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Autore: Elelovett    03/08/2010    3 recensioni
Che succederebbe se due fan accanite di Sweeney Todd riuscissero magicamente ad entrare nella storia prima del suo compimento? E se una delle due fosse innamorata di Adolfo Pirelli e lo salvasse dal rasoio di Sweeney? Leggete per scoprire. Sì, ho scritto una fic in cui il protagonista è Pirelli, ma ormai sapete la mia passione per i personaggi secondari. E non preoccupatevi: c'è anche Sweeney. So che Pirelli non è il classico "eroe romantico" però volevo fare questo tentativo, quindi ho messo OOC perché forse l'ho fatto risultare meno antipatico di quel che è...Anche se non credo: dopotutto una persona cambia quando è innamorata, no? E non scandalizzatevi se qualche volta viene definito "bello", dopotutto è descritto dal punto di vista della ragazza che ne è innamorata. xD Insomma, sappiatemi dire che ne pensate, vedrete che man mano che va avanti la storia diventerà interessante.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Adolfo Pirelli, Mrs Lovett, Nuovo personaggio, Sweeney Todd, Tobias Ragg
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sweeney Todd, cosa sarebbe successo se...'
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Scusate se ho messo tanto a pubblicare questo capitolo ma ero in vacanza a New York e proprio non ho potuto...Spero che mi perdonerete! Una nota prima di cominciare: è per via di questo capitolo che ho messo il rating giallo, non che ci sia una gran scena erotica però si tratta e si descrive dell'argomento in modo specifico. Sì, c'è una scena, ma leggera. Tutto qua, solo per avvertirvi. Buona lettura! ^^

*

Nei giorni seguenti Pirelli cominciò a stare meglio, anche se ancora non riusciva ad alzarsi. Emily stava sempre con lui, lo medicava e cucinava per lui. Claudia si occupava del negozio e della clientela, continuando a chiedere ad Anthony aggiornamenti sulla sua storia con Johanna. Il ragazzo era molto abbattuto perché il giudice l’aveva scoperto e aveva chiuso la sua pupilla nel manicomio di Fogg. Ogni giorno provava ad entrare, ma senza successo. Claudia lo consolava con un bel pasticcio. Nel frattempo, come Emily aveva predetto, si sparse la voce che la signora Lovett facesse i pasticci migliori di Londra, usando una nuova ricetta segreta, che ovviamente Emily e Claudia conoscevano molto bene. La clientela del loro negozio diminuì, ma sapevano che la cosa sarebbe durata poco. Emily svelò a Pirelli il segreto dei pasticci di Mrs. Lovett e lui ne rimase inorridito.

- Barbari, ecco cosa sono! Ma dobbiamo fare qualcosa! Non possiamo restare nascosti!- esclamava.

Ed Emily gli sistemava i cuscini dicendo:

- E invece le ripeto che verranno scoperti! La puzza non passerà inosservata!

Mentre la ragazza restava vicino al moribondo, Claudia usciva a fare spese. Comprava la carne per i pasticci e nuovi abiti per quando Pirelli si sarebbe rimesso. Infatti il suo cappello, il suo mantello ed i suoi guanti erano rimasti nel negozio di Sweeney. Il barbiere camminava nervoso su e giù per la stanza.

- Quel Pirelli non può essere svanito nel nulla! Era nel baule, e poi…Scomparso! Ma dove sarà? Non posso vivere nel terrore che possa correre dalla polizia o dal giudice da un momento all’altro!- brontolava.

Mrs. Lovett, allegra perché gli affari andavano bene, gli diceva:

- Suvvia, calmatevi. Se fosse vivo sarebbe già andato dalla polizia, non credete? Non pensateci! Da quando uccidete stranieri ed io li uso per i miei pasticci, tutto va a gonfie vele!

- Ma il giudice? Ci sarà un modo per arrivare a lui…- sussurrò Sweeney.

Mrs. Lovett sbuffò e lo guardò scocciata. Esclamò:

- Lo troverete! E ve lo ripeto, non pensate né a lui né a quel pomposo italiano! Ora per noi due la vita ricomincia!

Ma il barbiere non l’ascoltava e guardava fuori dalla finestra, scrutava la folla…Sarebbe bastato ritrovare quella ragazza…Era sicuro che lei avesse preso Pirelli.

Emily e Claudia intanto stavano lentamente dimenticando la loro vecchia vita. Come un incantesimo, i loro ricordi si sovrapponevano a quelli delle ultime settimane. Era come se fossero sempre vissute nella Londra vittoriana, prima il buio più totale…Dimenticarono le famiglie, le modernità, persino il film…Quella ora era la vita vera. Ed Emily amava Pirelli sempre di più. Con lei non era tronfio ed estrionico come al mercato, era dolce e spesso molto buffo, perché in fondo restava sempre un po’ pomposo. E anche in lui stava nascendo qualcosa, anzi, l’aveva saputo sin dal primo momento, ma solo ora se ne rendeva veramente conto. Passarono altri giorni, la popolarità dei pasticci della signora Lovett aumentava, e Claudia ed Emily decisero di chiudere il negozio. Pirelli aveva ormai solo qualche livido ed era un po’ indolenzito, ma riuscì comunque ad alzarsi in piedi. Non era pronto per uscire allo scoperto, ma perlomeno poteva riposare in salotto o mangiare seduto a tavola. Una notte Emily dormiva profondamente in camera sua. La porta si aprì lentamente e poi il materasso del letto matrimoniale si abbassò sotto un nuovo peso. Allora la ragazza aprì gli occhi, ma vide solo l’oscurità.

- Shhh, sono io.- la tranquillizzò Pirelli.

La ragazza, scandalizzata (si era abituata ai costumi del tempo), si ritirò verso i cuscini e sussurrò:

- Oh, siete voi! Mi avete spaventata. Avete bisogno di qualcosa?

- No…Cioè, sì…Vede…- rispose incerto lui avvicinandosi di più a lei.

Emily arrossì ma nel buio Pirelli non lo notò. L’uomo sussurrò:

- È da tempo che devo dirvi una cosa…E non so perché mi sono deciso solo adesso. Io non vi sono solo grato perché mi avete salvato…Io ho sempre saputo che voi siete speciale, che ci dev’essere un motivo se il Signore vi ha mandata da me…

Ad Emily batteva forte il cuore, e sperava che quella frase arrivasse. Pirelli disse infine:

- Perché è da quando vi ho vista che vi amo, Emily. E non resisto un solo minuto lontano da voi. Volevo che lo sapeste, ne avevo bisogno. Io sarò vostro per sempre se solo voi mi accetterete, vi apparterrò anima e corpo se lo vorrete. Vi amo.

Emily, paralizzata dalla proposta, tremava quasi dall’emozione. Poi sussurrò:

- Ma certo che lo voglio, certo che vi accetto…Anche io vi ho sempre amato!

- Davvero?- chiese l’altro pieno di gioia.

Poi fece per avvicinarsi a lei, ma si bloccò. Disse:

- Ma io non vi ho detto il vero.

- Che cosa?- fece lei stupita.

- Non sono quello che pensate. Quando sono stato ferito io mi trovavo da Sweeney Todd perché…Perché sapevo chi era veramente e volevo ricattarlo…Sono tempi duri, per fare soldi si farebbe di tutto…Metà dei suoi guadagni in cambio del mio silenzio. E ora che lo sapete mi odierete, perché sono un uomo spregevole.

Tacque. Emily sorrise e mormorò:

- È vero, non è una bella cosa quella che avete fatto, ma non per questo smetterò di amarvi…Non mi fermerà un episodio del passato, proprio no!

A Pirelli non sembrava vero, e, colmo di gioia, si avvicinò e la baciò. Un bacio lungo e carico di significato, dove non contavano più il perdono, o la collera, o le paure, ma solo lui e lei. E continuò a baciarla ripetutamente cingendole la vita con le braccia.

- Non v’importa…?- sussurrò come per esserne sicuro.

- No…- mormorò lei sorridendo.

La ragazza gli carezzò il viso dove erano ancora rimasti dei lividi, e lui le prese la mano per baciarla. Poi si chinò su di lei cosicché Emily sprofondò nei cuscini. Non le sembrava ancora vero di trovarsi lì con l’uomo che amava, senza dover nascondere i propri sentimenti…Solo poche settimane prima non avrebbe mai pensato di ritrovarsi là, quella notte, con lui. Le sue braccia la rassicuravano, tutto il suo corpo pareva proteggerla. Mentre continuava a baciarla la ragazza sentiva dentro di sé crescere un immenso calore che si spandeva in tutto il corpo, per la prima volta dopo tanto tempo si sentiva veramente felice. Ma quella nn era banale felicità, era qualcosa di nuovo che Emily non aveva mai provato prima, una sensazione a lei sconosciuta ma dolcissima. Pirelli continuò a baciarla come assetato, felice e ancora incredulo di essere finalmente riuscito ad avere la ragazza che finora aveva solo sognato. In tutta la sua vita non aveva mai provato una tale emozione e un tal sentimento, non aveva mai conosciuto l’amore, e si abbandonò ai suoi sensi. Per entrambi fu una notte stupenda. Il mattino seguente, alle prime luci dell’alba, Pirelli aprì gli occhi e stiracchiò le gambe sotto le coperte. Si voltò su un fianco e la prima cosa che vide fu la schiena nuda di Emily, che dormiva voltata dalla parte opposta. L’uomo sorrise ricordando la notte appena trascorsa, e il cuore gli si riempì di affetto. Si avvicinò di più alla ragazza e la baciò sul collo. Questa mosse la spalla mormorando qualcosa e sorrise. Pirelli ripeté l’azione e mormorò:

- Buongiorno.

Emily aprì gli occhi, sorrise e si voltò verso di lui. Entrambi si guardarono come non si erano mai guardati prima, qualcosa di profondo era nato tra loro.

- Buongiorno.- disse lei dolcemente.

E si baciarono. Pirelli si stese e lei gli circondò la vita con un braccio, accoccolandosi contro di lui.

- Vi amo tantissimo.- disse.

Pirelli socchiuse gli occhi e sorrise, mormorando:

- Anch’io. È stata la notte più bella di tutta la mia vita. Forse devo ringraziare Sweeney…

Lei alzò lo sguardo curiosa. Pirelli aggiunse:

- …Se non mi avesse ferito non mi avreste mai salvato, e non vi avrei incontrata.

Emily sorrise sussurrando:

- Chissà…

Pirelli si sistemò sui cuscini e disse:

- Non mi avete ancora detto come sapevate che ero in quel baule.

La ragazza si trovò indecisa se dirgli la verità, ma alla fine decise di no. In fondo, nemmeno lei ne era certa, molti ricordi si affollavano nella sua mente, sapeva solo che l’aveva salvato perché era a conoscenza della fine che avrebbe fatto e voleva impedirlo.

- Dalla strada- spiegò- ho visto la scena. Dalla finestra. E ho deciso di correre al più presto a salvarvi.

- E per questo vi sono grato.- mormorò lui carezzandole la schiena.

Emily gli passava la mano sul ventre. Chiese:

- Vi fa ancora male?

- Non molto. Mi ha colpito sul viso e sulla schiena. Lì sento ancora dolore.- rispose l’altro.

Emily si stese sospirando. Pirelli la guardò in tralice chiedendo:

- Cosa avete?

- Niente- rispose lei- stavo pensando a quell’assassino.

Pirelli si chinò su di lei e con aria buffa disse:

- Non pensate a lui. Adesso dovete avere solo una cosa in mente…

Emily scoppiò a ridere mentre lui calava su di lei baciandole il collo. Subito sentirono un rumore provenire dalla stanza di Claudia. Pirelli parve ignorarlo tant’era intento ad amoreggiare con la ragazza, ma Emily lo frenò ridendo:

- Ehi, aspettate, aspettate un attimo…Abbiamo svegliato Claudia.

Pirelli parve riemergere da pensieri suoi, perché per un attimo sembrò non aver capito la situazione.

- Giusto!- esclamò poi.

Balzò giù dal letto imprecando e chiedendo tra sé e sé:

- Dove sono i miei vestiti?

Emily assisteva alla buffa scena sotto le lenzuola, quando all’improvviso entrò Claudia. Nel vedere Pirelli vagare nella stanza senza vestiti cacciò un urlo, e lui pure. Afferrò il fondo delle lenzuola e si coprì più che poteva.

- Scusate…- mormorò Claudia rossa in viso, coprendosi gli occhi con una mano.

- Scusa tu!- esclamò Emily imbarazzata.

Pirelli, rossissimo, si chinò sparendo completamente dietro il bordo del letto. Disse:

- Scusate, Claudia, io…Sono desolato…

- Preparo la colazione!- esclamò Claudia uscendo in fretta e sbattendo la porta.

Pirelli sospirò al colmo della vergogna, ed Emily fece una risatina. Lui la rimbeccò:

- Non c’è niente da ridere!

Lasciò le lenzuola e recuperò da sotto il letto i calzoni. Emily si preparò e uscì dalla stanza per prima. Entrò in cucina, dove Claudia stava infornando i biscotti.

- Si può sapere cosa avete fatto voi due?- chiese la ragazza con un misto di malizia e stizza.

Emily arrossì violentemente e rispose:

- Be’…Ieri mi ha confessato che mi ama.

Claudia sorrise ed esclamò:

- Non ci posso credere! Ce l’hai fatta, complimenti!

Le due si abbracciarono e poi Emily le raccontò cosa era successo e come si era dichiarato. Proprio sul più bello entrò Pirelli nella stanza, che, nel vedere Claudia e nel pensare a cosa era successo poco prima, abbassò lo sguardo e arrossì. Le ragazze smisero di parlare e lui si sedette ad un tavolo. Nel mangiare tè e biscotti ogni tanto il suo sguardo si alzava e incontrava quello di Emily. Allora entrambi sorridevano e tornavano a scrutare il liquido scuro nelle loro tazze.

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Veniamo alle recensioni, altro motivo per cui ho continuato ad aggiungere capitoli...

Per Euridice Volturi: Grazie, sono contenta che la storia ti abbia presa (e che tu l'abbia aggiunta ai preferiti)! Come vedi la storia tra Pirelli ed Emily va avanti, mentre per quanto riguarda Sweeney e Claudia...Vedrai!

Per Tecla_Leben: Grazie di aver messo la storia nei preferiti, e sono molto contenta che ti stia piacendo. Quasi più dell'originale di Tim? Che onore!!! 0.0 E dire che la trama non è ancora arrivata al punto di massima tensione! E credo che al posto di Claudia tutti avremmo fatto lo stesso. ù___ù

 

Comunque volevo informare tutti coloro a cui la storia sta piacendo che ho già pronto un seguito che pubblicherò se questa fic avrà successo. ^^

 

  
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