Guardò fuori dalla finestra.
Gli occhi chiari si tinsero d’argento.
Sorrise quando un raggio di sole gli illuminò il volto, scaldandogli leggermente la pelle pallida, probabilmente gelida.
Lo guardo incantato.
Possibile che un essere così perfetto sia mio?
Draco si accoccola più nel mantello di seta nero, leggero ma ti un eleganza straordinaria.
Si appoggia al muro.
Ti amo, essere perfetto.
Ti amo tantissimo.
Perché, perché sei così?
Non è giusto! Ce l’avrai qualche difetto?
Già…anche i tuoi difetti ti rendono adorabile!
Ti metti una ciocca bionda dietro l’orecchio.
Sembri un quadro.
Lui, sulla mensola della finestra aperta avvolto nel mantello.
I capelli liberi, non costretti da alcuna pettinatura.
LA pelle diafana contro il muro grigio risaltava.
-Ma come fai?-
Lui mi guarda, dolce, lo sguardo assonnato e gli occhi lucidi dal sonno.
-A fare cosa?- la voce roca di chi si è appena svegliato.
-A essere così!-
Non mi fa finire neanche la frase che mi sorride, inclinando quella bocca bella da morire del colore della rosa più delicata.
-Perché sei tu…Tu mi dai la forza di vivere…Tu..tu sei tutte le mie ragioni…-
-Ti amo-
Mi avvicino scoprendo che quelle labbra, oltre ad essere morbide, sono anche gelide.
-Hai freddo Draco?- Gli chiedo, circondandolo con le mie braccia.
-Molto-
Riprendo a baciarlo; questa volta però, il bacio si fa più ardito.
Mi fermo appena in tempo per vedere l’alba, il nostro obbiettivo.
-Guarda…- Gli sussurro sedendomi sulla mensola e lui appoggia la sua testa bionda sul mio petto.
Mugugna sorpreso, Draco, nel vedere la stella rossa inondando con i suoi raggi tutto il parco di Hogwarts.
L’erba di un verde brillante, l’acqua arancio, gli alberi scossi solo dalla dolce quanto gelida brezza, la stessa che entrava dalla finestra e che muoveva i capelli dei due.
-Nah…il verde prato non deve nulla ai tuoi occhi…-
-Ti amo-