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Autore: secretdiary    03/08/2010    3 recensioni
Questa FF è ambientata durante il quarto libro della saga di Harry Potter, ovvero durante il torneo Tremaghi.
Non vi anticipo nulla, dico solo che ci sarà un personaggio di fantasia che renderà la trama veramente divertente (almeno spero).
Mi raccomando, le recensioni, di qualsiasi genere, sono apprezzate!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Piccola annotazione prima di iniziare:
Cari lettori, innanzitutto vi ringrazio per aver aperto questa storia e per aver scelto di spendere un po' del vostro tempo per leggerla.
Vi rubo solo un paio di righe prima di lasciarvi al racconto: è finalmente uscito il mio primo romanzo.
Ora, finalmente, sono un'autrice pubblicata.
Se amate le storie fantasy, nel campo destinato al mio profilo, trovate tutte le informazioni relative al romanzo.

Grazie per l'attenzione ;)
Buona lettura!!
Bisous *-*

Il doppio Harry Potter

“bene, il Calice è quasi pronto a prendere le sue decisioni” annunciò Silente.

i campioni che verranno chiamati dovranno venire da questa parte della Sala, passare davanti al tavolo delle Autorità ed entrare nella stanza accanto” continuò Ludo Bagman.

Il preside di Hogwarts estrasse la bacchetta per spegnere ogni candela della Sala Grande, lasciando illuminato solo il Calice: un gesto molto teatrale.

La tensione era palpabile.

Quella era forse una delle poche volte in cui l'intera sala era ammutolita.

ci siamo quasi” mormorò Fred Weasley.

Avrebbe tanto voluto partecipare al Torneo, ma non raggiungeva l'età minima richiesta per pochi mesi.

Le fiamme iniziarono ad ardere con maggior vigore.

Dall'interno del Calice si sprigionarono scintille che andarono a insinuarsi tra i fili di barba crespa di Albus.

L'uomo rise imbarazzato mentre Hagrid, spaventato a morte correva a perdifiato per la sala, cercando dell'acqua potabile per aiutare l'anziano.

Gli occhi del mezzo gigante erano spalancati, la bocca semiaperta.

Fortunatamente Cedric Diggory gli porse una caraffa.

ma è frizzante! Le bollicine ci alimentano il fuoco” si lamentò l'insegnante di Cura delle Creature Magiche.

Cedric scosse il capo, passandosi una mano tra i folti capelli color bronzo.

è sempre acqua” lo rincuorò.

Gli occhi di Rubeus si illuminarono di gratitudine.

Si voltò verso Silente e lo vide mentre era immobile a fissare compiaciuto Harry Potter, il ragazzo di Grifondoro.

Gli versò l'intero contenuto della caraffa in volto, riuscendo così a domare l'incendio.

I Serpeverde risero, gli altri erano imbarazzati.

Silente inspirò a fondo ringraziando il custode di Hogwarts.

l'ho detto io che ti avrei affidato la mia stessa vita” mormorò con voce languida e sbattendo le ciglia.

Krum tossì per attirare l'attenzione di Albus.

cosa c'è?” domandò.

Viktor gli indicò con lo sguardo il Calice.

oh, giusto, giusto”.

Una lingua di fuoco dardeggiò nell'aria e un pezzetto di pergamena bruciato volò fuori dal Calice.

Silente lo afferrò.

Strizzò gli occhi per leggere in quella penombra da lui stesso creata.

il campione di Durmstrang è Viktor Krum!”.

Il cercatore bulgaro accennò un sorriso e si diresse con passo pesante e sicuro verso Silente.

Il preside gli indicò la stanza descritta prima con la mano libera.

Krum sparì dalla scena.

L'attenzione era nuovamente rivolta al Calice.

Un secondo foglietto ne schizzò fuori.

il campione di Beauxbatons è Fleur Delacour!”.

La mezza Veela (è da considerarsi alla stregua di un Mezzosangue?) si alzò in piedi con grazia ed eleganza e seguì Viktor Krum.

Era la volta del campione di Hogwarts.

Silente prese al volo il terzo pezzo di pergamena.

il campione di Hogwarts è Cedric Diggory!”.

Il volto del Tassorosso si illuminò di un sorriso raggiante.

Poco dopo anch'egli fu nella sala dei campioni.

Silente ondeggiò le braccia attorno al corpo, canticchiando una filastrocca da infanti, il suo lavoro era finito per il momento.

Era rivolto verso gli studenti.

Passarono diversi minuti prima che si rese conto che gli alunni delle tre scuole avevano assunto espressioni stupite e confuse.

Il Calice si era illuminato nuovamente.

Coprendosi gli occhi con un braccio, Albus si avvicinò all'oggetto che eruttò un quarto foglietto.

La mira di Silente non fu eccellente come le precedenti volte; la pergamena cadde a terra.

Il preside sghignazzò mentre la raccoglieva.

Improvvisamente il suo volto si irrigidì, la mascella si indurì.

Harry Potter” lesse.

Tutte le teste della sala si voltarono verso il tavolo dei Grifondoro, ad eccezione degli studenti di Durmstrang che si guardarono in volto, sconcertati.

Harry Potter?” bisbigliavano.

Seguirono istanti di silenzio, poi si udirono i suoni di due sedie spostarsi, trascinarsi sul pavimento.

Si alzarono due ragazzi.

Erano entrambi mori, ed avevano gli occhiali con montatura a cerchio.

L'unica differenza erano gli occhi: quello del tavolo dei Grifondoro li aveva verdi; quello del tavolo Serpeverde, azzurri.

Pareva che il tempo si fosse fermato.

Solo in seguito Hogwarts si accorse che oltre al “loro” Harry, c'era un altro ragazzo in piedi.

Silente non vi fece caso.

Improvvisamente scoppiò il frastuono.

Gli alunni frenetici continuavano a parlare tra loro, a fare congetture.

I tre presidi si riunirono per parlare.

Harry non ha l'età” mormorò accigliato Silente.

quel Potter è un incapace! Ormai è Krum il campione di Durmstrang!” continuava Karkaroff.

Krum? Durmstrang?” chiese Albus.

Un dito tremante e fornito di unghia marcia appartenente al preside di Durmstrang indicò il giovane al tavolo dei Serpeverde.

Solo allora Albus Percival Wulfric Brian Silente si accorse della sua esistenza.

Lo chiamò a sé con un cenno della mano.

come ti chiami?” domandò.

Harry Potter, signore” rispose prontamente questo con voce tenorile.

Alastor Moody sgranò gli occhi tanto che quello di vetro cadde dall'orbita e rotolò via.

Deglutì rumorosamente.

Dopo qualche istante di panico durante i quali immaginò la reazione dell'Oscuro, si riprese.

Non c'è problema. Il mio obiettivo è QUELL'Harry Potter rifletté ritrovando la calma.

Barty Crouch prese i due Harry Potter per un braccio e li condusse insieme agli altri campioni e presidi nella saletta privata.

beh, quest'anno avremo cinque campioni tremaghi” esclamò Ludo Bagman inumidendosi le labbra.

è impossibile!” rifiutò Maxime.

ma il nome è uscito dal Calice!” continuò Moody che aveva i suoi interessi personali circa la partecipazione di uno dei due Harry Potter alla gara.

chi di voi due ha inserito il nome nel Calice?” domandò Crouch.

L'Harry Potter di Hogwarts scosse il capo.

non io, signore.

Non sarei riuscito a superare la Linea dell'Età” rispose.

L'Harry Potter di Durmstrang scosse il capo violentemente, tanto che dopo dovette appoggiarsi al suo omonimo per non cadere.

nemmeno io, signore.

Per la medesima ragione”.

Gli organizzatori della manifestazione si consultarono.

è ovvio che la pergamena si riferiva al nostro Harry” disse Silente orgoglioso.

Karkaroff si inacidì.

cos'ha il vostro che al nostro manca?

O partecipano entrambi, o nessuno!”.

così voi avrete due campioni e Beauxbatons solo una” obiettò Maxime.

Igor si strinse nelle spalle.

l'anno prossimo ammettete uno studente che si chiama Harry Potter” affermò ironico.

quanti Harry Potter esistono?” chiese confuso Krum.

La testa gli faceva male.

Non bisognava pensare troppo.

In mezzo a tutta quella follia, due figure stavano immobili a fissarsi.

sei mio parente?” domandò Harry Potter inglese.

non credo” rispose Harry Potter bulgaro.

ma Potter è un cognome inglese”.

mio padre si è trasferito per farmi frequentare Durmstrang”.

come si chiamava tuo padre?” chiese il Prescelto.

James”.

Harry (quello inglese) non credette alle sue orecchie.

J-James -balbettò; no, non poteva essere, era surreale- e... e tua madre?”.

Irina”.

Sospiro di sollievo.

Era solo un caso di omonimia.

Di doppia omonimia.

mio padre era cercatore” continuò il bulgaro.

La salivazione dell'inglese si interruppe bruscamente.

e-era?”.

è morto”.

Quello con la cicatrice guardò Silente, in cerca di un aiuto, ma il preside era impegnato a difendere la sua partecipazione al torneo.

co-come?”.

La divisa di Hogwarts era impregnata di sudore, sudore che formava degli aloni sotto le ascelle.

è caduto dalla scopa.

Non era molto bravo”.

Sospiro di sollievo.

James, il suo James era un ottimo cercatore, ed era stato ucciso da Voldemort.

parteciperanno entrambi!

Il Calice costituisce un contratto magico vincolante!” concluse Moody con un tono che non ammetteva repliche.

qualcuno ha cercato di incastrare uno dei due ragazzi -sillabò Piton con voce lenta, strascicante- immagino chi dei due”.

Il suo sguardo vitreo si posò sul ragazzo fornito di cicatrice.

allora è deciso! -continuò Bagman- Severus, sei troppo sospettoso...

sono certo che la spiegazione non comprende un complotto, ma per il momento continuiamo così e lasciamo le cose come stanno”.

Karkaroff si avvicinò al “suo” Harry Potter.

vedi di non intralciare Viktor, d'accordo?

Deve vincere lui, tu sei solo un perdente”.

Harry Potter annuì così violentemente che perse gli occhiali.

involontariamente” Silente li calpestò.

mi dispiace... beh, dovrai ritirarti e cambiare nome ora che non hai più i tuoi occhiali” affermò compiaciuto.

Doveva esistere un solo Harry Potter al mondo.

Harry Potter inglese sorrise amichevole.

oh, non è necessario professore.

Hermione mi ha insegnato un incantesimo veramente efficace per riparare gli occhiali rotti”.

Come preannunciato il supporto alla vista del bulgaro tornò come nuovo.

oh, grazie mille Harry”.

figurati Harry”.

 

L'Harry Potter inglese riferì all'Harry Potter bulgaro che la prima prova sarebbe stata costituita dai draghi.

L'Harry Potter bulgaro sapeva che Karkaroff aveva già informato Krum, che gli aveva svelato un modo per vincere, perciò attese il suo turno.

Era convinto che il suo preside avesse una strategia anche per lui e che doveva solo aspettare il momento propizio per parlarne.

Attese e attese.

Rimasero soli una miriade di volte, ma Karkaroff non gli parlò mai della prima prova.

A dire il vero non gli rivolse mai la parola.

Erano nella tenda dei campioni e il bulgaro attendeva ancora; era fiducioso del suo direttore.

Non accadde nulla.

Bagman spiegò in cosa sarebbe consistita la prova: i campioni avrebbero dovuto sottrarre un uovo d'oro ad un drago.

siccome il Calice ha sputato fuori una sola pergamena con il nome di Harry Potter e non due, voi gareggerete come un solo concorrente” spiegò Crouch.

I suoi occhi erano rossi a causa delle notti passate insonni per cercare una soluzione al problema del doppio Harry Potter.

I due Harry si guardarono e annuirono.

Erano determinati.

Uno perché era un Grifondoro e quindi voleva vincere, l'altro perché gli sembrava di fare una bella figura ad apparire sicuro di sé, inoltre voleva vincere perché voleva far colpo su una Grifondoro dai capelli rossi, Ginny Weasley.

Harry inglese era convinto che se avesse aperto la bocca avrebbe vomitato.

Per un anno che di Voldemort non se ne vedeva l'ombra e poteva non pensare a nulla, ecco che andava a rischiare la vita in uno stupito torneo.

E non si era nemmeno fatto avanti spontaneamente.

Gli Harry estrassero l'Ungaro Spinato: sarebbero stati i quarti.

Ad uno ad uno la tenda si svuotò.

Restarono solo i due Harry.

hai una strategia?” chiese il bulgaro.

Ancora credeva che Karkaroff sarebbe giunto con la soluzione.

L'inglese annuì.

appellerò la mia scopa”.

Il bulgaro tacque.

L'inglese pensò per l'agitazione, in realtà il bulgaro pensava ad altro.

Cosa vuol dire appellare?

Un fischio assordante fu il segno.

I due Harry Potter dovevano entrare in campo.

L'Harry Potter dagli occhi azzurri vide Karkaroff.

Il preside lo stava fissando.

Ecco, ora mi dirà come vincere.

Igor lo salutò con la mano, lentamente.

Gli Harry furono nell'arena.

accio Firebolt!” esclamò lo sfregiato.

L'altro iniziò a guardarsi freneticamente intorno.

Cosa avrebbe fatto? Come avrebbe agito?

L'inglese saltò sulla sua scopa e volò via, lasciandolo solo.

Una lacrima gli rigò la guancia.

Perché si è dimenticato di me? si chiese il bulgaro ferito.

vai Harry!” esclamò Ginny.

Quella voce gli diede l'energia e la forza di continuare.

(Ginny aveva incitato l'altro a onor del vero).

Lo studente di Durmstrang prese la sua bacchetta, legno di banano, nucleo di crine di Thestral, 7 pollici e un quarto, rigida.

Ginny!” urlò per darsi la carica, fortunatamente con tutto quel vociare, nessuno lo udì.

Puntò la bacchetta contro il drago che stava inseguendo l'Harry maleducato.

petrificus totalus!”.

La creatura si immobilizzò e precipitò al suolo.

I due Harry puntarono l'uovo.

Erano nella stessa squadra, gareggiavano come un solo campione, ma entrambi volevano essere i primi a toccarlo.

L'Harry volante fu il primo.

Sollevò l'uovo e sorrise vittorioso.

 

L'Harry di Durmstrang ridusse gli occhi a due fessure mentre osservava l'Harry di Hogwarts portato in trionfo dai Grifondoro.

A lui nessuno aveva rivolto la parola, nessuno l'aveva degnato di attenzione.

Durmstrang era follemente innamorata di Krum, e i suoi compagni, che lo conoscevano bene, non scommettevano un galeone sulla vittoria di Harry.

Digrignò i denti producendo un rumore acuto e fastidioso.

e piantala!” lo ammonì Ginny.

Il bulgaro annuì.

certo Ginny, come vuoi tu”.

 

Era il giorno della seconda prova.

Dal trionfo sullo spinato i due Harry non si erano rivolti la parola.

L'uovo era affidato al Grifondoro, perciò l'altro non aveva la minima idea di ciò che avrebbe dovuto affrontare.

L'inglese era occupato dai suoi problemi amorosi, e dalla sua ignoranza a scuola.

Il bulgaro era occupato... dai suoi problemi amorosi e... dalla sua ignoranza a scuola.

Tutti i campioni erano su una pedana sul Lago Nero di Hogwarts.

hai una strategia?” domandò il bulgaro.

io no... ma Dobby sì”.

Come se avesse sentito, apparve l'elfo domestico Dobby con dell'Algabranchia.

ne ho solo per uno” mormorò scusandosi.

Il bulgaro si irrigidì.

non c'è problema, farò da solo” sibilò.

L'ossessione di Voldemort alzò le spalle e dopo essersi schifato con l'Algabranchia si gettò nel lago.

L'altro Harry guardò Karkaroff speranzoso.

Anche questa volta il preside lo salutò con la mano, ghignando.

Harry accennò un sorriso timoroso.

Qui ci vuole una soluzione.

PENSA HARRY! urlò a sé stesso.

La sua bocca si allargò in un sorriso.

Prese la bacchetta e la puntò verso il cielo.

ACCIO TUTA DA SUUUUUB!

ACCIO MUTA DA SUUUUB!” urlò a squarciagola.

Pochi secondi dopo giunsero innanzi a lui delle bombole di ossigeno e una muta rosa caramello.

Meglio di niente.

Ora anche l'Harry Potter senza cicatrice era nelle profondità del lago.

Canticchiava mentalmente un motivetto bulgaro.

Chissà cosa devo fare.

Improvvisamente vide uno squalo con il corpo di Krum.

I lacci dei pantaloni di Harry si impigliarono nelle branchie di Viktor.

Il campione di Durmstrang (e cercatore) fortunatamente non si accorse del disguido e continuò a nuotare trascinandosi dietro l'altro campione di Durmstrang (e ciofeca).

I due giunsero davanti a cinque corpi come addormentati.

L'Harry Potter inglese stava cercando di salvarli tutti.

Che sciocco pensò sghignazzando l'Harry Potter bulgaro.

Questa volta sarebbe arrivato prima lui.

Krum prese Hermione Granger, che aveva portato al ballo del Ceppo.

Il bulgaro ripensò con tristezza a quel giorno: costretto a ballare con Sibilla Cooman poiché non c'era nessuna donna disponibile.

Aveva ancora i calli.

Scosse il capo.

Prese Ginny per i capelli (l'unica parte che non scivolava via dalla sua presa) e tornò a galla prima di Krum.

Aveva fatto superare alla coppia anche la seconda prova.

Grazie a lui che aveva eliminato il drago e salvato Ginny, ora erano secondi solo a Diggory.

L'Harry Potter cicatrizzato giunse con Ron e la sorella di Fleur.

Alla fine ce l'aveva fatta a salvarne due.

Che esibizionista pensò con disappunto il bulgaro.

Silente allargò le braccia.

voglio premiare la fibra morale del mio Harry.

La squadra degli Harry Potter è pari merito a Cedric Diggory, in testa alla classifica del Torneo”.

 

I giorni passarono veloci.

I due Harry continuarono ad ignorarsi.

L'inglese era convinto che ci fosse una congiura ai suoi danni, inoltre era colto da diversi “incubi”.

Il bulgaro invece dedicava ogni sua energia a cercare di conquistare Ginny.

Energie sprecate.

Senza che i concorrenti se ne rendessero conto, giunse il giorno della terza prova.

Harry Potter ed Harry Potter si presero per la mano mentre entrarono nel labirinto.

Malocchio Moody, che aveva nascosto la coppa, indicò alla sua sinistra con aria complice rivolgendosi ai due ragazzi.

Entrambi si voltarono.

Non videro nulla, solo Silente che li osservava con espressione sospettosa.

I due aggrottarono le sopracciglia.

cosa?” dissero all'unisono.

Moody sbuffò rivolgendo lo sguardo al cielo.

a sinistra” suggerì.

Nuovamente gli Harry si voltarono.

il professor Silente” rispose l'inglese.

Alastor si voltò verso Silente, poi tornò a rivolgere lo sguardo ai due.

No, andate a sinistra!”.

è un suggerimento, grazie!” esclamò Cedric Diggory correndo nella direzione indicata dal professore di Difesa Contro le Arti Oscure.

Il bulgaro spinse l'inglese.

seguiamolo!” ordinò indicando il Tassorosso.

 

Harry, la Coppa è una passaporta!” disse entusiasta Cedric Diggory.

Lo sfregiato cominciò a sudare freddo.

ahia” disse sospettando cosa sarebbe accaduto.

Da un punto imprecisato del cimitero spuntò Codaliscia, il fedele, con in braccio l'Oscuro.

uccidi l'altro” sibilò a fatica il Lord.

avada kedavra!” eseguì il fedele.

Cedric cadde a terra, stecchito.

ahia ahia” ripeté il munito di cicatrice.

Harry Potter!” gioì Voldemort.

sì?” domandarono ad una sola voce i due omonimi.

Voldemort guardò confuso i due ragazzi.

Codaliscia, cosa sta succedendo?

Cosa hai fatto? L'hai clonato?”.

Peter Minus era ancora più confuso del suo padrone.

io non ho fatto niente, mio signore” disse parlando velocemente.

Voldemort alzò le spalle.

oh, beh, imprigioniamoli tutti e due, non dobbiamo sbagliare”.

I due Harry Potter furono intrappolati dalla falce di una statua posta sulla tomba di Tom Riddle babbano.

agisci Codaliscia” ordinò l'Oscuro.

Crosta gettò Voldemort in un calderone contenente l'acqua della pasta che stava bollendo, poi procedette con il rituale.

l'osso del padre.. ecc..” disse con voce stanca.

con sentimento!” gloglottò voi-sapete-chi da dentro il pentolone.

Codaliscia proseguì.

Si tagliò una mano, poi con lo stesso coltello sporco del suo sangue si avvicinò ai due.

Aguzza la vista si disse l'Animago.

Ridusse gli occhi a due fessure mentre esaminava i ragazzi.

la cicatrice, Codaliscia” suggerì l'Oscuro.

Peter sobbalzò per lo spavento, ma seguì l'imbeccata.

aah, che schifo -mormorò il bulgaro osservando la ferita sporca del ragazzo- fossi in te mi farei l'antitetanica”.

L'inglese annuì.

Voldemort ascese, crebbe, si vestì e ritornò ad una forma semi umana.

rieccomi!” affermò gioioso il Signore Oscuro.

un'altra volta” replicò acido il figlio di Lily.

sì, ancora! E questa volta per restare!” aggiunse con tono trionfante Voldemort.

Tom Orvoloson Riddle si avvicinò ai due.

somiglianza notevole... siete parenti?” domandò.

no” rispose il bulgaro.

Non aveva capito chi fosse l'uomo che aveva davanti.

L'Oscuro si strinse nelle spalle.

Chiamò gli altri Mangiamorte e finalmente fece il discorso che si era preparato da tredici anni.

L'Harry Potter slavo sbuffò; non gli interessava particolarmente.

Si voltò verso destra, dove c'era il cadavere di Cedric.

Vide un tizio biondo che si stava avventando con ferocia sul corpo del morto.

Che schifo i cannibali! pensò disgustato.

Il biondo si allontanò da Cedric e si pulì il sangue dalla bocca.

benvenuto Edward” mormorò.

vuoi stare attento? -si lamentò Voldemort battendo le mani davanti al ragazzo non sfregiato per attirare la sua attenzione- concentrati! Sto parlando!”.

Il bulgaro sussultò ed annuì.

Voldemort sospirò.

bene... ora che ho finito... Codaliscia, uccidi il ragazzo tarocco”.

m-ma... padrone... gli assomiglia tanto... e se anche lui avesse la protezione di Lily?” obiettò.

L'Oscuro sospirò.

va bene, lo farò io per dimostrarti che non ha alcuna protezione”.

Voldemort si mise in posizione.

Spostò la frangia ai due ragazzi, per essere certo di chi andava ad uccidere.

Puntò il suo legno di tasso contro colui che aveva la fronte perfetta.

avada kedavra!”.

Un lampo verde.

Un'esplosione.

NOOOOOO!” esclamò una voce sfiatata.

La tunica nera era di nuovo vuota.

Voldemort era uno spirito, una creatura né viva, né morta.

presto Codaliscia, ripeti il rituale!” ordinò.

Troppo tardi: i due Harry avevano raggiunto la passaporta ed erano tornati ad Hogwarts.

 

tua madre è morta per salvarti?” chiese l'Harry inglese.

no... la mia cricetina -spiegò l'altro Harry con le lacrime agli occhi- il mio mignolo del piede si era infilato nella ventola dell'aspirapolvere... lei è stata aspirata mentre cercava di spegnere l'elettrodomestico”.

mi dispiace... come si chiamava?” continuò l'inglese.

Lily”.

   
 
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