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Autore: Setsugetsuka    01/08/2010    0 recensioni
Una storia dedicata al mio personaggio preferito, vale a dire KON! Cosa succederebbe se Kon incontrasse il suo creatore? Deciderebbe di seguirlo nonostante i suoi intenti malefici o resterebbe legato a Ichigo e Rukia?
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ecco a voi il nuovo capitolo! Buona lettura! Salve a tutti! Ecco il nuovo capitolo della storia!
Buona lettura!





05_  A Personal Matter


Ichigo saltava di tetto in tetto, in ronda per prevenire problemi indesiderati nella sua città.
Tutto sembrava tranquillo; il cielo nero era illuminato dalle stelle, e per le vie non vi era anima, viva o meno che fosse… ma forse per colpa delle vicende successe negli ultimi giorni non si sentiva del tutto calmo.

Probabilmente, a causa di questi tormenti, gli parve di sentire una voce familiare che lo ammoniva:

-Ehi! Che diavolo stai facendo?-

Si fermò di scatto, sospeso in aria, guardandosi attorno, ma nessuno era nei paraggi.
Spostò lo sguardo verso il basso… e sul tetto di un edificio vide una persona che lo fissava.

Se stesso, no anzi… il suo corpo.

-Non può essere…- cercò di ripetersi, ma per quanto cercasse di dare una spiegazione a quel fatto, solo una risposta martellava la sua mente.

-Tu non dovresti proteggere la Sorellona?- continuò la figura –Allora perché te ne stai lassù a guardarmi come un cretino?-

Nessun dubbio.
Quello era il suo corpo, nel quale, a quanto pare, vi era Kon.

Un’allucinazione data dai sensi di colpa?

Impossibile.

Dopo quello che gli aveva detto la Mod-Soul era impossibile che adesso fosse tornata e per giunta prendendo in prestito il suo corpo.

Ma allora come spiegarsi quel fatto?

Lo Shinigami scosse la testa, e quando tornò a guardare il tetto Kon e il suo corpo erano spariti.
Li cercò con lo sguardo dappertutto, ma sembravano volatilizzati nel nulla.

-Ah, povera Sorellona!-

La voce era vicina, molto vicina… come se gli stesse parlano a pochi centimetri dall’orecchio.
Il ragazzo si girò di scatto verso destra, e seduto sulla sua spalla trovò il leoncino di peluche con le lacrime agli occhi.

-Sta combattendo tutta sola! Nessuno al suo fianco che possa aiutarla!- piagnucolava adesso la Soul Candy in versione pupazzo, rivolgendo lo sguardo ad Ichigo.

Come aveva fatto a cambiarsi così velocemente? E dove aveva messo il suo corpo?

-Potrebbe anche morire!- andò avanti il Peluche –E forse a causa mia!-

Kon si stava prendendo gioco di lui!

Ma grazie ad un’altra lieve distrazione di Ichigo, il quale rifletteva su cosa stesse succedendo, la Soul Candy cambiò di nuovo posizione ed aspetto.
Stavolta era di fronte a lui, nel Gigai che gli era stato costruito… ed aveva una Katana in mano, il cui filo sfiorava il collo dello Shinigami.

-E dopo di lei… sarà il momento di tagliare la tua testa… Ichigo-

La lama cominciò a attraversare la pelle. Ichigo poteva sentire il freddo metallo recidergli i muscoli; il sangue cominciò a fuoriuscire, bagnandogli il petto.

E un urlo riempì il silenzio della notte.

Riaprendo gli occhi Ichigo si ritrovò nella sua stanza, a letto.

Aveva il respiro affannato, sudava, e il cuore gli batteva all’impazzata, come se avesse corso per chilometri.
D’istinto si tastò il collo, nel punto in cui credette di aver sentito la lama penetrare la carne.

Intatto.

-Un sogno…- sospirò di sollievo il ragazzo -… è stato solo un brutto sogno…-

E mentre per scrupolo controllava che nell’ambiente non ci fosse nessuno, lo sguardo si posò sul leoncino di peluche, che ormai privo di vita giaceva a terra vicino al letto.

Un brivido attraversò la schiena del ragazzo.

Perché dovrei preoccuparmi?…

Tu, stolto… lasciami andare, adesso!

Ricordati, la prossima volta che mi incontrerai, io ti ucciderò… Ichigo Kurosaki

-… Tsk!- disse Ichigo, aprendo la finestra della sua stanza, e uscendo in veste di Shinigami –Giuro, che se succederà qualcosa a Rukia, la colpa sarà solo tua… Kon…-

--

-Mi ha deluso signor Kurosaki!- lo ammonì Urahara non appena il ragazzo mise piede nell’atrio dell’Emporio –Mi aspettavo che fosse più veloce- aggiunse, sorridendo.
-Pensa solamente ad aprire il Senkaimon- pronunciò secco lo Shinigami.
-E’ già tutto pronto- lo rassicurò il negoziante.

-Adesso… sta a lei decidere il da farsi…-

--

Neanche il tempo di mettere piede a terra, e subito l’attenzione di Ichigo fu attirata in alto a causa di qualcuno che aveva chiamato il suo nome.

-Ichigo Kurosaki! Finalmente sei arrivato!… ti stavamo aspettando…-

Era il creatore del Progetto Spearhead, Kai Hikuro, e accanto a lui stanziava la Mod-Soul che aveva causato tutti i problemi.

-KON!-gridò lo Shinigami minaccioso, attirando l’attenzione dell’interessato. –Si può sapere perché ti comporti così? E dov’è Rukia!-

-Non ti preoccupare- rispose la Soul Candy con tono composto e tranquillo, per poi mostrare allo Shinigami la compagna che giaceva addormentata fra le sue braccia.
-La Sorellona è al sicuro con me… sta solo dormendo, come tutte le altre persone nella SeiReiTei-

Ecco perché tutto era così tranquillo, e non si vedeva nessuno!
In qualche modo quelli erano riusciti e rendere innocuo ogni Shinigami… ma conquale scopo?

Ma il ragazzo non poté pensare a questo troppo a lungo, perché il Padre ordinò l’attacco alle Soul Candy che erano con lui.

D’istinto, vedendo tre avversari andargli contro, Ichigo chiamò il Bankai, in modo da poterli fronteggiare al meglio.

Ma per quanto il ragazzo fosse forte, tre contro uno era pur sempre uno svantaggio per lui.

Hana, Kazeki e Tora non gli davano tregua, attaccandolo da ogni parte, senza dargli possibilità di fuga o contrattacco.
L’unica cosa che poteva fare era difendersi, un’idea che non era propria del ragazzo, ma che in quel momento sembrava l’unica possibilità per non soccombere.
Tora lo pressava dal davanti e sui lati, scagliandoli pungi che avrebbero potuto distruggere una montagna; Kazeki invece lo stringeva dall’alto, mettendolo in difficoltà grazie ai suoi calci; Hana faceva in modo che non potesse ricorrere alla sua Zampakuto: assorbiva pian piano il potere del ragazzo toccando la lama dell’arma.

-Però è strano…- notò Kai, assistendo compiaciuto allo scontro -… come mai quel ragazzo non si è addormentato una volta arrivato qua? La polvere che ho sparso per la SeiReiTei avrebbe dovuto far addormentare tutti gli Shinigami presenti…-

-Perché Ichigo non è propriamente uno Shinigami- spiegò Kon, accarezzando dolcemente i capelli di Rukia; a lui lo scontro non interessava minimamente.

-Come scusa?- chiese conferma il creatore.
-Quel ragazzo… è come un ibrido… è uno Shinigami, un Hollow e un Umano allo stesso tempo, ecco perché su di lui la polvere non fa effetto…- e detto ciò, mentre il suo volto si avvicinava a quello della Sorellona, con un sorriso la Mod-Soul concluse la sua spiegazione:
-Sono destinati a soccombere-

Kai restò un po’ sorpreso da quella affermazione, ma subito dopo tornò a gustarsi la battaglia, che si era fatta ancora più frenetica.

--

Ok Ichigo, lo so che non è il momento giusto… ma ora tu devi pensare!

Dicendosi questo, lo Shinigami non vide arrivare il pugno di Tora, e se lo beccò dritto in faccia. L’urto lo fece andare a sfondare una parete, scotendolo non poco.

Ma adesso gli premeva troppo riuscire ad organizzare un buon contrattacco.

Bhè, se non altro adesso ho capito chi sono… quel ragazzone ha una forza incredibile, perciò è un Armpod… la ragazza bionda invece è un’Inpod, perché sa controllare e risucchiare il Reiatsu… è colpa sua se Inoue era in quelle condizioni… invece l’altra donna è una Senspod… sono le uniche che sanno volare…

Tora partì di nuovo alla carica contro lo Shinigami.

Ma… Inoue ha parlato di quattro Kaizo Konpaku insieme a Kai

Il pugno si levò in aria, per poi ricadere pesante in direzione di Ichigo.

Dov’è la quarta Mod-Soul?

Con uno scatto, il ragazzo evitò il colpo a lui diretto saltando, per poi restare sospeso sopra i suoi avversari, scrutando i dintorni.

Merda… non riesco a vederlo… ma dov…

Stai cercando me?

Una voce si insinuò all’interno della mente di Ichigo, facendolo sobbalzare… non era un’illusione, quel suono era chiara e nitida… ma intorno a lui apparentemente non c’era nessuno…

-Cosa? Ma dove…-

Presta attenzione a cosa pensi, Ichigo…

Ma non riuscì a capire quest’ultima frase a pieno, perché da dietro Tora lo colpì violentemente a mani incrociare sulla testa, rischiando di fargli perdere coscienza. Subito dopo Kazeki infierì colpendolo al fianco sinistro, e immediatamente a quello destro.

Ormai spazientito, Ichigo concentrò il suo Reiatsu nella sua Zampakuto, la quale fu avvolta da un flusso nero dalla luce rossa.
-GETSUGA TENSHO!-

Il colpo venne lanciato a piena potenza, ma prima che toccasse terra, Hana si portò nella sua traiettoria, intimando ai compagni di allontanarsi. Tese la mano, e l’attacco la centrò, ma non la scalfì: venne invece risucchiato, e poi rilasciato verso l’alto nella direzione opposta a dove era stato lanciato, tramite l’altro braccio.
Una volta esaurita la sua potenza, tutto tornò come se niente fosse successo.

-Non… è possibile…- tremò Ichigo incredulo -… quella ragazza… ha usato il suo corpo come conduttore deviando la Getsuga…-

E’… è come se sapessero in anticipo quello che sto per fare, riuscendo a bloccarmi…
Non è possibile…
Non c’è davvero modo di batterli?

O forse…

Ichigo sorrise, sicuro di sé. Finalmente tutto era chiaro e sensato.

-Bene… ora posso anche smettere di pensare!-
  
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