Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |      
Autore: Sarhita    03/08/2010    2 recensioni
Raccolta su vare coppie viste dal punto di vista di un terzo incomodo di eccezione... "Ecco. Lo sapevo che andava a finire in questo modo. Quel ragazzo e il suo mammifero domestico gigantesco non mi sono mai piaciuti. Malgrado ciò, attraverso le mie lenti, il mio portatore, lo ha guardato tante di quelle volte.
Odio questa giornata! Volete sapere com’è cominciata? Bene, allora ve la racconterò, sempre se avete voglia di sorbirvi il racconto di un paio d’occhiali scuri dalla insolita montatura..."
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il terzo incomodo

Cosa sono costretti a vedere questi occhiali!


Ecco. Lo sapevo che andava a finire in questo modo. Quel ragazzo e il suo mammifero domestico gigantesco non mi sono mai piaciuti. Malgrado ciò, attraverso le mie lenti, il mio portatore lo ha guardato tante di quelle volte.
Odio questa giornata! Volete sapere com’è cominciata? Bene, allora ve la racconterò, sempre se avete voglia di sorbirvi il racconto di un paio d’occhiali scuri dall'insolita montatura.
La mattina in questo villaggio strampalato è andata più o meno come sempre.
Il sole sul comodino dove ero anche io, qualche mugugno dal letto, il mio padrone che si alza, e va in bagno a fare i suoi comodi, torna e mi indossa.
Shino Aburame senza occhiali? Vogliamo scherzare? Cosa sarebbe della sua aria affascinante e imperscrutabile senza di me? E pensare che lui non lo fa per vanità, no! È che è molto sensibile alla luce, poverino.
Tant’è che scosta del tutto le tende solo dopo avermi indossato.
Beh, non c’è che dire. La solita giornata. Almeno fino al momento in cui il mio Shino non è andato dall’Hokage per l’assegnazione di un incarico…

Nell’ufficio della Godaime, insieme a madama Tsunade, con i suoi codini biondi e le sue protuberanti forme, erano presenti tutti i membri del team 8.
Ovvero Hinata Hyuuga, con sguardo impacciato e allo stesso determinato, Kiba Inuzuka, espressione arrogante e fiera, col suo fedele Akamaru, grande quanto un cavallo e col pelame niveo fluente, e, infine, Shino Aburame, posa seria e aria imperscrutabile, con i suoi occhiali scuri e il cappotto super coprente tipico di lui.
Erano stati convocati di mattina presto, per questo Kiba si sentì in dovere di far trasparire tale disagio sbadigliando sonoramente.
Disagio che in fondo non c’era visto che lui era un tipo mattiniero.
L’alba era il suo momento preferito per andare in giro con il suo cagnolone Akamaru.
Una missione a quell’ora della mattina, però, gli sembrava troppo.
Tsunade l’aveva ignorato bellamente.
-    Allora vi ho convocati qui per una missione di vitale importanza. Anche se non è molto difficile, dalla sua riuscita dipendono le sorti della nostra alleanza con vari villaggi, Suna incluso.
Ora l’attenzione dei tre era stata attivata.
-    Dovrete consegnare una missiva a un messaggero di Suna,
-    Tutto qui? – borbottò l’Inuzuka.
-    Questa missiva – continuò la Godaime ignorando l’interruzione - contiene informazioni top secret e altamente pericolose, dovrete proteggerla a qualsiasi costo e consegnarla soltanto al messaggero in persona, ce sarà un uomo fidato del kazekage, da voi conosciuto.
Zittito il ninja dei cani, Tsunade illustrò ai tre i dettagli e il luogo di incontro.



-    Mi chiedo perché il luogo dell’incontro è nel villaggio dell’erba. Dal paese del vento al paese del fuoco ci sono due vie. Con una si attraversa il villaggio dell’erba e poi quello della pioggia, ma si può passare anche soltanto dal villaggio della pioggia, che confina anch’esso direttamente con noi! Non sarebbe più semplice vedersi al confine di Ame?
Kiba Inuzuka proprio non ce l’aveva fatta. Aveva dovuto esternare i suoi più che giustificati dubbi, appena usciti dal palazzo dell’Hokage.
-    Io credo che se l’Hokage ha detto così ci deve essere un motivo. – s’intromise Hinata.
-    È semplice, - disse Shino – attraversare il villaggio della pioggia non è un problema per i ninja della sabbia perché Ame e Suna sono neutri, mente Ame e Konoha purtroppo sono in tensione per via dell’incidente diplomatico del mese scorso.
-    Era un ninja ricercato e pericoloso, i nostri non potevano lasciarlo andare solo perché sconfinavano nel villaggio della pioggia, no? – continuò Kiba, infervorato.
-    Vero, ma il team Gai avrebbe dovuto farlo prigioniero, siccome non c’è riuscito, il capo villaggio di Ame non l’ha presa bene.
-    Che cazzata… - borbottò l’Inuzuka, afferrata la situazione.
-    La politica lo è. – acconsentì l’Aburame.



Erano alle porte del villaggio. Pronti a partire. Movendosi velocemente nella foresta, ci misero soltanto un giorno per raggiungere il villaggio dell’erba, dove pernottarono in una locanda.
Hinata ebbe una stanza tutta sua, essendo una ragazza, e poi a dormire con due ragazzi non avrebbe retto il colpo, mentre Shino e Kiba presero una doppia.
Era ora di mettersi a dormire e Kiba si buttò sul letto con solo i boxer addosso mentre Shino era ancora completamente vestito.
-    Non ti spogli? . chiese allora distrattamente l’Inuzuka, più per semplice constatazione che vero interesse.
L’Aburame non rispose e rimase seduto sul letto perso nei suoi pensieri, come se non avesse sentito la domanda che il compagno gli aveva posto.
-    Ma non li togli mai? – chiese l’Inuzuka, senza cambiare posizione, ignorando il fatto che Shino non gli avesse risposto alla domanda precedente, e che probabilmente non l’avrebbe fatto neanche a questa.
-    A cosa ti riferisci? – chiese, questa volta, decidendo di non ignorarlo, per gentile concessione.
Kiba si alzò, mettendosi seduto, trovandosi alla stessa altezza dell’altro, che era nella medesima posizione nell’altro letto della stanza.
Shino lo stava guardando in attesa di una risposta, anche se per Kiba era impossibile decifrare la sua impressione, a causa degli occhiali che ne celavano lo sguardo. Odiava non poter guardare le persone nelgi occhi quando parlava.
-    Gli occhiali, intendo. Non li togli mai? – disse allora, curioso.
L’Aburame lo guardò per qualche interminabile secondo. Probabilmente stava riflettendo su quella semplice domanda. O semplicemente stava ponderano se era degna o meno di una risposta.
-    Per dormire. – rispose, con logica disarmante, dopo qualche minuto di silenzio. – Per fare la doccia, e per pulirli. – concluse.
L’Inuzuka lo guardò serio. – E qualcuno ha mai visto i tuoi occhi? – una strana luce brillava nel suo sguardo, mentre pronunciava quella domanda.
-    Certo. – la voce dell’Aburame rispose, senza un intonazione precisa, o una particolare inflessione.
Kiba lo guardò un po’ scettico. – E me li mostreresti? – chiese, sapendo di aver poche possibilità che ciò accadesse.
-    No. – rispose infatti l’altro.
-    Cos… perché? – Almeno poteva chiedere una spiegazione. Shino stroncò ogni sua protesta.
-    Perché no.
-    Ma io ho fatto una scommessa con Shikamaru e devo vincerla, cavolo. – borbottò all’ennesimo rifiuto dell’Aburame, senza l’intenzione di farsi sentire. Ma l’orecchio di Shino era fine, e percepì chiaramente quella strana frase.
Inarcò leggermente un sopracciglio. – …una scommessa?
-    Lui è convinto che tu abbia gli occhi castani, ma per me sono chiari, magari verdi. Se perdo dovrò andare in giro nudo per il villaggio. Uffa. – si lamentò, con l’umore a terra.
L’altro pensò alla scena di Kiba nudo che corre per il villaggio mandando accidenti al Nara e quasi non gli scappò un sorriso, poi, atono disse.
-    Hai perso.
-    Eh? – Kiba lo guardò, interrompendo i suoi lamenti insensati.
Shino si sfilò lentamente gli occhiali e Kiba potè constatare con i suoi occhi, grazie alla poca luce della luna, che erano castani.
-    Sicuro non siano verdi? – chiese, mettendo il broncio.
-    Sono i miei occhi, Kiba.
Per esserne sicuro, l’Inuzuka, con solo i suoi boxer indosso, si alzò e avvicinò il viso a quello dell’Aburame, seduto sul letto, che si spostò indietro di qualche millimetro.
-    Mmh, sembrano castani. Hai ragione… - soffiò sulle labbra dell’altro. Shino registrò a mala pena quella pericolosa vicinanza, continuando a fissare i suoi occhi castani su quelli ambrati dell’Inuzuka.
Allontanandosi incespicò nel suo cane, addormentato ai piedi del letto, e stramazzò rovinosamente sopra il compagno.
In quell’istante il cane uggiolò nel sonno, gli insetti di Shino si bloccarono sbigottiti, i grilli smisero un momento di cantare per ricominciare poi subito dopo, da passare inosservati, il cuore di Kiba si fermò per un secondo e il cervello di Shino andò in tilt.
Quando la mente del ninja degli insetti ritornò a lavorare, comprese di avere le labbra dell’Inuzuka incollate alle sue.
Invece di allontanarlo, mosse le labbra con lentezza, come se avesse voluto baciare l’Inuzuka, che chiuse gli occhi, quasi ricambiando, ma si era rimesso in moto anche il suo, di cervello, e resosi conto di ciò che stava accadendo si distaccò dall’altro, rapido e imbarazzato. Rimase un attimo in piedi, a grattarsi distrattamente la testa con una mano, indietreggiando lentamente, mormorando parole incomprensibili.
-    N-non l’ho fatto apposta… io… vado… mi metto a dormire – disse, andandosi rapidamente a nascondere sotto le coperte, nel suo letto.
Lasciando l’Aburame ancora impalato lì, intento a passarsi leggermente il dito sulle labbra.
-    Non sai invece quante volte io l’ho desiderato – sussurrò a se stesso, chiudendo gli occhi, e sdraiandosi sul letto, ancora vestito, schiacciando per sbaglio i suoi occhiali, incrinando una lente.
-    Hai detto qualcosa? - borbottò Kiba, senza uscire dal suo nascondiglio, che aveva già sconfitto in parte l’imbarazzo, dimenticando forse l’accaduto.
Shino guardò sgomento i suoi occhiali, per poi dare un alzata di spalle con noncuranza e posarli sul comodino appuntandosi mentalmente di rimpiazzarli, il giorno dopo.
 - Niente, torna a dormire. – fece Shino, atono.


Capito perché odio questa giornata, ormai finita
 Ormai è passata la mezzanotte, e credo che Shino non mi indosserà più, per colpa di questa lente incrinata. E come se non bastasse l’Inuzuka si è avvicinato con aria timida e insicura al letto di Shino, chiedendo di dormire nello stesso letto, complice il freddo che quel moccioso non si aspettava in questo villaggio, mentre il mio padrone si era ben coperto. La mia vita è inutile al momento. Beh, almeno mi godo la scena di questi due che dormono beati. Oh, è una mia impressione o nel sonno si sono abbracciati? Io, comunque, continuo ad odiare quel tipo e il suo sacco di pulci, che si è svegliato e mi sta annusando, così come annusa tutto il comodino in cerca di cibo. Oh oh… Aiuto!

Il famoso messaggero era Temari alla fine, e dopo aver consegnato la missiva senza problemi, avevano fatto un giro per il villaggio dell’erba per comprare nuovi occhiali a Shino. Ma l’Aburame non buttò i suoi vecchi occhiali. Li custodisce in un cassetto del comodino. E ora che Kiba passa molto tempo con lui, anche nel tempo libero, grazie a quel bacio che ha fatto capire ad entrambi molte cose, non può che ringraziare Shikamaru e la sua scommessa.
Anche perché gli ha permesso di vedere Kiba nudo. Beh, in realtà a vederlo, era stato tutto il villaggio…
-    Kiba-kun co-co-copriti!
-    Hinata, ha perso e deve pagare.
-    Ma Shikamaru…
-    SHIKAAAAA ME LA PAGHERAI!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Sarhita