<< Ti farai monaca un giorno. Sei ridicola. Sempre a casa!Fatti una vita privata! >>
Continuavo ad andare avanti però,sorpassavo e chiudevo un'occhio ogni giorno. Poi però,si finisce col diventare ciechi. Proprio come me,che davanti a tanta bellezza non mossi neanche un dito. Stupida. Si,una stupida. Chissà quante sarebbero volentieri state al posto mio. Al posto di una sedicenne normalissima,asociale. Eppure ero bellissima. Mora,occhi verdi,carnagione chiara,magra e di statura media. I ragazzi mi cercavano ma ero io a non cercare loro. Potevo vivere anche senza. E non potrete mai capire il disprezzo che provavo quando vedevo qualche coppietta per strada baciarsi,tenersi la mano. Erano le cose che odiavo di più. Ero semplice. Non facevo ricorrenza a trucco,tacchi o minigonna. La tuta era il mio abbigliamento preferito e nel mio guardaroba non c'era alcun colore. Tutto morto,buio,cupo. Volevo trovare qualcuno o qualcosa,che avrebbe dato una svolta alla mia vita monotona. Ma persi le speranze dopo non poco.
Un giorno di pioggia,mi recai a scuola,dopo il mio trasferimento. Io ero d'origine tedesca,però per questione di lavoro dei miei genitori,ci trasferimmo in Italia,a Roma. Beh,niente di male. A parte la mia carnagione e tutti che parlavano una lingua che non sapevo. I miei nonni erano italiani quindi mi diedero lezioni sulla loro lingua,anche se non vi nascondo,che fu davvero molto difficile. Mi chiedevo a cosa mi servisse parlare italiano se non avevo intenzione di comunicare con qualcuno. Comunque ce la feci. Dicevo,arrivai a scuola. Il mio primo giorno e non avevo idea di come sarebbe andato a finire. Una ragazza,ricordo,si avvicinò a me. Era sicuramente più scura di me e un pò più alta.
<< Sei nuova eh? A giudicar dal tuo aspetto,dalla tua carnagione non sei neanche italiana >>
Certo non era uno dei migliori inizi ma mi accontentai. Non andò poi così male.
Forse l'Italia era pronta a darmi qualcosa che la Germania non mi avrebbe mai dato.