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Autore: Fabi_    01/08/2010    11 recensioni
Draco attende l’arrivo di Hermione nella stamberga strillante, dove i due si rintanano per stare insieme di nascosto, ancora per poco, la loro è una relazione nascosta.
Questo amore, così violento
Così fragile
Così tenero
così disperato (Prevert)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nick:  Fabi_Fabi (Fabi_ su efp)

Titolo: What you mean to me

Citazione: 1 Questo amore così violento. Così fragile. Così tenero, così disperato

Personaggio assegnato: Draco Malfoy

Personaggi scelti: Hermione Granger

Pairing: Draco/Hermione

Prompt:  Stamberga Strillante, Accio, Emozione, Fotografia

Genere: Romantico

Rating:  Verde

Avvertimenti:  What if?

Trama:  Draco attende l’arrivo di Hermione nella Stamberga Strillante, dove i due si rintanano per stare insieme di nascosto, ancora per poco, la loro è una relazione nascosta.  

NdA: Ho supposto il settimo anno a Hogwarts. Ron è impegnato con Lavanda. Spero che la mia interpretazione dei sentimenti di Draco non l’abbia reso troppo OOC, a me è sembrato duro al punto giusto, ma ammetto che mi sono lasciata un po’ trasportare dalla poesia e dal sentimento, quindi diciamo che ho corso un rischio. Ho scelto di limitare i dialoghi per concentrare il racconto sui pensieri

 

Questa storia ha partecipato al contest "Questo Amore" (Prevert), indetto da Vogue 91, classificandosi seconda.

Alla fine ho riportato il giudizio della giudice. Spero vi piaccia^^, ringrazio tutti i lettori.




 

 

What you mean to me

 

 

Mi scaldo le mani sul fuoco magico che ho acceso nel camino,  mi sono rintanato nella Stamberga Strillante e sto aspettando lei. Seduto dietro la finestra, non posso evitare di lisciarmi i capelli guardando fuori: è vicina.

La guardo mentre cammina leggera e furtiva verso la porta. I suoi capelli ondeggiano disordinati,  mossi dal vento forte e impetuoso come mi sento io in questo momento. Una valanga di emozioni si raccoglie in me,  pronta a sommergermi.

Perché io so che non è stato facile vivere nel segreto di una relazione così complicata. Così segreta.

Dolorosa.

Perché ammetto di avere sbagliato, sono il re degli sbagli, ma basta un suo sorriso a cambiare tutto, a farmi sentire di nuovo libero, anche di sbagliare. Vivo.

Quando hai deciso di cambiarmi la vita?

Entra battendo i piedi per scaldarsi, si scioglie la lunga sciarpa e toglie il cappello coperto di neve, li posa sulla sedia e si strofina le mani, leva il cappotto guardandomi negli occhi: cosa vedi in me?

Mi avvicino a lei e la stringo per qualche secondo: vorrei scaldarla. Faccio qualche passo verso il fuoco e le carezzo i capelli, sempre così ribelli.

 

Questo amore, così violento…

Violento come l’uragano che ci ha stretti insieme; come l’odio che tra noi non c’è mai stato davvero; come me, che non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo, ma lo desideravo.

Violento come sono ancora, purtroppo, e stupido a volte. Perché ho rispetto per te, ma non sono capace di dimostrarti quello che vorrei.

 

Così fragile…

tutto intorno a noi ci vorrebbe separati: la mia famiglia, i tuoi amici, le regole del Mondo Magico, le usanze della mia Casa.

Fragile come me: che non ho saputo accettare di uscire allo scoperto per la paura di essere giudicato, disprezzato. Non lo sono forse già? Ora che ho perso tutto, mi rendo conto che rischiare di lasciarti sfuggire mi fa sentire davvero povero.

 

Così tenero…

Tenero come te, quando mi accarezzi il viso mentre pensi che io stia dormendo, sussurrandomi parole dolci che mai avrei creduto di desiderare tanto.

Come i baci che ci scambiamo nascosti dalla notte e dal silenzio. 

 

Così disperato…

Disperato come noi: quando ci rendiamo conto di essere troppo lontani, quando temiamo che la distanza non si colmerà mai.

Disperato perché privo di speranza: perché appeso a un filo. Filo che io ho intenzione di rinforzare, perché è ora di cambiare le cose.

 

Così, mentre lei si avvicina sorridendo in questa giornata fredda, prendo la mia decisione: non scappiamo più. Sono fuggito così tante volte nella mia vita che ora credo sia tempo di prendere coraggio.

Impugno la bacchetta: “Ho un piccolo regalo per te: Accio Sorpresa,” il pacchetto che ho in casa da un po’, che ho preparato per lei durante le vacanze passate al Malfoy Manor. Mi eri mancata.

Lo porgo alla ragazza rossa in viso dall’emozione e dalla sorpresa, che si copre la bocca con le mani e sfoggia due occhi sconvolti dalla gioia, spero.  E ancora non sai cos’è.

Le porgo il pacchetto con naturalezza, per quanto per me sia difficile.

“Quanto tempo dovrò stare in questa posizione, Hermione?”

“Scusa,” risponde lei intimidita dalle mie cattive maniere.

Prende il regalo e se lo rigira tra le mani: “Non morde, puoi scartarlo,” ma perché ho sempre questo tono così antipatico?

Lei, nervosamente, rompe la carta argentata del pacchetto ed estrae la scatola che contiene l’oggetto che ho scelto per lei: “Draco, io non…”

 Impallidisce improvvisamente, lasciandomi a sperare che la sua sia sorpresa, gioia, e non tristezza e imbarazzo. Quando vedo una lacrima scorrere lungo la sua guancia, di nuovo mi domando perché lei sia così difficile da capire. Ho sbagliato di nuovo?

Prende con delicatezza il bracciale d'argento che le ho preso.

“Questo è… troppo per me, io non…”.

Richiude il pacco e me lo porge indietro, io lo prendo, e lascio la scatola:“Non ti avevo mai preso niente. Questo è una piccolezza, ma te lo dovevo.” Le prendo dolcemente il braccio destro e le allaccio il mio dono. Un piccolo zaffiro brilla sul suo polso, simbolo di fedeltà.

Lei resta pallida, immobile a prendere fiato, di nuovo le parlo: “Ho fiducia in te, e so che meriti fedeltà,” bacio la sua mano guardandola negli occhi, mentre la osservo respirare forte, prendere fiato e finalmente sorridere.

Non sono bravo con le parole, al contrario di lei che sa esprimere tutto ciò che vuole.

Ma adesso parlare non serve, un forte abbraccio può bastare per sciogliere l’imbarazzo e dimostrare la mia sincerità.

Penso sia il caso di uscire davvero insieme, per una volta. Prendo il suo cappotto e la aiuto a metterlo: “Andiamo già via? Sono appena arrivata!”

“Sì, andiamo a fare un giro, bere una Burrobirra, magari.”

Mi fissa come fossi ubriaco: “Ma… ci vedranno!” Il suo sguardo insicuro mi rattrista.

“Lo so, credo sia ora di smetterla con i segreti; se tu non ti vergogni troppo,” notando la sua totale mancanza di reazioni, credo di aver fatto un errore: “Scusa, avrei dovuto parlarne con te, prima.”

Lei sorride, mi prende la mano e la appoggia sul suo fianco, mi stringe a sé e singhiozza qualche secondo, prima di esplodere in una risata: “Certo che voglio andare!”

Sorride incredula, poi si lancia addosso a me, baciandomi con passione e gioia.

Ci avviamo verso la taverna mano nella mano. Tesi, ma felici. I primi ad incrociare la nostra strada sono Blaise e Pansy: appena entriamo nel loro campo visivo ammutoliscono e spalancano la bocca, senza tentare di abbassare gli occhi o di nascondere la loro invadenza.
“Ciao Blaise. Guarda che a tenere la bocca così aperta, ti si ghiaccia il povero cervello che ti ritrovi Pans,” la ragazza diventa immediatamente rossa di rabbia, ma comunque incapace di parlare.

Quando a distanza noto l’ex della mia ragazza, lei muove la mano, tentando di lasciare la mia. Io la stringo più forte: “Non temere, non ti lascio la mano.”

“Non gli farai del male, vero?”

“Sei preoccupata per Weasleyuccio? Starà già abbastanza male da solo, non infierirò. Mi limiterò, in caso, solo a rispondere agli attacchi.”

Sorrido sicuro, quando in realtà avrei voglia di sventolare in faccia a Lenticchia la cosa, ma seguirò il volere di Hermione.

WeasleyFacciaDaTopo ci viene incontro, minaccioso e sciocco:“Hermione?”
Lei si irrigidisce e trattiene il fiato: “Questo idiota ti ha affatturato?”

 

 Così violento…

“Ron, non è un idiota, sta con me!” Hermione urla nella gremita piazza di Hogsmeade; in breve ci troviamo un centinaio di occhi puntati addosso, e un mormorio comincia ad arrivarci alle orecchie.

Non lascio andare la sua mano nemmeno mentre Weasley sfodera la bacchetta: “Stupef…”

“Stupeficium!” Ci è andata pesante la mia ragazza! Si avvicina al suo ex disteso sulla neve: “E adesso chiama Lav-Lav, idiota!”

 

Così fragile…

Le voci della gente fanno male. I pettegolezzi possono indirizzarci a pensare qualunque cosa, anche far loro decidere della nostra felicità.

Ma gli amici, quelli sinceri, restano; capiranno.

 

Così tenero…

Il timido ingresso ai Tre Manici di Scopa, il silenzio intorno a noi, che prendiamo posto. Il sorriso sincero della Weasley e di Potter, a qualcuno l’avevi detto, allora.

Ginny, dovrò almeno chiamarla per nome da ora in poi, temo, arriva gioiosa, scattandoci una foto: “Evviva, sono felice per voi! Questa era per ricordate il momento,” dice strizzando un occhio rivolta alla sua amica. Hermione le sorride, imbarazzata.

Sorrido anch’io, con la fotografia tra le mani: due maghi nervosi, stretti da un legame forte.

 

Così disperato…

Oh, no. Non è disperato, è pieno di speranza.

Dipende da noi, da me, dimostrare quanto ci tengo.

Ora che posso stringerla forte anche di fronte a tutti gli altri, capisco che non mi importa del mondo, se posso avere questo amore.

Questo amore così vero… Finalmente!

 

 

2° Classificata 
Fabi_Fabi “What You Mean To Me”
 

-Grammatica: 10/10 
-Lessico: 10/10 
-Stile: 10/10 
-IC: 9.5/10 
-Originalità: 9/10 
-Trama: 10/10 
-Attinenza al tema: 20/20 
-Giudizio personale: 5/5 
-Punti bonus: 2/2 

Totale: 85.5/87 

Allora... noterai da te che la parte formale è pressoché perfetta. Non ho trovato nemmeno un errore grammaticale, la punteggiatura è usata correttamente e il lessico è davvero, davvero buono. Lo stile poi... l’ho semplicemente adorato. Sembra quasi che si instauri un dialogo fra Draco e la strofa della poesia che hai scelto, cosa apprezzabilissima, e che contribuisce ad avere una lettura fluida, scorrevole. Oltre ovviamente al fatto che è oggettivamente ben scritta, con periodi della giusta lunghezza e non troppo arzigogolati, ma basati su concetti, peraltro espressi con coerenza... cosa non semplicissima quando la storia è incentrata sull’introspezione e non sul dialogo. 
Per quanto riguarda l’IC, ho trovato Draco perfetto, solo che in determinati punti ha qualche sfumatura che lo devia leggermente da quello che è il suo personaggio... qualche “nobile sentimento” di troppo, per essere Draco Malfoy. Ho trovato particolarmente indicato il modo in cui lui vede Hermione, e come di contrasto veda se stesso... duro, ma tentando invano di non esserlo. Come se l’amore per lei non riuscisse a cambiare quello che è. 
Sicuramente di Dramione ne sono state scritte a bizzeffe, e nei modi più strani. La tua storia ha il pregio di essere realistica, di spiegare i processi mentali di Draco e, ovviamente, di essere scritta particolarmente bene. Quindi non è originalissima l’idea, ma originale è lo sviluppo. Buona anche la trama che, seppur concentrata in poche pagine, riesce quasi a far scorgere la metamorfosi nel comportamento di Draco, grazie anche all’iterazione della strofa, presa con due significati diversi. E va da sé che è perfetta anche l’attinenza al tema, sia perché hai inserito correttamente i prompt, sia perché ho davvero apprezzato all’inverosimile il modo in cui hai utilizzato la strofa della poesia. 
Ammetto che non sono una fan delle Dramione, o almeno non particolarmente. Ma la tua mi è piaciuta. Mi è piaciuta perché Draco è Draco, ed Hermione è Hermione. Perché hai sviluppato bene la storia, perché l’hai scritta benissimo... per tutta una serie di motivi. Ma principalmente perché mi ha davvero trasmesso qualcosa l’introspezione di Draco, che ho trovato particolarmente intensa. Complimenti :) 


   
 
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