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Autore: Arky    02/08/2010    4 recensioni
La voce di Nami che lo chiamava risuonò chiara e pimpante nella sua mente, ancora annebbiata dal sonno. Nella sua testa, in un istante, rivide il bel viso sorridente della ragazza che lo chiamava. La voce suonava chiarissima nelle sue orecchie, doveva trovarsi molto vicina, esattamente di fronte a lui.[...]Quando aprì gli occhi si rese realmente conto di quello che stava succedendo, e dell’enorme sbaglio che aveva fatto.
Dedicata alla mia Nee-san!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti, mi scuso in anticipo per quello che ho scritto / leggerete.
Prima che mi rincorriate linciandomi e gridandomi di dedicarmi all’ippica (non so fare nemmeno quello, quindi abbiate pietà) vorrei chiarire due cosicine.
Allora, la prima è che la storia è ambientata nella puntata 131 … quella del “bacio del buongiorno” per intenderci … Per chi non avesse capito a fine storia ho postato un immagine.
Quello che ho scritto è quello che i personaggi (Zoro e Sanji) hanno pensato durante quella scena. Scena che mi è arrivata del tutto inaspettata e grazie alla quale sono rimasta imbambolata sbavante davanti al pc per una buona mezz’oretta …
La dedico alla mia cara Nee-san Eleonora (alias Yahoi the best) perché, be’, perché è una delle mie migliori amiche e nonostante a separarci ci sia mezza Italia (nonché la Linea Gotica in persona) io le voglio un bene cane … E lei sa che è così! Inoltre dopo averla convertita alle Zoro x Sanji non potevo non dedicargliene una, su, comprendetemi …
Ok, bando alle ciance, buona lettura gente!!

Good Morning Kiss

«Sveglia ciurma! Sveglia!»
La voce di Nami che lo chiamava risuonò chiara e pimpante nella sua mente, ancora annebbiata dal sonno. Nella sua testa, in un istante, rivide il bel viso sorridente della ragazza che lo chiamava. La voce suonava chiarissima nelle sue orecchie, doveva trovarsi molto vicina, esattamente di fronte a lui.
«Eccola, buongiorno Nami» disse, prima di prepararsi a schioccarle un sonoro bacio sulle labbra.
«Non vieni a darmi il bacino del buongiorno oggi?» chiese ad occhi chiusi, sicuro di sé: questa volta Nami non l’avrebbe respinto, erano stati vicini tutta la notte! Era suo per certo il braccio che in quel momento gli faceva da cuscino.
Quando aprì gli occhi si rese realmente conto di quello che stava succedendo, e dell’enorme sbaglio che aveva fatto.
Di fronte a lui non c’era affatto il bellissimo e dolcissimo volto di Nami!
Con gli occhi ancora socchiusi, distinse il contorno sfocato di un viso abbronzato e, certamente, per niente femminile. Quando si fu abituato alla luce scorse anche una macchia verde vicino al volto, e la figura divenne improvvisamente nitida e chiarissima. Sgranò gli occhi.
A una manciata di centimetri da lui anche Zoro si stava svegliando, con gli occhi socchiusi dal sonno. Occhi che, alla vista del cuoco molto, troppo, DANNATAMENTE vicino, si spalancarono all’improvviso.
Pochi secondi, durante pochi, semplici secondi i due rimasero fermi nelle loro posizioni, una marea di pensieri nella testa.
Perché continuavano a rimanere lì, fermi, vicini? Perché erano così vicini? E per quale motivo i loro corpi non ne volevano sapere di togliersi da quella posizione?
Durante i pochi attimi in cui i loro sguardi stupiti rimasero intrecciati, Sanji e Zoro si fecero queste e altre mille domande. Quando poi riuscirono a muoversi, ancora imbarazzati e tremanti, riuscirono a formulare solo poche, piccole frasi.
«Che stai facendo, Marimo?»
«Dovrei chiederlo a te, cuocastro!»
Si guardarono un altro misero secondo, i volti rossicci nonostante cercassero di non badarci, prima di iniziare a suonarsele, come loro solito.
Non sapevano nemmeno perché avessero cominciato, forse a causa degli insulti appena ricevuti. Sì, quella sarebbe apparsa a tutti come la motivazione ufficiale. In fondo però, loro due, sapevano che non era quello il motivo. Avevano bisogno di sfogarsi, allentare la tensione e allontanare quell’imbarazzo, che non si addiceva per niente a due pirati come loro.
Soprattutto avevano bisogno di smetterla di pensare che, forse, se non avessero aperto gli occhi e Sanji non si fosse fermato, non sarebbe poi stato tanto male …


No, il bacio del buongiorno non si addiceva per niente a due pirati …

***

Ed ecco a voi quell ache è stata la sclerata delle 23:59!
L’immagine è questa qui sotto e che altro c’è da dire?
Ah, sì: un grazie enorme a chi commenterà, leggerà o darà anche solo una piccola attenzione a questa storia che non so se può essere definita tale!

  
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