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Autore: toua    03/08/2010    2 recensioni
Una "normale" rimpatriata dei Malandrini, con conseguenze disastrose. ( four-hands toua - the green fairy ) recensite, gente! altrimenti vi uccidiamo in due :P
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COSI' TRAPASSO' ANTONELLO, TAVOLO DI CASA POTTER.

 

I personaggi non ci appartengono, ma sono di proprietà di J.K.Rowling.

Questa Ff narra di fatti realmente accaduti, sapientemente conditi di abile delirio e ambientazione potteriana, scritta a quattro mani e mezzo cervello in due da the green fairy e toua in una strana giornata d'estate trascorsa nei monti langensi. Abbiate piètà della nostra psiche deviata e malata! XD

 

 

 

Sirius era arrivato per primo a casa di James, stranamente. E un Sirius Black in anticipo significa dover improvvisare attività d'animazione per scongiurare il pericolo catastrofico di farlo annoiare. Sfortunatamente, Lily affidò a James la cura dell'amico, troppo presa dalla ben poco ludica attività del controllo-pupù del degno figlio di tanto padre (famiglia di cagoni, n.d.a.).
Quando Remus arrivò, li trovò a sfidarsi a far arrivare il pannolino appena cambiato nel giardino della vecchia Bathilda slalomando fra l'Incanto Fidelius ed i passanti ignari. Scosse la testa per la prima volta, sfilandosi la giacca e salutando sconsolato Lily e Harry, che agitava i pugnetti in direzione degli altri due "bambini" che "giocavano".
Trovando finalmente una persona quasi adulta di cui fidarsi, dal momento che Remus aveva giudicato il passatempo troppo da balbettante bambocciona banda di babbuini e indegno per colui che era stato la mente dei Marauders, Lily gli affidò il bambino con un'occhiata supplichevole.
"Tienilo lontano da quei due, o domani Bathilda se lo troverà in giardino" lo  implorò sottovoce.
Portata a termine l'impresa, il testosterone iniziò a provocare un'escalation di idiozia nella mente dei due: dalle stalle alle stelle, si misero a cercar di colpire i, chissà come, sempre ignari passanti con i sassolini del vialetto.
"JAMES!!!!!!!! Ti spiacerebbe comportarti come uno che abbia superato l'età puerile?!"
"Ma Lily, tesoro...  Non è un gioco infantile! Lo stiamo facendo senza magia!!"
"Cruciati Potter. E poi è un gioco da bambini! Io e Severus non sbagliavamo mai un colpo..."
I due cecchini si voltarono lentamente, le braccia ancora a mezz'aria e un'espressione oltraggiata sul volto. I sassolini che stavano per lanciare divennero sabbia tra le loro dita.
Dall'interno della casa, si udì una risata soffocata a stento in un peluches.
"Moony! Ti ho sentito! Vergogna! Stai ridendo del tuo più caro amico, approfittando delle sue sventure! Non bastava una moglie ostile, nossignore! Anche un amico impietoso doveva toccarmi!"
Remus non riuscì più a trattenere le risate.
"Ma sentilo! Miserabile! Ah, meno male che mio figlio sa quanto valga suo padre!"
Le ultime parole famose: dall'interno giunse la risata infantile e cristallina del piccolo Harry, provocata dalla vista del licantropo preda ormai delle convulsioni sul tappeto del soggiorno.
Un secondo e un "Sirius, dammi la bacchetta!" dopo, il suddetto mannaro divenne bersaglio di una pioggia di sassolini, sapientemente controllati da un alquanto irritato James-Non-Osare-Offendere-Il-Mio-Virilissimo-Ego-Maschile-Potter.
"POTTER!!!!!!!!!!!!"
"Sì, zuccottina mia?" (Sirius fece l'atto di vomitare per la spudorata ruffianaggine dell'amico)
"Lo sai cosa potrebbe succederti se uno solo di quei sassolini dovesse far piangere il mio bambino?"
James abbassò di colpo bacchetta e sguardo, borbottando qualcosa di irriferibile all'indirizzo di "quella negriera", "quell'untuoso" e "quel peloso traditore".
"La negriera ha quasi finito di preparare la cena, potreste tu ed il tuo degno compare andare a lavarvi zampe e zoccoli?"

(dieci minuti dopo)

"Ti dico che è così, Prongs! Se una donna non ti rispetta, è perchè in casa non sei tu ad avere gli attributi".
"I miei attributi sono dove devono essere e funzionano benissimo, come puoi notare" rispose con un chiaro cenno al figlio, seduto sul bordo del tavolo di fronte a Remus.
"Mah, anche Snivellus ha i capelli neri..." insinuò scherzosamente Sirius, guadagnandosi una violenta mestolata da parte di Lily.
"Cosa vorresti dire, razza di pulcioso?!"
"Andiamo, Prongs! Lily ti ha messo il guinzaglio, non sei più lo stallone di una volta!" ghignò.
"Primo: il cane sei tu e quindi il guinzaglio te lo metti tu!"
"Beh in certi frangenti l'ho anche già messo... Vero, Remus?"
L'interpellato scosse la testa per la seconda volta, coprendo inorridito le orecchie ad Harry.
"Secondo: io ho dimostrato la mia virilità molto più spesso di te!"
"Le scappatelle ad Hogwarts non valgono!"
"COSA HAI DETTO?!?!" L'urlo indignato di Lily venne bellamente ignorato.
"E invece sì!"
"E invece no!"
"E invece sì!"
"La volete smettere?"
"MI VOLETE SPIEGARE?!"
Prongs continuò imperterrito a difendere il suo onore: "E poi non mi riferisco solo agli atti sessualmente fisici..."
"Eh?"
"Sono sempre stato un passo avanti a te, Siriusuccio bello, anche negli atti NON sessualmente fisici!"
"Ugh."
"Oltre che nell'arte oratoria."
"Non capisco dove tu voglia arrivare..."
"Te lo spiego subito, Moony. Il barboncino qui presente è palesemente più gracile del qui presente e vigoroso..."
"...cornuto."
"... e vigoroso campione che ha  portato per la bellezza di sei anni la sua beneamata squadra ad una meritatissima vittoria!"
"Soltanto perché c'ero io a toglierti dalle palle gli avversari e i bolidi che avrebbero di certo deturpato questo bel faccino!" e mentre squittiva le ultime due parole, gli schiaffeggiò piano una guancia.
Affronto!
"Nessuno. Tocca. La. Splendida. Faccia. Di. James. Potter!"
"Io posso!"
"No non puoi"
"E invece sì!"
"E invece no!"
"Harry promettimi di non diventare mai così..."
"Prego tutte le sere perché questo non avvenga!" la voce di Lily arrivò mesta dalla cucina.
"E INVECE SI', IO HO SEMPRE RAGIONE!"
"SOLO QUANDO SEI D'ACCORDO CON ME!"
"REMUUUUUUUUUS!!!! Digli che ho sempre ragione io!"
"Non ci provare, Moony! E' il più forte ad avere sempre ragione, e il più forte dei due sono io!"
"E invece no!"
"E invece sì!"
"Remuuuus!"
"Lilyyyyyyy!"
(e qui le autrici morirono per le risate)
"Vuoi vedere?"
"Fammi vedere!"
Presero posto uno di fronte all'altro, con il tavolo (ed il povero Remus ed Harry) a separarli, quindi Sirius spostò piatti, posate e bicchieri di lato e mise il gomito sul tavolo con la mano aperta verso l'amico.
James fece lo stesso un attimo dopo.
Remus supplicò, scuotendo la testa per la terza volta: "No ragazzi, vi prego, braccio di ferro no!".
Troppo tardi. I due virilissimi maschioni iniziarono a fare forza l'uno contro la mano dell'altro proprio mentre Lily sbucava dalla cucina con una grossa pentola in mano. Rimase un attimo interdetta, bloccata a metà strada tra la porta ed il tavolo, roteò gli occhi e venne avanti.
Ovviamente minacciando.
"Se non la smettete penserò io a risovere i vostri problemi di virilità, con un bel paio di cesoie, alla vecchia maniera babbana."
"Zitta tesoro, mi sto concentrando!"
"Concentrati a non rompere niente."
"Ma cosa vuoi che rompa!"
"...le palle."
"Tu pensa a come recupererai l'onore quando ti avrò ridotto in brandelli!"
"Pensa tu a come farai a leccarti le ferite, visto che non hai neanche la lingua!"
"I cervi ce l'hanno la lingua!"
"E allora perché non la usano?!"
"Maledetto barboncino!!"
"Cerbiatto effemminato!"
"Non sono effemminato!"
"E INVECE SI'!!!"
"IL TAV--!!"
Fu questione di un momento: Lily e Remus fecero appena in tempo ad afferrare l'una la pentola appena posata, l'altro il bambino con un braccio e la bottiglia di vino con l'altro, poi le gambe del tavolo cedettero verso l'esterno ed i due contendenti si ritrovarono sepolti in un tripudio di pane, piatti, posate, bicchieri e tovaglia.
Poi, ci fu uno scoppio di risa. Non da parte di Lily e Remus, ancora fermi nelle rispettive posizioni di salvataggio.
Quando i due riemersero, ridendo come dei matti e scrollandosi di dosso pezzi di pane e ceramica, videro Lily posare lentamente la pentola e sguainare altrettanto lentamente la bacchetta, mentre il licantropo indietreggiava, sempre stringendo a sé bimbo e bottiglia.
"Ops" fu tutto quello che uscì dalle labbra di Sirius, prima che seguisse a ruota l'amico che già fuggiva.
Remus scrollò la testa per la quarta volta, sorridendo a Harry e dando una sorsata al vino.

Fine

 

 

 

Spiegazione citazioni:
-Antonello: è il nome di qualsiasi cosa senza nome, in onore di Aldo, nostro Erregì (lalallalallalà) per sempre.
-Balbettante bambocciona banda di babbuini: immensa citazione della mitica McGonagall in Harry Potter e il Calice di Fuoco. Con amore e riverenza.
-Sirius, dammi la bacchetta: libera interpretazione del classico "Wilma, dammi la clava", va dunque letto con lo stesso tono usato da Fred Flinstone.

  
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