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Autore: 9_LaDY_aSHe_4    01/08/2010    9 recensioni
Una Nami/Zoro dedicata a tutti quelli che hanno anche solo una mia storia tra le seguite o le preferite o le ricordate XD per farvi capire che mi date tanto... Zoro si trova in una situazione nuova per lui... Trovate il tempo di darle un'occhiata se vi va ^^
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao genteeee!!! Sono tornata dalle vacanze xDDD Questo è il mio regalo per tutti voi che avete aspettato pazientemente il mio ritorno e non mi avete mandato a quel paese XD

Una Nami/Zoro a mio parere di bello spunto... Solo che forse sono fuori personaggio XD Gente, se non vi piace ditemelo. Però per favore siate buoni... Sono appena tornata! XD

Bene bene, vi lascio alla lettura! Grazie a Nami che ha tentato di aiutarmi, ma se la storia non vi piace non date la colpa a lei xDDD Il disastro sono io!

kiss kiss

martola

 

Un ragazzo dai capelli verde acqua era seduto in una sala d'aspetto. In un'ospedale.

Strano, lui aveva sempre odiato gli ospedali. Ma quello era un reparto particolare, un reparto in cui non possono succedere che cose belle.

Le mani di Zoro giocavano tra di loro mentre il suo piede sinistro batteva ritmicamente sul pavimento. Era felice, spazientito, eccitato, stanco. Troppe sensazioni per un uomo solo.

Alzò per un attimo lo sguardo e incontrò quelli dei suoi amici, i suoi compagni.

Non sapeva come comportarsi. Forse non sarebbe stato in grado di dargli tutto quello di cui necessitava. Avrebbe dovuto fare dei sacrifici, rinunciare a certe passioni, a certi obiettivi. Ciò lo portò a pensare che non avrebbe mai completato la propria crescita.

-Non ne sono capace- ammise poi lo spadaccino, sbuffando e riabbassando lo sguardo.

Gli altri si scambiarono un'occhiata sorpresa.

-Ah, Zoro! Non è così difficile! Dopotutto sei sempre stato capace di tenermi a bada! E sai come sono io!- esclamò Rufy, sorridendo esageratamente.

Lui non rispose, anzi, si alzò e attraversò il corridoio. Al fondo c'era una porta che dava su una terrazza e lui aveva proprio bisogno di una boccata d'aria.

Aprì la porta e inspirò profondamente, poi si appoggiò al muro lì accanto e si mise a fissare il cielo coperto da nuvole.

Lì da solo riusciva a non pensare. Non aveva più la sensazione dei minuti che passavano, delle parole che venivano pronunciate e dimenticate poco dopo. Era semplicemente Zoro, quello senza grosse responsabilità, se non quelle riguardanti sé stesso.

Poteva scappare e fare finta di niente. Dimenticare tutto l'accaduto. Ma no, non poteva dimenticare la donna che amava. La donna con cui desiderava ardentemente avere una famiglia. La donna in quel momento stava dando alla luce il suo bambino.

Già, il suo bambino. Era la prima volta che lo chiamava così. Forse perchè era così vicino a esistere davvero, che ormai ci credeva anche Zoro.

In quel momento la porta si aprì e lo spadaccino vide Sanji e Nico Robin.

-Cosa stai facendo qui, testa d'alga?- disse il biondo -Manca poco, faresti meglio a essere dentro.

-Cuoco, hai appena interrotto i miei pensieri- ribatté Zoro, scocciato.

-Oh, andiamo, Zoro- finalmente parlò Nico Robin -Non preoccuparti. Te la caverai bene, e tutta la ciurma ti darà una mano, se vuoi.

-Non ho bisogno dell'aiuto di nessuno- tagliò corto lui.

-Sì, come no- rise Sanji.

-Stà zitto!

-Calmati- gli disse Robin -In questo momento non puoi permetterti di perdere le staffe. Sta per venire al mondo tuo figlio, dovresti essere felice.

Di nuovo Zoro non rispose, e tornò a rilassarsi contro il muro. Sanji si accese una sigaretta e Nico Robin si appoggiò alla ringhiera. -So che sei capace di gestire dei bambini. Comunque, spero che l'aria fresca giovi alle tue riflessioni- disse infine, per poi non dire più una parola.

Evidentemente la donna si riferiva a ciò che era successo a Water Seven...

Lo spadaccino tornò a fare mente locale, ma fu nuovamente interrotto dal cuoco.

-E' meglio se vai dentro- disse.

-Ti ho detto che devi stare zitto...- cercò di dire Zoro, ma il biondo lo aveva già zittito con uno sguardo. Sorrideva.

-Muoviti, testa d'alga- disse soltanto, per poi tornare alla sua sigaretta.

Per una volta, il cervello di Zoro gli impose di seguire il consiglio di Sanji. Il giovane rientrò quindi nella sala d'aspetto, dove trovò la ciurma molto di buon'umore e un'infermiera.

-Signor Roronoa?- chiese quest'ultima.

-Sì- lo spadaccino smise di respirare per una secondo.

-Venga con me: c'è qualcuno che vuole conoscerla.

Zoro capì e sentì l'emozione crescergli dentro. Si sforzò di seguire l'infermiera dando un'idea di tranquillità, ma in lui tutto era in subbuglio.

Entrò nella seconda sala a destra e vide Nami nel letto davanti a sé, con la testa stancamente appoggiata sul cuscino. Guardava la creatura che aveva tra le braccia e canticchiava qualcosa a bassa voce. Poi notò Zoro e sorrise debolmente. -Guarda- disse al bambino che teneva tra le braccia -Quello è il tuo papà.

Lo spadaccino tentennò sulla porta. Poi prese coraggio, si avvicinò al letto e posò un tenero bacio sulle labbra di Nami. Poi si sedette sulla sedia accanto al letto, studiando la creatura a cui lui e la ragazza avevano dato vita.

Non si poteva ancora capire di che colore fossero gli occhi, ma il naso sembrava proprio quello di Zoro. E la bocca era simile a quella di Nami. Sulla testa crescevano degli inconfondibili capelli color verde acqua.

La giovane notò l'aria assorta dello spadaccino e gli porse il bambino.

-Oh- si stupì lui -Non... Non come so prenderlo in braccio...

Nami gli sorrise premurosa e si tirò su. Poi gli mise il bambino tra le braccia facendogli vedere come tenerlo. -Ecco... Così... Tienigli la testa...- e poi lo lasciò delicatamente tra le braccia del padre -Vedi? Hai già imparato...

Zoro guardava suo figlio. Tutti i suoi dubbi si placarono, perchè i suoi sensi erano impegnati a osservare quella creatura apparentemente perfetta che dormiva tra le sue braccia.

Non li avrebbe abbandonati, no. Avrebbe continuato il suo viaggio in un modo diverso. Vide il loro futuro. Gli avrebbero creato una stanza nella Thousand Sunny, lo avrebbero accudito e amato anche in mezzo al mare... Lo avrebbero difeso a costo della vita... Tutti lo avrebbero aiutato a crescere... Zoro gli avrebbe insegnato a usare le spade... Rufy a pescare... Nico Robin gli avrebbe insegnato tutto ciò che sapeva... Sanji a cucinare... Nami a disegnare... Chopper a curarsi... Franky a costruire e riparare insieme ad Usop... Brook a cantare...

Sarebbe diventato il beniamino di tutti, sarebbe cresciuto bene e sarebbe diventato intelligente...

Zoro sorrise al pensiero di ciò che lo aspettava. -Ciao- bisbigliò -Benvenuto in questa strana vita...

   
 
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