-Ho aspettato tanto tempo per questo-
E il ragazzo abbracciò la ragazza,e subito,la baciò subito
sulla bocca.
Lei era così emozionata,e tremava. Invece le mani di John
,che accarezzavano il viso di lei,erano così ferme.
-Ti amo- disse lei,molto timidamente,con gli occhi lucidi.
Lui non riuscì a fare altro che sorriderla.
Lei iniziò a guardarlo preoccupata. Lei forse si aspettava
come risposta un “anche io”,e invece…nulla.
Sì,era una ragazza come tante.
-E tu?- disse lei preoccupata.
-Io…-
E si rimise a baciarla,ma venne bloccato dalla ragazza,che
posò l’indice destro sulle sue labbra.
-Ma certo che ti amo,piccola!!- disse sorridente -adesso,da
brava,fatti baciare-
E si
riunirono in un bacio.
Mentre John
si staccò da lei per riprendere fiato,disse: -Non ti mollo mica,sai…io voglio stare con te…tu
vuoi stare con me?-
-Sì-
Silvia,mentre
ritornò a baciarlo,si emozionò così tanto che le caddero dagli occhi chiusi due
piccole lacrime di gioia.
Ma Paul
rovinò tutto…
- John,Silvia,dobbiamo
andare- disse,amareggiato nel vedere i due che si baciavano.
-Peccato,proprio
adesso che mi stavo divertendo…dai amore mio,andiamo-
disse John alla sua ragazza,prendendola per mano.
Oramai lei è
diventata la sua ragazza.
Non ci
poteva credere.
Era un sogno,
vero?
No,era la
realtà.
-Gli
strumenti?- disse poi John,a Paul -Li hanno presi?-
-Sì,Shake li
ha presi-
John tirò
fuori dalla tasca il pacchetto delle sigarette,e si mise sulle labbra una
sigaretta.
-Qualcuno
vuole favorire?-
-No,già fumato…- disse Paul
-Amore mio?-
-Non farla
fumare- disse,Paul,sul principio di una crisi di nervi.
-Beh,certo…la mia bambina non deve fumare….assolutamente!-
-Ma tanto
non ne avevo voglia….capito,John? Capito,James Paul
McCartney?- disse lei,guardando verso Paul.
Chi era Paul
da dire agli altri ciò che doveva fare lei?
-Io l’ho
capito,Silvia … McCartney-
-Ecco dove
eravate finiti!- disse Norman,apparendo di nuovo “sulla scena” - Perché prima
sei sparito,Lennon?-
-Io?-
-E tu?-
disse innervosito,guardando Silvia.
-No…lei era
con me…- disse Paul,con tantissima controvoglia.
Paul cercò
di creare una “copertura” per John.
-Ah,quindi
John era solo- disse Norman,incredulo.
-Ero andato
a fumare- disse John,buttando già una piccola scusa.
-Così fan
tutti,vero Lennon? Chissà dov’eri,in realtà…-
-Ero a
fumare,basta!- disse John,innervosito.
-Salve
ragazzi!- disse poi Norm,a Ringo e a George.
Questi
ultimi si stavano ingozzando di patatine fritte.
-Dove le
avete trovate?- chiese John.
-Lì in
fondo..- disse George,indicando verso una piccola bancarella- Ce le ha comprate
Shake,altrimenti se andavamo noi…-
-Già,ci
avrebbero tagliato in mille pezzettini- disse Ringo.
-Ma dov’è
Shake?- chiese Norman.
-è sempre
lì,con il nonno- disse George,avvicinandosi lentamente verso Silvia.
-Ecco,io
vado da lui-
-Comprami
delle patatine!- disse John al manager.
-Il solito Lennon-
-Ehm…le
vorrei anche io…- disse Silvia.
-Pure io-
aggiunse Paul.
-Le hai desiderate,vero,Little?-disse
George a Silvia.
-Eh già…me ne offiresti una?-
Mentre Paul
e John dettero i soldi a Norman,Silvia “litigò” con John per il fatto che lui le
voleva offrire la cena.
-Lei non
sopporta che le gente le offra roba- disse Paul
-E allora,si
deve abituare a me!- rispose John
-Perchè si
deve abituare proprio a te,Lennon?- chiese Norm.
-Perchè sì-
e gli dette nel mentre,i soldi.
-Sei troppo
gentile,John!- disse la ragazza.
John le
sorrise. Norman si allontanò.
-Allora,Little???-
disse George,sventolando una patatina fritta in faccia-la vuoi??-
-Sì,grazie!-
disse lei,sorridente.
-E che mi
dai in cambio???-
-Io…-
-Dai,Silvia,prendine
una da me,che non voglio nulla in cambio- disse Ringo.
-Comunque
volevo una sigaretta,in cambio- puntualizzò George,smentendo ogni riferimento
ambiguo che magari potesse aver creato.
-Tieni-
disse la ragazza,porgendogli una sigaretta.
-Grazie- e
la prese.
Lei in
cambio prese una patatina da George e poi,voltandosi a sinistra,ne prese una
anche da Ringo.
Che fame che
aveva!
George,mentre
fumava,la squadrava.
La guardava
in un modo alquanto strano.
La guardava come
se la desiderasse alle sue brame.
John si
accorse dello sguardo misterioso di George.E così
iniziò ad innervosirsi.
E no,e prima
Paul,e poi George…
Ci mancava che
Ringo…
Già,Ringo,che
la guardava come un cane bastonato,mentre in quel momento stavano parlando del concerto…
-Sai
Ringo,volevo farti i complimenti,sei troppo bravo a suonare la batteria!-
Ah,Ringo,che
la guardava come un peperone.
-Ah,grazie mille…ma sai,non è che sia stato un granchè…-
-Ma che
dici? Boys è bellissima-
-Ma
l’avevamo già fatta ieri!-
-Embè?- è
sempre bella!-
-E che
cazzo,eh!- disse John,senza accorgersene di aver parlato ad alta voce.
-Che c’è
John?- chiese la ragazza.
-Niente,lascia
stare…è lo stress-
-Diamine,ecco,volevo
dirvi questo…secondo me vi trattano come schiavi-
disse,prendendo John per un braccio.
I quattro
risero.
-Dai,non sto
dicendo cazzate…è vero…forse
ultimamente è meglio che vi riposiate-
Disse la
ragazza,fissando il suo fidanzato.
-Tra un po’
finiremo- disse Ringo.
-Già,e ci
riposeremo,finalmente!- aggiunse George.
-Vieni in
vacanza con noi?- chiese poi,John,mentre la strinse,per i fianchi.
-Io? Mhhhh…-
-Non farmi
stare sulle spine- poi le sussurrò,all’orecchio: -Amore-
-Ci devo
pensare- disse scherzando,facendo finta di non essere interessata a stare con
lui in vacanza.
Cioè…John
che le dice,così su due piedi di andare in vacanza con lei…
Favoloso! Un
sogno!
Paul invece,per
tutto quel momento,non disse nulla.
-Lennon,Harrison,
Starr,staccatevi dalla ragazza,sono arrivate le
patatine- disse Norman,in quello stesso momento.
-Oh,si
mangia!- dissero i tre ragazzi affamati.
George ogni
secondo si avvicinava a Silvia per scroccarle una patatina.
-No,fammi mangiare…quando non ne avrò voglia ti darò tutto,però le
devi spartire con Ringo-
-No,grazie,ormai
ho mangiato,sono sazio- disse Ringo.
-Ok,allora,tutte
a George-
-Evvai!-
I ragazzi
poi si rincontrarono con Shake e il nonno,mentre andarono in elicottero per
tornare a Londra.
Silvia era
così stanca che si addormentò tra le ginocchia di John.
John le
accarezzò i lunghi capelli,per quasi tutta la durata del viaggio.
Quando la
ragazza si addormentò,i quattro iniziarono a dialogare,ridacchiando.
-Fai
piano,John,altrimenti la svegli- disse George.
John non
rispose,e continuò ad accarezzarle i capelli.
-John? La
smetti? - disse Paul,a bassa voce.
-Ma guarda
che la tocco quando mi pare e piace-
-Ma non è un
oggetto- disse Ringo.
-Smettila di
fare la parte del bonaccione!-
La ragazza
mugugnò,forse perchè John aveva parlato con una
tonalità troppo alta.
-Dai,John…smettila- disse Paul.
-Ma che
cazzo vuoi,oggi,da me?- disse,parlando sempre con una tonalità alta,che lo
sentì anche Norman,seduto dietro di lui.
-Lennon,che
diamine succede,che cavolo urli?-
-Qui
qualcuno vuole dormire!- aggiunse urlando il nonno,oramai innervosito dei
battibecchi dei ragazzi.
Questo
trambusto fece svegliare la ragazza,che si mise a chiamare John.
-Ti sei
svegliata,piccola?- chiese lui.
-Sì...vabbè,fa nulla- e si ricompose,sedendosi.
-La colpa è
tua,John- disse Paul.
-Macchè-
disse lei,infastidita dalle lamentele di Paul. Aveva sonno,e non aveva voglia
di sentire nessuno. Richiuse gli occhi seduta,senza più appoggiarsi a John.
Dopo un’
ennesima occhiata sbigottita a John da parte dei tre Beatles,tutti si rinchiusero
in se stessi,pensando alle proprie cose,e si addormentarono lentamente,come Silvia.
A fine
viaggio,Norman e Shake dovettero svegliare tutti.
Compreso il
nonno.
-Signore?-
disse Shake,dando con l’indice destro un colpetto alla spalla destra del nonno.
-Eh? No…non ci sono in casa!- disse il vecchio,insensatamente.
-Si svegli!-
E piano
piano,aprì gli occhi.
-Lennon-
disse Norman,appena sceso dall’elicottero -Non mi piacciono i tuoi
comportamenti. Come fa Brian a sopportarti?-
-Ma Brian mi
ama-
-Smettila di
scherzare-
-è la verità…posso avere il resto della notte libero?-
disse,guardando la sua ragazza.
-Tanto se ti
dico di no,fuggi via lo stesso-
-Grazie!- e
corse verso di lei,che nel mentre parlava con Paul.
-Paul…perchè
stavate urlando prima?-
-Eh…John a volte…è troppo infantile-
-Infantile?-
disse lei,allibita -A me non sembra-
-Ciao!-
Ecco,John
era appena arrivato.
-Che si
fa,Silvia?-
-Che vuoi
fare,tu?-
-Io
proporrei di andare tutti quanti a dormire- si intromise Paul -una nuova
giornata pesante ci aspetta-
Ma quanto
mancava la solita frase di Paul ?!
-A casa-
disse John -Ma a casa tua-
-Ok…accompagnami a casa!- e lo abbracciò il più forte possibile,come se stesse ancora
accertandosi se LUI era vero oppure solo un sogno.
-See you Paul- disse John,fecendogli la linguaccia,allontanandosi con la sua ragazza
a mano presa.
Melove ave.
Allora…spero che il capitolo sia scorrevole,nonostante abbia 7 pagine. Avevo intenzione di scrivere che cosa succedeva a casa di Silvia,però ho deciso di non scriverlo,perchè altrimenti saree stato un capitolo troppo lungo. E così penserò meglio al seguito del capitolo…devo rifletterci su,perchè sono arrivata ad un punto dove mi stanno sorgendo delle indecisioni. Magari chiederò un piccolo parere alle lettrici che conosco.
Un caloroso grazie per la lettura! Ora passo a rispondere alle recensioni :
Thief: *____* grazie mille,cara! ^_^ Mi fa troppo piacere che ti sia piaciuto il capitolo,in modo particolare la parte del concerto (ho sempre paura di scrivere le canzoni sbagliate ai momenti sbagliati…insomma,ho paura di scrivere “scalette” schifose -.-“””)…e poi… *___* oddio,che bello! Ti è piaciuto il dolce comportamento di John! Meno male,non era molto sdolcinato…
Grazie mille per a recensione!
Zazzà : Un grande grazie anche a te,sono davvero contenta che abbia scritto bene la scaletta e non abbia descritto John troppo sdolcinatamente (come ho detto a Thief) ! ^___^
Grazie mille per la recensione,paparino *___*
Andry: *___* evvai,sei resuscitata dalle tue ceneri *tin* che bello trovarti su EFP…anche perchè non ci sentiamo da tantissimo tempo! Grazie mille per la recensione! *__* Eh,John purtoppo ha trattato male Ringo…ma non lo voleva fare apposta,non se n’era neanche accorto! Ma alla fine,ora è tutto a posto tra i due…che poi i Fab battibeccano sempre perchè sono presi dalla nuova ragazza,che “si è messa in mezzo” a loro! E come se stessero studiando un giocattolo appena comprato,stanno studiando il comportamento di Silvia (oddio,perchè l’ho chiamata così? xD A volte mi vergogno troppo a descrivere alcune scene e a mettere il mio nome!)…comunque,tanto i battibecchi passeranno lentamente…quello che non passerà è quello di fare alti e bassi con i protagonisti,perchè ci tengo tantissimo a metterli tutti su uno stesso piano…tutti sono i protagonisti!Come il nonno…mentre scrivevo,mi sono accorta di dimenticarlo…e allora mi sono subito messa a scrivere su di lui!
A presto!
Night