Bolle di sapone
Soffiò delicatamente (con delle bestioline così piccole non si poteva soffiare forte, si sarebbero spaventate) nel cerchio, e le vide.
O meglio, non le vide, ma chi meglio delle bolle di sapone sa far notare la propria trasparenza, che diventa visibile agli occhi e al cuore, così fragile che è fatto solo di un piccolo strato traslucido?
E per tutta la stanza si liberarono quelle piccole creature, e iniziarono a volare.
E morirono, ad una ad una, perchè è così la vita delle farfalle, non possono essere libere abbastanza per goderne.
E morivano liberandosi in piccoli scoppi di sapone, che arrivavano sulla sua pelle pallida in ritardo, liberando la freschezza e il respiro di quelle piccole bolle, perchè in loro c'erano troppi respiri per essere vissuti.
E subito ne volavano ancora, arrivavano planando perchè come ci può essere vento, dentro la solitudine di un'anima?
E planavano e toccavano il pavimento riluttanti a morire, mentre lei non piangeva perchè erano le bolle di sapone le sue lacrime e avevano sì breve vita che era male rimpiangerle, che fossero sale o sapone.
Ed era tutto confuso, e bolle e lacrime erano troppe, e lei si addormentò mentre le bolle, da sole, morivano.