È inutile negare, sappiamo entrambi che hai bisogno di me
Suonai il
suo campanello e venne il solito scimmione pelato e antipatico ad
aprirmi.
< Ciao,
c'è Robert? >
< Il
signor Pattinson non vuole essere disturbato in questo momento >
Sbuffai,
scocciata. È mai possibile che abbia sempre qualche impegno?
< Okay,
grazie lo stesso >
Mi
allontanai dalla porta e la sentii chiudersi, ma quando mi voltai
vidi che la sua guardia del corpo mi stava spiando. Non solo era
antipatico, addirittura non si fidava di me. Feci finta di niente e
imboccai la strada per casa mia e nell'esatto momento in cui i suoi
occhi non mi stavano più osservando, corsi sul lato della
casa di
Robert e mi arrampicai fino al piano di sopra, usando la pianta
rampicante.
Salii fino
in cima e mi infilai dentro la stanza con la finestra aperta,
trovando Robert seduto sul letto che stava leggendo un malloppo di
fogli. Un copione, probabilmente.
< Ciao!
> esclamai mentre gli entravo in camera.
Sgranò gli
occhi e sbiancò, come se avesse appena visto un fantasma.
< Come
diavolo sei entrata qui dentro? > domandò a voce alta.
< Shh! >
esclamai portandomi un dito davanti alla bocca < se la tua
guardia
del corpo scopre che sono qui mi disintegra >
Robert si
alzò dal letto e, ridacchiando, chiuse la porta.
< Mi
sono arrampicata usando le piante rampicanti >
<
Perfetto, ora dovrò togliergliele >
<
Perché? >
< Perché
altrimenti gente pazza come te mi entra in casa >
< Giusta
osservazione >
Gli sorrisi
e mi sedetti a gambe incrociate sul suo letto.
< Prego,
fai come se fossi a casa tua > ribatté sarcastico.
< Quando
cominci le riprese di Breaking
Dawn?
> domandai ignorando
la sua battuta acida e prendendo il copione in mano.
< La
prossima settimana >
< Uhm,
bello. Sei contento di finire di girare la saga? >
< Un
po', ma allo stesso tempo mi dispiace. Sarà triste quando
finiremo
di girare questa seconda parte >
< Sì,
ti capisco. Come quando a dieci anni sono stata in vacanza con gli
scout. Mi dispiaceva quando sono tornata a casa, ma allo stesso tempo
ero contenta di tornare alla comodità >
Rise.
< Non
credo sia la stessa cosa >
<
Dipende sotto che luce la si guarda > ribattei, consegnandogli
in
mano il copione < ti va di uscire? >
< Ora?
>. Annuii con la testa. < Mi dispiace, ma non posso. Devo
studiare il copione >
<
Nemmeno per un'ora? Nemmeno se te lo portassi dietro? >
< Dove
mi vuoi portare? >
< Nel
mio posto segreto >
< E
quale sarebbe? >
< Eh, se
te lo dicessi poi dovrei ucciderti >
Inarcò le
sopracciglia.
< Ma
scusa, hai detto che volevi portarmici >
< Sì,
infatti. Ma se te lo dico non c'è gusto >
Si passò
una mano tra i capelli, poi mi guardò.
< Va
bene, ci sto. Ma un'ora soltanto >
<
Portati dietro il copione >
< No, ho
bisogno di una pausa >
Gli sorrisi
e uscii di nuovo dalla finestra, per poi andare ad aspettarlo fuori.
Si fece
attendere per qualche minuto e poi mi raggiunse con lo scimmione al
seguito, che mi lanciò un'occhiataccia, alla quale ricambiai
con un
mega sorriso. Dio, come amavo averla vinta!
Salimmo
tutti sulla mia macchina e poi guidai fino alla periferia di Los
Angeles.
< Dove
stiamo andando? > domandò la sua guardia del corpo.
< Non
puoi saperlo, Michael > ribatté Robert < se te
lo dicesse poi
dovrebbe ucciderti. E se ti uccidesse io rimarrei senza protezione. E
questo non mi piace >
< E poi
siamo arrivati >
Parcheggiai
davanti ad un cancello e dopo aver aperto la portiera uscii,
invitando gli altri a fare lo stesso.
< Mi hai
portato in un parco? >
< Non un
parco, il
parco > ribattei, prendendo la chiave dalla tasca posteriore dei
jeans ed aprendo il lucchetto < era il mio parco giochi di
quando
ero piccola > spiegai, notando le loro facce perplesse.
Mi
incamminai fino al centro del parchetto, dove si ergeva una quercia.
< Non ci
credo! > esclamò Robert, posizionandosi accanto a me
< una
casa sull'albero! Da piccolo mio padre me ne aveva costruita una ed
io ci salivo sempre con Tom >
Lo guardai
e gli sorrisi.
<
Vorresti salire? >
<
Ovviamente >
Il problema
ora era prendere la scala che si era attorcigliata attorno al ramo
più basso della quercia, che nonostante fosse basso, era
comunque
più alto del mio metro e sessanta; così mi feci
prendere in braccio
e mi arrampicai fino al ramo. Srotolai a fatica la scala, poi salii
fino in cima e aprii la piccola botola.
Feci un
cenno a Robert e lui mi raggiunse immediatamente.
< Lui
non viene? > domandai alludendo allo scimmione.
<
Preferisce aspettare di sotto >
Chiusi la
botola per evitare che qualcuno si facesse male e poi mi sedetti per
terra, guardando quelle quattro pareti ormai abbandonate, ma sempre
piene di ricordi.
< Sai,
era da tanto che non entravo qui dentro >
<
Davvero? >
< Sì.
L'ultima volta è stata quando… >
<
Quando? > domandò sorridendo quando mi bloccai.
< Non ha
importanza >
< No,
ora sono curioso >
< No,
davvero. Lascia perdere >
< Eh no,
ora mi hai incuriosito >
< È
imbarazzante >
< Dai,
lo sai che di me puoi fidarti >
<
L'ultima volta che sono stata qui è stata quando ho perso la
verginità >
Mi guardò
negli occhi e trattenne a stento una risata, poi cominciò a
saltare
per tutto il pavimento.
<
Uhm…non dev'essere stato molto comodo farlo qui >
< Ma è
stato romantico! >
< Ah,
dimenticavo, voi donne e le vostre manie di romanticismo >
Gli sorrisi
e non ribattei, sapendo che comunque aveva ragione. Presi fuori dalla
borsa un accendino e un pacchetto di sigarette.
< Vuoi?
>
< Tu
fumi? >
< Sì.
Ti crea qualche problema? > ribattei sogghignando.
< Non
hai la faccia di una che fuma >
<
Fidati, l'apparenza inganna >
Si avvicinò
a me e prese la sigaretta.
< Sai
che venerdì scorso sono uscito con una ragazza? >
<
Davvero? E come è andata? >
<
Piuttosto male, direi. Mi odia >
Trattenni
una risata.
< Cosa
hai combinato? >
<
Tralasciando il fatto che non ho fatto altro che lamentarmi? Qualcuno
è riuscito ad avere la sua mail e l'ha insultata
lì, mentre altri
si sono limitati ad insultarla su Facebook >
< Oh,
povera >
< Tu ce
l'hai Facebook? > domandò improvvisamente.
< Sì,
ma non lo uso mai >
< E come
mai l'hai messo su? Per seguire una moda?>
< No,
l'ho messo su a tredici anni per restare in contatto con una mia
amica che si era trasferita in Texas >
< E la
senti ancora? >
< Non
più. Abbiamo litigato due anni fa e da allora non ci
parliamo più.
Avevo anche pensato a bloccare l'account, ma non ricordo la password.
Quindi rimane lì >
< Uhm,
brutto modo per finire un'amicizia >
Scrollai le
spalle.
< Sì,
ma è stato meglio così >
Aspirò
ancora una volta.
< Io ho
un brutto rapporto con la tecnologia, specie con Facebook. Sai, non
posso certo metterlo su. Hai idea di come sarei assalito? >.
Annuii e mi misi accanto a lui, ma immediatamente si scostò
e mi si
parò davanti. < Michelle > mi
chiamò, serio < non credo
che sia una buona cosa essere amici >
< Puzzo?
> domandai, sgranando gli occhi.
< Ma
cosa ti vai a inventare! > esclamò sorridendo
< lo sto dicendo
per il tuo bene, per la tua incolumità. Non voglio che tu
venga
tampinata da paparazzi e fan pazze e… >
< E? >
feci da eco, incitandolo a continuare.
< Non
voglio che tu arrivi ad odiarmi. Ecco perché credo sia
meglio non
essere amici >. Tra di noi regnò l'assoluto silenzio
per quasi un
minuto, ognuno perso nei suoi pensieri, fino a che non riuscii a
trattenermi più e scoppiai a ridere. < Cosa
c'è di tanto
divertente? >
Lo guardai,
cercando di calmare la ridarella.
<
Robert, tu quanti amici non famosi hai qui a Los Angeles, a parte me?
>
< Ora
come ora? Nessuno >
< Ecco,
lo vedi? Ti sei risposto da solo > risposi con aria da tuttologa.
< Non
capisco > ribatté.
Mi sedetti
per terra e lo invitai a fare lo stesso.
< Rob…è
inutile negare, sappiamo entrambi che hai bisogno di me, della mia
amicizia >. Mi accesi un'altra sigaretta e aspettai un pochino
prima di parlare, mentre lui mi guardava impaziente. < Io sono
quell'unica cosa che al momento ti tiene ancora legato alla vita di
tutti i giorni, a quella che noi comuni mortali facciamo. Tu hai
bisogno di me, hai bisogno di sentirti ancora parte del mondo
anonimo. Hai bisogno di staccare e di stare lontano da tutte le
celebrità del mondo. Ma se tu starai qui e non avrai nessun
amico
che non sia attore…beh, ti rovinerai >
Chiuse gli
occhi e sorrise.
< Perché
hai sempre maledettamente ragione? >
< Per il
semplice fatto che sono Michelle Waldorf >. Mi alzai in piedi e
mi
inginocchiai davanti a lui. < Ma se tu lo vuoi, io
sparirò dalla
tua vita e ti lascerò in pace >
Robert aprì
immediatamente gli occhi e mi guardò.
< No >
Sorrisi
apertamente.
<
Perfetto >. Guardai fuori dalla finestra e vidi che il sole
stava
tramontando. < Che ore sono? >
< Quasi
le sei, perché? >
< Dovevo essere all'allenamento con le Clovers mezz'ora fa
>
< E
quindi ora come farai? >
< Penso
proprio che me ne tornerò a casa e domani
racconterò una bugia al
coach >
< Ma sei
il capo delle Clovers >
< E con
questo? >
< Sei
proprio una ribelle… >
< Forza,
torniamo a casa. Tu devi immedesimarti in Edward Cullen, mentre
io…
>
< Tu? >
Mi
incamminai verso la porta e incominciai a scendere le scale.
< Io?
Probabilmente starò stesa sul divano in panciolle a vedermi
un film
>
Guardai
Robert con un ghigno e lui sgranò gli occhi.
< Ti
detesto, sappilo >
<
Bugiardo! > ribattei e scesi giù dalla casa
sull'albero e non
appena recuperammo anche la sua guardia del corpo salimmo in macchina
e ritornammo a casa. < Buona serata >
< Sì,
anche a te > ribatté Robert, guardandomi con odio.
Risi.
< Hey,
sei tu che hai scelto questa vita! E poi guarda il lato positivo. Hai
la possibilità di girare il mondo, mentre io la prossima
settimana
sono carica di interrogazioni e verifiche >
< Okay,
mi sento molto meglio >
Alzai gli
occhi al cielo e poi entrai in casa, ghignando. Ero un'attrice coi
fiocchi.
Ed ecco un
altro capitolo! So di averci messo tanto, ma stavo aspettando i
comodi di miss angiiie :P
Per vostra
gioia/fortuna non mi dilungherò con i miei inciucci mentali,
oggi
non è proprio giornata. Anche se a dire il vero sono ormai
due
settimane che ho il morale a terra.
Ma lasciamo
perdere…
Piuttosto,
ringrazio voi splendide personcine che mi avete lasciato tutti questi
bellissimi commenti. E ovviamente anche chi ha letto, chi ha messo la
storia tra i preferiti/seguite.
Grazie di
tutto cuore.
Sognatrice85:
tesoro mio, non hai idea di quanto mi faccia piacere leggere le tue
recensioni. Sei sempre un angelo <3
SweetCherry:
ci credi se ti dico che sono diventata rossa? ^^ Grazie mille per i
complimenti, sei stata davvero gentile. Spero che questo capitolo ti
sia piaciuto, come vedi il salto temporale c'è stato e
Kristen
(grazie al cielo) in questo capitolo non compare. O almeno non
direttamente :P
angiiie:
EUREKAAAAAAAAAAA! Ce l'hai fatta! ERA ORA, MANNAGGIA! :P Se ti muovi
con la tua storia le Valentino te le regalo davvero. E guarda, voglio
rovinarmi: ti do la possibilità di strozzare quella
Kristella del
cappero ù.ù Love you
Railen:
Splendore mio <3 L'8 dicembre ci divertiremo *annuisce*. Kristen
non sei l'unica ad odiarla, davvero. E a quanto sembra sto facendo
convertire diversa gente. Muhahaha, tra qualche capitolo
verrà
profondamente odiata, punto. ù.ù I love you, did
you know? <3
LoryeEmy:
secondo me c'è sempre lei in mezzo perché
è facile scrivere
dell'odio che si prova per lei xDD O almeno, per me è facile
:P
Grazie mille e tranquilla, i biglietti di sola andata per Londra li
prenderemo presto ^^
ilachan89yamapi:
hey! Ma figurati, non farti problemi ^^
valentina_black_cullen:
hey, nuova sorellina acquisita! ^^ Ma mi onora sapere che nonostante
tu sia una robsten, ti abbia dato fastidio vedere Kristen!! Io
proprio non la sopporto invece :P Ma Robert non è perfetto,
quindi
anche tu al posto di Michelle ti saresti dovuta arrabbiare. Anzi, ora
che ci penso ci stava anche una bella pedata :P Un bacio e grazie
ancora ^^
doddola93:
Hus, quanto mi manchi *-* Come stanno i bimbi? E il copione che stai
riscrivendo per il teatro? E ti è arrivata la mia cartolina?
Kristen
è sempre in mezzo come il giovedì, come i
capperi! (E a me i
capperi non piacciono per niente >.<) Certo che Aaron ha
fatto
proprio scalpore xD Ma ricorda: “niente è come
sembra” <-- e
ora rifletti su quello che ti ho appena scritto xD Spero che tu stia
bene. Love you, so much <3 <3
A presto!
Giulls