Serie TV > Il mondo di Patty
Segui la storia  |       
Autore: mileybest    01/08/2010    6 recensioni
Antonella all'età di dodici anni viene sbattuta in un orfanotrofio,dopo che un incidente le ha portato via le persone a cui teneva,rimane sola,senza nessuno,e tutti la accusano di essere lei la causa per la quale i suoi non esistono più. Tanto da farglelo credere anche lei e farla chiudere in sè stessa con il proprio dolore,rifutandosi di ricordare il giorno in cui la sua vita è andata in pezzi.
Cinque anni dopo, Antonella viene adottata e la sua vita ritorna ad un punto di svolta,fuori dall'arfonatrofio,però, la memoria comincia a tornare, fino a spingerla a chiedersi se...è stata sul serio colpa sua se ha perso la sua famiglia o c'è sotto qualcosa di molto peggio?
-Certo...il cattivo della storia sono io,giusto? L'assassina che presto o tardi ti farà fuori...è questo quello che pensi?-
Lui si avvicina piano,e ogni passo che fa sembra aumentare di suono nelle mie orecchie.
Prima che me ne possa rendere conto mi ha schiacciato contro il muro,impedendomi di fuggire.
-Uccidimi adesso- fa un sorriso malizioso-non c'è nessuno che può vederti commettere il tuo delitto,quindi perchè non sfogare la tua rabbia su di me? Avanti,dimostrami che ho fatto uno sbaglio a seguirti..ad assicurarmi che fosse tutto apposto..metti fine alla mia vita-
Genere: Horror, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gonzalo Molina, Josefina Beltrán, Patricia Díaz Rivarola | Coppie: Antonella/Bruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Il giorno dopo,mi ritrovo tutta indaffarata a mettere le mie cose nella valigia,un unica valigia. E pensare che cinque anni fa ero piena di vestiti,ora niente. Solo la roba necessaria. Ma come si può vivere questa vita? Non riesco a credere di aver vissuto per tutto questo tempo in questo schifo. Ora, sto andando via,sto per tornare alla vita di prima,posso essere libera.

Sbuffo,no. Niente sarà come prima,tornare a far parte del mondo non riporterà indietro i miei genitori.

Con estrema delicatezza prendo il foglio con scritta la canzone per mio padre,se non fosse per questo pezzo di carta potrei addirittura credere di aver sempre vissuto qui nell'orfanotrofio,sola al mondo.

-Quindi,adesso te ne vai- un insulsa vocina mi arriva nelle orecchie,di fretta metto il foglio nella valigia,senza mostrarlo.

Incontro due occhi neri perfidi e meschini,trattengo un sorriso ricordando come tremava di paura ieri,ed ora viene a parlarmi?

-Che cosa vuoi?-

Lei alza le spalle.

-Nessuno è venuto a salutarti,non volevo sembrare scortese-

-Hum,non mi dire,ma guarda...oltre a scortese mi sei sembrata una perfetta stronza,se non sbaglio mi hai accusato di uno scherzo che hai organizzato tu,da fare a me- dico con sarcasmo.

-E ovviamente tutti hanno creduto a me,strega-

-Non azzardarti a ripeterlo!- Urlo,cercando di intimidirla.

-Altrimenti che mi fai,eh? Se provi a fare qualcosa di sbagliato ti spediscono in riformatorio,mi sorprende che non l'abbiano già fatto,passati anni-

Stringo le nocche,fino a farle sbiancare. Io non la sopporto,quanto vorrei...no,non posso e non devo reagire. Sto andando via,non la rivedrò più,lei rimarrà qui,e con il carattere che si ritrova nessuno la adotterà.

-Complimenti,sai come far arrabbiare le persone,ma non reagirò,anche se tutti voi pensate questo di me,io sto andando via da questa topaia,tu e le tue amichette rimarrete qui-

La ragazza per qualche istante non sa che dire,giurerei di vederla pensare,strano,un oca che pensa. Dopo di chè ritorna a squadrarmi.

-Qui o in qualunque altra parte del mondo il tuo passato non cambierà,tutti ti tratteranno alla stessa maniera,sarai sempre sola,per tutta la vita- dice sprezzante,rivolgendomi un sorriso crudele e divertito,vedendo il modo in cui ho abbassato lo sguardo.

La odio, la odio da quando è arrivata qui, è come se sapesse che tasti cliccare per farmi perdere fiducia e dignità,ma non ho intenzione di darglela vinta.

-Non hai ragione,io non non sono una strega,capito?- Ma lei è già andata via,con il suo sorriso meschino. -Hai sentito,Babi? Io non sono una strega!-

Sospiro,attorcigliando fra le dita una ciocca di capelli. Anche oggi il sole risplende,il cambiamento ci sarà,tornerò a risplendere,un giorno. Fabio mi diceva sempre che sarei diventata più raggiante di una stella,avrei realizzato i miei sogni,in un modo o nell'altro,devo realizzarli per lui,per la mia famiglia,per dimostrare al mondo che Antonella è la migliore e non una strega da cui tutti sono spaventati.

-Signorina Bernardi- la voce della segretaria,mi distrae.

-Si?-

-La stanno aspettando al cancello,è ora di andare-

Prendo dal manico la valigia. È ora di andare,finalmente.


La segretaria mi accompagna all'enorme cancello che proibisce a noi poveri orfani di fuggire,non è un orfanotrofio,è una prigione.

Rimango sbalordita vedendo una porche nera tirata a lucido,in tutto il suo splendore.

Sono stata adottata da una famiglia di ricconi? E perchè mai hanno scelto me?

Dalla macchina scende un uomo,giovane e di bell'aspetto che rivolge un sorriso a me e alla segretaria,la quale dandole dei documenti e parlottando un po' con l'uomo,saluta prima lui e dopo me,andandosene. Rimaniamo io e il proprietario della macchina,lo guardo senza proferir parola. Non si direbbe un disonesto o un farabutto,sembra una persona per bene,ma sono stata adottata da lui,diverrà il mio tutore,ma non posso far parte della sua famiglia,mia madre,mio padre,mio fratello...loro erano i miei parenti,non posso sostituirli.

Ma non voglio neanche tornare dentro quell'edificio disgustoso.

-Ciao,tu devi essere Antonella- dice,sorridente,offrendomi la mano. Sta cercando essere amichevole.

Nessuno l'ha mai fatto,nessuno è stato carino con me per ben cinque anni,e ora questo gesto non...non credo di poter ricambiare,per il momento non oso fidarmi delle persone.

Rimango il silenzio.

-Io sono Manuel Molina,è un piacere conoscerti-

Di certo non per me,sono solo grata a questo tizio per avermi liberato da quella agonia.

Ma davvero non capisco! Fra tutti quei ragazzi ha deciso di prendere me,perchè? Cosa vuole da me? Anche lui,come tutti quanti,crede che la colpa di quanto è accaduto sia mia? Quindi cos'è, un agente segreto?

Intanto,il suo sorriso svanisce,ma nei suoi occhi posso leggere un “melo aspettavo”.

-Coraggio,entra in macchina,dammi la valigia- Ubbidisco,e a passi svelti apro lo sportello,ancora stordita dalla situazione.

Sto entrando in una bellissima automobile,come non mi capitava da tempo,troppo tempo.

Anche l'uomo dopo qualche istante entra in macchina e con un rombo di motore questa inizia la sua corsa.

-Questa è davvero la sua macchina?- Domando,Manuel rimane sorpreso e si volta verso di me,ho parlato per la prima volta.

Fa una piccola risata.

-Ti sorprende tanto? Non ne hai mai vista una cosi?-

-D troppo tempo-sussurro.

Cala un altro silenzio. Manuel ogni tanto inizia a guardarmi,di sicuro si aspetta che chieda qualcos'altro.

-Lavora nei servizi segreti?- Chiedo,lui stavolta scoppia in una sonora risata.

-Come ti viene in mente? Perchè me lo chiedi?-

-Allora non capisco perchè abbia adottato me,c'erano altri ragazzi,più...più...che non siano stati accusati di omicidio- per due volte,mi dico mentalmente. Fa male parlare con qualcuno di questo fatto,ma ho bisogno di sapere il motivo per il quale non sono più un orfana,e perchè non mi tratta male come gli altri.

Manuel rallenta un po', in modo da puntare i suoi occhi nei miei.

-A differenza di certa gente,io non credo che una bambina di dodici anni possa aver ucciso la sua famiglia,e per quanto possano averti accusata,per quante prove ci siano,nessuno ha mai parlato di movente,e...non sembri un assassina-

-E cosa le sembro allora?- Chiedo,alzando il tono di voce,nessuno ha mai capito il motivo per cui io abbia ucciso,io l'ho negato fin da subito,non ricordo molto di quel giorno,ma non ero io la colpevole,ma continuando a sentirmi ripetere le stesse identiche frasi,alla fine ho ceduto all'evidenza,sono una strega assassina.

-Mi sembri una ragazza che ne ha passate decisamente troppe,e che ha bisogno di qualcuno che le sia vicino-

-Lei non sa niente,sono l'unica sopravvissuta all'incendio,se non sono stata io significa che questa è solo una burla,che per cinque anni sono stata accusata ingiustamente e che i miei genitori sono vivi e presto salteranno fuori urlando “sorpresa!” ed invece no,non è uno scherzo,è la realtà, i miei genitori sono morti,li ho uccisi io essendo io l'artefice dell'incendio sono riuscita a scappare dalla casa-

Singhiozzo,respirando affannosamente,evitando di guardare in faccia Manuel,questa è la verità,ho commesso un delitto e nonostante abbia sempre amato la mia famiglia,li ho uccisi,senza capire mai il perchè.

-Questo è quello che dicono chi si è occupato del caso,evidentemente non l'hanno fatto abbastanza,il colpevole è ancora in circolazione,non sei stata tu-

-Come può esserne certo?- Chiedo,asciugandomi una lacrima sulla guancia. Affrontare questo discorso...da quanto non ci pensavo più? Quanto ci ho messo ad imponere alla mia mente di scordare quanto è accaduto? Gli anni passati all'orfanotrofio sono stati fondamentali,evitavo di pensare,ora che sono fuori invece i ricordi sono pronti per tornare,ma con tutta la forza mentale di cui dispongo riuscirò a tenerli a distanza,a qualunque costo non ricorderò niente di quel periodo.

-Se la polizia avesse svolto le indagini nel modo giusto avrebbero capito fin da subito che tu non c'entri niente- Dice fiero Manuel.

-Non ne sia tanto sicuro,la colpa è mia,fine della storia-

-Non credere a quello che ti hanno detto,non è la verità, e tu lo sai-

-Se non è la verità allora mi dica, perchè un innocente è stata sbattuta in riformatorio per un anno? Perchè dopo l'hanno spedita ad un orfanotrofio ed ha assassinato una persona buttandola giù dalla finestra? E per ultimo,perchè avrebbe spinto una ragazza giù per le scale rompendole le gambe ed essere mandata in un centro psichiatrico per mesi? Risponda a questo e mi dica che crede ancora che sia innocente-

Manuel sospira,guardando la strada pensieroso.

È la pura e semplice verità,sono colpevole,sono un assassina,sono una pazza assassina spietata. Ormai ho accettato quello che sono,non c'è altra spiegazione.

-No,non abbandonarti all'evidenza,è stato un errore farlo,se vorrai scoprire la verità fammelo sapere-

-Io voglio solo sapere perchè ha deciso di adottarmi!- Esclamo,stufata.

-Perchè tu...mi ricordi una persona,molto speciale-

Certo che sono sul serio strana,una persona che mi tratta bene e che crede nella mia innocenza rispondo al peggio,quando desidero da sempre che la gente mi dia fiducia,se questo Manuel fosse apparso cinque anni fa,sarei stata felice che qualcuno credesse in me,ora no,ora so cosa sono,e l'ho accettato,niente mi farà cambiare idea. Devo solo allontanare i ricordi.


Passano ben due ore,dopo la discussione con il mio nuovo tutore mi sono appisolata,quando riapro gli occhi una villa bellissima e con un giardino in perfetto stile con addirittura la piscina,mi fa andare il cuore in gola. Una volta ero abituata al lusso...una volta.

Manuel parcheggia la macchina davanti alla villa,posso scorgere la figura di due persone davanti ad essa.

-Andiamo,Antonella,ti presento i miei figli-

Figli?

Quindi saranno i miei fratelli adottivi. Nessuno potrà sostituire Fabio,nessuno. Già li odio solo per il fatto che dovrò vivere con loro.

Seguo Manuel fino al vialetto,due ragazzi bellissimi mi lanciano strani sguardi,il primo ricciolino e con gli occhi azzurri mi squadra da capo a piedi con stupore misto a spavento negli occhi. L'altro con i capelli castani lisci e gli occhi smeraldo mi guarda con astio,come se avessi invaso il suo territorio. Perfetto,almeno non mi parlerà. Uno in meno di cui preoccuparsi.

-Antonella,questo è Gonzalo e lui è Bruno,andiamo figlioli date il benvenuto alla nuova ospite- dice Manuel amichevole ai suoi figli.

Il primo scuote la testa allungandomi una mano.

-Piacere di conoscerti- dalla voce non si direbbe,penso.

-Come va?- Mi saluta il secondo,abbozzando un sorriso,finto.

Sono entrambi due bei ragazzi,ma...è il secondo che mi fa perdere un battito incontrando i miei occhi con i suoi,è...una sensazione che non provavo da tempo,ed è sbagliato,non sono degna di provare attrazione per qualcuno,non più.

Non da quando l'unico ragazzo che ho amato è morto per causa mia cadendo dalla finestra.

-Bene,Antonella la tua stanza è al piano di sopra a destra,ma se preferisci darti una sistemata il bagno è proprio accanto ad essa-

Ho quasi paura a varcare la soia di casa,non ho idea di quanta nostalgia potrei provare vedendo una villa fantasmagorica come quella che avevo,a cui ho dato fuoco.

Manuel mi accompagna,seguito dai due ragazzi,nella camera,e rimango imbambolata per cinque minuti buoni,è la stanza più bella che abbia mai visto.


-Non posso crederci- sussurro,lo stile è antico,ma è comunque bellissima,una stanza da sogno,nè troppo grande né troppo piccola.

Sento lo sbuffo del ragazzo di nome Bruno,gli dispiace che abbia avuto questa?

Bah,meglio non pensarci.

Il citofono interrompe la contemplazione della camera.

-Bruno,ti dispiace andare ad aprire?-

-Vado subito-risponde a suo padre.

-Aspetta ti accompagno!- Esclama Gonzalo seguendo suo fratello.

Sospiro,posando la valigia sul letto.

-Ti piace?- Mi domanda Manuel.

-Certo,è...molto bella,davvero- per la prima volta sorrido all'uomo che conosco da poche ore.

-Mi fa piacere...era la camera di mia moglie,lei..era il suo studio,ci aveva aggiunto il letto perchè molte volte doveva lavorare anche di notte,quindi si addormentava qui-

Una nota di nostalgia suona nella voce di Manuel. Mi paralizzo sul posto..sbaglio o ha detto..era?

-Mi scusi,in che senso era?-

Il suo viso si rabbuia. -Oh,non intendevo essere scortese,mi spiace-

-No..non preoccuparti,ormai è passato,non è un problema-

-Papà! Sono arrivati Leandro e Patty!- La voce di Gonzalo interrompe il silenzio imbarazzante fra me e Manuel.

Il sorriso ricompare sulle labbra di Manuel.

-Molto bene,stasera abbiamo amici a cena,è un buon modo per cominciare la tua nuova vita,che ne dici?-

Abbasso la testa,girandomi verso la finestra della stanza.

-Scusi signor Molina,ma preferisco riposarmi,non ho molta voglia di...stare fra la gente-

Manuel annuisce.

-Come desideri,ti farò portare la pizza in camera da Bruno allora,ma puoi sempre scendere se ti va-

-Ok-

-Bene,sistema le tue cose in camera,fai come vuoi,questa è casa tua adesso-

Mi sorride,ma stavolte non ricambio.

Casa mia,vorrei tanto fosse possibile riavere una casa con la mia vera famiglia. Ma non succederà mai.

Sospiro e inizio a sistemare i pochi vestiti nell'armadio.


-Bruno,vai a portare la pizza ad Antonella- Mi ordina papà quando entro in cucina.

Sbuffo,ma perchè proprio io? Non può prendersela da sola? Le pesa tanto scendere e risalire?

Già,viziatella la ragazza. E pensare che ha vissuto per parecchio tempo nell'orfanotrofio. Cosa ci trova mio padre in lei?

-Che se la prenda da sola- dico acido.

-Bruno non essere scortese con lei-

-Perchè non dovrei esserlo? Forse dovrei rispondere male a te! Ti rendi conto di cosa hai fatto? Hai dato ad una sconosciuta la stanza della mamma! E poco fa hai detto a Carmen di aiutarla a comprarsi tutto ciò di cui ha bisogno,non ha bisogno di niente quella...-

La odio,ho visto come guardava storto me e mio fratello,oltre ad ospitarla in casa devo sopportare di vederla uscire dalla camera di mia madre e ora di farle lo schiavetto? Accidenti a mio padre.

-Smettila,lei ha una storia molto difficile,e ti ho già detto che non la racconterò né a te né a Gonzalo,deve essere lei a confessarvela,ma non lo farà se vi comportate male,ha bisogno di amici-

-Me ne frego della sua storia e dei suoi bisogni-

Mio padre mi fulmina con lo sguardo.

Perchè ha scelto lei? Capisco che ha voluto esaudire il desiderio della mamma,ma un neonato,un bambino di cinque anni,no! Ha dovuto prendere un adolescente prigra e bellissima...che cosa? Ecco sto diventando pazzo,ho appena pensato che quella li è bella,si e fra poco gli asini volano.

-Te lo ripeto per l'ultima volta,vai a portarle la pizza,di sicuro all'orfanotrofio non ha mai mangiato bene,quindi voglio che tu le porti qualcosa di buono,cerca di fare il bravo Bruno-

-Perchè proprio lei?-

-Perchè ho deciso di portarla via da quel posto,non era giusto per lei. Ora vai.-

Stringo i denti,stupida ragazzina.

-Sai cosa penso? Penso che dovevi lasciarla li, la conosco da pochissimo,ma di sicuro è una perfida,viziata,egoista strega del cavolo! Non mi sorprenderebbe se ci ammazzasse nel sonno solo per vivere nella nostra casa e fare la bella vita!- Urlo sfogando la mia rabbia,accorgendomi solo dopo di una presenza dietro me e mio padre.

Un singhiozzo mi arriva fin dentro il cervello e con un espressione quasi dispiaciuta vedo la nuova ospite,Antonella,correre su per le scale,nascondendo il volto fra i capelli.

Mio padre mi dà una spinta.

Patty,la mia migliore amica,entra nella cucina e segue con lo sguardo Antonella correre nella nuova camera.

-Complimenti Bruno,è qui da un giorno e già le hai rovinato la vita-

E la frase di Patty,mio malgrado,mi fa sentire in colpa.

Buffo,io in colpa per una ragazza. Mai successo.

-Adesso ubbidisci e le vai a chiedere scusa! O non uscirai di casa per due mesi,Bruno,vai!-

Anche Patty mi guarda accusatoria. Tutti che sono contro di me,bah.

-E va bene- prendo la pizza e velocemente mi ritrovo davanti la camera,ora di Antonella.

-Ascolta mi dispiace non...-mi sbatte la porta in faccia,ringhio. -Ehi ti sto chidendo scusa! E comunque questa è la cena,se vuoi mangiare apri la porta e te la prendi!-

Passano due minuti,Antonella mi apre la porta afferra la pizza e mi guarda in cagnesco,ma nei suoi occhi riesco a scorgere l'ombra della ferita che le ho provocato.

Certo che...posso ammettere solo che è la più bella ragazza che ci sia al mondo,ma non mi pento di ciò che ho detto.

-Vuoi conoscere la mia storia? Per cinque lunghi anni ho vissuto nel dolore,sola al mondo,fino ad ora,sono un assassina. Fine della storia-

E chiude la porta a chiave,lasciandomi con gli occhi sbarrati.



Rieccomi con il secondo capitolo,che ve ne pare l'entrata in scena dei Molina? Da qui oltre al pov di Anto ci sarà anche quello di Bruno e Patty,spero che non vi dispiaccia. Bhè direi che a Bruno stia già antipatica Antonella,e ora lei ovviamente lo odierà a morte xD Ma chissà chissà....


Martathebest: Eh già povera Antonella,ma come dice un proverbio non può piovere per sempre xD Cmq l'assassinio dei genitori e di Fabio è ancora tutto da scoprire,anche se Anto si è arresa all'evidenza. Come hai visto è stato Manuel ad adottarla,per un ottimo motivo dovrei aggiungere,ma si capirà più avanti...


Elisabhet York: Come hai notato Anto è andata dai Molina xD grazie mille per aver aggiunto la storia alle preferite^^


divinacapricciosa: Anche io adoro Anto quando è scontrosa,anche se non sono quel genere di persona,però la adoro anche quando è buona e come hai visto i Molina l'hanno presa in costudia xD ma non tutti sono sono felici xD Cmq sto seguendo la tua ff ma non trovo mai il tempo di recensire,cmq ti dico che è bellissima e aspetto un tuo aggiornamento^^


Love girl: No no sono stati i Molina xD Cmq le ragazze dell'orfanotrofio sono solo un lontano ricordo per ora...Grazie mille per averla messa fra le preferite^^ spero che anche questo chap ti sia piaciuto.


_ Lety _ : Ciao! Mi fa piacere che ti piaccia molto^_^ Eh già Anto ha sofferto molto,ma in questo chap si capisce qualcosa di più sul suo conto,e si sarà capito perchè si sente in colpa della morte dei suoi,spero xD No no Manuel Molina l'ha adottata xD E ti informo che ci saranno anche i tuoi adorati Patty e Matias nella storia,ma anche loro avranno dei problemi purtroppo,sono troppo perfida con tutti non credi xD?






  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il mondo di Patty / Vai alla pagina dell'autore: mileybest