Capitolo 1
Questa
mattina mi è giunta una lettera di Oscar, e non riesco a fare a meno di pensare
a quegli anni. I miei giorni a palazzo Jarjais sono
stati meravigliosi: ho ricevuto un educazione, non ho più sofferto la fame ed
ho addirittura imparato ad usare le armi. Ma momenti di intensa felicità, si
mescolano a dolori incolmabili: verità che sono saltate davanti ai miei occhi e
che avrei preferito non conoscere. Quella fitta che ho provato al cuore nel
sapere che l’assassina della mia madre adottiva è la mia vera madre… “Martin
Gabrielle”: questo nome…questo maledetto nome, che ho cercato con tutte le mie
forze ma che nel momento in cui è stato svelato avrei preferito che fosse
rimasto celato per sempre nelle ultime parole di colei che considero la mia
vera e unica madre. Ma dopo tutti questi anni, sono tornata tra le braccia di
Parigi, unica mia vera casa, scampata ad un matrimonio che è costato la vita a
mia sorella: morte che è stata così precoce da procurarmi tanto dolore..se n’è
andata prima che ci fosse concesso di volerci bene. Anche se qui a Parigi la
vita è dura, adesso ho un lavoro, ma ciò che mi tormenta è non vedere più
Oscar: il suo sorriso, oh quello si mi manca, sorrideva così raramente che
quando il miracolo avveniva il mondo intero sembrava illuminarsi e con lui
anche il volto di Andrè. Ma adesso ho tra le mani una sua lettera, questa volta
è lei che ha bisogno di me. Farei di tutto per lei, lei che mi ha permesso di
conoscere i due volti della Francia. E che mi ha reso la donna che sono oggi.
Accarezzo la lettera e ciò che vi è scritto sopra, la calligrafia è impeccabile
e la carta ha un buon profumo, la rileggo
più volte quasi a convincermi che in qualche modo lei mi può essere
ancora vicina, di nuovo, come un tempo.
Mia cara Rosalie,
Non è trascorso
molto tempo dal nostro ultimo incontro(ti ringrazio ancora per avermi accolto
in casa tua, ti devo la mai vita),ma ti confesso che questo palazzo senza di te è vuoto. La
povera Nanny rimpiange i giorni felici che trascorreva con te. Ti ha sempre
voluta bene e ancora oggi io e Andrè le sentiamo ripetere “Rosalie!..cara
bambina mia!!”
Dice sempre che
imparavi in fretta e avevi tanta buona volontà.
Nella speranza che
tu stia bene,sono costretta a chiederti un favore. Credo di essere invadente e
di non tenere conto di quanto hai da fare tutto il giorno, ma non saprei a chi
altro rivolgermi. Avrai certamente sentito parlare del “Cavaliere Nero”,
quell’uomo misterioso che ha derubato quasi tutti i palazzi della nobiltà.
Qualche giorno fa, grazie all’aiuto di Andrè, sono riuscita a catturarlo, ma
conosciute le intenzioni di quest’uomo non ho il coraggio di consegnarlo al
tribunale, in fondo ha fatto qualcosa per la povera gente che è in condizioni
disperate. Il vero nome di questo “cavaliere” è Bernart
Chatelet , non so se già hai avuto modo di
conoscerlo, ma sembra un brav’uomo. Ha riportato delle ferite gravi, ma anche
se adesso si è un po’ ripreso ha bisogno di qualcuno per un po’ e per evitare
che mio padre possa ancora saperlo in casa nostra ho pensato di affidarlo a
te. Spero di non averti disturbata, mi
auguro che tu stia bene!
A
presto!
Oscar!
Oh
Oscar! Come puoi pensare di recarmi disturbo? Senza di te sarei stata
perduta,farei qualunque cosa per te.
Si,
Conosca Bernart, è un giornalista che appoggia le
idee di Robespierre, ma adesso che rifletto meglio, è stato anche l’uomo ch emi
ha offerto aiuto quando mi a madre è morta, ricordo che si era reso disponibile
ed era stato molto gentile con me, ma non l’ho nemmeno preso in considerazione.
La vendetta annebbia il cuore e la vista.
Adesso
risponderò a questa lettera, dandoti la mia massima disponibilità, le porte di
questa casa sono ben aperte agli amici del popolo, e so che anche tu lo sei
Oscar!