ha cominciato a pensare
seriamente che fossi diventata matta!^_^;
E così sogni di cantare la sigla del cartone al nostro Benji? Beh... Potrebbe
essere divertente, visto che ho in mente di farti fare la cantante anche nella
mia fic. Staremo a vedere^_-
Per quanto riguarda i
mondiali, purtroppo non ho fatto in tempo a fare avere a Benji e Holly la
cittadinanza italiana... Ma non sarebbe male rivedere i mondiali in chiave
diversa nella storia, che ne dici?
Scherzi a parte, come
dici tu il difficile deve ancora arrivare, per quanto Myriam cominci già a condire i suoi pensieri con le prime paranoie... Come dicevo, staremo a
vedere. Ciao ciao e alla prossima!
Ladyvale
Grazie per la carinissima
recensione, sono felice di sapere che la storia ti appassiona e che l'ultimo
capitolo ti sia piaciuto tanto! Sarebbe molto divertente far venire dalle
nostre parti altri personaggi del manga, ma non vorrei creare confusione e
scadere nel ridicolo.
Al momento temo che
dobbiate accontentarvi di Benji^__^
Grazie ancora per la recensione
e se ti va fammi sapere cosa pensi di quest'ultimo capitolo. Ciao e alla
prossima!
Dafny
Ciao Dafny! Se qualcuno
deve sentirsi in colpa quella sono io, è passato più di un mese dal mio ultimo aggiornamento e mi vergogna come una ladra :-(
In effetti il capitolo 28
è venuto più corto rispetto agli altri, e ho cercato di rimendiare con quest'ultimo che
invece è un pochino più lungo. Spero che, dopo il video del cartone, anche la partita di calciotto
sia di tuo gradimento, colmando almeno in parte la tua "crisi di astinenza"
;-) Baci e a prestissimo!
bex
Tesorina!!! Grazie per le
tue parole deliziose, e perdona il mostruoso ritardo nell'aggiornamento. Non ci
crederai, ma con la pressione bassa che mi ritrovo, il caldo rendeva i miei
personaggi tesoro mosci quanto me. La prima stesura del capitolo era a dir poco
TERRIBILE, con Benji e Myriam pallide ombre di sé stessi. Ammetto che farli interagire con il nostro mondo è stato più difficile del previsto,
in quanto andava costruito tutto da zero, senza nessuno degli
"appigli" soliti a cui si può fare
affidamento nelle fic.
Spero cmq che gli esami
siano andati bene, e che questo aggiornamento rappresenti un diversivo nelle
giornate di ozio estivo ^__^
Come vedi Myriam non ha
ancora trovato il modo di dire a Benji che aspetta un bambino e, ovviamente, la
cosa andrà complicandosi
maggiormente (altrimenti che divertimento c'è ^_-). Come
alla nostra beniamina, anche a me manca tantissimo Tom, solo in parte
"sostituito" da Pat. Purtroppo dovremo portare un po' di pazienza
prima di rivederlo, e ricordo bene che sei disponibile a consolarlo, tranquilla
;-)
Ti mando un bacio
grandissimo e resto intrepida attesa dei tuoi commenti che mi emozionano sempre
tantissimoooooooo!!!!
Lady Snape
Ciao Lady! Sei
carinissima a seguire la storia con pazienza e dedizione, e mi scuso per essere
sparita nel nulla tanto a lungo. Spero che durante le vacanze trovi cmq il
tempo per leggere quest'ultimo capitolo e per dirmi cosa ne pensi! Dopo l'urlo
e la risata, chissà cosa mi dedicherai stavolta
:-)
Lo sai che ai mondiali ho
pensato anch'io divertita che il Giappone era andato più avanti di noi? Non che ci volesse molto purtroppo, ma devo dire che
Casillas mi è sembrato un ottimo
Benji... E il bacio che ha dato alla sua fidanzata in diretta TV mi ha fatto
morire!!!! Che dici se faccio la stessa cosa con Benji e Myriam? Hehe... Ciao
ciao e a presto!
simplyunica
Benvenuta mia nuova
piccola fan! Devo dire che mi dispiace che tu abbia iniziato a leggere la mia
storia proprio nel mezzo del mio blocco dello scrittore (si fa per dire^^),
spero che continuerai a seguirmi nonostante la lunga pausa!
Mi fa sempre stra-piacere
sentire che la si è letta quasi tutta di un
fiato, anche perché si sta facendo piuttosto
lunghetta, e non è un'impresa affatto
banale.
Posso chiederti se
l'evoluzione dei personaggi ti è piaciuta? Sono
cresciuti molto rispetto ai primi capitoli, e sono ovviamente troppo dentro
alla trama per viverla come un lettore esterno che legge tutto con continuità :-)
Mi diverte sentirti pessimista,
gli ho complicato proprio la vita ai nostri poveri personaggi. Posso cmq dirti
con tranquillità e senza guastarti la
sorpresa che ci sarà un lieto fine, per
quanto non so ancora quanto lontano. Spero continuerai a seguirmi, anche solo
per ritrovare il nostro Tom che manca a tutte moltissimo!
In risposta alle tue
domande: no, Myriam non è mai stata in coma, la
sua esperienza, per quanto surreale, è del tutto
vera. Per quanto concerne la scelta di Benji non vorrei rovinarti la sorpresa,
e scoprirai nei prossimi capitoli se si pentirà o meno della sua scelta.
L'attore che lo
interpreta è in realtà un modello brasiliano poco conosciuto in Europa. Per anni è stato il testimonial di Armani in brasile, e purtroppo ora è un poco invecchiato rispetto alla foto che ho scelto. Ora non ricordo il
suo nome, entro il prossimo aggiornamento lo recupero e te lo scrivo.
Un'ultima cosa: non
scusarti minimamente per la vena pessimista né tantomeno per la lunghezza dei tuoi commenti, ti assicuro che mi fanno
piacerissimo e mi spronano a scrivere in ogni mio momento libero! Quando
pubblico un capitolo mi collego ogni giorno nella speranza di trovare una nuova
recensione^__^
Florence
Ciccia!!! Non parliamo di
ritardo che vorrei sotterrarmi... Allora, che ne dici del tuo alter ego
virtual-cartaceo e dell'attrice che ho scelto per te? Sono curiosissima di
sentire i commenti...
Tornando alla tua
precedente recensione, mi hai fatto sbellicare dalle risate, e sono felice che
la mia idea di "fugace contemplazione" su youtube ti sia piaciuta!
Sono anche felice di
leggere che tutte vi aspettavate risposte ai dilemmi che da sempre ci
tartassano, il che vuol dire che il mio Benji è davvero convincente^__-
Per quanto concerne il
tuo dubbio espresso con sintassi da premio nobel della fisica, ti dirò che non sono ancora certa di come far rimanere insieme i nostri
protagonisti... I dilemmi da risolvere, non in ultimo le modalità in cui Myriam svelerà a Benji la sua imminente
paternità, non sono da poco.
Qualche suggerimento? ^__^
Un bacio grandissimo!!!!
AryYuna
Benvenuta AryYuna, e
grazie per la carinissima recensione! Non preoccuparti per aver aspettato un
po' prima di recensire, l'importante è che tu l'abbia
fatto ^__^
Sono felice che il
personaggio di Myriam ti piaccia, cerco di infonderle tutto il coraggio che
posso e di recente, con tutte le cose che le sono capitate, non è stato facile. Ciò detto, credo fermamente
che chiunque di noi farebbe volentieri a cambio con lei, non credi?
Per quanto mi concerne,
non avrei mai potuto usare i nomi del manga, in quanto non li ho mai sentiti
come "miei". L'argomento è stato
dibattuto in diverse recensioni, e sono felice di sapere che la pensi come me
:-)
Come detto a Simplyunica,
mi dispiace solo che la frequenza di aggiornamento abbia recentemente subito
una forte battuta di arresto. Ora con le ferie avrò più tempo ma starò spesso in giro, conto di aggiornare tra fine mese e i primi di settembre.
Cercherò di tornare sul personaggio di Mark, e su tutti i ragazzi che ci siamo
lasciati lontano, non appena possibile. Non temere, anche se non vedranno altri
episodi del cartone non mancheranno altre situazioni divertenti.